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Autore: Krystal_Tsuki    28/10/2005    8 recensioni
La storia di un amore totale verso qualcuno che è l'opposto di noi ... la storia dell'amore di un'umana per il principe dei demoni.
Genere: Avventura, Drammatico, Malinconico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Miroku, Naraku, Nuovo personaggio, Rin, Sango, Sesshoumaru, Shippou
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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TUTTA UNA VITA PER TE

TUTTA UNA VITA PER TE

 

Salve a tutti! Questa è la mia prima fanfiction! Anzi è da poco che leggo le vostre e non avrei mai pensato che mi sarei ritrovata qui a pubblicarne una! Anzi, non avrei mai pensato nemmeno di scriverne una! Solitamente scrivo poesie e ciò che leggerete mi è sgorgato dal cuore non molti giorni fa …! Mi sono ispirata al manga/anime di Inuyasha che amo molto, in particolar modo sul personaggio di Sesshoumaru, il mio preferito!

E’ un po’ particolare come fanfiction: è scritta totalmente in prima persona, ma come se tutto fosse già finito e riguardassi indietro al passato … per questo a volte ci saranno dei miei interventi come se parlassi ai vari personaggi.. insomma spero che riuscirete a capirla …!!!

E’ la storia di un amore totale, profondo, quasi un annullamento totale per la persona amata … è forse un po’ troppo sentimentalista, ma lo scritta in un momento di depressione profonda!!!

Spero di continuarla … comunque pubblico questo primo capitolo perché mi piacerebbe tanto sapere cosa ne pensate voi! NON SIATE TROPPO CRUDELI!!!! ^_^

Ah, questo primo capitolo è parecchio lungo!!! Mi dispiace ma non riuscivo proprio a tagliarlo!

Ho già quasi pronto anche il secondo che però è molto molto più breve!!!

Insomma spero di trasmettervi qualcosa e che mi esprimerete la vostra opinione!

Grazie a chiunque leggerà ...

PS: forse il titolo non è un granchè ma non sapevo proprio che metterci!

PPS: non penso che in questa ff compariranno Kagome e Kikyo … cioè praticamente i personaggi saranno gli stessi, più o meno con lo stesso carattere (con qualche piccolo cambiamento a volte), ma Kagome sicuramente non apparirà …. E  credo nemmeno Kikyo .. non me ne volete, ve ne prego! Ma altrimenti la mia storia non regge più! Diciamo che la protagonista è una sorta di Kagome!

Ps: forse alcuni di voi mi conoscono come =Luna-Sesshoumaru’s girl= !

 

 

PROLOGO

 

Quando lo vidi per la prima volta forse non capii bene che quell’incontro avrebbe sconvolto tutta la mia vita …perché nella sua estrema beffa la vita è così: un giorno ci fa incontrare per caso qualcuno che ci sconvolgerà l’esistenza, qualcuno che non scegliamo di incontrare … è il destino che lo vuole … forse sarei fuggita se l’avessi saputo … forse no …

… anche perché ora so che lui era il ragazzo della mia vita … e nemmeno questo si sceglie: è scritto nel destino … e il destino, qualche volta, può essere crudele …

 

 

CAPITOLO 1  - L’INCONTRO DI UN AMORE-

 

Pensavo fosse un sogno: dov’erano i palazzi, dov’erano le auto, dov’era il fracasso infernale a cui le mie orecchie erano tanto abituate? Ora solo silenzio mi circondava. Un piccolo villaggio era a poca distanza da me … mi ero recata lì in cerca di una spiegazione, ma mi avevano cacciato … ero diversa da loro … i miei vestiti, il colore dei miei capelli, chissà cos’altro

Una parola tra tante parole mi aveva colpito: demone … Dove mi trovavo? Cosa c’era di così strano in me … Mi specchiavo sulla riva di un fiume per cercare una risposta, ma l’immagine che rifletteva era quella a cui ero sempre abituata: lunghi capelli mossi castano-biondi, occhi neri, pelle ambrata, immancabili jeans, zeppe, maglietta … Sorrisi: beh, in effetti quell’abbigliamento era parecchio diverso da quelli che avevo visto in quei pochi giorni nelle donne che avevo incontrato.

