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Autore: Ryta Holmes    14/12/2003    2 recensioni
Ciao a tutti, eccomi di nuovo qui, con una fanfic di Ufo Baby. Siccome ho avuto richieste di pubblicare “Ho bisogno di te 3”, e dato che avevo una voglia matta di scrivere una fanfic, sull’attesissimo seguito di questo manga, e visto che più o meno le storie avrebbero avuto diversi punti in comune, ho scritto questa storia, basandomi sulle ultime pagine dell’ultimo volumetto. Spero tanto che vi piaccia, e aspetto i vostri commenti. Un bacio, e buona lettura. Ciaoooo Ryta Holmes
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti, è da tanto che non ci sentiamo, vero

CAPITOLO 7

 

 

Yuko fissò sbigottita Miu, la quale sentiva il sangue ribollire dentro di lei. Aveva finalmente ammesso ad alta voce quello che provava per Lou, ci era riuscita. Per tutto quel tempo l’aveva sempre represso nel suo cuore e ammetterlo le aveva dato un senso liberatorio… Ma perché lo aveva fatto proprio alla persona meno indicata? Solo in quel momento si era resa conto di aver fatto un terribile errore. È vero, Yuko in fondo non si era preoccupata così tanto di Lou, ma a pensarci bene Josephine era una bambina e Momoka scherzava col suo comportamento. Si era lasciata prendere dalla gelosia e dallo stato d’animo così combattuto degli ultimi giorni e non aveva retto più, confessando tutto a Yuko. Era impazzita forse? Mentre ancora l’amica rimaneva interdetta, Miu avvertì il suo viso in fiamme, perciò pur di non farsi vedere ancora in quelle condizioni, per paura che qualcun altro avesse sentito le sue urla e forse anche per paura di continuare quella discussione con la sua amica, prese la sua borsa e si avviò verso l’uscita. Non poteva rimanere lì un minuto di più, quella di andare via in quel momento le sembrava la cosa più giusta da fare. Perciò prima che Yuko potesse fermarla e senza farsi sentire ancora, chiuse in silenzio la porta del tempio e percorse correndo la lunga scalinata fino ai piedi della collina.

 

Quanto tempo era trascorso da quando era uscita? Otto forse, o nove ore?

- Che stupida che sono, potevo almeno prendermi l’orologio!- esclamò a se stessa, mentre si avviava di nuovo verso casa. Una cosa era certa, sicuramente a quell’ora non si sarebbe più trovata Yuko a casa! Era di certo troppo tardi… ma adesso cosa dire? Che spiegazioni dare sulla sua scomparsa? Era ancora intenta a trovare una scusa, che senza nemmeno rendersi conto si era trovata davanti alla porta del tempio. Non appena aprì la porta, Miyu le andò in contro abbracciandola.

- Si può sapere dove eri finita? Sono ore che ti cerchiamo! Lo sai che ore sono?- domandò a raffica la donna. Miu avrebbe voluto risponderle che in realtà non lo sapeva e stava per aprire bocca quando comparve nell’ingresso Lou visibilmente preoccupato, che senza esitazione abbracciò la ragazza, e poi le chiese dove fosse andata a cacciarsi un po’ troppo vicino al suo viso. Miu che per tutta la settimana aveva cercato di evitare il suo sguardo, non appena se lo ritrovò così vicino a lei, non potè non arrossire e perse completamente la parola.

- Allora Miu, dove cavolo ti eri cacciata? Lo sai che eravamo tutti in pensiero per te? E tu te ne vai a spasso senza dire niente! Sei proprio una bambina!- esclamò lui. Miu in altre occasioni avrebbe di sicuro risposto ad una provocazione del genere, ma quella volta rimase zitta, vergognandosi del rossore che le infuocava le guance e sperando di poter nascondersi nella sua camera senza dare spiegazioni. Miyu la fissò stupita e per un attimo non disse niente, poi non appena vide che Kanata si avvicinava alla figlia con fare minaccioso, la prese per un braccio e la trascinò nella sua stanza, proprio come lei aveva sperato.

- Lascia stare ci penso io!- si giustificò al marito che la guardava stupito per quel gesto – andate a dormire voi, l’importante è che sia tornata intera a casa e sono sicura che non lo farà mai più, vero?- si rivolse quindi alla figlia che annuì debolmente. Mentre si avviavano nella sua stanza, Miu intravide Kanata e Lou fissarle un po’ stupiti mentre sparivano dietro la porta e Baumiau assieme a suo nonno che piangevano abbracciati l’uno all’altro per la preoccupazione.

