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Autore: Cira    25/09/2010    2 recensioni
Tre drabble ispirate da tre brani casuali per rendere omaggio a questo splendido telefilm. Hope you'll like it.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Somebody put something in my drink – The Ramones

Kate chiuse la porta alle sue spalle prima d'aver gettato un'ultima occhiata allo specchio posto vicino all'uscita, il trucco e gli abiti l'avevano trasformata in Katya e ora era semplicemnete una moscovita trasferitasi a New York in cerca di una vita migliore.
Il rumore dei tacchi si diffondeva lungo la strada umida e deserta, le uniche persone presenti in quell'isolato erano ancora nel locale, riducendo a brandelli i propri pensieri per mezzo dei super alcolici.
Il suo accompagnatore le si avvicinò cingendole i fianchi con una mano.
Fissò le sue labbra arrossate dal freddo mentre si schiudevano in un sorriso malizioso, per quella sera sarebbe bastato, non voleva conoscere nient'altro oltre al suo nome, voleva solamente un uomo con cui condividere una notte gelida senza pensieri sul futuro.

«Dove mi stai portando Katya?»

Kate gli sorrise e portò una mano sul suo petto.

«A vivere.»


Delicate – Damien Rice

Era difficile essere uno scrittore certe volte, soprattutto nella sera dove la quiete della vostra casa vi riscalda lentamente e l'immaginazione è difficile da frenare anzi è del tutto impossibile.
Castle era sdraiato sul letto immerso nei suoi pensieri.
Stava creando una donna da accarezzare con la punta delle dita con le quali seguire i lineamenti del viso, la forma delle labbra rosate, la curva delle spalle e il collo.
Era consapevole che quella donna avrebbe avuto le stesse sembianze di Kate, ma non importava: nei suoi sogni poteva persino baciarla e chiamarla con un dolce sussurro.
Spesso la stringeva a sé e tentava di sentirne il calore inutilmente.
Ogni volta che riapriva gli occhi il vuoto lo fissava in silenzio.


Look after you – The Fray
Doveva ammetterlo: tutti quei piccoli gesti le facevano piacere.
Era difficile immaginare una mattina senza il caffè caldo di Castle, le sue storie fantasiose, le sue battute e provocazioni.
La sedia al fianco della scrivania sembrava lì da sempre e non da poco più di due anni, per non parlare del lavoro sui vari casi: ormai ogni indizio lo studiava insieme allo scrittore, ogni scena del crimine veniva analizzata con lui a fianco.
Ormai faceva parte della sua nuova fragile famiglia costruita a fatica.
Beckett lo cercò nella sala e lo vide poco distante mentre parlava con Ryan ed Esposito, aspettò che si girasse verso di lei per condividere un piccolo sorriso.
Chissà magari un giorno non avrebbero potuto fare a meno l'uno dell'altro.



NdA: è da molto che non scrivo, da più di un anno per l'esattezza, ma non potevo non scrivere qualcosa su Castle ed ecco qua il risultato.
Inanzitutto le canzoni sono uscite casualmente sul mio Ipod, non ci dovrebbe essere nessuna inerenza con il testo della canzone, quindi tutto si basa sulle sensazioni che mi ha lasciato la musica.
Comprendo che è un po' poco, però è meglio ricominciare a piccoli passi e pubblicare senza tanti pensieri: ogni critica è ben accetta per migliorarmi e ogni apprezzamento innalza il mio ego di minimo dieci punti, quindi salvare queste drabble dall'oblio della memoria del mio pc mi sembra la decisione migliore.
A voi le conclusioni.
July.
  
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