Immersi le mani nell’acqua … si crearono delle increspature che andarono a distruggere il riflesso della magnifica Luna. Sentii degli occhi su di me … mi voltai … continuava a regnare il silenzio … che mi fossi sbagliata? Sinceramente non mi importava. Mi addormentai su una sporgenza di pietra del ruscello, con la Luna che mi illuminava e che mi teneva compagnia … mi sentii meno sola.

In realtà dopo poche ore mi risvegliai, colpita da fredde gocce di pioggia … la Luna non c’era pìù

Il cielo era scuro e sempre più fitta cadeva la pioggia, ma non mi importava rimasi lì, sperduta, con le lacrime che si mescolavano alle gocce di pioggia. Ma come tutto, ebbe termine anche questa.

La Luna era tornata a fare capolino dalle nere nubi, alcune stelle timidamente si affacciavano nel cielo. Di nuovo quella sensazione: uno sguardo gelido su di me … ma stavolta sentii anche alcuni passi veloci … davanti a me stava una piccola bambina in lacrime e uno strano mostro che le si parava davanti. Non feci nemmeno in tempo a riflettere. Scesi dalla sporgenza di pietra e corsi ad abbracciare la bambina nel vano tentativo di difenderla da quell’essere … malvagio … ma come facevo a dirlo? Non lo so nemmeno io … so solo che attorno a lui vidi una sorta d’aura scura. Abbracciavo quella bambina forte, consapevole del mio stupido tentativo: quel mostro era almeno il triplo di quello che ero io.

La bambina mi si stringeva al petto, mentre singhiozzava. Che strano … era come se già la conoscessi … Le baciai la testolina scura e le sussurrai di stare tranquilla che avrei fatto di tutto per  proteggerla. Il mostro, con una delle sue enormi mani si stava per avventare su di me, quando sentii una strana energia fuoriuscire dal mio corpo … io non so cosa successe in quell’istante, non mi ero mai sentita così … so solo che in quel momento riaprii gli occhi e attorno a me e alla piccola vi era una grande luce bianco-azzurra e il mostro che prima si ergeva così pericolosamente su di noi, era a terra senza più vita. La luce finì e quando alzai gli occhi in lontananza vidi qualcosa … meglio … vidi qualcuno … un ragazzo, forse poco più grande di me che di anni ne avevo 22 … La bambina aprì gli occhi e mi getto le braccia al collo ringraziandomi per averla salvata da quel demone … demone … ancora quella parola … Io … non sapevo cosa dirle … le sorrisi … ma non capivo … era tutto così diverso dalla quotidianità a cui ero abituata. Io non avevo fatto niente, mi sembrava di non avere fatto niente. La figura lontana lentamente si avvicinava … rischiarato dai raggi lunari mi apparve un’alta figura argentea … la bellezza del viso non aveva paragoni, i capelli argentei erano lunghi come mai avevo visto, indossava uno strano vestito, una strana armatura, cingeva alla vita due spade … una circondata da una luce chiara, l’altra avvolta da una luce violacea. Ma ciò che mi colpì di più furono i suoi occhi: non avevo mai visto tanta freddezza … non avevo mai visto tanta bellezza … Alzai di poco lo sguardo e sulla fronte vidi un simbolo che nella penombra non riuscivo ben a focalizzare … ma si … era una … Luna ….

Luna è mai possibile che tu abbia segnato ogni evento della mia vita? E’ mai possibile che da sempre ti bramo, e che da sempre tu mi respingi? E’ mai possibile che tu sei stata sempre la mia unica compagna e che sempre mi segui, nel bene e nel male?

Non era solo la Luna a caratterizzare quel viso chiaro … no, spingendo il mio sguardo un po’ più a fondo non potei non notare due strani segni viola su entrambi i lati del viso …

Che bellezza strana, che bellezza particolare … un brivido mi percorse interamente il corpo, una strana sensazione mi invase … una sensazione che solo più avanti compresi.

