Ed anche quest’anno è cominciato. Ormai siamo alla fine, l’ultimo poi tutto cambierà. Siamo già al 4° giorno di scuola; oggi finalmente abbiamo educazione fisica: chissà con quale 5° la faremo quest’ultimo anno. Arriviamo in palestra e ci fiondiamo subito nello spogliatoio femminile, ancora vuoto e incominciamo a cambiarci. Dopo qualche minuti arrivano anche le ragazza del’altra classe, che scopriamo essere la 5°A Scientifico. Esco e mi dirigo verso il campo da gioco, quando lo vedo. Colui che ogni volta che sorride il cuore sembra volermi uscire dal petto; colui che anche soltanto vedendolo mi rende felice la giornata; colui che ha rapito il mio cuore e non me lo vuole più restituire. Io ne sono innamorata già da 2 anni, ma sono troppo vigliacca per dichiararmi, per paura di un rifiuto, che poi mi farebbe crollare il mondo addosso. Allora preferisco guardarlo da lontano, ammirare la sua bellezza e sciogliermi ogni volta. E adesso faremo due ore di ed. fisica insieme: qualcuno lassù vuole vedermi morire. Erano già 5 minuti buoni, che mi ero fermata a fissarlo, quando lui si volta e mi sorride, uno dei suoi sorrisi assolutamente stupendi. Quel suo sorriso mi ha spiazzato, non riesco a muovermi, sono come paralizzata; mi risveglio solo quando la prof mi chiama, o meglio urla il mio nome, facendomi mettere in fila con gli altri per l’appello. Le 2 ore sono quasi terminate, adesso possiamo svagarci giocando a calcio o a pallavolo: solitamente gli uomini giocano a calcio e le donne a pallavolo. Ovviamente io vado a prendere la palla per iniziare a giocare, avviandomi per il corridoio per arrivare al campo da pallavolo, affianco alla stanzina dei pesi, solitamente chiusa. Passo davanti alla stanzina e qualcuno apre la porta e, prendendomi per un polso, mi trascina dentro. Non riesco neanche a capire come, ma sono finita tra le braccia di qualcuno, che non riesco a vedere per il buio. I miei occhi riescono a distinguere la sagoma solo dopo qualche minuto: lui, davanti a me, con le mani appoggiate al muro e mi guarda, così intensamente da farmi paura. - Non resistevo più - mi dice, prima che le sue labbra si scontrino con le mie. Un bacio. Un bacio. Non riesco a reagire, mi ha colta di sorpresa. Solo quando porta la sua mano dietro la mia schiena e mi avvicina, per quanto ancora possibile, a lui mi riscuoto dal torpore e ricambio il bacio. Passione; ardente passione per questo bacio tanto sognato e tanto desiderato. Mi manca ossigeno, cerco di staccarmi, ma lui non ne vuole sapere. Ok, sto per soffocare! Metto le mani sul suo petto e spingo con tutta la forza che possiedo. Riesco a liberarmi e a respirare. Mi guarda, anche lui ansimante e riprende a baciarmi: un bacio delicato, leggere e dolce, molto dolce. Questa volta sono io che non resisto gi allaccio le braccia al collo, con troppa enfasi, rischiando di farlo cadere. Sorride tra le mie labbra, per la mia reazione e mi stringe ancora più forte a se. Si stacca, ci guardiamo e io mi perdo nei suoi occhi cioccolato così profondi. - Non vorrei accelerare troppo le cose - dice – ma credo di essermi innamorato di te - Rimango di sasso, non riesco a parare, non credevo che lui provasse il mio stesso sentimento. - Credi?? – gli domando, scettica, alzando un sopracciglio. Mi sorride, non credo di resistere se mi sorride ancora una volta, e mi bacia. - Ok, ne sono convinto - dice - Ti Amo! - - Anche io, tantissimo! - Ci baciamo di nuovo, stavolta però è il bacio che conferma il nostro amore. Un amore che non finirà tanto presto.