Chat Noir
Non
un’ombra ne risulta di notte.
Non
un nugolo di polvere muove.
Giallognole
iridi mi fissano nel buio
senza
dar paura.
Chi
dice che vi sia
dietro
il colore il nero della malasorte,
pegno
di infido incanto
che
ne cela la fattucchiera natura.
Chi
l’adora e loda
quanto
un egizio dio.
Ma
diffida del suo affetto
e
lo scansa con remore.
Io?
Me
ne beo.
Finché
il resto non chiarirà cos’è in punto,
carezzo
l’arruffo di peli
e
ne saggio il lieve vibrare.