Fanfic su artisti musicali > McFly
Ricorda la storia  |      
Autore: Linds    14/09/2010    2 recensioni
-Dougie, dimmi perché Danny è il tuo migliore amico. -non è il mio migliore amico. -ok Dougie, le migliori qualità di Danny? -ehm.. Ma si può sapere che diavolo hanno da ridere tanto??
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Can you call yourself a friend?
CAN YOU CALL YOURSELF A FRIEND?
 
Un’altra intervista, un altro gioco.
In questi giorni non facciamo altro e sono veramente esausto, ma mi diverto se sono con la mia band. Oggi è stato il turno di “Call yourself a friend” e Harry e Tom hanno insistito che fossimo io e Dougie a partecipare, e così mi ritrovai seduto su uno sgabello con una vestaglia da boxe rossa addosso e Dougie di fronte a me. Affianco a noi Sam e Mark.
-ecco a voi Dougie e Danny McFly! – esclamò Caroline, la presentatrice. – nel gioco di oggi combatteranno per il titolo di “migliori amici” contro Sam e Mark, il fantastico duo! – continuò la ragazza rivolta al pubblico a casa.
Il gioco consisteva in delle domande su Dougie e Mark a cui rispettivamente io e Sam dovevamo rispondere per dimostrare di essere veri amici. Mi piace questo gioco, due anni fa l’aveva fatto Harry con Tom e mi ero divertito un mondo a vederli.
Prima di iniziare Caroline ci rivolse delle domande per riscaldare un po’ l’atmosfera.
-Dougie, dimmi perché Danny è il tuo migliore amico. – sorrisi curioso di sapere la sua risposta.
-non è il mio migliore amico. – disse Dougie e il sorriso mi morì sulle labbra mentre il sangue mi si ghiacciava nelle vene. Gli altri scoppiarono a ridere.
-ok Dougie, le migliori qualità di Danny? – chiese ancora Caroline.
-ehm.. – I miei occhi si riempirono di lacrime ma non riuscii a distogliere lo sguardo dal ragazzo di fronte a me. Mi ha fatto così male quello che ha detto, e gli altri continuavano a ridere, persino Doug.
-Danny come farete a battere Sam e Mark? – chiese Caroline scherzando ma non la sentii, i miei occhi erano ancora fissi sul viso di quello che dovrebbe essere il mio migliore amico e quando lui si girò incontrando i miei occhi, trovai i suoi interrogativi e divertiti e istintivamente abbassai lo sguardo, deluso.
-Danny? – mi chiamò ancora lei.
-scusa? – dissi rivolgendomi a lei e riprendendomi da quella specie di trance in cui ero caduto.
-dicevo, come farete a battere Sam e Mark? – continuavano tutti a ridere e a prendermi in giro e io non sapevo che dire, ero letteralmente nel pallone. Per fortuna Sam se ne accorse e a togliermi dai pasticci ci pensò lui. Non il mio migliore amico. Sam.
-oh ma non lo faranno, non ce la farete Danny!
-ehm.. già. – confermai io, sospirando di sollievo e stampandomi in faccia il più falso dei sorrisi. Ma quando tutti iniziarono di nuovo a ridere, sparì anche quello.
Ma si può sapere che diavolo hanno da ridere tanto??
Il gioco andò avanti per un quarto d’ora buono ma non me ne resi nemmeno conto, l’ultima cosa che ho coscientemente sentito è stata la seconda risposta di Dougie, poi il nulla. Andai avanti nel programma come un automa, rispondendo, tra l’altro in modo sbagliato, senza nemmeno rendermene conto.
Io e Dougie perdemmo ovviamente.
Finita la partecipazione salii sul nostro pullman insieme ai ragazzi, pronti alle tre o quattro ore di viaggio che ci separavano da casa. Già, abitavamo insieme da ormai tre anni e mezzo.
Mi sedetti al solito posto, ma invece che iniziare a giocare e scherzare con gli altri mi misi le cuffie, alzando il volume dell’iPod al massimo e chiudendo gli occhi, con la vana speranza di starmene in pace e dimenticare quella schifosa giornata.
