Non
aveva mai considerato la guerra come un affar suo. Era sempre stato
dovere dei
grandi tenerlo lontano da essa, anche quando si combatteva per i suoi
territori
alle sue spalle. Ma quando suo fratello si era presentato alla sua
porta
chiedendogli di tradire England, improvvisamente la realtà
era piombata su di
lui con tutta la sua potenza. Si era reso conto di essere solo un
bambinetto
viziato non tanto dalle attenzioni dei suoi tutori quanto dalla loro
protettività che gli teneva nascosta la realtà.
E
si
ritrovò costretto a decidere cosa fare della sua vita, della
sua nazione e del
suo popolo. E non per la loro libertà, o per la loro
salvezza: per la salvezza
di chi lo aveva sempre protetto, e che anche ora stava facendo di tutto
per
proteggerlo, non volendo ammettere che ormai era in grado di prendersi
cura di
sé.
E
lo
dimostrò bene e presto, difendendosi e difendendo Arthur con
le unghie e con i
denti.
- Canada's personal "Independence War"
La guerra, ancora una volta...
Ma
questa
volta era una questione personale. Basta protezione, basta debolezza,
basta
codardia. America aveva passato il segno, aveva tentato di invaderlo.
Ma non se
la sarebbe cavata così facilmente, questa volta.
Aveva
già combattuto, a lungo, battaglie estenuanti per cacciare
gli americani dalle
sue terre, dalla sua nazione, dalla sua casa, allo stesso modo con cui
si era
scrollato di dosso suo fratello. E ora aveva deciso di far capire ad
Alfred che
lui non era più il suo debole fratellino: lui era Canada,
uno stato suo pari,
in grado di combattere, difendersi, espandersi.
E
se
necessario, gliel'avrebbe fatto capire col fuoco della rabbia.
- The War of 1812
Sempre la guerra...
Dopo
anni, ancora non era bastato. La stupidità dell'uomo e la
volontà delle sue
nazioni ha spinto il mondo alla fine già una volta, ma non
è bastato. Non ci si
soddisfa tanto facilmente una volta che si è conosciuta la
potenza. Ma mentre
la vita degli uomini è troppo breve per potersi permettere
di ripetere i propri
errori, le nazioni sono molto longeve, seppur non immortali. La guerra
è un
modo per dimostrarsi che a distanza di secoli sono ancora in grado di
combattere ed espandersi, determinati come sempre. Gli stati possono
ripetere i
loro errori per molto, quasi all'infinito, anche a costo della vita del
loro
popolo.
Eppure,
dopo tanto sangue ci si aspetterebbe una tregua. Eppure, dopo ogni
guerra si
peggiora. La tecnologia, la medicina, le scienze consentono di
allungare la
vita dei soldati e di avere armi migliori per porvi fine.
E
le
guerre si susseguono sempre più in fretta, senza tregua,
quasi si avesse fame
di morte e distruzione, quasi la pace e la vita fossero noiose...
- The WWII
Eppure la guerra...
Fa
prolificare le nazioni a costo della vita di molti dei loro figli.
Carestie,
crisi, devastazione. Morte, dolore. Sofferenza. Per tutti, per
anni. È
sempre stato così, non potrà mai essere diverso.
Qualunque
scusa si usi, la guerra non ha ragione di
esistere. È male, disperazione,
panico e distruzione. Non esiste una guerra giusta, non c'è
ragione che
tenga. È inutile far iniziare la guerra. E le
guerre di difesa sono come
l'omicidio per legittima difesa. È si giusto
difendersi, ma è sbagliato
farlo uccidendo.
Ma
queste parole non serviranno... Filosofi, poeti, scienziati e menti
eccelse,
persone illustri e politici eccellenti ne hanno già parlato
profusamente. E se
non sono bastate le loro parole... Chi sono io per poter porre fine ad
una
piaga antica come l'uomo stesso?
- To the Future Wars. Please don't do it.
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Una serie di note che ho scritto su Facebook e che mi sentivo di condividere sotto forma di fic... Spero vi piacciano! Ovviamente sono dal punto di vista di Canada. E beh, uhm... Enjoy! xD E commentate se vi va, che a me fa piacere. ♥