Quando mi accorsi che i suoi occhi si stavano specchiando nei miei non riuscii a reggere tanta profondità, tanto gelo … abbassai velocemente i miei occhi scuri che si andarono a posare sull’erba bagnata dove ancora stavo inginocchiata. Non sapevo cosa aspettarmi da quello sguardo, da quella persona … inconsciamente un tremito mi pervase il corpo. Il silenzio ancora più grave che si era venuto a creare venne interrotto dalla dolce voce della bambina:

- Sesshoumaru-sama, avete visto, questa ragazza mi ha salvata! Sesshoumaru-sama avete visto questa ragazza ha sconfitto un demone molto potente che era sfuggito anche a voi!-

Sesshoumaru .. ripetei dentro di me … così si chiamava quella figura angelica … Sesshoumaru … colui che uccide … come poteva mai un nome così appartenere a un’angelo? … un angelo … questo pensavo lui fosse ... se solo avessi saputo come ero lontana dalla realtà, com’era completamente l’opposto di quel che pensavo … la sua bellezza era angelica, ma lui non era un angelo .. ma in quel momento non potevo saperlo …

La voce di quella bambina era così piena di bontà, così piena di ringraziamento che mi riempiva di tenerezza, tant’è che la guardai e le rivolsi un caldo sorriso.

Nello stesso momento anche quella bellissima e gelida figura che nel frattempo aveva continuato a fissarmi con quei magnifici occhi ambrati che erano al di là di ogni umana definizione, si rivolse a me … oddio subito non pensavo parlasse a me … mi sentivo così … piccola … in confronto a tanta bellezza … La sua voce si rivelò se è possibile ancora più gelida dei suoi occhi … Poche parole:

-Chi sei femmina?-

Non riuscivo ancora ad alzare gli occhi su quella figura argentea e temevo che neanche la voce rispondesse più ai miei comandi. E invece, flebilmente, dalla mia bocca uscì un filo di voce:

-Elisa-

Ma niente di più riuscii a dire … Chi era costui? E perché sentivo quella stretta al cuore, quella strana sensazione?

-Sei un’umana, vero?-

Ancora avvolta nei miei pensieri mi arrivò alle orecchie questa domanda … totalmente inaspettata … cosa sarei dovuta essere se non un’umana?

Comunque risposi a quella strana domanda, iniziando un poco ad alzare lo sguardo:

-Certamente che lo sono-

Che strana smorfia gli passò sul viso … Più avanti compresi tutto, tutto, compresi tutto anche troppo bene … ma allora non riuscivo a capire cosa significasse quell’espressione …

Lentamente mi alzai … i vestiti completamente bagnati aderivano al mio corpo, così come i miei lunghi capelli che aderivano a tutta la mia schiena e ai miei fianchi. Sentii un forte disagio a mostrarmi in quel modo, ma nello stesso tempo quegli occhi mi avevano come inchiodata in quel punto …

Il silenzio di nuovo fu interrotto dalla voce di quella splendida figura argentea …

- Cosa ti dà quel potere, umana?-

Potere? Quale potere? Da quando io possedevo un qualche potere? Cosa stava dicendo questo? Cosa pensava mai di me? Perché questa domanda …

- Io non ho alcun potere – e un timidamente abbozzai un sorriso. E quasi con rammarico mi venne spontaneo esclamare – Magari avessi un qualche potere!- almeno così potrei tornarmene a casa, dissi dentro di me.

Il suo meraviglioso sguardo si fece ancora più indagatore … Che non mi credesse? Eppure era così! Io a quel tempo non sapevo certo di avere quella strana energia spirituale …

- Umana, allora come lo spieghi ciò che è avvenuto prima?-

Cosa mai potevo rispondergli? Non ne avevo nemmeno io la più pallida idea.

- Non ne ho idea, veramente. Dovete credermi. Non avrei ragione per mentirvi – Queste parole mi uscirono di botto, ma era veramente ciò che pensavo, era la verità.

Non riuscivo più a sopportare quello sguardo su di me, non riuscivo più a sopportare tutto quel gelo, non riuscivo più a sopportare tanta bellezza … Volevo andarmene, fuggire lontano … forse sarebbe stato meglio se davvero lo avessi fatto, ma non ci riuscii. La mia stupida anima umana (… quante volte in futuro mi sarei sentita ripetere queste parole..) me lo impedì. Ero come pietrificata. La mia parte razionale mi urlava di fuggire, la mia irrazionalità mi impose di stare lì.