- Allora stai bene?- chiese Miyu con dolcezza. Miu era rimasta sconvolta da quell’atteggiamento; lei si aspettava una scenata soprattutto da parte di sua madre, ma lei si era rivelata comprensiva, chissà poi perché… Comunque a quella domanda Miu annuì ancora mentre prendeva il pigiama che sua madre le consegnava.

- Va bene, ma vedi di non fare mai più una cosa simile! Non immagini com’è arrabbiato tuo padre! E quanto ci è voluto poi per calmarlo!- continuò mentre la aiutava ad infilarsi il pigiama ed a mettersi sotto le coperte – ora pensa a dormire, domani hai la scuola… oh a proposito!- esclamò dopo averle dato un bacio in fronte ed essersi avvicinata alla porta – sei sicura di non avere niente da dirmi? Sicurissima che vada tutto bene?-

- No mamma, va tutto bene…- rispose la ragazza con il viso voltato dalla parte opposta.

- Va bene, buona notte allora!- e mentre Miyu chiudeva la porta, le lacrime cominciarono a bagnare il cuscino di Miu. Avrebbe tanto voluto confidarsi con sua madre, sentirsi dire che sarebbe andato tutto per il meglio, ed essere coccolata da lei, ma come poteva rivelarle tutto quello che provava per Lou? Il ragazzo era come un figlio per lei e di certo non avrebbe approvato una cosa simile. E poi non era Yuko l’unico problema, ce ne era un altro, che era ben più complicato di un’amica rivale in amore… con questi pensieri e una tristezza profonda bel cuore, Miu prese sonno fermando così le lacrime.

 

- Non riesco ancora a capire perché non mi hai permesso di farle una bella predica! Questa volta ha superato davvero il limite!- esclamò Kanata mentre Miyu si stendeva accanto a lui nel letto e lo abbracciava.

- Sì lo so, ma sono sicura che non farà mai più una cosa simile. Lo sai che hai una figlia responsabile, ha preso da te, no? Perciò c’è un motivo ben preciso se si è comportata così!- lo tranquillizzò la donna.

- Ah, e tu lo conosci questo motivo?- chiese lui con aria arrogante.

- Ma come!- esclamò lei incredula – non dirmi che non ti sei accorto di niente!-

- A cosa ti riferisci?- chiese lui veramente confuso.

- Beh, se non l’hai capito da solo, allora io non te lo posso dire!- rispose lei rigirandosi e dandogli le spalle. Kanata la guardò sconvolto.

- Oh insomma che ti prende così all’improvviso, perché non me lo puoi dire?- chiese cercando di farla voltare dalla sua parte, cosa che gli riuscì.

- Perché si tratta di affari personali di tua figlia e se non li capisci da solo io non sono tenuta a riferirteli!- affermò secca Miyu. Poi, vedendo lo sguardo deluso del marito, lo osservò con aria maliziosa.

- A proposito, mi sei sembrato parecchio geloso oggi con Kurita… non dovevi trattarlo così, poverino!- disse divertendosi dell’espressione come quella di un bambino colpevole, che aveva dipinta sul volto Kanata.

- Beh, cosa ci posso fare? Mi domando cosa ci trovi ancora in una rozza imbranata come te!- ribatté lui.

- Stupido, tu cosa ci hai trovato!- disse allora lei per non essere da meno. Kanata la cinse con le braccia e la baciò appassionatamente.

- Vuoi che te lo spieghi?- chiese più malizioso di sua moglie. Miyu arrossì fino alla punta dei lunghi capelli, mentre Kanata sorrideva. Poi mentre i baci si facevano sempre più appassionati nell’oscurità di quella notte senza luna, si abbandonarono ai sensi e all’amore che li legava…

 

 

Quando Miu aprì gli occhi, avrebbe voluto tanto che fosse ancora notte e che avesse a disposizione ancora molte ore di sonno, per non dover pensare a tutti i suoi problemi. Ma non appena ebbe la forza e il coraggio di alzare la testa da sotto le coperte e di aprire gli occhi, ogni sua speranza sfumò e dovette arrendersi alla realtà. Un tiepido sole di aprile aveva iniziato a riempire la stanza di luce e diversi rumori di tazze e piatti proveniva dalla cucina.

