un palcoscenico dove vengono rappresentate solo tragedie.
Sono una piccola spettatrice della mia vita e tu sei il protagonista.
Ridi della mia vita inutile,
insignificante,
ridi delle mie emozioni.
Dammi un ultimo bacio,
quel bacio che ha il sapore della morte,
il bacio dell'addio.
E se per caso non vuoi darmi quel bacio,
dammi un abbraccio,
quell'abbraccio che fa morire tra le tue braccia,
quell'abbraccio che non ho potuto mai assaporare.
Mi dirai ancora una volta no,
uno dei tanti no che mi hanno negato tutto.
E se per caso non vuoi darmi neanche quell'abbraccio,
prendi la mia vita,
quella vita vuota,
fredda,
quella vita che troppe volte l'hanno uccisa.
Neanche la mia vita vuoi?
Prendi il mio cuore.
Soffocalo,
stringilo più forte che puoi,
fagli male,
non farlo respirare.
Nascondilo,
non farmelo trovare,
tienilo lontano dalla mia vista.
E quando finirà quella tragedia,
le persone incominceranno ad andare via,
il teatro si svuoterà e
rimarremo soli.
Salirò su quel palco e tu li mi abbraccerai.
Il palcoscenico tra le lacrime e il dolore e noi due li,
abbracciati,
quell'abbraccio che ti pugnala al cuore.
Mi guarderai negli occhi e mi darai quel bacio che ha il sapore del fiele.
Ti prenderai la mia vita e la riempirai di te.
Prenderai quel cuore e lo metterai in un forziere e ti terrai la chiave.
E quando tutto sarà finito,
te ne andrai da me,
e lascerai quel corpo senza vita.
Il palcoscenico tra le lacrime e il dolore e noi due li,
abbracciati,
quell'abbraccio che ti pugnala al cuore.
Mi guarderai negli occhi e mi darai quel bacio che ha il sapore del fiele.
Ti prenderai la mia vita e la riempirai di te.
Prenderai quel cuore e lo metterai in un forziere e ti terrai la chiave.
E quando tutto sarà finito,
te ne andrai da me,
e lascerai quel corpo senza vita sul palcoscenico.
Sei uscito dalla mia vita.
Te ne sei voluto andare.”