Stupida umana, stupida, stupida umana … oh quanto avevi ragione … mio adorato … se solo fossi fuggita quella volta, se solo non avessi dato ascolto a questo stupido cuore umano, ma qualcosa mi legava a te già da subito, lo capisci? Anche te avevi capito tutto, anche te avevi avuto le mie stesse emozioni, me lo dicesti poi … ti ricordi? Forse no …

Nuovamente la sua voce ruppe il silenzio:

- Perché non sei nel villaggio con i tuoi simili?-

Perché mi trattava così? Era come se fossi qualcosa totalmente diversa da ciò che era lui … Eravamo due mondi paralleli, ma lo seppi troppo tardi, e purtroppo le cose parallele sono destinate a non incontrarsi mai ….

- Mi hanno cacciato – dissi con rammarico; ed aggiunsi – Mi vedono diversa… io … io non sono di qui … - sorrisi, un sorriso triste - … ma forse ve ne siete già accorto … -

- E di dove sei, umana? Dai tuoi lineamenti deduco che non sei orientale –

Scossi la testa in risposta negativa.

- Sono Europea, Italiana per la precisione … e non so per quale motivo mi trovo qui …-

Non sapevo che cosa attendermi, che cosa mi avrebbe risposto, volevo solo fuggire … volevo solo … restare con lui …

- Vieni da molto lontano … indossi strane vesti … hai un potere molto particolare … -

Disse queste cose con uno sguardo strano, non era più quello sguardo totalmente gelido, nei suoi occhi leggevo qualcosa di più … stava architettando qualcosa, me lo sentivo…

Emise solo un leggero suono, ma osservando le sue labbra, quelle stupende labbra rosee, riuscii a capire ciò che stava pensando e forse inconsciamente dicendo:

- se solo non fosse … -

Che cosa, mio angelo? Che cosa, mio adorato?CHE COSA??? Se solo non fossi UMANA vero? Mi viene da sorridere … Tu lo sapevi che ero umana, lo sapevi da subito, lo sapevi da quando per la prima volta ci eravamo incontrati … IO ERO, SONO E RIMARRO’ SEMPRE UMANA!!! Perché tutto questo allora, mia unica ragione di vita? Perché tutto questo dolore straziante? Perché il mio cuore continua ad amarti più di ogni cosa? Perché?

Nello stesso istante che miravo il movimento di quelle labbra, sopraggiunse la voce della bambina ..

- Sesshoumaru-sama siete così buono .. perché non fate restare con noi Elisa-chan, è così buona, mi ha salvato!-

Oh mia piccola Rin, mia dolcissima cara Rin, mio unico grande amore assieme a Lui, ti dimostrasti subito così buona con me, mi apristi il tuo cuore … sei la mia bambina lo sai, lo sarai sempre, darei la vita per te… Tu spesso mi ripetevi quante volte ti avevo salvato la vita assieme a Lui… no cara la mia piccola Rin, tu mi hai salvato dal profondo oblio, dalla disperazione più profonda, tu e Lui mi avete salvato …

Alle dolcissime parole di quella piccola bimba mi venne subito da rispondere:

- Piccola bimba quanto sei cara! Mi piacerebbe sapere il tuo nome! Sei la prima ad avermi mostrato tanta bontà e generosità da quando sono qui!-

… sei stata la prima piccola Rin, e sei stata anche tra i pochi che mi hanno veramente amato per quello che sono …

Con tono gaio e allegro rispose: - Rin! Molto piacere Elisa-chan!-

Elisa-chan … quanto sei sempre stata dolce e buona piccola Rin … se ripenso alla tua voce che mi chiamava così, mi tornano le lacrime … in verità le lacrime ci sono già ora … che stupida, stupida umana …

Nel contempo fremevo per la possibile risposta che avrebbe potuto darmi lui …

Sesshoumaru dall’alto della sua imponente bellezza annuì:

