Anime & Manga > D.Gray Man
Ricorda la storia  |      
Autore: Rota    14/09/2010    3 recensioni
Lui é ancora lì, riverso tra le foglie secche del bosco. Gli occhi spalancati, lo sguardo vitreo, il corpo completamente rigido. Sparpagliate, rimangono anche le carte con le quali l’ha sbeffeggiato nell’ultimo atto, non che il ragazzo possa avere anche la pretesa di arridere, in qualche modo, la Morte stessa.
È un quadro parecchio triste e desolante, visto così. Niente a che vedere con quello che Tyki si é immaginato o ha precedentemente visto.
Deluso, si ritrova a volgere lo sguardo da altra parte, in cerca di miglior soggetto a cui dedicare la propria attenzione.

[Poker Pair - Tyki centric]
Genere: Dark, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Tyki Mikk | Coppie: Tyki/Allen
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
lento Cos’è, questa?
Una TykiAllen gialla con tanto di Lime accennata ù.ù
Una What if…? semplice: facciamo finta che Tyki abbia aspettato che Allen morisse – e nel frattempo avesse fatto altro. Ecco ù.ù
Un regalino a due personcina a me care, tutto qui (L)

(*)Die, die my Darling, Metallica







Lento










Die, die, die my darling
Don't utter a single word
Die, die, die my darling
Just shut your pretty eyes
I'll be seeing you again
Yeah, I'll be seeing you, in hell(*)


Un sorriso pago curva le labbra dell’uomo, mentre la miccia di una sigaretta lo divide appena.
Il fumo, presto, riempie i polmoni e le narici.
Tyki Mikk alza gli occhi, annegando lo sguardo nella tenue luce del primo giorno. Tutto é rosa pastello e azzurro pallido – come una carezza gentile lungo la guancia.
Porta le mani coperte dal guanto bianco al terriccio, appoggiandosi in maniera scomposta e bilanciando così meglio il proprio peso. Chiude gli occhi, inspirando profondamente.
C’é odore di umido – odore di sangue rappreso.
Leggermente infastidito da quella nota stonata, schiude di nuovo le palpebre, inclinato di lato il proprio viso.
Lui é ancora lì, riverso tra le foglie secche del bosco. Gli occhi spalancati, lo sguardo vitreo, il corpo completamente rigido. Sparpagliate, rimangono anche le carte con le quali l’ha sbeffeggiato nell’ultimo atto, non che il ragazzo possa avere anche la pretesa di arridere, in qualche modo, la Morte stessa.
È un quadro parecchio triste e desolante, visto così. Niente a che vedere con quello che Tyki si é immaginato o ha precedentemente visto.
Deluso, si ritrova a volgere lo sguardo da altra parte, in cerca di miglior soggetto a cui dedicare la propria attenzione.


So don't cry to me oh baby
Your future's in an oblong box
Don't cry to me oh baby
You should have seen it a-coming on
Don't cry to me oh baby
Had to know it was in your card(*)


L’avrebbe definito quasi patetico, quel ragazzo disteso al suolo e così inerme.
Se non fosse stato per un particolare – un particolare non così insignificante, ai suoi occhi di sadico aguzzino.
-Shonen…-
L’aveva chiamato, prima di chinarsi sopra di lui, accanto a lui.
L’aveva guardato, catturando il suo sguardo sconfitto. Lì il Noha aveva vibrato.
C’era un briciolo d’orgoglio nella figura del giovane albino, quel qualcosa che Tyki proprio non riusciva a digerire.
Seppur ormai pronto alla morte, Allen rimaneva integro in una morale ferrea e invalicabile.
Oh, quale piacere ne avrebbe tratto nel far cedere quello sguardo tanto altero? Tyki lo poteva solo immaginare.
Aveva sorriso, a quel punto, passando le dita guantate sul collo delicato.

Passate le dita tra i capelli, aveva spostato le ciocche bianche dal viso niveo, lasciandovi indugiare sopra lo sguardo.
Non gli fu concesso neanche il beneficio del dubbio, quando con evidente timore seguì con lo sguardo i movimenti dell’uomo.
Eppure non si mosse.

Lento, Tyki l’aveva baciato. Sulle labbra, sulla bocca – aprendolo appena per introdurvisi più a fondo, fin quasi alla gola.
Lento, Tyki l’aveva accarezzato lungo il viso, scendendo sul collo fino al petto.
Lento, Tyki l’aveva visto prima fremere indignato e poi… e poi semplicemente morire, tra le sue braccia.

-Addio, shonen…-

E allora Tease aveva fatto il suo lavoro, facendo sgorgare il sangue dal cuore mutilato.
Allen non ne era rimasto sorpreso, semplicemente accusò l’ennesimo colpo con un gemito per nulla soffocato.
La sua schiena si inarcò, dolorosamente, mentre già il sangue scorreva laddove non avrebbe dovuto.
Tutto si fece nulla – una notte sola ed eterna ad invadere la coscienza.


Don't cry to me oh baby
Dead-end soul for a dead-end girl
Don't cry to me oh baby
And now your life drains on that floor
Don't cry to me oh baby(*)


Svolazza, Tease, sopra la sua testa, come una farfalla impazzita.
Senza rendersene conto, Tyki conduce lo sguardo ancora sul cadavere del ragazzo.
Muto, silenzioso, immobile. Peggio di una pietra fredda.
Lo fissa sul suo viso, sugli occhi oramai bianchi. Paiono come la superficie liscia dell’acqua, perfettamente trasparente, limpida, chiara – perfettamente priva di ogni personalità.
Ricerca, nei tratti, quel che é stato e quel che lui stesso gli ha rubato.
Non vi trova che poche, misere tracce.
Ghigna, senza la minima pietà.
-Quanto sei triste, così ridotto, shonen…-
Sospira, riprendendo a fumare la sigaretta per un attimo dimenticata.

Lo guarda meglio, avvicinandosi d’un tratto.
Sul pallore del cadavere pare che sia rimasta impressa qualche traccia dell’umanità che era stata.
Semplice, quasi invisibile – eppure, eppure irriducibile anche di fronte al nemico che non si può sconfiggere.
Dignità, si chiama così.

Tyki sorride, ripensando allo spreco dovuto alla troppa fretta.
Anche se, in fin dei conti, un fiore dura in bellezza l’atto stesso del coglierlo, per poi svilire e ridursi in poltiglia rancida.
Disgustoso.

Forse – forse – non era stato poi così privo di fascino…

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > D.Gray Man / Vai alla pagina dell'autore: Rota