Per
Sempre
A Michiru and Haruka fic
Quella mattina Heles e Milena avevano deciso
di andare a fare una gita insieme.Era il loro anniversario,erano ormai 5 anni
che si conoscevano,combattevano fianco a fianco e vivevano insieme.Per quella
occasione la piccola Ottavia sarebbe andata a casa di Bunny per giocare con
Chibiusa.
Milena aveva indossato il suo vestito
preferito,quello di raso azzurro che le aveva regalato Heles poco dopo che
aveva accettato di combattere al suo fianco.Nonostante fosse stata contenta di
poter lottare con una persona così coraggiosa e altruista come Heles,non si era
mai perdonata il fatto di essere stata lei ad aprirle gli occhi verso il suo
destino di guerriera,di averle cambiato completamente la vita e di averla messa
in pericolo.Ma ora la terra era di nuovo un pianeta tranquillo e loro potevano
vivere come due normali ragazze.
Chissà dove l'avrebbe portata Heles,aveva
detto che era una sorpresa.
Milena si legò i capelli all'insù in modo che
i suoi boccoli color acqua le cadessero con grazia sul viso.In quel momento
Heles entrò nella stanza.Restò estasiata nel vedere il suo amore;una luce
azzurrina filtrava dalla tenda e rifletteva magnificamente sulla figura
elegante di Milena di fronte lo specchio.
Milena si girò e le sorrise.Heles adorava il
suo sorriso, adorava tutto di lei.
"Andiamo?"
Heles le porse un braccio e uscirono.La
decappottabile gialla era parcheggiata alla fine del vialetto.Sul sedile
anteriore c'era un mazzo di rose rosse.
Milena si avvicinò e le prese.
"Sono per me?"
"No,sono per quella bella cameriera
dell'altra sera."
"Stupida!"
Entrarono in macchina e mentre Heles la stava
mettendo in moto Milena le diede un bacio sulla guancia.
"Grazie"
Sfrecciarono ad alta velocità lungo
l'autostrada fino ad arrivare sul lungomare,lì Heles fermò l'auto e aprì la
portiera a Milena.
"Prego Mademoiselle"
Il mare era stranamente agitato nonostante
fosse ormai estate inoltrata,le due ragazze si fermarono ad osservarlo.Milena
appoggiò la testa sulla spalla di Heles.Una folata di vento le scosse per un
attimo dai loro sogni.
"C'è qualcosa di strano nell'aria"
disse Milena un po' preoccupata
"Non pensarci adesso"
Heles prese le mani della ragazza tra le sue e
le si avvicinò
"Non è il giorno giusto per
preoccuparsi"
E si baciarono.E in quel momento tutte le
preoccupazioni svanirono.Il sole toccava dolcemente l'oceano con i suoi raggi
dorati e la brezza sembrava danzare sull'acqua,mentre il fragore delle onde
insieme al fischiare del vento sussurrava una melodia d'amore.E in quel momento
tutto era perfetto:l'oceano, il vento,loro
due.
Rientrarono in macchina tenendosi per mano
e,sempre mano nella mano ripartirono ad alta velocità sull'autostrada.Passarono
oltre il lungomare ed arrivarono in aperta campagna.Intorno a loro si
stendevano vasti campi interrotti ogni tanto da qualche casupola,molte delle
quali abbandonate.
Milena non era mai stata da quelle parti e si
stava chiedendo dove stavano andando ma in fondo non le importava più di
tanto:sarebbe rimasta così per sempre.Heles dal canto suo,nonostante fosse
difficile guidare con una mano sola,era felice di come erano andate le cose
fino a quel momento.
La ragazza dai capelli dorati fermò la
macchina nel luogo che aveva scelto per stare sola con la sua amata.Era un
grande spiazzo erboso su una collinetta con in mezzo un grande albero che
sovrastava tutto.
Uscirono dall'auto e,mentre Heles prendeva
qualcosa dal portabagagli,Milena si guardava attorno sbalordita.
"Non ho mai visto un posto come
questo"
"Sapevo che ti sarebbe piaciuto"
"E' bellissimo qui" le si avvicinò
"Cos'è quello?"chiese sbalordita guardando il cesto nelle mani di
Heles.
"E' un cestino da pic-nic"le rispose
sorridente.
"Hmm...non dirmi che l'hai preparato
tu"
"Ah! Mi hai scoperto! L'ho fatto
preparare a Morea,non volevo avvelenarti."
"Oh! In questo caso non devo
preoccuparmi!"
Salirono sulla collinetta e si sederono sotto
l'albero.Faceva un bel freschetto e c'era una leggera brezza che le
coccolava.Apparecchiarono e mangiarono quello che Morea aveva preparato per
loro:polpette di riso,sushi sashimi e altre prelibatezze.Dopo un po' si
sdraiarono ai piedi dell'albero.Heles prese Milena tra le braccia e lei adagiò
la testa sulla sua spalla.
