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Autore: A Dream Called Death    16/09/2010    10 recensioni
Missing Moment sulla storia She's Like Me.
Genere: Drammatico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Billie J. Armstrong, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Non-con
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Sacrifice

''...Derubami di ogni ricordo, di ogni cosa.
Derubami di me stessa...''




Hai mai visto, Billie Joe Armstrong, una donna disposta a sacrificarsi,
annullarsi, rinunciando alla sua dignità pur di renderti felice?
L'hai mai vista?
Hai mai provato sulla tua pelle l'amara sensazione di fallimento, di vergogna?
L'hai mai provata questa dannata sensazione?
Oppure i tuoi occhi sono ciechi, talmente ciechi persi nel fissare
colei che, sola ed impotente, in questo momento si trova sotto al tuo corpo?
Colei che ora allunga, muove le braccia nel disperato tentativo di sottrarsi a tutto
l'orrore che l'aspetta, alla tua morsa.
Colei che ora infila le sottili dita tra i denti, nel vano tentativo di soffocare il
primo urlo, colei che ora prova inutilmente a chiudere le piccole gambe per
evitare l'inevitabile, colei che tra voi due verserà la prima lacrima.
E che ora implora pietà.
Ma tu non la vedi, non riesci a vederla ne a sentirla tant'è offuscata la tua
mente dai rumorosi pensieri che la affollano.
Pensieri che albergano nella tua testa più forti delle urla.
Più forti di te.
La vedi? Riesci a vedere il suo corpo tremante?
No, sei troppo preso. Troppo preso da te stesso, ora che stai battendo i
pugni sul pavimento nella speranza di poterla salvare da tutto questo.
Salvarla, perchè è inconcepibile.
Inconcepibile per te pensare che un'azione del genere, così umanamente rozza,
apparentemente superficiale, possa scalfire un angelo marchiandole a fuoco l'anima.
Ma ora troppo poco vi divide, mezzi svestiti, lontani dal mondo.
Troppo poco e tu... tu non puoi fermarti.
Non puoi fermarti ora che tutto è iniziato, mentre il tempo sembra essersi fermato.
Lei urla, affondata sotto di te.
Ma tu non la senti.
Senti solo la sua fredda pelle che sfiori con il palmo della mano.
Vuoi distruggere ciò che vi divide una volta per tutte, quel poco che ne è rimasto.
Così poco...
Ti basterebbe solo spingere il bacino con un pò di forza per eliminare lei e tutte
le sue difese. Ti sembra di vederla ora, con la testa rovesciata all'indietro, le
piccole mani che tentano di aggrapparsi ad un qualcosa di estraneo.
Ma tu... tu ci sei, finalmente.
La invadi di te stesso.
Prima, un attimo prima, conoscevi solo il suo nome.
Ma ora, ora che tutto è così offuscato, privo di senso, sai molto più di ciò
che vorresti. Solo ora hai capito chi è lei.
Adesso che, finalmente, ne hai compreso il più grande e nascosto segreto.
Quel segreto che ti tormentava senza darti pace.
E l'amara verità è che tu non vuoi sentirla, non vuoi udire le sue urla
disperate che viaggiano all'unisono con te, non vuoi vedere le sue lacrime
scorrere sul viso fino ad affogare anche il tuo.
E ti vergogni perchè ogni grido è fonte di puro godimento e disperazione.
Ogni spinta è un passo verso il paradiso e la morte.
Ogni brivido è lacerante.
Ti vergogni di ciò che stai facendo. E di te stesso.
Lei prega, in silenzio, che tutto ciò che le sta accadendo fuori e dentro
abbia una fine. Prega perchè tu possa abbandonare presto il suo corpo.
Anche se le ferite, quelle rimarranno in eterno.
Eccola mentre cerca di chiudere la bocca, invano.
Urla ancora, prima che tu possa accorgerti di essere giunto all'apice.
Alla vetta.
Non è forse questo ciò che volevi? Non avevi desiderato tutto questo?
Non l'avevi desiderata per tanto tempo, quella donna?
Ed ora, cosa ti rimane? Un'apparente felicità, un superficiale appagamento
spento alla vista delle lacrime, della sofferenza che sai di aver procurato
nonostante te l'avesse chiesto lei.
Non ti rimangono altro che poche macchie di sangue sul pavimento.
Ora che l'abbracci, stremato, la senti tua e di nessun altro.
Anche se sai che il prezzo da pagare è stato troppo alto.
Tienitela stretta questa vostra unione, stampala nel cuore la tua rovina.
Ora che siete lì, insieme, aggrovigliati l'uno all'altra.
E piangete insieme, così distanti.
Soli.
Ed è proprio ora che lei, alzandosi lentamente, ti appare in tutta la sua
bellezza. Guardi quel viso sconvolto, innondato dalle lacrime oramai quasi
asciutte. Ora sai chi è, riesci a riconoscerla, completamente priva di mistero.
Solo ora lei si sveste per te, togliendo quella maschera invisibile che
prima portava perennemente attaccata al viso.
E la disperazione a poco a poco scompare, lasciando il posto ad una
leggera malinconia. Quegli occhi dannatamente sperduti, straziati, succubi,
adesso ti sembrano quasi liberi. Ora che le vostre mani si toccano, così
complete l'una con l'altra ti senti veramente te stesso.
Ora che lei finalmente ha smesso di piangere, tu diventi un uomo.
E la osservi mentre si fa spazio sopra di te, superando il terrore di quel
momento che ormai è passato e non tornerà.
La osservi mentre il desiderio di unirsi ancora una volta, un'ultima volta,
la fa rabbrividire. E non puoi far altro che tremare, piegare le gambe in
avanti per farla aderire completamente a te, stringerle i fianchi fino a
lasciarle il segno delle dita.
A malapena riesci a trattenere un'emozione che ti sta invadendo l'anima.
Non puoi far altro che morire mentre i suoi movimento, prima incerti ed
inesperti, si fanno sempre più veloci.
Talmente veloci da farti del male.
Non puoi rimanere impassibile di fronte alle sue urla scellerate, ti perdi
in quell'attimo esatto in cui è impossibile resistere ancora.
E non ce la fai più.
La guardi un'ultima volta prima di gridare usando tutta la voce che possiedi.
Gridare che l'ami.
Fottuto te, che l'ami.


Solitamente non scrivo questo genere di cose, ma in questo caso ho fatto un'eccezione.
Era inevitabile, non potevo non descrivere la scena.
Ora aspetto solo i pareri delle mie recensitrici adorate!
Franklyn, rbd, Drunky Bunny, lotra e Rebel Of Suburbia:
tutto per voi, care!
E per chi avrà piacere di leggerlo, ovviamente.




   
 
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