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Autore: Dominil    24/09/2010    4 recensioni
'Non verrò con te.'
L'altro rise, una risata fredda e priva di emozione.
'Forse non ti ho mai conosciuta davvero Hailey, perché davvero non riesco a comprenderti. Non ho ancora capito chi sei davvero.' Il ragazzo si alzò in piedi, alla ricerca dei suoi vestiti. 'Mi ami, ma non vuoi prenderti la responsabilità della tua scelta, non siamo nemmeno fidanzati!'
'Ma io non ti amo Brian, gli uomini non sono capaci di amare. Quello che senti è solo un'illusione psicologica creata dal nostro cervello per camuffare il semplice istinto di riproduzione.'
Hailey aveva parlato senza guardarlo, fissava il corpo nudo e disteso.
'Come definiresti allora i battiti accelerati dei nostri cuori e il casino nello stomaco? Non è forse amore questo?'
Brian le era di nuovo vicinissimo e il suo alito caldo le pizzicava il naso. Lei si avvicinò e gli diede un bacio a stampo.
'Non lascio la mia vita per seguirti in giro per il mondo Haner.'
Fanfiction tutta per la mia beta LA dreamer che amo alla follia
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le pieghe delle lenzuola color cremisi si nascondevano nella notte della stanza, accompagnando i desideri giovani e proibiti, senza freni.
La pelle, gli sguardi ed ogni movimento avevano il sapore dell'addio, un addio a tempo che presto li avrebbe accompagnati di nuovo. I loro nomi erano urlati nel silenzio, i piaceri più profondi oscurati dalla razionalità che impediva lo sbocciare di semplice e puro amore.
Gli occhi di Brian scrutavano il buio alla ricerca della pelle candida che aveva sfiorato fino ad un'ora prima, alla ricerca di risposte che non era mai riuscito a darsi.
La vedeva nella sua mente ogni momento, ne sentiva persino il profumo ma non aveva mai capito fino infondo molte cose di lei. Pareva addirittura un'estranea molte volte, quando si soffermava in ragionamenti che non riusciva a seguire e che non avevano nemmeno ragione di esistere.
I suoi occhi nocciola erano leggermente umidi, li asciugò con il palmo di una mano e poi tese le orecchie per ascoltare il suo respiro sereno.

Dormiva finalmente, dai suoi racconti era da un po' che non ci riusciva. Aveva voglia di baciarla di nuovo, baciarla dappertutto e assaggiare il sapore del fiore di lei, il più inebriante che avesse mai avuto l'onore di provare.
Non era diventato il nuovo Shakespeare no, sentiva solo il suo cuore battere fortissimo ma al tempo stesso perdere un pezzo alla volta, fino a cadergli in frantumi nello stomaco.
Domani doveva correre dalla sua amata, Los Angeles lo aspettava, la città che aveva preso il suo cuore.

In quell'istante Brian decise che la cosa migliore da fare era chiudere gli occhi e perdersi nell'incoscienza, seguire la sua amata nella sicurezza e la tranquillità del sonno; questo però era solo quello che avrebbe voluto, non quello che sarebbe riuscito a fare davvero.

'Ho voglia di fare una cosa, Hailey.'
Lei si mise a sedere sull'erba, per poi staccare involontariamente un ciuffo verde.
'Cosa?'
Aveva un sopracciglio alzato, l'espressione più buffa di sempre.
Per rispondere alla domanda della ragazza, Brian si trovò costretto a sporgersi verso di lei e accarezzarle le labbra con lei. La vide socchiudere gli occhi al momento del contatto, per poi dividersi bruscamente subito dopo.
'Non farlo mai più Brian, non provarci nemmeno.' Il tono era aspro e non ammetteva regole ma il ragazzo aveva una sola ed unica domanda che aveva preso a lampeggiargli in testa: perché?
Hailey lo precedett e capì subito, prima che parlasse.
'Tu sei impegnato in giro per il mondo e io sono bloccata qui, sempre, sarebbe troppo difficile ma soprattutto doloroso affrontare la tua mancanza. Non ho intenzione di rovinare o addirittura perdere la tua amicizia, non sopravviverei.'
Hailey abbassò lo sguardo perché non riusciva a sostenere quello del suo uomo, la razionalità che sovrastava il cuore era devastante.
'Vieni via con me, scappa.' fu l'unica risposta. Secca, decisa.
E da quel momento esatto, Brian perse ogni speranza che aveva riposto in lei.

Qualsiasi cosa sarebbe accaduta nel loro rapporto, la delusione avrebbe fatto da padrona. Quella risposta che stava per essere scandita dalle labbra di Hailey, avrebbe schiacciato Brian e premuto sulle sue spalle fino a soffocarlo.
'Non posso. Io non sono te Brian, a me importa di chi mi sta intorno.'

I ricordi di Brian diventavano nebulosi arrivati a quel punto, troppe volte aveva cercato di cancellarli e adesso che provava a riviverli era come rimettere insieme vecchi stracci di giornale.

