Le pieghe delle lenzuola color cremisi si nascondevano nella
notte della stanza, accompagnando i desideri giovani e proibiti, senza freni.
La pelle, gli sguardi ed ogni movimento avevano il sapore dell'addio, un addio
a tempo che presto li avrebbe accompagnati di nuovo. I loro nomi erano urlati
nel silenzio, i piaceri più profondi oscurati dalla razionalità che impediva lo
sbocciare di semplice e puro amore.
Gli occhi di Brian scrutavano il buio alla ricerca della pelle candida che
aveva sfiorato fino ad un'ora prima, alla ricerca di risposte che non era mai
riuscito a darsi.
La vedeva nella sua mente ogni momento, ne sentiva persino il profumo ma non
aveva mai capito fino infondo molte cose di lei. Pareva addirittura un'estranea
molte volte, quando si soffermava in ragionamenti che non riusciva a seguire e
che non avevano nemmeno ragione di esistere.
I suoi occhi nocciola erano leggermente umidi, li asciugò con il palmo di una
mano e poi tese le orecchie per ascoltare il suo respiro sereno.
Dormiva finalmente, dai suoi racconti era da un po' che non ci
riusciva. Aveva voglia di baciarla di nuovo, baciarla dappertutto e assaggiare
il sapore del fiore di lei, il più inebriante che avesse mai avuto l'onore di
provare.
Non era diventato il nuovo Shakespeare no, sentiva solo il suo cuore battere
fortissimo ma al tempo stesso perdere un pezzo alla volta, fino a cadergli in
frantumi nello stomaco.
Domani doveva correre dalla sua amata, Los Angeles lo aspettava, la città che
aveva preso il suo cuore.
In quell'istante Brian decise che la cosa migliore da fare era
chiudere gli occhi e perdersi nell'incoscienza, seguire la sua amata nella
sicurezza e la tranquillità del sonno; questo però era solo quello che avrebbe
voluto, non quello che sarebbe riuscito a fare davvero.
'Ho voglia di fare una cosa, Hailey.'
Lei si mise a sedere sull'erba, per poi staccare involontariamente un ciuffo
verde.
'Cosa?'
Aveva un sopracciglio alzato, l'espressione più buffa di sempre.
Per rispondere alla domanda della ragazza, Brian si trovò costretto a sporgersi
verso di lei e accarezzarle le labbra con lei. La vide socchiudere gli occhi al
momento del contatto, per poi dividersi bruscamente subito dopo.
'Non farlo mai più Brian, non provarci nemmeno.' Il tono era aspro e non
ammetteva regole ma il ragazzo aveva una sola ed unica domanda che aveva preso
a lampeggiargli in testa: perché?
Hailey lo precedett e capì
subito, prima che parlasse.
'Tu sei impegnato in giro per il mondo e io sono bloccata qui, sempre, sarebbe
troppo difficile ma soprattutto doloroso affrontare la tua mancanza. Non ho
intenzione di rovinare o addirittura perdere la tua amicizia, non sopravviverei.'
Hailey abbassò lo sguardo perché non riusciva a
sostenere quello del suo uomo, la razionalità che sovrastava il cuore era
devastante.
'Vieni via con me, scappa.' fu l'unica risposta. Secca, decisa.
E da quel momento esatto, Brian perse ogni speranza che aveva riposto in lei.
Qualsiasi cosa sarebbe accaduta nel loro rapporto, la
delusione avrebbe fatto da padrona. Quella risposta che stava per essere
scandita dalle labbra di Hailey, avrebbe schiacciato
Brian e premuto sulle sue spalle fino a soffocarlo.
'Non posso. Io non sono te Brian, a me importa di chi mi sta intorno.'
I ricordi di Brian diventavano nebulosi arrivati a quel punto, troppe volte
aveva cercato di cancellarli e adesso che provava a riviverli era come
rimettere insieme vecchi stracci di giornale.
L'unica cosa che ricordava distintamente era che, da quel
giorno, avevano cominciato a fare l'amore ogni volta che Brian tornava ad Huntington Beach durante le vacanze. Erano momenti avidi e
struggenti, amore e dolore che si intrecciavano nell'espressione fisica più
alta.
Ricordava ogni notte passata con lei, la sua piccola principessa rocker, ma
forse era arrivato il momento di smetterla con le fantasie e le sdolcinatezze
che non avevano posto nella realtà.
Girò con un po' di difficoltà la testa di novanta gradi verso
destra, per guardare l'ora che segnava la piccola sveglia: 2.50 del mattino.
Con un'ultima carezza tra i capelli di Hailey si
addormentò subito, sperando di non fare incubi.
'Brian... Brian... Ehi Bri avanti...'