Inutile dire che non fu possibile. Non riuscii a far finire la seconda canzone che qualcuno si sedette sulle mie gambe. Dougie, ovvio.
-hei Dan! Ho in mente uno scherzo perfetto per Harry! – mi sussurrò nell’orecchio dopo avermi tolto poco gentilmente le cuffie.
-alzati Dougie.
Mi guardò confuso ma eseguì il mio ordine senza nemmeno rendersene conto. Continuava a guardarmi sorridendo, con il classico sorriso che gli si dipinge sulle labbra ogni volta ha in mente un’idea folle, con lo stesso sorriso che di solito si dipinge anche sulle mie labbra, mentre mi unisco a lui nelle sue marachelle. Ma non questa volta.
-allora?
-no Dougie, non ne ho voglia.
-ma Dan..
-no. – gli ripetei, mettendomi le cuffie, senza tuttavia accendere la musica.
-Danny cosa succede?
-niente, vai a rompere a Tom e lasciami in pace. – risposi brusco, e appena la sua sconcertata e perplessa espressione uscì dal mio campo visivo una lacrima mi rigò la guancia. L’asciugai veloce e rabbioso, e poco dopo mi addormentai.
Quando aprii gli occhi sulle note di “The Heart Never Lies”, l’unica nostra canzone che tengo nell’iPod, trovai Tom intento a fissarmi con uno sguardo indecifrabile negli occhi.
-che c’è Tom?
-ti devo parlare dopo, a casa.
-ok.. – gli risposi incerto.
Erano passate due ore e mezzo da quando avevo chiuso gli occhi, mi aspettava ancora un’ora e l’unica cosa che volevo fare era chiudermi in camera e sparire.
Dal mio posto in fondo al pullman riuscivo a vedere Doug e Harry giocare alla playstation e saltarsi addosso come facevamo sempre quando giocavo anch’io, e vedere il loro sorriso mi provocò un’altra fitta al cuore, per questo chiusi gli occhi un’altra volta e tentai di dormire. Inutilmente aggiungerei.
Finalmente arrivammo a casa e appena dentro mi chiusi in camera mia al piano di sopra prendendo in mano la chitarra e strimpellando qualunque cosa mi venisse in mente.
Non capivo perché mi avesse fatto così male quello che aveva detto Dougie a Caroline. Insomma, ci conosciamo da anni, so che è timido e che non gli piace parlare di se stesso, fa fatica ad aprirsi con noi, figurarsi in tv davanti a milioni di persone.. ma continuavo a non capire perché avesse detto quelle cose. In fondo cosa gli costava dire che è il mio migliore amico?
Mi sdraiai a pancia in su sul letto, le braccia dietro la testa e lo sguardo rivolto al soffitto, senza in realtà vederlo, pensando e ripensando a quello che era successo.
E fu così che mi trovò Harry quando mi venne a chiamare per la cena. Scesi insieme a lui e non potei fare a meno di notare che mi guardava di sottecchi.
La cena fu strana: nessun casino da parte mia e di Dougie, nessun rimprovero di Tom, nessuna risata di Harry.
-Dan? – mi chiamò Harry ad un certo punto.
-mhm?
-tutto bene?
-si Harry, perché?
-sei.. silenzioso. – si guardò intorno per trovare appoggio negli altri due, che annuirono.
-ed è un problema? – risposi dopo un attimo di silenzio. Spostai il mio sguardo su tom, per poi riportarlo sul batterista, evitando accuratamente Doug seduto accanto a me.
-no no – si affrettò a negare Harry – non è un problema, è solo.. strano, e noi..
-noi siamo veramente sollevati di non sentire più la tua voce insopportabile in continuazione – concluse per lui Dougie con un sorriso angelico.
Mi girai verso di lui guardandolo con occhi vaghi e il rumore del bicchiere che mi sfuggì di mano coprì il suono del mio cuore che si frantumava in mille pezzi.
-Dan, Dougie scherzava.. – intervenne Tom con un tono preoccupato. – Danny?
Non gli risposi, il mio sguardo incollato a quello strafottente di Dougie. E all’improvviso non risposi più di me. Lo spinsi con quanta forza avevo e lui perse l’equilibrio, cadendo dalla sedia e finendo in terra.