- Uffa… oggi non mi va proprio di alzarmi!- esclamò, mentre ancora intontita abbandonava il futon e cercava a tastoni la divisa scolastica.

La giornata era davvero bella, forse la prima dopo un marzo così freddo come non lo era stato da alcuni anni, ma quello non bastava a far tornare il buonumore a Miu. Uscì di casa sospirando, dopo una magra colazione, approfittando del fatto che Lou era ancora impegnato a mangiare: non se la sentiva proprio di andare a scuola con lui. Evitò anche accuratamente di percorrere la strada che passava dall’abitazione di Yuko. Se non voleva vedere Lou, figurarsi dover parlare con la sua amica!

Ma quando fu in classe, dovette escogitare ogni tipo di scusa per evitare che Yuko le parlasse, visto che cercava di farlo in tutti i modi ogni volta che si trovava da sola. Non appena infatti le loro compagne si allontanavano un momento la ragazza si avvicinava con aria preoccupata e cercava di parlare con lei, ma tutte le volte Miu scappava dicendo di avere un impegno, o di aver scordato qualcosa in palestra o di avere da fare una qualsiasi sciocchezza, ma molto più importante di una discussione con la sua migliore amica.

Cosa voleva da lei? Ormai non potevano più essere amiche ora che lei sapeva che si era innamorata del suo ragazzo, perché era così, ormai ne era sicura. Ma allora perché diamine continuava ad avvicinarsi a lei ogni volta che ne aveva l’occasione?

Quella lotta continua durò per tutto il giorno, tanto che alla fine Miu uscì da scuola, trascinandosi esausta lungo il vialetto che portava al cancello.

Era troppo stanca per poter accorgersi che la sua amica non si era ancora arresa…

- Adesso basta Miu, mi sono stancata!- esclamò la ragazza afferrandole saldamente il braccio per evitare che tentasse di scappare. Miu non appena si rese conto di quanto era accaduto, cercò di divincolarsi senza successo.

- Lasciami andare Yuko, ho impegno con mia madre adesso!- esclamò cercando di convincerla. Ma Yuko aveva assistito già diverse volte a quella scena durante il giorno, perciò non si sarebbe lasciata persuadere facilmente.

- No se prima non facciamo una bella chiacchierata noi due!- le rispose con un tono che non ammetteva deroghe – spostiamoci di qui, stiamo dando spettacolo!- in effetti molti studenti si erano voltati verso la fonte di quelle urla e avevano preso a fissare incuriositi le due ragazze. Miu annuì senza più la forza di controbattere; era stanca, ora che si sentiva presa in pugno si era resa conto che voleva che tutta quella situazione finisse e che tutti i suoi problemi svanissero senza lasciare traccia.

- Si può sapere perché stai cercando di evitarmi?- le chiese Yuko non appena si furono fermate sul retro della scuola, sotto un grande albero di ciliegi in fiore.

- Credevo avessi già una risposta a questa domanda…- rispose Miu imbronciata mentre si massaggiava il braccio dolorante che Yuko aveva stretto con così tanto vigore.

- Mi sa tanto che tu abbia preso un granchio, mia cara Miu!- esclamò la ragazza sorridendo.

Che diamine aveva da ridere adesso? Non le sembrava così divertente la situazione!

- Ieri abbiamo iniziato una discussione, ma non l’abbiamo ancora finita!- iniziò l’amica senza smettere di sorridere. Miu si irrigidì; il pensiero di tutto quello che le aveva rivelato solo ventiquattro ore prima non le dava tregua, ma allora perché Yuko ne parlava così tranquillamente e con quel fastidioso sorriso stampato in faccia?

- E che cosa vuoi sapere ancora?- le chiese Miu stupendo essa stessa della sua audacia.

- Ma Miu ti rendi conto di quello che hai detto? E’… è meraviglioso!- Miu guardò confusa e stupita l’amica, mentre questa le posava amichevolmente una mano sulla spalla.

- Io sono contentissima per te, perché finalmente ti sei decisa ad aprire gli occhi e il tuo cuore! Sono mesi che io mi sono resa conto molto prima di te di quello che provavi per Lou… ma possibile che ti ci sia voluto tanto?- le chiese con falsa disperazione. Miu la guardava ormai come se si fosse trovata davanti qualcosa di assurdo o di inconcepibile alla natura umana.

