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Autore: Sweet Soul    16/09/2010    2 recensioni
Mhà questa è una storiellina piccina piccina. Senza pretese. Due innamorate, reduci da una sorta di "litigata", faranno i conti con le loro sensazioni. Una delle due è succube del gioco dell'altra, che ne ha deciso le regole ed i giocatori. Ma lei ama la compagna, che tenta di resisterle, mossa da un orgoglio post - "ti sei arrabbiata per nulla, quindi ora mi arrabbio io" Se vi va, leggetela. ^^
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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mani fredde cuore caldo -Ci hai messo tanto-.
Le dissi, dolcemente.
Mi guardava accigliata.
-Pensavo tu fossi arrabbiata con me-.
Stava tentando di mascherare i suoi sentimenti, ma un leggerio tremolio nel pronunciare l'ultima parola, la tradì.
Sorrisi.
-Strano che tu l'abbia pensato, mi conosci meglio di chiunque altro-.
Teneva lo sguardo fisso davanti a sè, impassibile.
Tentava di non lasciar trapelare nessun'altra emozione.
Ma con me, e lei lo sapeva benissimo, era tutto inutile.
Sapevo ogni pensiero che le stava passando per la testa in quel momento.
Ogni parola, che poi di li a poco avrebbe detto.
Ogni singola lotta interiore che stava combattendo per non guardarmi.
Dopo poco, i suoi bellissimi occhi presero a roteare in ogni direzione a dimostrazione della mia ipotesi.
Risi dentro me.
Era così facile leggerle dentro.
Non trovavo nessuna difficoltà nel farlo.
Per me lei era meglio di un libro aperto.
Decisi di porre fine ad ogni sua battaglia alla quale, la sua punta d'orgoglio che tanto odiavo, le imponeva di combattere.
Le appoggiai la mia mano fredda sul braccio e lei sussultò.
Non potei però dire cosa l'avesse fatta sobbalzare, se il freddo o i brividi al mio tocco.
- E' fredda -.
Si giustificò subito lei, e questo bastò a farmi convincere del contrario.
-Bhè... sai come si dice-.
Mi avvicinai a lei e finii la frase soffiandogliela nell'orecchio.
-Mani fredde, cuore caldo-.
Sentii il suo corpo rabbrividire; stava cedendo.
Ed io ne ero pienamente consapevole.
Ma la mia consapevolezza, ahimè, allungò i tempi di ritirata del suo orgoglio.
Lei me la lesse negli occhi e, imponendo a quest'ultimo di agire per conto suo, tentò debolmente di scostarmi.
Risi di gusto, facendola notevolmente innervosire.
Mi mise il muso.
Quello dolcissimo.
Quello che mi smuove tutto.
Quello che mi fa perdere la testa.
Oltre, ovviamente, il suo bellissimo corpo.
Le girai il viso, l'attirai a me e la baciai.
Le mie mani fredde vagavano su tutto il suo corpo, facendola sussultare e rabbrividire, mentre il mio cuore batteva all'impazzata.
Nel silenzio della stanza, disturbato soltanto dai nostri respiri, se ne potevano distinguere i battiti.
TU-TUM. TU-TUM. TU-TUM.
  
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