-oh ma si può sapere che cazzo ti prende?! – mi spintonò alzandosi.
-mi prende che mi sono rotto il cazzo di te e dei tuoi scherzi! – lo spintonai a mia volta e senza pensare gli rifilai un pugno in faccia che lo stese di nuovo.
Nella caduta si tirò dietro la tovaglia e tutto quello che era sul tavolo, finendo tra bicchieri rotti e cocci di piatti.
-Danny! – esclamarono all’unisono Hatty e Tom, precipitandosi al fianco di Dougie.
La vista del sangue mi immobilizzò e un conato di vomito mi salì lungo la gola. Lasciai la cucina correndo più velocemente possibile verso il bagno.
Feci appena in tempo a raggiungere il water che vomitai quel poco che avevo mangiato, mentre le lacrime mi bagnavano il viso e il sudore si ghiacciava sulla fronte.
-Dan?
La voce di Tom mi arrivò sfocata alle orecchie e cercai di riprendere il controllo, ma le lacrime non accennavano a diminuire. Sentii le sue mani accarezzarmi la schiena e tirarmi indietro i capelli mentre prendeva un mio braccio passandoselo intorno al collo nel tentativo di tirarmi su. Tirò l’acqua e mi passò spazzolino e dentifricio sedendosi sul bordo della vasca mentre aspettava che fossi pronto.
Mi accompagnò verso la mia camera, ma prima di entrare mi prese per il polso e mi strinse in un abbraccio. Le lacrime tornarono a scendere lungo le mie guancie e prima che me ne rendessi conto lo stavo abbracciando a mia volta.
-Dan? – mi disse sciogliendo l’abbraccio e sedendosi vicino a me in mezzo al corridoio, la schiena appoggiata alla parete.
-è per quello che ha detto stamattina in trasmissione, vero?
Annuii.
-Danny, stava scherzando. Lo conosci, lo sai come è fatto.. nasconde sempre i suoi sentimenti..
-fa male Tom..
-lo so Dan, lo so.
-mi sono sempre fatto in quattro per lui.. quando stava male ho fatto di tutto per farlo stare meglio e.. quello che ha detto oggi.. io..
-poteva risparmiarsela, hai ragione.
-mi ha fatto male. – dissi ancora una volta mentre lui mi posava un braccio sulle spalle cercando di confortarmi.
-lo so Dan, ma si è trovato in trappola. Lo sai come reagisce quando deve esprimere i suoi sentimenti, la butta sullo scherzo, e non dice mai la verità. Non dice mai quello che pensa. Devi basarti sulle sue azioni, non su quello che dice Dan, lo sai.
-lo so..
-ti vuole davvero bene Danny, non dimenticartelo. Credi ai suoi gesti, a quando ti abbraccia, a quando ti viene a cercare per rompere le palle a me e a Harry, o quando viene in camera tua a darti la buonanotte, o quando fa l’idiota più del solito, per cercare di farti ridere quando sei giù. Pensaci, Dan.
Sospirai. Sapevo benissimo che Tom aveva ragione, ma le parole di Dougie mi avevano colpito come una stilettata al cuore. Tuttavia avevo già smesso di essere arrabbiato con lui, lo avevo già perdonato.
-e poi è il piccolino della band – aveva aggiunto Tom ridacchiando al pensiero di tutte le volte che essendo il più piccolo, a Dougie toccavano i lavori peggiori. Il pensiero fece sorridere anche me.
-finalmente un sorriso! – esclamò fintamente sorpreso Tom. Gli pizzicai un fianco sorridendo ancora.
-come sta? – chiesi tornando serio.
-bene, erano solo un paio di graffi, non l’hai mica ucciso.
-è meglio che vada a parlargli? – Tom rise scompigliandomi i capelli e alzandosi.
-è meglio di si, ragazzino.
-hei! Ho solo un anno meno di te! – esclamai fintamente risentito.
Ridemmo insieme e lui si diresse verso la cucina.
-Tom?
-mhm? – disse girandosi verso di me con la sua classica espressione interrogativa.