"Grazie questa è una delle più belle
giornate della mia vita"
"Sono io che devo ringraziarti,per avermi
sopportato tutto questo tempo"
"Ti amo"
"Anch'io ti amo Milena,più della mia
stessa vita"
Dopo alcuni minuti la guerriera dell'oceano
entrò nel mondo dei sogni e la sua compagna appoggiò la testa sulla sua
addormentandosi anche lei.
Circa mezz'ora dopo Heles si risvegliò e
guardò la sua Milena che ancora dormiva,aveva un'aria così dolce.Il vento si
era alzato e c'era qualcosa di strano nell'aria.Milena si svegliò e si alzò di
scatto.
"Sento una presenza malefica"
"Ma non è possibile!Eppure...anch'io
sento qualcosa di strano"
"Lo vedi? Non ti fidi mai di me"
disse Milena un po'imbronciata.
"Non è vero...è solo che..."
Milena le mise un dito sulle labbra per farla
stare zitta.
"Stavo scherzando,ma ora è meglio che ci
sbrighiamo, qualunque cosa sia dobbiamo sconfiggerlo"
Così salirono in macchina e partirono.
"Dove si trova esattamente?"chiese
Heles
"Dovrebbe essere in quella vecchia
fabbrica abbandonata che abbiamo visto passando"
"Beh allora non ci vorrà molto,giuro che
qualsiasi cosa sia non la passerà liscia,come osa presentarsi proprio oggi.E io
che volevo finalmente passare una giornata sola con te, senza fastidi."
"Vuoi dire che Ottavia e le altre ti
danno fastidio?"
"Sai cosa intendo."
Arrivarono in poco tempo grazie alla velocità
della macchina sportiva di Heles.L'edificio si trovava al centro di un grande
prato incolto.
Era uno stabile fatiscente con le finestre per
la maggior parte rotte e una parete completamente sventrata. Heles e Milena
videro subito la fonte delle loro preoccupazioni:dei lunghi fasci neri saetanti
fuoriuscivano dalla fabbrica.Si trasformarono ed entrarono di corsa
nell'edificio.Appena entrate videro soltanto degli scatoloni molto impolverati
ammassati in un angolo.Dal tetto pendevano delle travi di ferro visibilmente
arrugginite appese soltanto tramite corde logore.
Ad un tratto una saetta nera sbucò da un
angolo remoto della fabbrica.Le due guerriere corsero a vedere cos'era che
aveva disturbato la loro giornata.Un mostro dalle sembianze di donna
volteggiava a mezz'aria.Indossava una tunica rossa e sulla vita portava una
grande cintura nera.Aveva un ghigno malefico,le braccia e le dita lunghissime e
dei lunghi capelli neri che generavano scariche elettriche.
"Bomba di Urano.AZIONE!"
La sfera di energia scagliata da Sailor Uranus
venne schivata dal demone che svanì per ricomparire dietro di loro.
Una risata malefica le fece girare e Sailor
Neptune lanciò il suo attacco ma anche quello venne schivato.
"Non stiamo giocando a nascondino,vieni
fuori e combatti!"
Erano al centro della stanza,attorno a loro
vedevano soltanto ammassi di ferro, arnesi inutilizzati e polvere.Un rumore
metallico attirò la loro attenzione,proveniva da dietro un mucchio di
ferraglia.
"Cosa è stato?"chiese la guerriera
dell'oceano alla sua compagna.
"Andrò a controllare,tu resta qui"
"Non ti lascio sola"
Andarono a vedere,ma trovarono soltanto altra
sporcizia.
Stavano per toranare indietro,quando Heles
notò il demone che stava volteggiando sopra una delle grosse travi d'acciaio e
le osservava ridendo.Con una delle sue lunghe mani stava sciogliendo i nodi
della fune che sosteneva una trave.Voleva fargliela cadere addosso!E Milena era
proprio sotto!
"ATTENTA!" con uno slancio si gettò
sul corpo dell'amata spingendola lontano,ma facendolo una trave le cadde
addosso prendendole la gamba.
Il dolore partiva dalla gamba arrivavando fino
al cervello e il sangue cominciava ad uscire da sotto il ginocchio dove era
stata colpita.La metà inferiore della sua gamba era bloccata sotto la trave.
Sailor Neptune si alzò da terra e la vide: i
suoi profondi occhi blu si riempirono di paura guardandola in quelle
condizioni,corse da lei e cerco di liberala dal peso che la opprimeva.
"Stupida, guarda cosa hai fatto potevi
morire!"
