Serie TV > Elisa di Rivombrosa
Segui la storia  |       
Autore: Dea Elisa    17/09/2010    1 recensioni
...e se quando troverò il coraggio di dirti che mi manchi, ormai sarà troppo tardi?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



 

“Ho lasciato Emilia da sola al lago, devo andare da lei.”

 

“Non prima che abbia finito la fasciatura. Stai ferma. Non avevi detto che ti faceva male?”

Forse avevi affermato qualcosa di simile, ma di certo non era il dettaglio più significativo che ricordavi.

E sicuramente non potevi rispondergli che la percezione del dolore con lui accanto era inferiore di un ingente quantitativo.

 

In silenzio lo osservi aggiustare la benda.

“Perché siete qui?”

 

Sapevi che prima o poi la questione sarebbe capitata di nuovo.

“Ve l’ho detto, sono con Emilia.”

 

“Eravate davanti alla porta. Senza Emilia.”

Non potevi smentire la prossemica.

 

“Ero davanti alla porta per caso.”

 

“Ed Emilia non c’era per caso.”

Alza per un istante gli occhi nei tuoi, ma non sei in grado di formulare qualcosa che somigliasse ad una spiegazione plausibile.

 

---

 

“Grazie e… arrivederci” lo saluti, ormai addossata alla porta.

 

“Non fate movimenti bruschi con il polso almeno fino a dopodomani” ti raccomanda. “Ci sarebbe anche da rifare la fasciatura: se volete…”

 

“Non ce n’è bisogno, sto bene.”

Rispondi come se non l’avessi ascoltato.

 

E te ne vai.

Da quella casa.

Dal suo mondo.

Dal tocco delle sue mani.

Da lui.

 

---

 

Eri sdraiata sul letto.

A pensare ancora a quel giorno.

Quel giorno che poi non era altro che ieri.

 

“Contessa?” era Giannina, e aveva l’aria nervosa. “Ci sarebbe il dottor Ceppi.”

 

“Ci sarebbe o c’è?” ti metti a sedere.

 

“C’è. Lo faccio entrare?”

 

“Dammi qualche minuto.”

Riceverlo in veste da camera non era proprio l’ideale.

 

Scendi dal letto, alla volta della poltrona alla quale era appoggiato il corpetto.

Non fai in tempo, perché la porta si apre.

“Ti avevo detto di farlo aspet-”

Troppo tardi: era lui.

 

“Perché siete qui?”

 

“Debbo rifarvi la fasciatura” appoggia la borsa sul letto.

Ti accorgi che era stato lui a porti la stessa domanda il giorno prima.

 

“Perché avete tanta premura nei miei confronti?”

 

“Perché siete una mia paziente.”

 

“Non sono una vostra paziente.”

 

“Sì invece, dal momento che vi ho curata.”

 

Con malavoglia, ti siedi sul letto e gli porgi il polso.










Oh, beh, oltre ad essere corto, questo capitolo è anche abbastanza noioso.

@Pocahontas: sì, è proprio così, anche se non hanno approfondito il carattere di Anna in modo completo, io l'ho sempre immaginata come una donna che riflette e rimugina su quello che le accade, quasi scrivesse un diario mentale. Ha sì i suoi momenti d'agire istintivo - e chi non li ha - ma per il resto si crea il suo mondo parallelo costituito da paranoie e pensieri. In questo non posso non ammettere di somigliarle.




   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Elisa di Rivombrosa / Vai alla pagina dell'autore: Dea Elisa