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Autore: Seehl    15/09/2010    3 recensioni
Quarta Classificata al Contest "Yaoi's Garden" indetto da Akira Haru Potter “Perché il mio odio prese il sopravvento, quel caldo pomeriggio estivo? Perché i miei sentimenti, le mie sensazioni, i miei pensieri, tutto, esplose? Perché non riuscii a trovare me stesso? Perché… quelle pratoline appassiscono, al mio passaggio?”
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Mello, Near
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Candore e Purezza

 

Perché il mio odio prese il sopravvento, quel caldo pomeriggio estivo?

Perché i miei sentimenti, le mie sensazioni, i miei pensieri, tutto, esplose?

Perché non riuscii a trovare me stesso?

Perché… quelle pratoline appassiscono, al mio passaggio?

 

 

 

-Uff, che caldo.-

-Ci credo, Matt. E’ sempre il 27 Agosto.-

-Si, vabeh. Comunque fa troppo caldo.-

-…Magari se accendi il ventilatore, invece che guardarlo come uno scemo…-

Tipica scena della mia vita: entrare nella mia camera e trovarla in disordine, con il mio migliore amico in mutande che guarda il ventilatore. Spento.

-Giusto. Il punto è che la spina è laggiù.- mormorò indicando la presa, lontana da lui di qualche centimetro. -E non mi va di attaccarla. Meeeel?-

-…Arrangiati.- esclamai infastidito, sbattendo la porta della camera con rabbia.

“Sempre così va a finire: quell’idiota mi fa arrabbiare, e io rimango arrabbiato tutto il giorno, anche con chi non c’entra nulla” pensai tra me e me, camminando a grandi passi per tutto il corridoio. Svoltai a destra per andare nella cucina, in cerca di cioccolata, quando fuori dalla finestra vidi Near, accucciato a terra, che osservava qualcosa insistentemente.

Mi bloccai a guardarlo, a metà tra il curioso e il divertito.

“Vedi che si è messo a cercare insetti” pensai ghignando.

Poi lo vidi tirar fuori la candida manina dal pigiama troppo grande per lui.

Con una grazia innata, strappò da terra un fiorellino, forse una margherita.

Incuriosito, uscii di corsa e mi avvicinai a lui.

-Buongiorno, Mello.- disse, con la sua voce atona, senza degnarmi di uno sguardo.

-… Che fai?-

-Raccolgo pratoline.-

“Ah beh, allora.” era la risposta che volevo dargli. Mi trattenni e mi accucciai accanto a lui.

-Le pratoline sono dei fiori così interessanti da portare fuori dalla Wammy’s il ragazzino più asociale della scuola?- chiesi.

Si girò verso di me, con un movimento fluido che fece ondeggiare piano i capelli.

-Se devi importunarmi, sei pregato di smetterla.-

 

Era questo che odiavo di Near.

Non rispondeva.

Non diceva mai ciò che davvero pensava.

E questo, questo odiavo in lui.

Il fatto di…

…di non riuscire a capirlo.

 

Lo afferrai per la giacca, in un impeto di rabbia, e incontrai i suoi occhi.

Occhi che mi guardavano con esperienza, come a dire “Ora mi lascerai, io lo so”.

Occhi che avrei voluto veder brillare di vita.

Lo osservai a lungo, soffermandomi sulla pelle candida e sul suo volto saccente.

Soprattutto sulle sue labbra.

Rosee, come un bambino, ma allo stesso tempo col fascino di un adolescente.

Lo lasciai delicatamente, continuando a guardarlo.

-…Mello. Che hai?-

-Come?-

-…Che hai? Sei strano.-

Lo guardai storto. Chiusi gli occhi e li riaprii con un sospiro.

-Non sono strano. E’ che…-

La frase cadde lì.

Near mi squadrò qualche istante, per poi tornare al suo fiorellino, rigirandoselo tra le dita.

-Sai, Mello? La pratolina ha un significato di purezza, e di candore. E’ per questo che mi piace questo fiore. Mi somiglia.- mormorò.

Non sapevo perché lo stesse dicendo a me, tuttavia mi sedetti accanto a lui, guardando il cielo.

