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Autore: Nocturnal Muse    16/09/2010    1 recensioni
Nevicava, quella notte. Non che fosse rara la neve a Bryansk, ma tutte le volte era qualcosa di diverso, di magico. Eppure quella volta, la strana sensazione di disagio crebbe sempre più nel suo animo, così come l’insensata paura di quella stessa sgradevole sensazione. Qualcosa non andava, non andava...
Genere: Fantasy, Horror, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nevicava, quella notte. Non che fosse rara la neve a Bryansk, ma tutte le volte era qualcosa di diverso, di magico.
Una bambina - che non avrà avuto più di nove anni - avanzava lungo la strada lastricata in pietra, costeggiata su entrambi i lati da piccoli mucchi di neve mista a fango, raccolta diligentemente al di sotto dei marciapiedi.
Dai capelli d’ebano la ragazzina e gli occhi di un intenso azzurro cielo, con cui scrutava curiosamente i fiocchi che, lenti, cadevano sulla placida cittadina russa.

 
« Non so come tu faccia, bambina mia, a stupirti della neve ad ogni nuova nevicata… »

 
La voce bassa e profonda del padre ne catturò l’attenzione, seguita in breve dalla dolce e sommessa risata della madre.
Entrambi la tenevano per mano, camminando in tutta calma lungo la via del ritorno.
Gli occhi chiari della piccola scrutarono i volti di entrambi i genitori, prima che la vocina allegra e delicata della stessa di pronunciasse in una convincente motivazione.
Si strinse nelle esili spalle e aumentò il passo, tirando con lieve forza l’uomo e la donna intenti in lamentele divertite; ma fu costretta a fermarsi quando vide il passaggio bloccato da una giovane coppia che, dinnanzi a quella scena, non potè far altro che sorridere bonaria.
Tanto quanto bonario può fingersi il Diavolo, quando vuole da te qualcosa che dovrai pagare a caro prezzo.
Li fissò con vago cipiglio, tipico di chi sa che qualcosa non quadra.
Una mera sensazione probabilmente.
Eppure v’era qualcosa nell’affascinante avvenenza di quella donna, così come anche nella carismatica figura del suo compagno; un brivido le corse lungo la schiena, repentino, tanto da indurre la ragazzina a strattonare nuovamente i genitori, ansiosa di tornare al sicuro nella loro casa.
Ma non le diedero retta.
Decisero, piuttosto, di aiutare i due sconosciuti ad ambientarsi per le vie di Bryansk, accettando il loro garbato invito a prendere qualcosa di caldo in una locanda del posto.
La sensazione di disagio cresceva sempre più nell’animo della ragazzina, così come l’insensata paura di quella stessa sgradevole sensazione.
Qualcosa non andava, non andava.
Non fece neppure in tempo a pregare ancora una volta i genitori di tornare a casa, che i gesti improvvisi e fin troppo veloci dei due sconosciuti li colsero impreparati... e totalmente in balia dell’Inferno che si agitava loro dentro.
Non c’era nulla di umano in loro, nemmeno la loro bellezza.
Si avventarono contro i genitori della piccola, nell’immediato, senza darle il tempo di realizzare quanto stava accadendo.
La voce le morì in gola, soffocata dal terrore, così come il proprio corpo che non ne volle sapere più di rispondere ad alcuno stimolo.
Solo la voce strozzata del padre riuscì a risvegliarla da quello stato di torpore in cui si stava poco alla volta perdendo; in quel mare di sangue in cui per brevi ma al contempo lunghi istanti, credette quasi di affogare.

 
« Scappa Lara.. corri!.. »

 
Corse via, veloce, come se quella voce avesse scatenato in lei qualcosa di ben più forte della paura.
L’Istinto.
Urtò un paio di persone in quella fuga disperata, ma nessuna voce sembrava raggiungerla.
Aveva ancora nella testa la voce del padre, spezzata dal dolore, e l’immagine della madre - esanime tra le braccia del Demonio - riflessa negli occhi.
La neve aveva ormai smesso di cadere e la nebbia, fitta, iniziò ad inondare la strada fino a darle l’illusione che nient’altro, attorno, esistesse ancora.
E continuava a correre, senza sosta, ma più correva e più era forte la strana sensazione di non essere più la stessa, nell’anima quanto nel corpo.
Ma poi la vide, attraverso la nebbia: un’ombra indistinta, immobile.
Distante e maledettamente irraggiungibile.

 
« Non avere paura, mon coeur. Seguimi... »

 
D’improvviso una voce, il respiro che si ferma così come il battito del cuore, per un breve istante, per poi riprendere più forte e veloce di prima.

 
« Raiven.. »

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Note

Ed eccomi qui dopo tanti anni, nuovamente alle prese con una  nuova storia, totalmente diversa da quelle scritte in passato :)
Non c’è molto da dire fondamentalmente, mi limiterò a scrivere e descrivere sensazioni, avvenimenti e situazioni tipo di una mia pg sul gioco di ruolo ”Rigel’s World”, alcune realmente accadute, altre molto probabilmente no. La scriverò man mano, quindi non so nemmeno io come andrà a finire, ma spero di riuscire a trasmettere al meglio le sensazioni attraverso le parole ( so che devo riprenderci un po’ la mano, quindi siate buoni xD ).

Buona lettura! :)
~ Nocturnal Muse

  
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