-grazie.
Sorrise e sparì dietro la porta della cucina da dove lo sentii parlare fitto fitto con Harry. Probabilmente gli stava raccontando la situazione.
Mi diressi su per le scale, verso la camera di Doug respirando profondamente.
Presi un altro respiro e feci per bussare quando sentii provenire dall’interno una melodia. Lentamente abbassai la maniglia e aprii la porta.
-Dougie? – chiamai infilando la testa nella stanza. Lo trovai seduto sul letto, il basso in mano.
Non appena sentì la mia voce i suoi occhi schizzarono verso di me, le dita smisero di suonare e corsero veloci ad asciugare la pelle del viso. Bene, sono anche riuscito a farlo piangere. Complimenti Danny.
-che vuoi Daniel? – oh oh il nome completo. Devo averlo fatto arrabbiare parecchio.
-Doug, io volevo.. solo chiederti scusa. Non volevo farti male. – gli dissi mentre entravo e chiudevo la porta dietro di me.
Mi sedetti accanto a lui e lui posò il basso in terra girandosi verso di me.
-ti fanno male? – chiesi indicando i tagli sulle braccia.
-un pochino. – mi rispose con voce incerta e alzando il viso. Fu in quel momento che vidi il livido sul suo zigomo.
-cazzo Dougie – esclamai sfiorandoglielo – mi dispiace.
-perché l’hai fatto?
-io..
-è per quello che ho detto in trasmissione?
-già.. – risposi senza osare guardarlo.
-Danny, non è quello che penso! – si agitò.
-lo so Doug, mi dispiace di aver reagito così, scusami.
-non devi fare caso a quello che dico nelle interviste. Sul serio, non farci caso.
-perché Doug?
-sono fatti miei e non mi piace sbandierarli al mondo.. lo sai che sei il mio migliore amico e che sei la persona che stimo di più al mondo.
-davvero?
-certo, insomma.. sei un grande musicista, un cantante strepitoso, un amico fantastico. Dan, credevi veramente a quello che ho detto a Caroline?
-a dire il vero si.. – risposi imbarazzato dal suo discorso.
Scosse la testa sorridendo.
-ormai, dopo tre anni e mezzo dovresti conoscermi. – disse sarcastico.
-anche tu dovresti. – gli risposi mezzo serio.
-touché. So quanto sei insicuro su certi argomenti, avrei dovuto pensarci.
Gli sorrisi e mi sorrise di rimando.
-pace? – mi chiese con sguardo da cucciolo.
-pace, piccoletto. – gli scompigliai i capelli.
Scoppiai a ridere per la sua espressione imbronciata e lui mi mollò una leggera pacca nello stomaco.
-hei! Ma..?
-per il cazzotto di prima, deficiente.
Scoppiai a ridere di nuovo massaggiandomi l’addome e alzandomi per andare in camera mia, ma prima che raggiungessi la porta mi sentii afferrare per un polso e abbracciare. Lo avvolsi a mia volta, stringendolo forte.
-Dan? – mi sussurrò nell’orecchio.
-mhm?
-ti voglio bene. – mi disse in appena più di un bisbiglio.
Lo strinsi più forte e appoggiai la fronte al suo collo lasciando cadere una lacrima sulla sua pelle.
-reagisci proprio come una ragazzina.. – rise lui stringendomi.
-stronzo – mormorai sulla sua spalla sorridendo.





Salve ragazze!
Una piccola storia nata da un video che ho visto in cui Danny mi ha fatto tanta tenerezza=) eccolo:
http://www.youtube.com/watch?v=axFNuSUbR1A
Ah, se non sapete chi sono questi personaggi, sono i McFly una band inglese, anche piuttosto brava devo dire. Vi consiglio di ascoltare qualche loro canzone.. a me piace tanto The Heart Never Lies http://www.youtube.com/watch?v=6gXh6iR5Ogo&feature=channel, a voi il giudizio finale=)
Spero che vi piaccia e che mi lasciate un commentino=)

Un bacione a tutti!
Linds
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > McFly / Vai alla pagina dell'autore: Linds