“Con mamma e Milly andavamo spesso a raccogliere le margheritine e le pratoline…” pensavo. “E Milly ne trovava sempre più di me. Mamma diceva che per quanto fossimo identici esteriormente lei era sicuramente più arguta. E io ridevo.”

Immerso nei miei pensieri, non mi ero accorto che Near si era alzato e si dirigeva verso un altro fiorellino. Probabilmente per cogliere anche quello.

 

E chissà cosa pensai.

Cosa mi saltò in mente di fare.

Tutto in quel momento, dopo aver visto così da vicino quel volto.

Quel volto e la sua bellezza diafana.

Near…

Puro e Candido come una Pratolina…

 

Gli presi il braccio, bloccandolo accanto a me.

Si girò lentamente, guardandomi interrogativo.

-Cosa, Mello?-

-…Nel bosco. C’è una radura piena di pratoline.-

-Ah. Quindi?-

-Non so, vedo che le stai cercando.-

Near mi fissò col suo sguardo indagatore.

-Andiamo, allora.-

Camminai esaltato tra gli alberi, ghignando di perversione.

Near, dietro di me, annaspava per seguirmi.

E io continuavo a ghignare.

-Siamo arrivati- mormorai, girandomi ad osservarlo.

Vidi il volto di un Near sconosciuto.

Il volto di un Near che non era il ragazzino che era sempre stato.

Gli occhi luminosi, lo sguardo perso nell’osservazione della radura, la bocca spalancata in un sorriso radioso.

Rimasi sconcertato da quel volto.

Near si buttò a capofitto nel campo di pratoline, cercando quelle più belle.

Ridendo, ridendo, prese a rotolare in quei fiori.

Continuavo a guardarlo, mentre staccava un fiorellino dopo l’altro, mettendoli nelle tasche.

Per poi bloccarsi dopo poco.

-Se li colgo tutti questo paradiso sarà una normale radura…- mormorò.

Mi avvicinai.

-Ti piace?-

Annuì energicamente.

-Grazie… di avermi portato qui.-

 

Mi sentii umiliato.

Da quel grazie così spontaneo..

Da quel grazie che, davvero, mi lasciò l’amaro in bocca.

Non era così che volevo essere migliore.

Non era scoprendo un campo di pratoline.

Detestai quella radura, quei fiori.

E, una volta ancora, detestai Near.

 

-M…Maledetto…- soffiai.

Il suo sguardo si fece interrogativo.

-Cosa, Me…-

Non lo feci finire. Lo atterrai, in una nuvola di petali bianchi.

Mi guardò, di nuovo lo sguardo imperscrutabile.

-Maledetto.- ribadii.

E lo baciai.

Un semplice bacio, solo due labbra appoggiate le une sopra le altre.

Un semplice bacio, solo un unione di due volti amati.

Un semplice, semplice, bacio.

Si staccò da me, il terrore negli occhi.

Il terrore.

L’emozione che volevo vedergli sul volto da sempre.

Paura.

Paura di me.

 

Allora vinsi.

 

Bloccato a terra dalle mie mani, sdraiato su quel letto di pratoline, violato fisicamente e moralmente da me.

Questo volevo.

Renderlo sporco.

Sporco e impuro.

Risi.

Chi poteva sentirmi lì?

Una risata crudele, che presagiva ciò che gli avrei fatto.

 

E quella fu la mia vittoria.

 

Lo lasciai a terra, nudo, violato e sanguinante.

I piccoli fiorellini, prima bianchi e perfetti, adesso erano strappati e tinti di rosso, il rosso del suo sangue.

I suoi occhi, vacui, mi guardarono per un istante.

La mia risata echeggiò ancora.

Nel buio della notte, mi sedetti accanto a quel corpo stremato.

-Ti è piaciuto, Nearino?- risi.

Non rispose.

Continuò a guardare il cielo, traumatizzato.

-E se… se ti lasciassi qui?- mormorai, il vento che portava via le mie parole.

Ancora nessuna risposta.

Solo un vago movimento degli occhi, e un leggero ondeggiamento dei capelli.

Lo fissai sprezzante.

Volevo godermi appieno quella visione paradisiaca.

 

 

E così, quel giorno vinsi.

E fui felice.

