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Autore: Ginevra Olsen    14/09/2010    1 recensioni
Ginnastica. Ginnastica è il mio mondo un mondo dove ho incominciato ad faticare, allenarmi e vinto gare. Il mio sogno è quello di partecipare alle olimpiadi e diventare una ginnasta di grande livello. Ci metto passione, impegno e sopratutto forza. Un giorno però mi hanno investita e il medico mi ha detto che non potrò più andare in palestra non sforzarmi troppo. Rimasi in ospedale quasi tre mesi, e poi quando mi avevano dimesso guardai le mie compagne allenarsi tutte assieme e io sola nel mio angolo rimpiansi di quel maledetto giorno. [Gli altri capitoli sono già pronti]
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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 - - - - - - - - - - La speranza della ginnastica ritmica - - - - - - -

 

 

Era una splendida giornata il cielo era di un azzurrino le auto andavano di qua e di là.

La gente entrava e usciva dai negozi, parlavano al telefono o ascoltavano musica o camminavano senza aver un punto preciso in cui andare. Io ero una di quelle persone, una ragazza dai capelli biondi e lunghi con occhi verdi quando c'è il sole e occhi azzurri quando piove. Stavo guardando il pavimento quando senza rendermene conto sbattei contro qualcosa o qualcuno.

 

-Scusa, scusa! Non ti avevo visto!- dissi io
-Tranquilla non è niente!-rispose una voce maschile

Mi rialzai e vidi che quel ragazzo non era nient'altro  che Joe Jonas

-Hai qualcosa di rotto?-chiese

-No, non è niente te invece?-
-Nulla. Io sono Joe. Joe Jonas!-disse lui dandomi la mano come segno di saluto
-Eva. Eva Baglioni, Eva per gli amici!- risposi io stringendo la mano
-Piacere di conoscerti Eva!-esclamò lui poi guardando l'orologio
-Oh, è tardi. Scusa devo scappare!-esclamò lui correndo

-Ma...!-rimasi immobile in mezzo alla strada guardare il punto in cui stava andando via Joe.
Jonas. Wow.

 

Pov Joe

 

Eva. Che bel nome. Spero solo di rincontrarla ancora una volta, se non sbaglio aveva la divisa della Jonson School Of Art, quella scuola vicina al quartiere di casa mia.
Ma era bella, perfetta. Aveva i capelli biondi e lunghi con occhi verdi. Sembrava un' angelo uscito dal cielo. Arrivai davanti agli studi dove mi aspettavano i miei fratelli.

-Finalmente sei arrivato!-esclamò Kevin, Kevin è il fratello maggiore dei tre, ha 22 anni.
-Scusate ragazzi. Mi sono scontrato con una ragazza!-risposi io
-Con chi?-domandarono in coro Kevin e Nick
Nicholas detto da tutti Nick era il terzo fratello della band. Noi abbiamo un' altro fratello, più piccolo si chiama Frankie ma noi lo chiamiamo sempre Bonus.
-Descrivila!-Mi ordinò Nick
-Alta, snella, capelli lunghi biondi e occhi verdi! Si chiama Rebecca!-risposi io

-C'è la devi far conoscere!-

-D'accordo. Ma non so quando la rivedrò!- risposi

-Com'era vestita?-
-Adesso che ci penso, aveva la divisa della scuola Jonson School Of Art!-esclamai io
-Jonson School Of Art?-domandò Nick

Annuì.

-Ma è la stessa scuola di nostra cugina Chiara!-
-E' vero. Stasera telefono a Chiara!-risposi io

Pov Eva

 

Arrivai a casa. Era vuota come sempre. Vuota nel senso che non c'era ancora nessuno.

La mia famiglia è composta da i tre figli di lui, Giulio, Mamma, Alice (Si legge Elis) e nostro cugino.

Il primo si chiama Emanuel e ha 20 anni, il secondo si chiama Kyle e ha 17 e l'ultimo è Tommaso, Mimmo, ha 9 anni. Alice, la mia vera sorella ha 16 anni. Io ho 17 anni.
Andai in camera mia, mi stesi sul letto e senza rendermene conto mi addormentai.
Aprì lentamente gli occhi e vidi che ero in camera mia, presi il mio cellulare dalla tasca e vidi che sul display c'era scritto: 2 chiamate perse e 6 nuovi messaggi.

I messaggi erano di: Brigdet, Ana, Charlie, Hyden, Alyson, Mathews e le due chiamate erano di Ana e Mathews.

Non vi ho ancora detto che con loro ci ho litigato pesantemente e non voglio che torniamo amici. Non ci voglio parlare nemmeno leggere un loro messaggio. Postai lo sguardo su una fotografia che ritraeva una famosa ginnasta.

 

Amo il loro mondo, ma allo stesso tempo non posso frequentarlo. Per quel maledetto incidente. Odio la mia vita.

 QUESTA STORIA MI E' VENUTA IN MENTE PENSANDO ALLA GINNASTICA RITMICA. I JONAS BROTHERS NON MI APPARTENGONO, LE AVVENTURE CHE SUCCEDONO QUI, NON SONO SUCCESSE REALMENTE E' TUTTO INVENTATO DA ME. RIPETO I JONAS BROTHERS NON SONO DI MIA PROPRIETA'. ACCETTO COMMENTI SIA POSITIVI CHE NEGATIVI.

  
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