- Sicuramente a Rin potrebbe far piacere avere un’umana sempre accanto a lei, visto che lei stessa lo è, e poi il tuo potere potrebbe tornarmi molto utile … Verrai con noi è deciso…-

PERCHE’ AMORE MIO MI HAI PORTATO CON TE???? Perché non mi hai lasciato lì? Perché non mi hai abbandonato in balia dei demoni? Forse avrei preferito essere divorata dalle loro fauci che essere divorata dall’amore che provo per te … il più potente di tutti i demoni …

-Signore, la vostra offerta è veramente generosa, ma penso che sarei solo un peso per voi. Io non so niente di questo mondo … io vengo da un altro mondo, da un’altra epoca .. vi sono strane creature qui – sorridevo nervosa … - anche voi mi chiamate umana …-

- … chi siete Voi?-  gli chiesi, pentendomi quasi subito della mia domanda così impertinente.

Lui mi guardo in modo curioso …

…. Bellissimo amore, quante volte dicevi come la curiosità fosse un vizio prettamente umano …

Da dietro un tronco vidi spuntare una strana creatura … un piccolo mostriciattolo verdognolo che avanzando ansimante verso di me disse con una buffa vocetta:

- Come chi è lui? Avete l’onore di trovarvi davanti al Signor Sesshoumaru, principe di tutti i demoni e Signore delle Terre dell’Ovest!-

-Demoni????- Esclamai stupita. In quel momento sussultai … dunque lui non era un umano, ecco il perché del suo atteggiamento … e forse … ecco il perché della sua bellezza così … immensa …

…Demoni … quanti ne avrei incontrati nei tempi futuri, quanti ne avrei battuti, quanti mi avrebbero quasi uccisa … eppure niente ora mi suona più dolce di questa parola: Demone… Lui , il mio demone …

La piccola Rin prontamente si rivolse a me:

- Certo Elisa-chan, questo posto è pieno di demoni, di tutte le forme, di tutte grandezze! Alcuni sono piccoli piccoli – e così dicendo stringeva strette strette le sue manine – altri invece sono grandi grandi! – e allargava a dismisura i piccoli braccini … quanta tenerezza mi faceva …

- Quello da cui prima mi hai salvato era un demone! Un demone molto brutto! Perché ci sono anche demoni brutti brutti – e improvvisava buffissime smorfie- e demoni invece molto belli – e fece un bellissimo sorriso – come il nostro Signor Sesshoumaru!-

Oh piccola Rin! Ben poche volte mi sono trovata in accordo con una persona come con te in questo momento!

Sesshoumaru per tutta risposta alla affermazione di Rin abbozzò un sorriso … se possibile era ancora più bello quando sorrideva …

- E dunque, quel mostriciattolo verdognolo che ha parlato sarebbe … un demone???- chiesi con sincero stupore, non accorgendomi di aver suscitato l’ira del soggetto in questione.

Rin me lo presentò prontamente:

- Lui è Jaken! Un demone rospo .. o almeno credo!!! E’ il fedele servitore di Sesshoumaru-sama e ci segue in tutti i nostri viaggi!-

- Ah! Ciao … Jaken … piacere di conoscerti! – dissi, cercando di rimediare alla figura non troppo bella che avevo appena fatto! Per tutta risposta Jaken, mostrandosi acido come al solito, mi intimidò di non osare più rivolgermi a lui in quel modo perché lui era un demone e comunque era più forte di qualunque insulso essere umano e … bla bla bla ….!

Jaken … avrei imparato a conoscerlo … non era alla fine così antipatico come mi si presentò la prima volta … era un gran brontolone, quello sì, quanto brontolava! Con me, con Rin … però alla fine riuscivamo sempre a … passarla liscia!!! Non penso però odiasse poi così tanto gli esseri umani … forse gli odiava a parole, ma poi a fatti non è mai stato veramente cattivo …