 

Lo lasciai in quel piccolo campetto di fiorellini.


“Candore e Purezza? Puah.” pensai. “Ormai resta solamente il sangue.”






NdA


"E’ una fanfic dura, scritta in un momento difficile della mia vita.
Una fanfic che serva solamente a sfogare una rabbia repressa su un foglio di Word, una fanfic che doveva essere rosea e serena ed è diventata questa mostruosità.
Una cosa di cui devo avvertire sono le età: Near ha 15 anni, Mello ne deve compiere 17.
Al contrario di come va la storia, Mello non è fuggito dalla Wammy’s House, ma è rimasto.
Ci troviamo nel bosco vicino all’orfanotrofio, in un tiepido pomeriggio estivo…"


IV Posto: "Candore e Purezza" di Silly_ 


Correttezza grammaticale: 19,8/20 
Stile e la sintassi: 14,7/15 
Originalità: 10/10 
Caratterizzazione dei personaggi: 4 /5 
Giudizio personale: 4,8/5 

Voto complessivo: 53,3/55 

Giudizio: Devo dire che la tua fanfiction mi ha davvero colpita. 
Però, prima di parlare del mio giudizio personale, è meglio andare con ordine. 
L’unico errore grammaticale che ho notato è stato un ‘vabeh’ unito, invece di staccato. 
Per il resto, mi è sembrato tutto perfetto. 
Anche lo stile non era male, e neanche la sintassi, quindi, qui va bene. 
Come originalità ti ho dato punteggio pieno soprattutto per come hai utilizzato le pratoline – il letto bianco di pratoline, l’analogia con Mello. 
La caratterizzazione dei personaggi un pochino non mi è piaciuta. 
Per Mello soprattutto. 
Diciamo che Mello non me lo immagino così, ma essendo molto istintivo – cosa che si è vista, nel corso della lettura – non te l’ho abbassato più di tanto. 
E ora finalmente posso passare al giudizio personale. 
Sono rimasta con il fiato sospeso per tutta la storia, ed il finale era così crudo … 
Quel: 
“Candore e Purezza? Puah” pensai. “Ormai resta solamente sangue.” mi ha fatto accapponare la pelle, quasi me lo potessi immaginare. 
Penso di essere rimasta col magone per un po’, prima di commuovermi come una stupida. 
Pur io odiando davvero le storie senza lieto fine, questa mi è piaciuta davvero, anche perché mi ispirava moltissimo. 
Quindi i miei sinceri complimenti :) 


I-Io... io sono commossa.
Mai stata così... felice... sì, felice?
Ceh. E' solo un quarto posto, direbbe qualcuno.
No.
E' il mio PRIMO quarto posto.
Ed è tutta un'altra storia.

Non avevo mai partecipato ad un contest serio.
Inoltre... mi sono resa conto dopo che, nello stesso contest, partecipavano genti molto più brave di me a scrivere.
Ho... come dire... rotto le scatole a mezzo mondo co sto Contest xD
Perché, perché ero terrorizzata dall'esito.
E NON SONO ARRIVATA ULTIMA.

Ok, il Quarto Posto forse non è il migliore, ma è ad un passo dal podio!
E il commento di Akira è stato stupendo. Grazie per le precisazioni, Akira-sama!

http://img405.imageshack.us/img405/4061/dn043.jpg

E qui abbiamo l'opera somma.

La mia Illustratrice Personale, tale LoLe, ha fatto un'illustrazione all'Illustre Sottoscritta Memmedesima *O*
Io ti stimo troppo, socia.
Maddavvero.

BENE!

Come al solito, commenti, critiche, distruzioni di autostima, precisazioni sul fatto che non dovrei gasarmi così tanto è tuuuuutto benaccetto (sì, tutto attaccato <.<)

EEEEEEEEEEEEEEE per la cronaca...

QUARTO POSTOOOOOOO AYEAAAAAAAH *si è gasata - di nuovo*

E QUEL BANNERINO! E' magggico. Lo adoro. LO ADORO. C'è il mio nome lissopraaa *O*

Ok, basta. Sto sclerando. Grazie a chi preferirà, ricorderà, coserà la mia BELLISSIMA (?) storia.



Kissesss :3


Silly_ 

   
 
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