- Ma… ma tu e Lou non…- tentò di chiedere, ma non concluse la frase, perché l’imbarazzo le impedì di andare oltre.

- Oh… no…- rispose Yuko intuendo il senso della frase e abbassando lo sguardo – vedi Miu io… beh sì io in effetti aveva una cotta per lui, ma… ecco vedi… quando mi sono dichiarata lui… mi ha respinta!- concluse guardandola finalmente negli occhi.

- R-respinta?- chiese Miu sconvolta – ma non è possibile, ho visto io che vi abbracciavate vicino alla scalinata del tempio!-

- Ci hai visti? Beh Miu… in realtà è stato proprio quel giorno che gli ho confessato i miei sentimenti e mi ha abbracciato dopo che mi sono messa a piangere come una stupida perché mi aveva respinto!- ora Miu vedeva tutto più chiaro. In effetti il giorno prima durante la discussione con Yuko, l’amica aveva cercato di dirle qualcosa, ma non immaginava che volesse parlarle proprio di quello!

- Sc-scusami… non dovevo trattarti così…- disse Miu, lo sguardo chino e un terribile senso di angoscia e di rimorso nello stomaco. Aveva attaccato la sua migliore amica e sicuramente l’aveva fatta soffrire, eppure Yuko era ancora lì davanti che sperava di poter fare pace con lei. Era davvero una grande amica, molto più di lei!

- Oh lascia stare!- la tranquillizzò la ragazza – vedi in realtà non sono stata tanto male quando Lou mi ha respinta, perciò la mia era solo una stupida cotta! E come vedi adesso sto benissimo e sono tornata di nuovo una sua amica! Ma per te è diverso Miu. Sono convinta che tu sia davvero innamorata di lui e lui… beh lui non so cosa prova, ma penso che tu debba parlarne con il diretto interessato!-

- Io non so se ho il coraggio…- disse Miu abbassando lo sguardo poco convinta.

- Beh allora devi trovarlo il coraggio! Avanti forza!- la incoraggiò l’amica. Miu le sorrise.

- Va bene, vedrò cosa posso fare! Ti prego scusami per come mi sono comportata, non sono per niente una buona amica come te!- esclamò congiungendo le mani in segno di preghiera e assumendo uno sguardo sinceramente pentito.

- Oh avanti, non ho bisogno delle tue scuse, per me tu vai benissimo anche così!- rispose Yuko abbracciando la ragazza e ridendo della sua posa disperata…

 

 

- Sei ancora qui? Credevo fossi scappata via come al solito!- Miu arrossì vistosamente quando incrociò Lou davanti la cancello della scuola. Yuko era andata via con un’auto dell’agenzia di sua madre, perché aveva un servizio fotografico e così Miu si era ritrovata da sola… ma solo per poco…

- Mi sono fermata a parlare con Yuko…- rispose lei cercando di evitare il suo sguardo magnetico fissando il lato opposto della strada. Nel frattempo si erano incamminati verso casa.

- Ma cosa succede oggi? Parli anche con Yuko?- le chiese lui incredulo.

- Smettila di fare lo stupido, non è la prima volta che io e lei litighiamo e poi facciamo pace!- lo rimbeccò mostrando un’aria stizzita.

- Ah, scusa allora…- fece lui ironicamente -… vorrà dire che non mi permetterò più di dire niente!- Miu fece finta di niente e continuò a camminare in silenzio.

- A proposito…- iniziò Lou dopo alcuni istanti -… sai è da un po’ che volevo dirtelo ma… ecco, prima non ne ho avuto il coraggio…- il suo tono imbarazzato fece arrossire Miu e per un attimo le mancò il respiro.

- C-cosa?- chiese in un soffio. Si sentiva strana come se stesse per succedere quello che aveva desiderato e di cui aveva parlato solo pochi minuti prima con Yuko.

- Ecco vedi…- continuò lui con una mano dietro il collo. Sembrava che non sapesse da dove incominciare -… volevo dirti che…-

Adesso me lo dice… adesso me lo dice… pensò la ragazza mentre sentiva i battiti del suo cuore sempre più forti.