L'unica cosa che ricordava distintamente era che, da quel giorno, avevano cominciato a fare l'amore ogni volta che Brian tornava ad Huntington Beach durante le vacanze. Erano momenti avidi e struggenti, amore e dolore che si intrecciavano nell'espressione fisica più alta.
Ricordava ogni notte passata con lei, la sua piccola principessa rocker, ma forse era arrivato il momento di smetterla con le fantasie e le sdolcinatezze che non avevano posto nella realtà.

Girò con un po' di difficoltà la testa di novanta gradi verso destra, per guardare l'ora che segnava la piccola sveglia: 2.50 del mattino.
Con un'ultima carezza tra i capelli di Hailey si addormentò subito, sperando di non fare incubi.
'Brian... Brian... Ehi Bri avanti...'
Hailey si era svegliata pochi minuti prima con la tristezza addosso. Aveva passato una mano sulla guancia di Brian, per poi proseguire le carezze sul petto con un dito.
'Brian amore..'
'Mmmm non voglio svegliarmi.'
'Su pigrone.'

Bastò un solo movimento e Brian era su di lei, i due nasi si sfioravano, un solo istante e si sarebbero baciati profondamente. Entrambi conoscevano bene quel genere di bacio, il bacio d'addio.
Hailey era però rincuorata dal fatto che ce ne sarebbero stati altri, Brian era certo invece che sarebbe stato l'ultimo; per sempre.
Così come era salito su di lei, scese.
'Hailey dobbiamo parlare.' disse, estremamente serio.
'Non verrò con te.'
L'altro rise, una risata fredda e priva di emozione.

'Forse non ti ho mai conosciuta davvero Hailey, perché davvero non riesco a comprenderti. Non ho ancora capito chi sei davvero.' Il ragazzo si alzò in piedi, alla ricerca dei suoi vestiti. 'Mi ami, ma non vuoi prenderti la responsabilità della tua scelta, non siamo nemmeno fidanzati!'
'Ma io non ti amo Brian, gli uomini non sono capaci di amare. Quello che senti è solo un'illusione psicologica creata dal nostro cervello per camuffare il semplice istinto di riproduzione.'

Hailey aveva parlato senza guardarlo, fissava il corpo nudo e disteso.
'Come definiresti allora i battiti accelerati dei nostri cuori e il casino nello stomaco? Non è forse amore questo?'
Brian le era di nuovo vicinissimo e il suo alito caldo le pizzicava il naso. Lei si avvicinò e gli diede un bacio a stampo.
'Non lascio la mia vita per seguirti in giro per il mondo Haner.'
'Hai solo paura di soffrire ma dolcezza, non puoi vivere nella tua palla di vetro per sempre.'

L'espressione che aveva appena assunto gli fece capire di aver centrato il punto; forse la conosceva più di quanto credesse.
'Ascolta Hailey non ho più voglia di giocare, di rinascere con te e poi morire ogni volta che ci dividiamo. Se questa volta non verrai con me, non mi vedrai mai più. Uscirò dalla tua vita per sempre.'
Brian attese prima secondi e poi minuti ma, dato che l'interlocutrice non aveva dato cenni di risposta, se ne andò dopo essersi rivestito, sbattendo la porta.

La solitudine era l'unica compagnia che era rimasta alla ragazza la quale, cercando di afferrarla, abbracciava solo aria.
La vita continua, pensò tra sé mentre cercava le mutandine tra le coperte.
Non avrebbe mai affidato la sua vita ad un uomo, non si sarebbe mai fatta fregare in quel modo.
E se fosse finita, cosa ne sarebbe stato di lei?
Doveva assolutamente preservarsi, da una storia impossibile come quella.
Improvvisamente le lacrime cominciarono a sgorgare dai suoi occhi per poi rigarle le guance.

Maledetto Haner, lo amava terribilmente.

'Ehi Hailey, non avrei mai pensato di vederti qui.' Matt spuntò da un lato del bus con una cassa tra le braccia, stavano finendo i preparativi. 'Brian è appena salito.' concluse, senza darle il tempo di parlare.
Con un cenno, Hailey si allontanò per poi salire le scalette. Era strano, non ci era mai salita prima perché non voleva sapere che mondo la aspettava se avesse mai accettato di andare con Brian.
E lui era li, imperturbabile come sempre. La vide appena entrò ma girò lo sguardo.
'Bri..'
'Hailey non ho tempo da perdere, dobbiamo partire.'
Lei fece ancora qualche passò verso di lui, allungò una mano e la strinse nella sua.
'Vengo qui per restare Brian, ti amo.'

Lui rise, rise di gusto.

‘E adesso, adesso perché dovresti restare? Senti particolarmente forte il tuo istinto di riproduzione? Stai perdendo il tuo tempo.’

‘Ma hai detto che quello che volevi era stare con me.’

‘ Cazzo sì, ma mi hai illuso troppe volte.’

Si guardavano intensamente, ognuno cercava di perforare gli occhi dell’altro. Il ragazzo avrebbe solo voluto stringerla e tenerla per sempre a sé, ma non poteva farsi calpestare in quel modo.

“Dammi un’ultima possibilità...”
‘Forse, ma non contarci.’

Brian la baciò dolcemente. ‘Questo non conta niente Hailey, non illuderti.’ La baciò di nuovo.
'E vissero tutti felici e contenti.'
'Johnny!'
'Va beh dai, ci stava.'

 

   
 
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