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Autore: Shadowolf    14/09/2010    2 recensioni
"- Don't compare yourself to me. You're just a tea boy. - I'm much more than that. Jack needs me. - In your dreams, Ianto. In your sad, wet dreams when you're his part-time shag, maybe."
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Don't compare yourself to me. You're just a tea boy.

- I'm much more than that. Jack needs me.
- In your dreams, Ianto. In your sad, wet dreams when you're his part-time shag, maybe.


È da mesi che quelle parole di tanto in tanto gli tornano in mente, ed ogni volta si deve costringere – o meglio, cercare di convincersi – che non sono vere, che Owen aveva parlato in preda alla frenesia del momento. E d’altronde. D’altronde ora è difficile credere il contrario. “Il ragazzo del tè”. Ossia un damerino. Un paggio da compagnia. Quel genere di compagnia. Sospira e riprende a sfogliare pigramente la rivista che ha davanti. Sono tutti quanti via, Owen e Toshiko a casa, Gwen dal suo ragazzo e Jack... Dov’è Jack? Guarda l’orologio e si accorge che è tardi. Gli aveva detto di aspettarlo, usciva solo un attimo per una commissione. Sarebbe già dovuto essere di ritorno. Respinge il pensiero. Le commissioni di Jack non sono mai semplici commissioni. Probabilmente qualche alieno lo sta tenendo impegnato. Abbandona il giornale e si alza, decide di andare a fare un giro di controllo, così, giusto per far passare il tempo. Mentre cammina si chiede perché Jack gli abbia detto di aspettarlo. Cioè, a parte l’ovvio. Nel qual caso sarebbe soltanto un’ulteriore conferma alle parole di Owen. Il ragazzo del tè. Chiude per un attimo gli occhi e tenta di non pensarci, di non far prendere il largo al proprio ragionamento. Forse è meglio non erigere castelli su supposizioni, semplici supposizioni. Ogni volta gli dico che mi mancherebbe se decidesse di tornarsene nella sua epoca. Che la mia vita ha di nuovo un senso grazie a lui. E cosa ricevo in cambio? Nient’altro che mezze ammissioni e sorrisi. Che cazzo.
Sospira e caccia via l’ultimo pensiero. La colpa è solo sua, lo è stata fin dall’inizio, fin da quando l’ha reclutato. No, siamo sinceri. Lui non mi ha reclutato. Non di sua spontanea volontà almeno. Gli ho rotto le scatole e gli son stato dietro fin quando non mi ha detto di sì. Probabilmente più per pietà o pena che per altro. Probabilmente gli serviva davvero soltanto un idiota che sapesse fare il caffè. È lui che, da quel primo bacio, ha pensato che. Ha cominciato a stargli più vicino quando gli concedeva di accompagnare la squadra fuori in missione. A sentire sempre più caldo quando lui lo guarda, il battito accelerato, l’incapacità di sostenere i suoi occhi per più di una manciata di secondi. Alla fine lui non gli ha mai promesso un bel niente. Alla fine, forse è vero, lo tratta come il ragazzo del tè. E forse lui l’ha sempre saputo, solo che finché la verità non gli è stata sbattuta in faccia fingeva di non crederci.
Torna alla sua postazione e si siede. Guarda l’orologio, sono quasi le due di notte. Comincia ad avvertire un po’ di stanchezza, e probabilmente anche un po’ di nervosismo. Accende il piccolo stereo ai suoi piedi e parte una canzone. Non la conosce, e si chiede chi diavolo possa aver messo su quel disco, l’ultima volta. 

Never knew I could feel like this
Like I've never seen the sky before
Want to vanish inside your kiss
Every day I love you more and more 

Grande, ci voleva proprio una cosa di questo tipo. Una canzone d’amore. No, davvero, è perfetta. Ora ci manca solo che arrivi Jack e mi sorprenda a sentirla. Mi riderebbe in faccia, come al solito. Magari si convincerebbe pure che l’abbia messa di proposito. Giusto così, perché mi sentivo solo. Patetico, sono solo patetico. Owen ha ragione, nei miei sogni migliori conto qualcosa. Nei miei sogni migliori Jack ha bisogno di me. La realtà... La realtà è tutta un’altra cosa. Sarebbe ora di rendersene conto.

 Listen to my heart, can you hear it sing?
Come back to me, and forgive everything
Seasons may change, winter to spring
But I love you until the end of time 

Rimane ancora qualche secondo con la testa poggiata sul tavolo ad ascoltare quelle parole, cercando di riuscire ad afferrare chissà quale verità universale. Che magari Jack prova qualcosa per lui, qualcosa di più... profondo, solo che non può dirlo né può farlo vedere davanti agli altri, sennò gli riderebbero dietro. Esattamente come fanno con me. Per un attimo è tentato di crederci. Poi una voce lo richiama alla realtà e scaccia via quell’illusione.
- Hey, Ianto!
In realtà l’aveva visto già da qualche istante, solo che non se ne era completamente reso conto, talmente era perso nei meandri del suo cervello. È solo quando sente il proprio nome pronunciato da lui che si riscuote.
- Being romantic tonight?
Cazzo, la canzone. Cerca a tentoni il tasto per spegnere lo stereo e non lo trova, perciò tira via la spina direttamente con il piede, senza stare a pensarci su una seconda volta. Si sente avvampare, sa perfettamente di star diventando tutto rosso. Si schiarisce la gola e cerca di mettere insieme una frase di senso compiuto.
- Err... No, I... Matter of fact I... I mean, I wasn’t… The disc. The disc, it was…
Frattanto che sta parlando Jack gli si avvicina, quel suo mezzo sorriso storto sulle labbra, gli occhi che gli brillano. Ianto, sei pronto per un nuovo giro di giostra? Ricomincia a sudare, lo avverte al centro del petto, e lentamente si tira indietro con la sedia, ancora nel tentativo di spegnere quel dannato stereo. 