Hailey si era svegliata pochi minuti prima con la
tristezza addosso. Aveva passato una mano sulla guancia di Brian, per poi
proseguire le carezze sul petto con un dito.
'Brian amore..'
'Mmmm non voglio svegliarmi.'
'Su pigrone.'
Bastò un solo movimento e Brian era su di lei, i due nasi si
sfioravano, un solo istante e si sarebbero baciati profondamente. Entrambi
conoscevano bene quel genere di bacio, il bacio d'addio.
Hailey era però rincuorata dal fatto che ce ne
sarebbero stati altri, Brian era certo invece che sarebbe stato l'ultimo; per
sempre.
Così come era salito su di lei, scese.
'Hailey dobbiamo parlare.' disse, estremamente serio.
'Non verrò con te.'
L'altro rise, una risata fredda e priva di emozione.
'Forse non ti ho mai conosciuta davvero Hailey,
perché davvero non riesco a comprenderti. Non ho ancora capito chi sei
davvero.' Il ragazzo si alzò in piedi, alla ricerca dei suoi vestiti. 'Mi ami,
ma non vuoi prenderti la responsabilità della tua scelta, non siamo nemmeno
fidanzati!'
'Ma io non ti amo Brian, gli uomini non sono capaci di amare. Quello che senti
è solo un'illusione psicologica creata dal nostro cervello per camuffare il
semplice istinto di riproduzione.'
Hailey
aveva parlato senza guardarlo, fissava il corpo nudo e disteso.
'Come definiresti allora i battiti accelerati dei nostri cuori e il casino
nello stomaco? Non è forse amore questo?'
Brian le era di nuovo vicinissimo e il suo alito caldo le pizzicava il naso.
Lei si avvicinò e gli diede un bacio a stampo.
'Non lascio la mia vita per seguirti in giro per il mondo Haner.'
'Hai solo paura di soffrire ma dolcezza, non puoi vivere nella tua palla di
vetro per sempre.'
L'espressione che aveva appena assunto gli fece capire di aver
centrato il punto; forse la conosceva più di quanto credesse.
'Ascolta Hailey non ho più voglia di giocare, di
rinascere con te e poi morire ogni volta che ci dividiamo. Se questa volta non
verrai con me, non mi vedrai mai più. Uscirò dalla tua vita per sempre.'
Brian attese prima secondi e poi minuti ma, dato che l'interlocutrice non aveva
dato cenni di risposta, se ne andò dopo essersi rivestito, sbattendo la porta.
La solitudine era l'unica compagnia che era rimasta alla ragazza
la quale, cercando di afferrarla, abbracciava solo aria.
La vita continua, pensò tra sé mentre cercava le mutandine tra le coperte.
Non avrebbe mai affidato la sua vita ad un uomo, non si sarebbe mai fatta
fregare in quel modo.
E se fosse finita, cosa ne sarebbe stato di lei?
Doveva assolutamente preservarsi, da una storia impossibile come quella.
Improvvisamente le lacrime cominciarono a sgorgare dai suoi occhi per poi
rigarle le guance.
Maledetto Haner, lo amava
terribilmente.
'Ehi Hailey, non avrei mai pensato di vederti qui.'
Matt spuntò da un lato del bus con una cassa tra le braccia, stavano finendo i
preparativi. 'Brian è appena salito.' concluse, senza darle il tempo di
parlare.
Con un cenno, Hailey si allontanò per poi salire le
scalette. Era strano, non ci era mai salita prima perché non voleva sapere che
mondo la aspettava se avesse mai accettato di andare con Brian.
E lui era li, imperturbabile come sempre. La vide appena entrò ma girò lo
sguardo.
'Bri..'
'Hailey non ho tempo da perdere, dobbiamo partire.'
Lei fece ancora qualche passò verso di lui, allungò una mano e la strinse nella
sua.
'Vengo qui per restare Brian, ti amo.'
Lui rise, rise di gusto.
‘E adesso, adesso perché dovresti restare? Senti particolarmente
forte il tuo istinto di riproduzione? Stai perdendo il tuo tempo.’
‘Ma hai detto che quello che volevi era stare con me.’
‘ Cazzo sì, ma mi hai illuso troppe volte.’
Si guardavano intensamente, ognuno cercava di perforare gli
occhi dell’altro. Il ragazzo avrebbe solo voluto stringerla e tenerla per
sempre a sé, ma non poteva farsi calpestare in quel modo.
“Dammi un’ultima possibilità...”
‘Forse, ma non contarci.’
Brian la baciò dolcemente. ‘Questo non conta niente Hailey, non illuderti.’ La baciò di nuovo.
'E vissero tutti felici e contenti.'
'Johnny!'
'Va beh dai, ci stava.'