"Ahi!Quella trave ti stava cadendo
addosso,ti avrebbe uccisa e io non me lo sarei mai perdonato"
"Scusa, ora cerchiamo di liberarti la
gamba non puoi rimanere qui"
Con fatica Milena riuscì ad alzare la pesante
trave dal corpo di Heles.
"Ce la fai ad alzarti?"
"Certo...Ahi!...Beh...forse non ne sono
tanto sicura"
"Ti aiuto io"La prese per mano e la
tirò su mettendole un braccio sotto la spalla per aiutarla a camminare e la
condusse dietro ad una pila di scatoloni dove l'adagiò.
"Tu aspettami qui,ci penserò io a
sconfiggere quel demone"
"È troppo pericoloso non puoi andare da
sola"
Milena scosse la testa con fermezza
"No,non puoi combattere in queste
condizioni non riesci neanche a reggerti in piedi rimani qui e fai la brava,al
resto ci penso io."
Le diede un leggero bacio sulle labbra e andò
via.
Adesso che era sola in quell'angolo buio Heles
sentiva ancora di più il dolore,la sua gamba non aveva ancora smesso di
sanguinare e la sua Milena era costretta ad affrontare da sola quel mostro
subdolo.
Sentiva Sailor Neptune che urlava i suoi
attacchi e veniva colpita dal demone...non poteva lasciarla sola,doveva
farcela,doveva alzarsi e andare combattere al suo fianco.
Si aggrappò ad una sporgenza e con molta
fatica riuscì ad alzarsi e a trascinarsi fino al luogo dove riuscì a vedere la
battaglia.
Milena era a terra stremata e il mostro
continuava a ridere volando su di lei.
"Bomba di Urano,AZIONE!"
Questa volta riuscì a colpire il mostro,ma
esso respinse l'attacco di Sailor Uranus riversandoglielo contro.Il demone
stava per lanciarle una delle sue saette,quando Sailor Neptune le si gettò
addosso prendendo in pieno l'elettricità e cadde al suolo.
Heles le si avvicinò e la guardò negli occhi.
"Non avresti dovuto farlo"
"Ti ho soltanto restituito il
favore" e chiuse gli occhi,morta.
"Milena,MILENA! SVEGLIATI!Non
lasciarmi!MILENA!"
La sua amata Milena era morta ed era soltanto
colpa sua,se soltanto non fosse stata così stupida lei sarebbe ancora viva.
"ME LA PAGHERAI,MOSTRO!"
Sailor Uranus scagliò nuovamente il suo colpo
ma questa volta non riuscì nemmeno a colpirlo.Con rabbia andò al centro della
stanza e ne
lanciò un altro,che prese il demone,ma che
nuovamente ritornò al mittente.Evidentemente aveva qualcosa che gli permetteva
di proteggersi e rilanciare i colpi ricevuti.
Heles lo scrutò attentamente e riuscì a
trovare la fonte dei poteri del mostro.Era la cintura,al centro della quale
c'era un enorme gemma nera che assorbiva gli attacchi e li respingeva.
"Colpo fendente di Urano!!"La spada
di Sailor Uranus colpì in pieno il centro della cintura che lanciò un urlo
straziante e si dissolse nell'aria.
Stremata dal combattimento Heles riuscì
nonostante il dolore che le pervadeva il corpo e il cuore ad avvicinarsi al
corpo freddo e senza vita di Milena.Le lacrime iniziarono a salire ai suoi
occhi e a scendere sul suo viso mentre guardava la sua amata sacrificatasi per
lei.La prese tra le braccia e,sempre piangendo la baciò per un'ultima volta.
Una lacrima scese dalle sue labbra su quelle
di Milena e, in quell'istante, una luce abbagliante la avvolse.Durò meno di un
istante ma per Heles sembrò durare un'eternità.
Quando la luce svanì si accorse che il viso
della sua amata non era più bianco ma stava ridiventando roseo come una volta ,
il suo corpo stava riprendendo a battere, a respirare,
Heles la guardò e i suoi occhi si riempirono
di nuovo di lacrime ma questa volta erano di gioia:era viva! Milena aprì i suoi
grandi occhi blu,profondi come l'oceano,e disse:
"Cosa è successo?"
"Eri...morta..."
Milena guardò Heles e le sorrise dolcemente:
"Grazie"
"Di cosa?" le chiese Heles perplessa
"Di avermi fatto rinascere."
"Io???"
"Ci sei solo tu"
E improvvisamente Heles capì che era stata
lei,con il suo amore,con le sue lacrime ad aver fatto rinascere Milena.
Ancora una volta il loro amore aveva sconfitto
la morte.
Ancora una volta erano insieme.
Ogni giorno,ogni istante.
Per sempre.
FINE