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Autore: DeepBlueMirror    20/09/2010    5 recensioni
Una raccolta di oneshot (tendente alla long nei capitoli successivi) dedicate ad alcuni personaggi della Wammy's house che ben conosciamo. Iniziamo con... Mello. Leggerissimo OOC dovuto a personaggi non approfonditi nel manga (Linda e Matt)e per lo sviluppo delle relazioni nel gruppo.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: L, Linda, Matt, Mello, Near
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Linda'
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-Va bene qui?-.
-Sì, c'è una bella luce, è perfetto-.


-Near-.
-Sì?-.


-Se mi dai le spalle come faccio a ritrarti?-.
-Oh...scusami-.
-Figurati... Continua pure il tuo puzzle, non preoccuparti-.


Near si volta verso di me, pur tenendo gli occhi bassi; sistemo il foglio e sospiro, sorridendo a me stessa: sarà una dura sfida.
L'ho voluta io, d'accordo: sono anni che desidero fissare il volto di Near sulla carta.
Sospiro nuovamente, mentre scelgo la matita per lo schizzo.


Di che colore avrà gli occhi?
Un dubbio esistenziale che finalmente potrò sciogliere.
Credo blu scuro, o neri.
No, grigi... Forse.

-Near?-.
Interpellato, alza la testa fissandomi con aria interrogativa.
-Niente, scusami-.

Grigio scuro.



Noto solo ora che ha le labbra piene di minuscoli tagli.
Come se le mordesse spesso e con una certa forza.
Non per nervosismo, certo, Near non è mai nervoso.
Ma allora perchè?



Near è sempre curvo su qualcosa.
È un caso più unico che raro sorprenderlo in piedi o seduto a un tavolo, dato che sembra preferire il pavimento.



Quando è costretto a sedersi, assume una posizione a dir poco assurda: se siede per terra, lo fa in un modo scomodissimo, gamba sinistra piegata e gamba destra abbandonata sul pavimento in un angolo scomposto.
Se utilizza una sedia raccoglie la stessa gamba al petto, portando il ginocchio all'altezza del mento e poggiano il piede sulla sedia.
Mi ricorda vagamente un fenicottero.
Peccato che non sia rosa.




Near è bianco.
La carnagione color latte, i riflessi argentei della chioma, la stoffa nivea dei suoi abiti.
Credo sia affetto da albinismo, così mi hanno detto, ma è un argomento che non abbiamo ancora studiato, forse perchè Roger teme di metterlo in imbarazzo.




Pensandoci, non credo che Near sappia cosa sia l'imbarazzo.
Con questo non intendo dire che sia incapace di provare sentimenti, come credono molti qui alla Wammy's.
Tutt'altro.
L'imbarazzo è da persone insicure, cosa che Near certo non è.



Credo che Near abbia ritenuto utile seppellire la propria sfera emotiva sotto strati e strati di imperturbabilità.
Come seppellire un seme sotto la neve, illudendosi di aver vinto la Natura.
Fingendo di ignorare che a primavera dal manto candido spunterà un germoglio.



Quel germoglio non è poi così raro da vedere.
Quando Near è in balia di un'emozione particolarmente forte, i suoi lineamenti hanno un guizzo, la sua espressione assume un che di asimmetrico, come se i suoi lineamenti non sapessero come posizionarsi.




Tutto ciò, ovviamente, avviene quando è di spalle.
Le rare volte in cui Near riterrà strettamente necessario fronteggiarti, ti troverai di fronte a un essere a dir poco glaciale che sfodererà un'oratoria strabiliante, un lessico piuttosto curato e un'aria assolutamente distaccata e professionale.




A volte mi chiedo se Near non sia nato vecchio.
Poi ricordo la quantità di giocattoli che lo circonda ovunque e mi ricredo.




Near ha sempre le mani occupate.
Le sue dita agilissime danzano sui suoi mille puzzle, giocherellano con quei pupazzeti colorati che fabbrica da sè - ha un' ottima manualità - o attorcigliano ininterrottamente una ciocca di capelli creando una spirale ipnotica.
Proprio come ora.




Near è il disinteresse fatto persona.
Non è maleducato, anzi, lo definirei capace di grande cortesia, ma non è assolutamente interessato al mondo.
Non gli importa di essere un genio, non gli importa di uscire all'aria aperta e non gli importa di avere amici.


No, forse questo non è vero; è la frustrazione per il fatto di non riuscire ad avvicinarlo e a conoscerlo che mi fa parlare così.



Lo vedo spesso gettare occhiate ai bambini che giocano in giardino.
In quei momenti, c'è un vago interesse nel suo sguardo.
Dopo quattro secondi, però, esso è pervaso da una punta di amarezza.
Dopo sei, torna vitreo.




Credo che Near sia incuriosito soprattutto dal secondo della Wammy's house.
Mello è esattamente il suo opposto: brillante con le persone, dotato di carisma e leader dei ragazzini dell'orfanotrofio.




Non mi sembra geloso di Mello.
Forse lo ammira.
Sicuramente, se lo nominate in sua presenza, la sua espressione non sarà contrariata.
Non è molto, lo so, ma capire Near è come tentare di trovare un diamante in una pozza di petrolio usando solo le proprie mani.



-Ho finito, Near-.

Near alza la testa nuovamente.
Questa volta sembra quasi sollevato: che non ami essere osservato?
Faccio per alzarmi e avvicinarmi per mostrargli il mio lavoro, ma fa un cenno con la testa e si alza con un movimento lento e un po' barcollante.
Uao.

Si posiziona al mio fianco e fissa il disegno con aria neutra, assente.
Taccio, un po' tesa: sarei davvero felice se lo apprezzasse.

Dopo alcuni secondi si indica, mormorando:
-Sei sicura che questo sia io?-.
Una risata mi sale spontanea alle labbra:
-Certo, Near, sono una professionista-.
La mano di Near si abbassa, sfiorando appena il volto suo gemello tracciato con la grafite sulla carta.
-C'è qualcosa che non va?- chiedo esitante: sembra vagamente stupito.
Near scuote la testa:- No, solo... Io ho sempre trovato il mio aspetto abbastanza sgradevole- risponde, piegando leggermente la testa di lato.



Ok, Linda, richiudi la bocca.
-Devi essere cieco, Near- rispondo allegramente, tendendogli il foglio. - Tienilo. Ti ricorderà che devi essere meno severo con te stesso-.

Me ne vado, percorrendo a passi allegri la sala comune.
Un istante prima di chiudere la porta mi volto nuovamente verso di lui.
-Buon compleanno, Near!- gli urlo, fissandolo per un istante; poi mi allontano.



Oggi è un giorno di buona per me: assisto a strani spettacoli della natura.
Come il sorriso che Near mi ha regalato mentre gli auguravo un felice compleanno, prima di voltare nuovamente le spalle al mondo.









Eccomi col secondo ritratto^^ Grazie per le recensioni^^
  
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