A differenza di te, mio grande unico amore … tu gli umani li hai sempre odiati, non erano altro che essere inferiori per te, esseri indegni di vivere … quanti ne hai trapassati con i tuoi artigli? Centinaia? Forse … migliaia …? Ti infastidiva il solo nostro odore, ti infastidiva la nostra debolezza … ti infastidiva il nostro essere così schiavi dell’amore … “Stupidi e inutili sentimentalismi” erano per te … così in contrasto con la freddezza del tuo essere … Nessun demone era degno di guardarti negli occhi, figuriamoci un umano … un essere inferiore …  Anche a me ci volle del tempo per riuscire a guardarti negli occhi senza tremare …

Mio amore, mio peccato, mio demone … quanto mi ferivano queste parole, entravano nel mio animo come schegge di vetro … Ma perché mi hai voluto con te, io che altro non sono che un essere umano? Quando a volte ti guardavo mentre infierivi sulla mia razza, tu accorgendoti di ciò mi lanciavi uno sguardo pieno d’amore come a dirmi: ma no tu non c’entri, tu sei diversa, tu sei mia … E questo, lo sai, mi bastava …

Sesshoumaru era stato a guardare la scena tra me e Jaken quasi divertito, forse stupito del fatto che non conoscessi i demoni …

… cosa hai pensato in quel momento mio amore? Hai forse pensato che me li avresti fatti conoscere tu? Me li hai fatti conoscere … ti ho conosciuto molto bene mio peccato … forse nessuno ti ha conosciuto meglio di come ti ho conosciuto  io …

L’argenteo demone rivolgendosi a Jaken disse:

- Lei verrà con noi – fredda e lapidaria fu l’affermazione del mio demone.

… Hai sempre ottenuto ciò che vuoi, vero? Nessuno può dire di no al glaciale principe dei demoni … tanto meno io sono riuscita a sottrarmi dalla tua volontà, mio unico Dio, non ho mai saputo dirti di no … mai, in nessuna occasione … esaudire la tua volontà era la mia gioia … la mia vita è consacrata  a te … lo sarà sempre …

Ovviamente Jaken non si trattenne dal brontolare sul fatto che un’altra umana sarebbe entrata nel gruppo … Per tutta risposta Sesshoumaru gli tirò uno dei solito calcioni facendolo volare qualche metro più in là … Sorrisi, per la prima volta gli sorrisi … e lui … rispose al sorriso … o forse così mi era piaciuto pensare …

… Dolce sogno, tu mi hai fatto anche sorridere, addirittura ridere alle volte … forse sembrerà impossibile a chi ti conosce solo superficialmente … ma io … ti conoscevo bene … ti conosco molto bene … e tu conosci bene me … sapevi anche tu come farmi sorridere, ridere …

Dunque è fatta, dissi dentro di me … D’ora in poi camminerò fianco a fianco del Principe dei Demoni, combatterò con lui, dividerò con lui le sofferenze, le vittorie … e anche … l’amore e l’odio…come avrei scoperto più avanti …

… Tu mi avevi scelto e ancora adesso stento a crederci … mi sentivo così fortunata, così privilegiata … un’umana, una semplice umana camminava fianco a fianco al principe dei demoni. Inizialmente mi era così difficile capirti … silenzi, sguardi, gesti, tutti così incomprensibili per me… poi però divenne tutto chiaro … e quando riuscii a toglierti la corazza che usavi per difenderti dal mondo … capii tutto … la tua sofferenza, il tuo dolore … e capii soprattutto come la tua forza risiedeva nella tua fragilità .. e ti amai, impazzii d’amore per te anche per questo … ero riuscita a violare quel luogo del tuo cuore che non avevi mai mostrato a nessuno.

Ti ricordi quando mi soffermavo a chiederti cosa ti avesse spinto ad amarmi? Un amore che mi sembrava impossibile, un amore che sgorgava dall’odio …Io pensavo che  forse amavi odiarmi …

Tu mi dicevi che ero molto lontano dalla verità …Anche se ero umana mi amavi … Era forse per il mio potere che mi amavi? … Tu scossavi la testa … Eri la creatura più forte di quelle terre, non ne avresti avuto poi così bisogno … Dicevi d’amarmi perché ero io e non desideravi nient’altro che me, così com’ero … Ed io non potevo essere più felice, perdendomi tra la tua soffice pelliccia …

 

 

   
 
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