Come what may, come what may
I will love you until my dying day

Lo guarda mente si appoggia alla scrivania, ormai pochi centimetri distante da lui. Inconsapevolmente smette di cercare di far smettere quella stupida canzone. Mi ha catturato di nuovo. Dannazione.
- I know about that disc. I know it’s not your... fault.
- You… You know?
- Yes I know. It’s mine.
Lo fissa sbalordito, gli occhi spalancati e per poco non apre anche la bocca, in una splendida imitazione di un pesce. Vorrebbe dire qualcosa ma non ci riesce. Tanto per cambiare. O sto zitto, o dico stronzate. Quando mi sta di fronte non c’è una terza opzione.
- Oh, c’mon now, don’t play the fish. I can be romantic, if just I want to.
- I-I… I never said you wer-
- But you think it cannot be.
Abbassa gli occhi imbarazzato, vorrebbe solo scomparire, in quel preciso istante, sotto il suo sguardo. Diventa ancora più viola. Parla guardandosi le scarpe. Cioè, tenta di parlare.
- I-I... I don’t... It… It was…
All’improvviso una mano entra nel suo ristretto campo visivo. Non può far finta che non sia lì, così si costringe ad alzare la testa nella sua direzione, anche se non riesce a guardarlo negli occhi. Si ferma sul primo bottone del suo impermeabile.
- Let me show you how romantic I can be.
È una... richiesta? Mi sta chiedendo di...? No, non può essere, mi devo essere... addormentato. Decisamente. Io...
- Come on, I won’t bite you. Promise.
Fissa per qualche secondo di più quella mano e poi non sa neanche perché l’afferra e si tira su, sempre mantenendo basso lo sguardo. L’altra sua mano si posa calma sulla sua schiena, e lentamente lo avvicina a , posizionando la sua libera sopra la propria spalla. Dopodiché, piano, comincia a muoversi. Comincia a ballare. Lui se ne rimane impalato ancora per un po’ prima di capire cosa stia succedendo e soprattutto realizzare che è la realtà. Ed è solo allora che lascia andare la testa sul tessuto della sua camicia, inspirando profondamente per riuscire a catturare il suo odore. 

Suddenly the world seems such a perfect place
Suddenly it moves with such a perfect grace
Suddenly my life doesn't seem such a waste
It all revolves around you 

Si lascia portare placido, sentendosi per la prima volta dopo tanto tempo finalmente in pace con sé stesso. Cerca di convincersi che è inutile illudersi, questo non cambierà nulla tra di loro. In fondo, può benissimo essere soltanto un’altra trovata per prenderlo in giro, per tirare su il morale alla squadra. Hey, ieri notte la damigella mi ha concesso una danza! Sì, altamente probabile. Forse dovrebbe smetterla di ballare. Almeno salverebbe quel poco di orgoglio maschile rimastogli da qualche parte. Forse. Però c’è qualcosa che lo ferma dal fare un gesto simile. E non sa dire di preciso cosa sia, fatto sta che non si sottrae al dolce e fluttuante movimento dei loro corpi. E all’improvviso Jack avvicina le labbra al suo orecchio e comincia a cantare sottovoce.

And there's no mountain too high, no river too wide
Sing out this song and I'll be there by your side
Storm clouds may gather and stars may collide
But I love you until the end of time

Cosa sta succedendo? Ha detto “ti amo”? L’ha detto... a me? Alza gli occhi confuso e perplesso verso i suoi. Lui gli sorride ancora e non dice niente, ma lo stringe un po’ di più e continua a cantargli, ed ora non può far finta di aver sentito male o di pensare che quelle parole non siano rivolte a lui.

 Come what may, come what may
I will love you until my dying day 

La musica finisce ed entrambi se ne rimangono lì, fermi e immobili, per un paio di minuti. Apre la bocca per cercare di dire qualcosa ma nessun suono ne esce fuori. Lui sorride, china leggermente la testa e lo bacia. Non è la prima volta che lo fa ma in qualche modo questa è diversa. Vorrebbe non pensarlo, per non illudersi, ma gli verrebbe da dire che questa volta è diverso perché è sentito. Questa volta non lo considera solo il “ragazzo del tè”, come aveva detto Owen. Questa volta è qualcosa di più. Cosa, non lo sa, non osa nemmeno immaginarlo. O sperare tanto.
- You...?
- Yes.
- ... You... You never told me… such a thing.
- I know. I’ve said it now.
- I…
- Well, if you don’t like it I can take it back.
- No!
Gli è scappato. Troppo forte e troppo in fretta per essere disinteressato, per non nascondere un sentimento ben più profondo. Lui gli sorride e lo bacia ancora. Si lascia andare a quel bellissimo calore e finalmente smette di pensare. E mentre le sue braccia cingono stretto il suo corpo, dentro di sé comincia a ripetersi quelle parole, come fossero una ninna-nanna. 

Come what may, come what may
I will love you until my dying day



AUTHOR'S CORNER: Vi ho stupito, huh? Un altro pairing! Sembra incredibile anche a me xD Scherzi a parte, questo esperimento non convince molto neanche la sottoscritta, quindi se vi fa schifo posso benissimo capire. E' solo che Ianto è troppo puccioso e la canzone sembra calzare a pennello per la loro situazione, so here I am. Enjoy! P.S.: Dato che non credo il mio bunch di followers leggerà questa storia, i ringraziamenti per le precedenti due storie li farò nella prossima Rob&Jude. Ma grazie mille in anticipo a chi recensirà comunque!

   
 
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