“Yami, c’è qualche problema?”

“No madre, va tutto bene”.

Lady Muto fece un sospiro. Quel giorno DOVEVA andare tutto bene. Non c’erano scelte, o tutto andava per il verso giusto oppure la loro famiglia avrebbe avuto grossi problemi.

Il marito, Lord Muto, guardò il figlio.

Era un giovane di 19 anni, molto bello, magro, slanciato, con dei particolarissimi capelli che gli incorniciavano il viso perfetto.

Il ragazzo guardava fuori dal finestrino della carrozza, con le gambe accavallate e la testa sorretta da una mano.

“Yami, a cosa pensi?” disse il Lord.

Yami spostò il suo magnetico sguardo ametista su suo padre.

“Penso che è una stupidaggine”.

Il padre gli lanciò un’occhiata di ghiaccio, visibilmente irritato.

“Yami, sei tu che ti sei scelto questa strada. Sposare la signorina Gardner è l’unica soluzione per riacquistare il vecchio prestigio della nostra famiglia” si interruppe un attimo, come per trapassare con lo sguardo il figlio “un prestigio che TU hai fatto perdere”.

Lady Muto prese la mano del marito. Tirava già una brutta aria, non voleva che le cose peggiorassero.

La donna guardò il figlio. Ma perché era diventato così?

Da bambino era così educato, gentile, dolce… ma all’età di 16 anni tutto cambiò. Dopo la morte del fratellino Yugi era diventato una vergogna: privo di giudizio, sempre pronto ad arrivare alle mani, schiavo del gioco d’azzardo… possibile che quell’avvenimento l’avesse tanto traumatizzato? E perché non aveva intenzione di parlarne con nessuno?

Yami teneva ben stretti quei segreti. Segreti che non avrebbe mai rivelato a nessuno.

L’unico modo per riacquistare il buon nome della famiglia era far sposare al ragazzo la signorina Tea Gardner, di nobile famiglia come la sua. Il vincolo del matrimonio avrebbe placato il suo animo ribelle.

Ma non era ancora deciso. Sarebbe stato quel giorno a decidere. Se Yami avesse fatto colpo sui genitori della ragazza, le nozze sarebbero state celebrate.

Lady Muto era speranzosa. Nonostante le sue azioni Yami era pur sempre colto, intelligente e bellissimo. Se si fosse impegnato nulla lo avrebbe ostacolato.

“Ma perché proprio la Gardner?” Disse nervoso Yami.

“Perché è la ragazza più ricca, più nobile e più dolce che ci sia. Perfetta” rispose il padre.

“Perfetta per chi?” disse provocatorio Yami.

Lord Muto si adirò.

“Senti bene ragazzo mio, se oggi tu non diventerai il promesso sposo di Tea Garner giuro sul mio nome che farò ciò che avrei dovuto fare da molto tempo!”

Yami non volle chiedere altro. Parlare era inutile. Dire che NON sopportava Tea era inutile. Era un’oca. Semplicemente un’oca. Si erano conosciuto qualche anno prima ad una festa. Lei non aveva fatto altro che parlare di frivolezze varie. Con i gran nobili era dolce e zuccherosa, ma in realtà era acida e pronta a criticare chiunque.

Yami sospirò. Parlare era proprio inutile. Avrebbe AGITO.

“Ben arrivati!”

Dissero i signori Gardner quando davanti a loro si presentarono i Muto.

“Grazie infinite” disse sbrigativo il padre di Yami. Era ansioso e nervoso.

“Suvvia!” Rispose Lord Gardner “Non siate così nervoso! Se avete fiducia in vostro figlio, dovreste essere tranquillo…” disse l’uomo provocandolo.

Quelle parole erano taglienti come un coltello. Ma non osò replicare.

“Yami Muto! Ma che piacere conoscerti!”

"Lady..." disse Yami, facendo un inchino abbozzato.

"Vieni caro. Tea non vede l'ora di incontrarti".