Era una bella giornata di sole sulla Terra.In un piccolo paesino una ragazza di sedici anni era seduta nel salotto della cucina della casa dei suoi nonni,James e Laure. La ragazza era una normale sedicenne,piuttosto alta rispetto alle sue coetanee,infatti vantava un metro e settanta di intelligenza.Aveva una corporatura media,ne troppo magra ne troppo grassa,insomma una ragazza normale. I suoi capelli erano neri,con qualche riflesso rosso.I suoi occhi erano,come dire,una calamita:scuri da sembrare quasi neri. Era molto portata per le arti marziali,che la avevano interessata sin da quando aveva sette anni,ed era già diventata cintura nera,essendo molto brava e precoce nell'apprendimento. I suoi nonni erano la sua unica famiglia,siccome era rimasta orfana. Era stato suo nonno a convincerla ad intraprendere la strada delle arti marziali e lei non aveva certo rifiutato. Sin da piccola infatti preferiva giocare con i maschi alla lotta,piuttosto che con le bambole. Aveva un carattere molto particolare:era orgogliosa e spavalda,ma allo stesso tempo tenera e dolce. Non amava essere criticata,anzi,era molto suscettibile. Preferiva la solitudine alla compagnia,era una lupa solitaria,amava il silenzio. In questa giornata di primavera,Julia si trovava a leggere un libro con sua nonna,quando suo nonno arrivò di corsa dal giardino gridando:

"Aiuto!In città si è scatenata una guerra.Degli androidi stanno distruggendo tutto!C'è il panico!Dobbiamo andarcene subito,stanno arrivando qui Laure e io so anche il motivo".

I nonni si scambiarono un occhiata preoccupata e Laure scoppiò a piangere:

"E' giunto il momento,James. Non possiamo nasconderglielo in eterno,deve sapere!"

Nonno James sospirò e prese le mani della nipotina:

"Julia,io e tua nonna dobbiamo rivelarti un segreto.Noi non siamo Terrestri,o almeno io e te non lo siamo. Veniamo da un pianeta lontano,il pianeta dei Sayan.I Sayan sono guerrieri fortissimi,capaci di distruggere qualsiasi cosa. Io venni sulla Terra sedici anni fa,quando il pianeta venne distrutto da una guerra. Ti portai con me. Non ti volevo perdere,volevo che almeno uno dei miei nipoti si salvasse. Tu sei speciale:sei la principessa dei Sayan,è per questo motivo che sei così portata per le arti marziali,ecco perchè ti ho voluto far imparare bene a combattere,avevo paura che questo momento sarebbe arrivato da un momento all'altro e che tu non fossi abbastanza pronta. Dobbiamo combattere,dobbiamo salvare la Terra da questi androidi.So per certo che qui ci sono altri Sayan,avverto la loro fortissima aura.Li dobbiamo cercare e combattere al loro fianco contro il male..

Ma Julia lo interruppe dicendo:

"Aspetta aspetta aspetta...tu mi stai dicendo che io e te dovremmo salvare il mondo da questi androidi?Tanto per cominciare,io non sono pronta a combattere,non sono una Sayan o come cavolo si chiamano questi esseri. Non ho poteri magici,nonno!!"

Nonno James la prese da parte e le continuò la storia:

"Dobbiamo cercare tuo fratello,il principe dei Sayan.Lui è molto più grande di te.Ha già una moglie e un figlio. Io so dove si trova,dobbiamo trovarlo. Lui è molto simile a te, e percepisco che è da quando vi siete separati che ti sta cercando,perchè anche se tu eri piccola e non lo ricordi,lui ha sofferto molto per la tua scomparsa,era molto legato a te,non ha mai smesso di cercarti.Anche se all'apparenza potrà sembrare completamente diverso,non vede l'ora di riabbracciarti. Dobbiamo trovarlo. Suo figlio è un Sayan e riesco a captare altre aure fortissime,devo essere dei loro amici.Dobbiamo trovarli,Julia.E' l'unico modo di salvare la Terra."

La ragazza disse decisa:

"No nonno!Andrò da sola,tu sei troppo anziano e averti al mio fianco vorrebbe dire non essere concentrata abbastanza per combattere.Ti voglio troppo bene e non so cosa farei se ti dovessi perdere.Quindi tu e la nonna resterete qui,in campagna sarà difficile trovarvi. Dimmi solo dove andare."

Il nonno commosso si fece convincere dalla nipotina e le indicò la strada:non c'era molto da camminare,in un paio di giorni avrebbe trovato suo fratello. Il nonno le disse che lui l'avrebbe riconosciuta,una volta che l'avesse vista. Lei preparò uno zaino,salutò i nonni un'ultima volta e partì.

Dopo aver camminato per diverse miglia,notò che non era affatto stanca e cominciò a correre:era velocissima. Stupita si fermò,notando che non aveva un minimo di fiatone,ripartì. Dopo un po' si trovò davanti ad uno strapiombo.Doveva attraversarlo,non c'era altra strada. Prese una grossa rincorsa e atterrò dall'altra parte.Era strano,le sembrava di aver volato,ma non era possibile. Era notte,così si fermò sotto un albero per riposare e si addormentò subito.

La mattina seguente ripartì dopo aver mangiato due mele che erano appese all'albero. Viaggiò attraverso prati,boschi,pianure deserte e finalmente incontrò un villaggio. Si fermò per chiedere indicazioni su dove si trovasse questa "Capsule Corporations" e una signora le disse che era lì vicina,mancavano solo circa cinque chilometri. Julia la ringraziò e si incamminò alla volta della città.

Seguì le indicazioni del nonno e finalmente era arrivata:la Capsule Corporations era lì,davanti a lei.