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Autore: R e d_V a m p i r e     19/09/2010    3 recensioni
Alla Shibusen è tutto così strano … E io non so come comportarmi.
E’ diverso da ciò che ho sempre visto stando con Medusa-sama.
Medusa-sama. Ho ancora il terrore al solo sentir pronunciare il suo nome, figurarsi pensarlo!
Ma forse … Il pensiero viene prima della parola, no?
Non so come comportarmi coi miei pensieri.
[CronaMaka, forse]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Crona, Maka Albarn
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Dietro la Porta

 

 

 
Alla Shibusen è tutto così strano … E io non so come comportarmi.
E’ diverso da ciò che ho sempre visto stando con Medusa-sama.
Medusa-sama. Ho ancora il terrore al solo sentir pronunciare il suo nome, figurarsi pensarlo!
Ma forse … Il pensiero viene prima della parola, no?
Non so come comportarmi coi miei pensieri.
Affollano la testa, e li sento lì, che ridono e vorticano davanti ai miei occhi, pronti a scoppiare quando il mio limite viene spezzato.

Qual è il mio limite?

Ho paura.
Ho paura di ciò che mi circonda.
Ho paura di uscire da questa stanza e lasciare che gli altri –tutti gli altri- mi vedano.
Come devo comportarmi con gli altri?
Non lo so.
Ragnarok si dibatte nel mio corpo, lo sento che cerca di uscire, artigliando ciò che di me si dice umano, per farsi spazio nel mondo.
Urlo.

Ho paura. P a u ra.

La sua ombra nera mi sovrasta, lo sento che inizia a picchiarmi il capo con i suoi pugni.
<< Ti prego, basta! >>
Ma non mi ascolta, non lo fa mai.
Lui continua, tirandomi i capelli.
<< Stupido bamboccio! Stupido, stupido! Ci hai fatti incastrare da quei bastardi! >>
Piagnucolo, cercando di coprirmi la testa con le braccia. E’ l’unica cosa che posso fare.
<< Mi fai male! >>
Ragnarok. Potrei dirlo il mio unico amico. Il mio primo amico. In realtà mia ha sempre odiato, credo che la cosa sia reciproca.
Ho paura dell’odio.
Come si ci comporta con qualcuno che ti odia?

Lo uccidi.

Medusa-sama mi ha insegnato questo.
Vorrei dire che è stata una buona insegnate, se non una madre, ma non ci riesco.
Cos’è una madre?
Lei non mi ha mai abbracciato. Mi chiudeva in quello stanzino buio con la mia buki Demoniaca come unica compagna, ignorando il mio dolore, i miei lamenti.
Non è stata una buona madre.
Non è stata una madre.

Avrei dovuto uccidere anche lei.

Intanto Ragnarok continua a colpirmi e urlare improperi, iniziando a tirarmi il naso.
E’ una cosa che non sopporto.
<< L-lasciami! >>
<< Idiota! Stupido, bamboccio, idiota! >>
Sono stanco di sentirlo urlare. Forse dovrei farlo anch’io.
Ma se iniziassi a urlare sopra di lui, allora la stanza si riempirebbe di suono, e le urla inizierebbero a far tremare questo mio corpo.
Cosa dovrei fare, in quel caso?

Sono così confuso …

<< Crona? >>
La porta si apre, non me ne ero accorto, rivelando la figura gentile della Shokunin di Falce.
Ragnarok smette di picchiarmi, tirandomi per i capelli e guardando con quei suoi occhi inquietanti la nuova venuta.
<< Tu! Piccola bastarda… E’ colpa tua se siamo qui! >>
Non mi piace che la chiami così.
<< Ragnarok non devi >>
Mormoro. Lui mi ignora, continuando a manovrarmi per avvicinarsi alla ragazza che ci guarda, mi guarda, con confusione e forse paura.
Ha paura di me?

Non deve. Non anche lei.

<< Piccola puttana, brutt- >>
<< SMETTILA! >>
Il mio urlo fa tremare tutto. Mi abbraccio, chinandomi verso il basso, cercando di ritirare in me la buki Demoniaca che si ribella, grida, si sbraccia, ma alla fine ritorna nel mio corpo.
Ansimo, cadendo in ginocchio.
Ce l’ho fatta.
La Shokunin mi guarda ancora, ma sta volta c’è dolcezza nei suoi occhi.
Distolgo lo sguardo.
Non so come comportarmi con la dolcezza.

Con lei.

Si abbassa sulle ginocchia, porgendomi una mano.
Ne sono sorpreso. E spaventato.
<< Sei stato forte, Crona >>
La sua mano sembra morbida, e invitante, così priva del guanto. E’ strano pensare che quell’arto così piccolo e delicato possa brandire con tale maestria una buki come la Falce Soul Eater.
E’ così che si chiama il suo compagno, no?
Quel ragazzo mi terrorizza. L’ho colpito, quella volta al castello, e ora credo che ce l’abbia con me.
Forse dovrei chiedergli scusa.
Non so come comportarmi con qualcuno a cui devo delle scuse.

Ma forse …

Incrocio ancora il suo sguardo caldo.
Sorride. Mi sorride.
E’ la prima persona che lo fa.
Mi faccio forza, e la mia mano si solleva tremante andando a sfiorare timidamente la sua, per poi stringerla.
E’ così strano.
La mia mano copre del tutto la sua.
Alzo lo sguardo su di lei, che sorride ancora, aiutandomi a rimettermi all’impiedi.
<< Vuoi venire a fare un giro? >>
Sorrido anch’io, incerto.
Ragnarok non darà più fastidio. Sono certo di saperlo tenere a bada per un po’.

Sì, forse …

<< Uh …  O-ok >>
<< Bene, andiamo >>
La porta della stanza si chiude.
E sta volta sono sicuro che non ci tornerò troppo presto.
E’ venuto qualcuno a liberarmi.
Infondo … Infondo potrei imparare come comportarmi con lei …

Arigatou Maka-chan.

 

 

Angolino di  R e d_V a m p i r e

Prima cosa ( perché fict non si può chiamare, proprio no ) scritta per questo fandom.
Perché sono più che convinta che Crona sia maschio, e nessuno mi toglierà questa convinzione dalla testa!
E perché il CronaMaka mi piace, uh uh uh, quasi quanto il SoulMaka.
Che dire?
Spero che sia stata cosa gradita, e che sia riuscita a focalizzare il personaggio di Crona ( ne dubito ).
Alla prossima ( forse )
Jaane!

   
 
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