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Autore: Risa_chan    24/09/2010    1 recensioni
La storia è stata scritta per L’iniziativa “2010 : A year together” indetto da « Collection of starlight ».Prompit 10. Chiusi dentro al Luna Park.
Incipit:Sissy gli aveva insegnato che non tutto poteva andare secondo i piani stabiliti, bisognava . accettare quei cambiamenti inevitabili e saper prendere il meglio dell’esitanza.
Sissy lo capiva con uno sguardo, lo accettava per quello che era, non lo aveva mai abbandonato. Era capace di insultarlo fino a perdere la voce, gli faceva notare dove sbagliava, lo incoraggiava quando perdeva la fiducia in se stesso. Erano tanti i motivi per cui si era innamorato di lei, che non sarebbe neanche servito elencarli.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note dell’autrice

Devo fare una piccola premessa prima della lettura: Il Wiener Prater è un parco realmente esistente, ed è il luna Park più famoso di Vienna. Tuttavia, i particolari di cui descrivo sono di mia invenzione.  

 La storia è stata scritta per L’iniziativa “2010 : A year together” indetto dal  « Collection of starlight ».
 Prompit 10. Chiusi dentro al Luna Park
Buona Lettura!






17 Agosto
Al Wiener Prater









Ogni tanto, una piccola pazzia, non guasta.






Alex aveva programmato quella gita a Vienna nei minimi particolari.  L’ora d’arrivo, l’albero, le tappa da fare, i luoghi da visitare, le cose da fare.

Tutto.
Era un tipo organizzato, del resto. Alex era un maniaco dell’ordine, della puntualità e della pianificazione; amava fare le cose come aveva stabilito, mai un contrattempo, mai un cambio di programma.
Peccato che Sissy fosse dell’avviso contrario. Infatti, piaceva cambiare idea, decidere all’ultimo minuto, scombinare tutti i bei progetti che pazientemente Alex aveva preparato.

Sosteneva che, ora che erano lì, non potevano non andare al Prater. La colpa era di quel maledetto volantino pubblicitario.
“Questa gita non è un mio regalo di compleanno? Non credi forse che sia giusto che sia io a decidere dove andare?”
Assolutamente vero accidenti.  Tuttavia Alex non era partito da Monaco, guidando per quattro ore e trenta minuti per andare a un parco dei divertimenti.
“Sissy, si ragionevole, oggi è il nostro ultimo giorno qui! Ci sono ancora tante cose da vedere”
“oggi è anche il mio compleanno. Non vuoi che io sia felice?” chiese.
Doveva aspettarselo che avrebbe vinto lei, in un modo o nell’altro: Era così da quando si erano conosciuti, alla tenera età di dodici anni.
Sissy si era trasferita da poco a Monaco da Oberthal nello stato di Saarland ed era andata a vivere nel quartiere in cui Alex abitava.
Da quel famoso giorno, il 17 Agosto, Alex e Sissy erano diventati inseparabili, tra litigi, schermaglie e battibecchi, passarono momenti indimenticabili.
Soltanto da un paio di anni avevano scoperto di amarsi, una cosa che per Alex sembrava quasi impossibile perché Sissy non rappresentava l’idea della donna di cui si sarebbe innamorato.
Sissy gli aveva insegnato che non tutto poteva andare secondo i piani stabiliti, bisognava . accettare quei cambiamenti inevitabili e saper prendere il meglio dell’esitanza.
Sissy lo capiva con uno sguardo, lo accettava per quello che era, non lo aveva mai abbandonato.  Era capace di insultarlo fino a perdere la voce, gli faceva notare dove sbagliava, lo incoraggiava quando perdeva la fiducia in se stesso. Erano tanti i motivi per cui si era innamorato di lei, che non sarebbe neanche servito elencarli.
Non obbiettò più e accettò la sua decisione di andare al Prater, perché era un giorno speciale.
Era l’anniversario di quando Sissy era entrata nella sua vita, il giorno stesso del suo compleanno:17 Agosto.
Sissy volle andare su tutti i giochi possibili, la casa degli zombi, l’apollo dodici e anche le montagne russe e l’ottovolante, la ruota panoramica.
Il parco dei divertimenti era pieno di persone: famiglie, coppie, e gruppi organizzati e per questo  dovettero rimanere in fila per parecchio tempo ad ogni attrazione che decidevano di provare.
Pranzarono al “Prater Dinner”, poi Sissy lo trascinò al trascinò a vedere uno degli spettacoli che venivano proposti all’interno del parco.

Alex non si accorse neanche del tempo che passava, e sorpreso, si accorse che erano già le sei.
“Non dirmi che non ti stai divertendo!” esclamò Sissy sedendosi su una panchina.
“ Diciamo che non è stata una brutta idea” rispose Alex ridendo.
“Ero molto preoccupata, sai?”
“ era da tempo che non ti divertivi un po’. Sempre troppo occupato con l’azienda di famiglia, tra programmi, marketing, e cose varie. Lavorare troppo non fa bene.” Continuò lei.
“Da quando mio padre si è ritirato tocca a me mandare avanti la baracca … qualcuno deve pur farlo” si giustificò alzando le spalle.
La famiglia di Alex aveva un’impresa di software e si occupava di programmazione, sia di programmi professionali per aziende, sia di video giochi, e altro ancora.
Era di modeste dimensioni e operava principalmente nella Braveria o in alcuni stati limitrofi.
Alex avrebbe voluto ampliare il loro mercato, diventare più grande e per questo si era buttato anima e corpo nel suo lavoro.
“Il lavoro non è tutto. Non voglio che una mattina tu ti svegli e improvvisamente ti accorgi di non aver mai vissuto la tua vita.”

