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Autore: PsicoSoul    15/09/2010    0 recensioni
Dall'ultimo capitolo:
Ed ecco che il passato ritorna a bussare,alla mia porta più che blindata.
***
"Si che mi ricordo di te"
[...]
"Grazie al cielo non si sentono i rumori attraverso la chat" penso,sepegnendo il portatile e infilandomi sotto le coperte. "Avrebbe potuto sentire i battiti del mio cuore"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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One Way.

La Scelta.

Arrivai a casa. Stanca ed esausta. Sì, avevo fatto una buona decisione. Avevo scelto Lui. Micael. Volevo bene a Luke, ma.. Micael era il  mio ragazzo, e lo amavo,lo amavo da morire. Ero confusa. E per l’ultima volta sono uscita con Lui,Luke. Dovevo chiudere, dovevo proprio.

Riuscii a pedalare su per quella tanto odiata salita fino ad arrivare a un parcheggio, dove posizionai la mia Scassona.  Aggirai il ristorante e passai sotto un portico. Spostai la transenna rossa e stando attenta a non inciampare riuscii  a scavalcarla. Poi lo vidi. Vedi il Luke che da sempre conoscevo. Il Luke con cui ero stata insieme. Il Luke che avevo amato. Vidi Luke. Mi guardò con quei suoi occhi azzurri, che sembravano leggerti l’anima. Era seduto su un tavolo di pietra,leggermente ingobbato in avanti e dalla sua bocca uscivano piccolo nuvolette di fumo grigio.

Ebbi un fremito, un brivido alla schiena, non ci badai. Ero straconvinta che dovevo chiudere, chiudere quella non relazione che avevamo. Eravamo due amici che si incontravano,ma non mi sembrava giusto. Io amavo Micael. Il Mio TUTTO .Appena si accorse che ero lì mi sorrise, e mi dedicò il suo sorriso storto che tanto mi piaceva, automaticamente gli sorrisi anche io. Mi fece la linguaccia e io mi avvicinai. Lui piano si spostò e mi sedetti a pochi centimetri dalle sue gambe. Mi sfiorò la mano, con delicatezza. Io mi ritrassi a quel contatto, come scottata. Evitai di guardarlo negli occhi perché sapevo che mi avrebbe capita. Non volevo perderlo. Ma sapevo che era necessario.

“Ehi sei silenziosa Marth.” “ No, va tutto bene, è che non so più cosa voglio, non so più cosa devo o non devo fare” “Lo so,succede anche a me. Stare con te mi fa sto brutto effetto. Come se mi drogassi. “  “Che bel complimento Luke” “Eddai stupida!” “Tonto”. Essì ci insultavamo così, così con tanta dolcezza, come due fratelli che non si separano mai.

Il vento mi passò tra i capelli e tutto mi sembrò così magico. Non so spiegarlo ma… Era lì. Tutto. Tutti gli anni passati alle medie, tutti gli anni con le BB, Tutto. Era lì. Il vento smise di soffiare e la Magia finì. Mi trovai lì, sola con i miei pensieri e Luke che era visibilmente preoccupato per il mio stato d’animo.

Un rumore. Il panico. Una testa fece capolino tra gli alberi. Fu così veloce che non la riconobbi. “ Bhe Micael è a calcio” pensai. “Marth, perché siamo usciti?” “Avevo bisogno di parlarti” “Allora parlami sono qui” “ Non ci riesco. Fammi fumare. “ Subito frugò nella mia borsa e mi porse una Diana Blu, l’accesi e tirai una boccata liberatoria. Sentii il fumo che mi inondava i polmoni come un fiume in piena. Sentivo che distruggeva le mie cellule polmonari. “ Cazzo, questo non farà di certo bene al mio asma”.

Sovrappensiero mi appoggia a lui, come se fosse la cosa più naturale del mondo. Lui mi accolse senza dire una parola, senza battere ciglio. Non mi fermò. Continuava semplicemente a fumare la sua Camel, che si era prontamente acceso. Mi sorrise . “ Sai che sei la mia stupida preferita?” “Oh ma quanto sei gentile.” Ridendo iniziò a farmi solletico. Dovete sapere che il solletico è una delle poche cose che non riesco a controllare. Una volta che qualcuno inizia a farmelo, non smetto più di ridere.  Per gioco mi tolse la scarpa e rimasi a piedi nudi. “Oggi non hai messo come di tuo solito una calza di un tipo e una di un altro? “ “Ero di fretta Luke.” “Bhe hai dei piedi così.. così.. GRANDI!!” “Ma oggi sei in vena di complimenti?!?” “Ehehe”. Continuammo a giocare così per molto tempo. Giocare con lui era così naturale, così liberatorio. Con Micael non riuscivo molto a giocare. Sì, scherzavamo… Ma lui si innervosiva presto. “Dai riprenditi la scarpa va” “Se me la passi posso .. Non mi va di camminare nella terra” “ Non fare la schizzinosa” “LUKE!!” “OccheiOcchei sarò buono, ma solo perché sei tu”.

 

 “ Questo mio racconto e’ una storia completamente vera, come se fosse una autobiografia. I personaggi sono reali, con nomi diversi. Per la verità io avrei scritto parecchie altre cose prima di questa. Ma visto che questa mi è capitata oggi, mi è parso più naturale pubblicarla per prima. Bhe lascio a voi il giudzio. Recensite, grazie mille. Un bacio

-La ragazza di Periferia. “

  
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