Dedicato a te…
perché la nostra meta non è di
trasformarci l'un l'altro, ma di conoscerci e
d'imparar a vedere e a rispettare nell'altro ciò che egli
è: il nostro opposto e il nostro completamento.
§Anima
mundi§
Il segreto ed il tesoro di lui,
non era nella sua dottrina, ma l'inesprimibile e
l'ininsegnabile ch'egli una volta aveva vissuto nell'ora
della sua illuminazione...
H. Hesse, Siddharta
Resto
immobile ascoltando il lieve fruscio delle fronde: quieto, rimango in
attesa dell’ora suprema. Strano e per certi versi
inconcepibile che debba cadere per mano di miei parigrado, Cavalieri un
tempo devoti alla causa di Dike
e ora infide serpi nelle mani di un Dio maligno. Ma nel destino di un
Saint non è scritto di vivere a lungo e di abbandonare il
proprio corpo materiale nell’inverno della vita, in un letto
a imputridire: nel destino di un Saint il fuoco di giustizia divampa
implacabile e per esso un Cavaliere d’oro è
disposto ad annullarsi e a estinguersi. Un Saint nasce per Atena, vive
per essa e con essa si spegne, come l’astro che esplode
improvvisamente e muore tra le miriadi di stelle dello zodiaco celeste.
Eppure l’annullamento non è altro che un
passaggio, una fase transitoria verso un’ altra dimensione,
un’altra sostanza e un’altra percezione.
Lo sento.
E’ questo l’insegnamento che porto con me da quando
bambino osservavo con occhi vivaci e curiosi quello spettacolo
terrificante e al tempo stesso affascinante sulle rive del Gange.
-La morte, Shaka, non
è altro che il passaggio verso una nuova condizione, non
devi temerla, solo così potrai elevarti oltre la semplice
limitazione di essere umano. Solo il Cavaliere più vicino
all’Illuminato può distinguersi oltre la
disgregazione fisica degli atomi-.
E io che allora ero solo un bimbo, non capivo perché se la
nostra vita terrena doveva inevitabilmente concludersi, era necessario
nascere e in questo modo subire le sofferenze dell’esistenza.
-Dove vi è
piacere vi è anche dolore, e dove risiede il dolore esiste
anche il piacere. E’ il meccanismo degli eventi, solamente
imparando a controllarli e a non lasciarti assuefare da essi potrai
diventarne parte, per giovarne e per esserne superiore-.
E’ così. Avverto le parole del mio Maestro ancora
più forti impresse nella carne… Oh ma nonostante
questo, come è triste abbandonare il proprio corpo
aspettando il colpo più infimo e spergiuro che un Saint
può rivolgere contro un parigrado!
Lo chiamano Atena
Exclamation.
Il colpo proibito.
Il colpo che rende ignobile e innominabile colui che se ne macchia.
Niente hanno potuto su me l’aria congelante di Camus, la
dimensione oscura di Saga e la lama sacra di Shura. Solamente il colpo
proibito e spregevole potrebbe annullare ogni resistenza. Ed
è nello Sharasoju
in fiore che mi abbandono: ai piedi di quegli stessi alberi gemelli
laddove il Maestro ha raggiunto il trapasso dei sensi materiali.
Com’è intenso il profumo degli alberi di Shara, la
sottile brezza che gioca scherzosa tra i capelli, il lieve sussurro
delle fronde, e mentre chiudo gli occhi, con un sorriso sereno, mi
accorgo di come tutto sia aleatorio e incredibilmente fugace come acqua
che scivola rapida tra le dita.
Tutto cambia e si trasforma.
Shogyo mujo josha
hissui… *
Ripeto queste parole sulle labbra, il sorriso appena increspato.
Il fiore nasce e appassisce, la stella brilla nella notte per poi
sbiadire, ogni cosa ha una fine: la terra, il sole, le innumerevoli
galassie, e perfino lo sconfinato universo. Accanto a tutto questo la
vita umana è soltanto un fugace battito di ciglia, ed ecco
che in un preciso punto del tempo e dello spazio l’uomo
nasce: lungo l’arco della vita ride, piange, combatte,
soffre, è felice o in affanno, d’amore
è ricolmo o consunto dall’odio, ma poi scivola
come tutti nel sonno più lungo…
Il sonno eterno
Ed è con questa certezza nel cuore che con alcune stille del
mio sangue purissimo, lascio le mie ultime parole scritte nel vento
come petali di velluto…
Arayashiki
L’ottavo senso…L’ottavo stato della
coscienza oltre la morte fisica…Verso
l’immortalità spirituale e il ritorno a nuova
vita. Ne sono consapevole. La dea è con me
nell’ultimo passo della mia coscienza materiale.
E anche oltre.
Vola nel vento…
Fino alla dea Atena.
Il mio è un semplice bisbiglio di speranza e di fiduciosa
attesa.
Lei sa il significato del mio gesto e del mio sacrificio. Conosce la
devozione umile e silenziosa del cavaliere più vicino agli
déi.
Io, Shaka di Virgo, dagli occhi celati dal buio della menzogna durante
la battaglia alle Dodici Case, tornato indietro al mio ruolo di custode
integerrimo e altero della Sesta grazie a un ragazzino dalle piume di
bronzo, sorrido al mio sacrificio in nome di Dike splendente.
Buffo e per certi versi inconcepibile pensare che ci sia qualcosa di
più prezioso al mondo oltre il Cavaliere d’Oro
più vicino a un dio.
Tenjo tenga yuiga doku
son**
E dunque, che cos’è quel qualcosa di
più prezioso che mi preme nel cuore con forza crescente?
Nell’annullamento dei sensi in nome di Lei, e Lei sola,
queste parole sembrano fugaci e talmente brevi da essere spezzate
solamente dalle leggi fisse e immutabili che governano questo universo
fin dai tempi dell’antica Grecia, fino alle epoche
che verranno in futuro. La stessa cosa che credevo durante la
battaglia al Grande Tempio, quando ritenevo quei comuni cavalieri,
minutaglia senza importanza rispetto alla celeste pienezza di Virgo.
Sospiro, prima di cadere sotto gli alberi gemelli.
E per un attimo…un solo brevissimo attimo la paura si
impossessa di me e del mio spirito.
Sentimento umano. Troppo
umano per un semidio.
Paura di non portare a termine ciò che è giusto.
Paura di non rivedere mai più la mia terra lontana e i suoi
profumi speziati e inebrianti.
Paura di trovarmi di fronte a tre Cavalieri d’ Oro e al loro
colpo più potente.
Paura di quello che accadrà dopo.
Paura di morire.
Poi sorrido e ci ripenso.
La morte in fondo non si addice alla pienezza di un prescelto,
messaggero divino tra cielo e terra.
Riapro gli occhi un istante prima che i fiori dello Sharasoju
appassiscano per sempre.
Fine
N. d. Hime
*In sanscrito questa frase sta ad indicare che anche la cosa più splendente
è effimera
**Significa che non vi è altra persona al mondo
più preziosa di lui stesso
Questa cosina, scritta prima della fine apparente di Shaka sotto gli
alberi di Shara, è un piccolo dono per il compleanno di una
persona speciale che con il suo sorriso mi ha cambiato la vita.
Un ringraziamento speciale va alla mia adorata Tsuku, che ha letto in anteprima questa cosina, cazziandomi a dovere su alcune punti.
E infine a Virgo, splendido e complesso personaggio, "cambiatore" di dimensioni per professione...semplicemente eterno onore.