Anime & Manga > Vampire Knight
Ricorda la storia  |      
Autore: maleka    27/09/2010    3 recensioni
...Col dorso della mano le accarezzò il viso. Piano le disegnò i contorni dell’ovale perfetto per poi arrivare a quelle labbra appena socchiuse, così piene e sensuali, che ancora conservavano il sapore del sangue che anche lei gli aveva rubato.
Dio quanto la desiderava! Possibile che non riusciva mai a saziarsi di lei?...
Genere: Dark, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaname Kuran, Yuki Cross
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Mostro… ecco cos’era. Nient’altro che un mostro.
Se lo ripeteva spesso lui, ogni giorno, da un tempo interminabile ormai.
Se lo ripeteva da quando, rubando una vita che non gli apparteneva, si era risvegliato dal sonno a cui lui stesso si era costretto e, per sopravvivere, si era appropriato di un’esistenza a cui non aveva diritto.
Aveva mentito, aveva tradito, aveva ucciso. Lui, che in passato aveva così tanto cercato la pace, aveva portato con sé nient’altro che morte.
Assassino.
Quella voce dentro di lui glielo urlava in ogni momento e lui sapeva che era la verità.
Abbassò lo sguardo sulle sue mani. Quanto sangue avevano versato? Quante persone erano morte a causa sua? Troppe. E tutto per cosa?
Involontariamente guardò verso il letto. Distesa su lenzuola disfatte, c’era lei.
Già, lei… Era per lei che aveva fatto tutto questo… solo per lei. Per proteggerla, per salvarla.
Eppure non era riuscito a tenerla lontana dall’unico essere che poteva davvero distruggerla.
Un sorriso amaro piegò le sue labbra. Aveva fallito. Aveva condannato la donna che amava a vivere nel peccato del sangue. Le aveva portato via la sua preziosa umanità, privandola della vita felice e spensierata che con tanto sacrificio le aveva regalato sua madre. L’aveva contaminata e l’aveva resa impura, avvelenandola col suo stesso sangue.
Come aveva potuto?
Egoista.
La verità era solo questa. Lui aveva voluto che ciò accadesse, lo aveva desiderato con ogni fibra del suo essere. Era rimasto ad osservarla per dieci lunghi anni, in disparte, aspettando solo il momento in cui, di nuovo, sarebbe stata sua.
Quante volte aveva dovuto far tacere quella voce che lo torturava, quella voce che gli gridava di prenderla? Era stato così difficile resistere alla fame di lei, e un sollievo così grande quando, finalmente, aveva potuto affondare i denti nella sua soffice carne.
E doveva ringraziare Rido per questo. Perché se lui non avesse cercato di ucciderla, non avrebbe mai avuto il pretesto per giustificare il suo colpevole gesto.
E ci aveva provato gusto. Aveva goduto nel cibarsi di lei… aveva goduto nel contaminare così irrimediabilmente la sua anima.
Lentamente si avvicinò al letto. Il corpo della ragazza giaceva inerte, avvolto solo in parte dalle lenzuola. Vistose macchie rosse sporcavano la sua pelle candida in vari punti… là dove lui l’aveva morsa. Una visione terribile, quella, eppure così splendida.
Col dorso della mano le accarezzò il viso. Piano le disegnò i contorni dell’ovale perfetto per poi arrivare a quelle labbra appena socchiuse, così piene e sensuali, che ancora conservavano il sapore del sangue che anche lei gli aveva rubato.
Dio quanto la desiderava! Possibile che non riusciva mai a saziarsi di lei?
Avvicinò il viso al suo e con avidità catturò le sue labbra, strappandola a quel sonno a cui, languidamente, si era abbandonata. La ragazza gemette, protestando appena. Per lui, fu solo una dolce provocazione che gli infiammò i sensi.
Le sue mani andarono a serrarle i polsi, quasi a evitare che potesse scappargli.
Le sue labbra si spostarono lungo l’esile collo e, lentamente, scesero fino all’incavo della spalla dove, con la lingua, iniziò a tracciare i contorni di quella profonda ferita che le aveva procurato appena qualche ora prima.
Yuuki inarcò la schiena e gemette di nuovo. Fu quello l’invito. Ingenua creatura, gli aveva appena offerto il suo corpo. Non poteva resistere… non voleva resistere.
Senza esitare un solo istante, affondò i canini nello stesso punto in cui l’aveva già morsa. Il sapore del suo sangue lo inebriava e, più ne beveva, più voleva berne.
La amava… era solo quello il problema. La amava così tanto da non riuscire a contenere quell’insana passione che lo logorava e che lo spingeva, ogni volta, a nutrirsi di lei così avidamente… così ferocemente.
I sui denti affondarono ancora di più nella carne della ragazza e il dolore fu talmente violento per lei, che non poté fare a meno di gridare. Kaname alzò il viso appena in tempo per vedere le lacrime scendere dagli occhi della sua piccola principessa.
«Mi dispiace», sussurrò colpevole.
Lei scosse la testa. «Non fa niente, Onii-sama».
Ed ecco il secondo errore.  Perché non lo aveva fermato? Possibile che lei non capisse quanto era difficile, per lui, trattenersi?
Il ragazzo si chinò di nuovo sul suo collo e, di nuovo, affondò i denti.

Era il suo amore per lei a fargli perdere il controllo. Era il suo amore per lei a trasformalo nel mostro che era; in quel mostro che, un giorno, avrebbe finito per rubarle anche la vita.


Note:

Poche parole: è la prima ff che scrivo sul fandom… spero non risulti OOC…
Cronologicamente, l'ho inserita nell'anno che Kaname e Yuuki hanno trascorso insieme e di cui non sappiamo niente.
Ringrazio in anticipo chi la leggerà e chi, eventualmente, la commenterà.
1 bacio e alla prossima!

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Vampire Knight / Vai alla pagina dell'autore: maleka