Dietro la Porta
Alla
Shibusen è tutto così strano … E io
non so come comportarmi.
E’
diverso da ciò che ho sempre visto stando con Medusa-sama.
Medusa-sama.
Ho ancora il terrore al solo sentir pronunciare il suo nome, figurarsi
pensarlo!
Ma
forse … Il pensiero viene prima della parola, no?
Non
so come comportarmi coi miei pensieri.
Affollano
la testa, e li sento lì, che ridono e vorticano davanti ai
miei occhi, pronti a
scoppiare quando il mio limite viene spezzato.
Qual
è il mio
limite?
Ho
paura.
Ho
paura di ciò che mi circonda.
Ho
paura di uscire da questa stanza e lasciare che gli altri
–tutti gli altri- mi
vedano.
Come
devo comportarmi con gli altri?
Non
lo so.
Ragnarok
si dibatte nel mio corpo, lo sento che cerca di uscire, artigliando
ciò che di
me si dice umano, per farsi spazio nel mondo.
Urlo.
Ho paura. P
a u ra.
La
sua ombra nera mi sovrasta, lo sento che inizia a picchiarmi il capo
con i suoi
pugni.
<<
Ti prego, basta! >>
Ma
non mi ascolta, non lo fa mai.
Lui
continua, tirandomi i capelli.
<<
Stupido bamboccio! Stupido, stupido! Ci hai fatti incastrare da quei
bastardi!
>>
Piagnucolo,
cercando di coprirmi la testa con le braccia. E’
l’unica cosa che posso fare.
<<
Mi fai male! >>
Ragnarok.
Potrei dirlo il mio unico amico. Il mio primo amico. In
realtà mia ha sempre
odiato, credo che la cosa sia reciproca.
Ho
paura dell’odio.
Come
si ci comporta con qualcuno che ti odia?
Lo uccidi.
Medusa-sama
mi ha insegnato questo.
Vorrei
dire che è stata una buona insegnate, se non una madre, ma
non ci riesco.
Cos’è
una madre?
Lei
non mi ha mai abbracciato. Mi chiudeva in quello stanzino buio con la
mia buki
Demoniaca come unica compagna, ignorando il mio dolore, i miei lamenti.
Non
è stata una buona madre.
Non
è stata una madre.
Avrei dovuto
uccidere anche lei.
Intanto
Ragnarok continua a colpirmi e urlare improperi, iniziando a tirarmi il
naso.
E’
una cosa che non sopporto.
<<
L-lasciami! >>
<<
Idiota! Stupido, bamboccio, idiota! >>
Sono
stanco di sentirlo urlare. Forse dovrei farlo anch’io.
Ma
se iniziassi a urlare sopra di lui, allora la stanza si riempirebbe di
suono, e
le urla inizierebbero a far tremare questo mio corpo.
Cosa
dovrei fare, in quel caso?
Sono
così confuso …
<<
Crona? >>
La
porta si apre, non me ne ero accorto, rivelando la figura gentile della
Shokunin di Falce.
Ragnarok
smette di picchiarmi, tirandomi per i capelli e guardando con quei suoi
occhi
inquietanti la nuova venuta.
<<
Tu! Piccola bastarda… E’ colpa tua se siamo qui!
>>
Non
mi piace che la chiami così.
<<
Ragnarok non devi >>
Mormoro.
Lui mi ignora, continuando a manovrarmi per avvicinarsi alla ragazza
che ci
guarda, mi guarda, con confusione
e
forse paura.
Ha
paura di me?
Non deve.
Non anche
lei.
<<
Piccola puttana, brutt- >>
<<
SMETTILA! >>
Il
mio urlo fa tremare tutto. Mi abbraccio, chinandomi verso il basso,
cercando di
ritirare in me la buki Demoniaca che si ribella, grida, si sbraccia, ma
alla
fine ritorna nel mio corpo.
Ansimo,
cadendo in ginocchio.
Ce
l’ho fatta.
La
Shokunin mi guarda ancora, ma sta volta c’è
dolcezza nei suoi occhi.
Distolgo
lo sguardo.
Non
so come comportarmi con la dolcezza.
Con lei.
Si
abbassa sulle ginocchia, porgendomi una mano.
Ne
sono sorpreso. E spaventato.
<<
Sei stato forte, Crona >>
La
sua mano sembra morbida, e invitante, così priva del guanto.
E’ strano pensare
che quell’arto così piccolo e delicato possa
brandire con tale maestria una
buki come la Falce Soul Eater.
E’
così che si chiama il suo compagno, no?
Quel
ragazzo mi terrorizza. L’ho colpito, quella volta al
castello, e ora credo che
ce l’abbia con me.
Forse
dovrei chiedergli scusa.
Non
so come comportarmi con qualcuno a cui devo delle scuse.
Ma forse
…
Incrocio
ancora il suo sguardo caldo.
Sorride.
Mi sorride.
E’
la prima persona che lo fa.
Mi
faccio forza, e la mia mano si solleva tremante andando a sfiorare
timidamente
la sua, per poi stringerla.
E’
così strano.
La
mia mano copre del tutto la sua.
Alzo
lo sguardo su di lei, che sorride ancora, aiutandomi a rimettermi
all’impiedi.
<<
Vuoi venire a fare un giro? >>
Sorrido
anch’io, incerto.
Ragnarok
non darà più fastidio. Sono certo di saperlo
tenere a bada per un po’.
<<
Uh … O-ok
>>
<<
Bene, andiamo >>
La
porta della stanza si chiude.
E
sta volta sono sicuro che non ci tornerò troppo presto.
E’
venuto qualcuno a liberarmi.
Infondo
… Infondo potrei imparare come comportarmi con lei
…
Arigatou
Maka-chan.
Angolino di R e d_V a m p i r e
Prima
cosa ( perché fict non
si può
chiamare, proprio no ) scritta per questo fandom.
Perché
sono più che convinta che Crona sia maschio, e nessuno mi
toglierà questa
convinzione dalla testa!
E
perché il CronaMaka mi piace, uh uh uh, quasi quanto il
SoulMaka.
Che
dire?
Spero che sia stata cosa gradita, e che sia riuscita a focalizzare il
personaggio di Crona ( ne dubito ).
Alla
prossima ( forse )
Jaane!