Sissy lo spiazzo con quella frase; Alex sapeva che aveva ragione, la sua vita in quel momento era concentrata su il lavoro e l’azienda.
Era da troppo tempo che non facevano qualcosa insieme per più tempo di una serata, lasciando che il lavoro fosse più importante di tutto il resto.
“ Ti sto trascurando, lo so … io …”
Sissy lo interruppe e gli mise un dito sulle labbra.
“Non è per me … io sono felice solo se lo  sei tu. Questo progetto è importante per te ed io non potrei mai ostacolarti. Io ti appoggerò sempre!”
Alex sorrise, si avvicinò lentamente sfiorando le sue labbra, gicando un poco prima  baciarla veramente.
“Grazie,mio angelo custode, Ich liebe dich.”
Sissy si sciolse dal’abbraccio e  guardò Alex dritto negli occhi.
“Ma, è anche mio compito fare in modo che questo tuo progetto non ti distrugga. Farti divertire e rilassare.” Continuò lei a tradimento.
“Che cosa vorresti fare?”
“Una Pazzia!” disse ridendo lei.

***
“Non possiamo!”
“perché no?”
“Non siamo dei ragazzini, Sissy!”
“ Io ho 19 anni, tu 23 anni. Non siamo tanto grandi, sai?”
“ Non conosciamo nulla del mondo, sappiamo quel poco che il nostro piccolo mondo ci permette di sapere.  Per evolvere e cambiare bisogna fare esperienze,
provare e sperimentare. A volte bisogna anche sbagliare.”
Erano dentro uno delle tante toilette, sparse nel parco, aspettando  l’orario di chiusura nascosti. Alex non credeva a quello che Sissy voleva fare, era una pazzia.
“Tu sei pazza!”
“Tu con me, Alex. Ti ricordo che ci sei anche tu.”
“Oh, no. Io non ci sarò! Se non cambi idea ti lasccio qui.”
“Lo farai,Alex.”
“E perché dovrei fare una cosa tanto sconsiderata?!”
“Lo hai detto tu prima. Ricordi?”
“Ich liebe dich, per questo che lo farai.”

Alex imprecò contro la sua stupidità, la conosceva  da 11 anni sapeva quanto era brava nel prenderlo alla sprovvista.

Alex guardò fuori dalla finestra e si accorse che si era fatto buio, l’ora della chiusura era arrivata.
“E ora?”
“Dobbiamo aspettare un altro poco. Dopodiché avremo il parco tutto per noi!”
“Sbagliato, dopodiché avremmo infranto la legge!”
“Non facciamo male a nessuno. E’ stato solo un piccolo errore, un contrattempo. Mi sono sentita poco bene, sono corsa alla toilette, era già molto tardi e …”
“ chi vuoi chi ci creda! È assurdo!”
Alex provava  a sembrare arrabbiato con Sissy, farle capire che lui non era d’accordo, che era arrabbiato, nonostante non fosse vero.
Essere arrabbiati con Sissy era un impresa difficile tanto era brava a farsi perdonare.
Spumeggiante, birichina e testarda, l’aveva sempre vita, soprattutto con Alex.
Sissy era il sale  della sua vita, ciò che lo spingeva ad andare avanti, la carica di ogni giornata;
Non era particolarmente bella, né molto alta, a  differenza delle sue coetanee, eppure aveva qualcosa di ipnotico che lo attirava a sé, quella sua solarità era contagiosa.
“ ti insegnano questo all’accademia?”
“Oh no. All’accademia imparo di arte, ti tecniche di disegno, di colori a tempera e cose del genere. Ma qui in questo momento sto imparando qualcos’altro.”

“Cosa?”
“Vivere. Io sto vivendo una avventura, e lo sto facendo con te. Non importa dove siamo, ma con chi siamo e cosa facciamo vale d’avvero.”
“ora siamo chiusi in un bagno, e non importa. Perché siamo insieme.”

Questa era Sissy, un magico enigma da risolvere ogni giorno.
Quando fu l’ora, Uscirono da Lì, e si recarono   sul punto più alto della parco, quello in cui si poteva vedere la città dall’alto, vicino alla ruota panoramica.

Sissy spiegò  che   quella era la posizione migliore  per vedere lo spettacolo di fuochi d’artificio organizzato per quel giorno.
Era una pazzia innocente di cui  non pentirsi di averla fatta.
Sissy aveva ragione: Non stava vivendo a pieno la sua vita, in tutti i suoi aspetti. Era questo che voleva dirgli, fermarsi un attimo e fare quelle cose che normalmente non faresti, per una volta soltanto non poteva che fare  del bene all’anima.
Guardarono i fuochi d’artificio seduti sull’erba abbraccianti.
***
“ce la fai a scendere?”
“Si non ti preoccupare!”
“ma non ci sono telecamere?”
“NO! È un punto ceco questo. Eva, lo ha già fatto, e mi aveva spiegato come fare.”
“Mi stai dicendo che era tutto programmato?!”
“No! Ci ho pensato solo dopo aver visto il manifesto pubblicitario.”
Quando finalmente Sissy riuscì a passare dall’altra parte,   fu il  turno di Alex ad  arrampicarsi sulla recensione.
“Alex?”
“Sì?”
“Ich liebe dich.”


Fine


   
 
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