-… lo so che è difficile ma… purtroppo un anno è passato e…-

Cosa? In un solo istante tutte le sue speranze erano sfumate, per far posto ad una orribile sensazione di inquietudine. Possibile che volesse dire proprio quello che stava pensando e che lei aveva sempre cercato di rimuovere nell’angolo più remoto del suo cuore?

-… insomma, la prossima settimana devo tornare sul pianeta Otto.-

 

Continua…

 

PERDONO!!! Chiedo umilmente e disperatamente perdono! Sono mesi che non prendo in mano questa fanfic, ma purtroppo (insomma, non proprio purtroppo…) sono stata presa dalla storia di HP "Il mio destino è qui con te" giacché se vi va, che ne dite di farci un salto? Magari se mi recensite pure…ehm, scusate, dopo questo piccolo momento di pubblicità riprendiamo… allora, dicevamo? Ah sì, insomma, sono stata presa da questa fic per via di un milione di idee che sparava a raffica sulla tastiera ogni giorno. Poi tra la scuola (quest’anno ho gli esami, me misera!) e il corso per la patente il poco tempo che mi rimaneva per scrivere lo utilizzavo solo per quella. E poi devo ammettere che aveva perso un po’ l’ispirazione per questa storia… ma come vedete (e prima di rischiare il linciaggio), finalmente mi sono messa d’impegno è ho sfornato un altro bel capitolo! A proposito, le cose non stanno andando proprio per il verso giusto, mi sbaglio? La situazione si sta facendo parecchio complicata… chissà come finirà.

Beh non so se l’avete capito, ma credo che il prossimo sarà proprio l’ultimo capitolo. Mi raccomando seguitemi, e vi prometto che adesso che questa storia avrà la priorità assoluta, e finché non l’avrò conclusa non mi lascerò distrarre da nulla (ehm… tranne dal compito di greco forse…). L’importante è che mi continuiate a recensire! MI RACCOMANDO!!!

Comunque dopo questa pubblicherò un capitolo bonus e poi una storia sempre su Ufo Baby che ho pubblicato già prima che il sito avesse problemi. E’ in pratica un’AU, perché ho scritto un finale che in realtà è proprio un inizio (forse mi capirete se la leggerete…), ma è molto carina, e se lo dico io che sono convinta che questa storia non sia un capolavoro, credeteci! Spero che la seguiate!

 

Ma adesso passiamo ai ringraziamenti:

 

Alexis: Come sempre il mio primo lettore! Chiedo umilmente scusa per il mio ritardo, ma come puoi notare sono resuscitata! Le tue minacce si sono rivelate davvero molto utili, finalmente ho ricevuto delle recensioni!!! Cmq ho avuto una bella idea riguardo il capitolo in cui Lou picchia Honda... EBBENE Sì, DOPO CHE AVRO' MANDATO L'ULTIMO CAPITOLO (che ho già scritto tra l'atro...) HO DECISO DI SCRIVERE UN CAPITOLO BONUS! Non riguarderà proprio quella volta, ma... non dico altro! Beh ora vado a rileggermi la bozza dell'ultimo capitolo, così questa volta non vi faccio venire la muffa!

Suffron: Hai proprio ragione, Lou e Miu formano proprio una bella coppia, solo che come puoi vedere ci sono un po' di problemi per i nostri eroi (e quando mai, mi diresti tu!). Cmq ti devo dare ragione, Honda è una carogna, sono contenta della fine che ha fatto. Muhahahah! (me autrice perversa...)

crystal: ti ringrazio molto, e spero che questa storia possa continuare a piacerti!

Miyu: Ma sei la stessa di "Ho bisogno di te 2"? Perché allora, grazie due volte per i complimenti!!!

delia: scusa anche per te, ma come hai potuto notare sono riuscita a sbloccarmi, ed eccomi con un nuovo capitolo e ahime, il penultimo. spero continuerai e recensirmi! Grazie!

 

Mi raccomando, non smettete di recensirmi, vi prego!!!!

 

Un bacio, Ryta (resuscitata dal blocco dello scrittore...)

 

Vorrei aggiungere una noticina per Luna Malfoy... SE TI LAMENTI TANTO PERCHE' NON TI RECENSISCO UN SOLO CAPITOLO DE "NATA PER SOFFRIRE", ALLORA GUARDA UN PO' QUI CHE NON TI SEI DEGNATA DI DIRE NIENTE!!! ANTIPATICA!!!

 

   
 
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