29/09/2010
1 recensioniTi odio, ma ti amo.
Saprai che non t'amo e che t'amo
perché la vita è in due maniere,
la parola è un'ala del silenzio,
il fuoco ha una metà di freddo.
Ti sto guardando. Si, lo sto facendo, come ogni giorno in questi ultimi due anni.
Ti guardo e sospiro. Ti guardo e sorrido. Ti guardo e il groppo in gola diviene ingombrante e fastidioso.
Ti guardo perché non ne posso fare a meno.
C’ho provato, non credere, ho cercato di disintossicare la mia anima dal tuo viso, ma è stata una delle scelte peggiori che abbia fatto nella mia vita.
Perché tu sei aria, sei quella particella di ossigeno indispensabile per farmi respirare, sei la terra sotto i miei piedi, sei il cielo sulla mia testa, sei la gente che mi circonda mentre cammino, sei tutto e non posso farci niente.
E ti guardo, ma non come vorrei, sfiorando il tuo viso con le mie dita, baciando delicatamente le tue palpebre che si chiudono al mio tocco..no, non come vorrei.
Ti guardo con la consapevolezza che solo questo posso fare, è l’unica cosa che mi resta dopo quel giorno, il primo ed ultimo giorno in cui ti ho guardato davvero, ho guardato ciò che eri realmente, ho guardato dal vivo la luce che i tuoi occhi emanano e non erano i flash delle macchine fotografiche che ti circondavano.
No, i tuoi occhi brillavano di luce propria, di quella luce così splendida e terribilmente unica, quella luce che non posso più ammirare, perché sono qui, seduta nella mia stanza lontana da te, ovunque tu sia.
E ciò fa male, fa tanto male.
Io t'amo per cominciare ad amarti,
per ricominciare l'infinito,
per non cessare d'amarti mai:
per questo non t'amo ancora.
Fa male sentire qualcosa di così potente dentro di me e sapere che è sbagliato, che non dovrebbe essere così e che non esiste un interruttore per far cessare tutto.
Non esiste. Sono obbligata a convivere con questo sentimento di amore puro e strambo che provo per te e che so per certo nessuno ha mai provato nei tuoi confronti.
Come faccio ad esserne così certa, ti chiederai, lo so e basta, lo sento, ne sono sicura.
E so bene anche che io e te siamo come due androgini e sai perché? Sento di star errando per il mondo in cerca della strada giusta, in cerca della mia metà per sentirmi finalmente completa e sei tu la mia metà, sei tu.
Lo capisco quando sento la tua voce, lo capisco quando osservo il tuo sorriso, che cela pensieri, emozioni, sentimenti nascosti e invisibili agli occhi della gente comune. Io riesco a capirti, ci riesco, ma non so come sia possibile.
Io sono qui e tu sei lì. Per questo siamo come gli Androgini, due anime erranti.
E quando le persone attorno a me mi guardano, con quello sguardo indagatore, denigrante, vorrei sentirmi stupida, vorrei capire di stare facendo uno sbaglio, di rincorrere qualcosa di vano e inutile, ma ciò non avviene, mai.
Perché niente di tutto ciò è stupido, niente e mi trovo a litigare con loro, ad inveire di lasciarmi sognare, di lasciarmi amare e viverti.
T'amo e non t'amo come se avessi
nelle mie mani le chiavi della gioia
e un incerto destino sventurato.
Ogni cosa che ti riguarda è importante, è vitale per me e non potrei mai vergognarmi di sorridere quando tu sorridi, di ridere quando tu ridi, di preoccuparmi quando gli angoli della tua bocca scendono verso il basso, non concedendomi di veder brillare il tuo volto di luce propria.
Puoi capire tutto ciò, Robert? Puoi capirlo? Lo so, è da pazzi, penserai che io sia una maniaca, un’ossessionata, ma non è così. Fidati, non è così.
A volte penso che sarebbe meglio se lo fosse, poiché l’ossessione è qualcosa di passeggero e di mutevole, è qualcosa che ha un inizio ed una fine e forse sarebbe meglio che tutto ciò che sento nel petto, quella sensazione che non mi abbandona mai, cessasse.
Ma è come se un filo rosso invisibile mi legasse a te indissolubilmente e instaurasse quel rapporto speciale ed unico che poche persone al mondo sanno riconoscere. Ho provato a spezzare quel filo, Robert; ho tentato di slegare il nodo attorno al mio polso per liberarti da me ed io da te, ma è impossibile. Il tuo sorriso, la tua risata, il solo tuo nome, mi hanno impedito di compiere quel gesto, che probabilmente non avrò più il coraggio di intraprendere.
Perciò sono qui, in questa stanza, in cui la luce della luna filtra attraverso le tende che fluttuano dolcemente al soffiare del vento tiepido d’estate, e ti scrivo queste parole, cercando di alleviare il dolore che provo nel petto a causa del mio cuore che non cessa di battere una attimo.
E’ ciò che mi provochi, Robert.
Mi scombussoli, mi sconvolgi, mi alimenti e non ne sei neppure consapevole.
E ti odio per averlo fatto, ti odio poiché non te ne rendi conto, ti odio perché sono qui a pensarti, ti odio perché mi è impossibile non farlo.
Ti odio e ti amo. Ti chiederai come faccia. Non so, ma avviene ed è la mia tortura.
Il mio amore ha due vite per amarti.
Per questo t'amo quando non t'amo
e per questo t'amo quando t'amo.
Bè, questa one-shot è stata prodotta dalla mia strana mente in uno di quei momenti filosofici/riflessivi, che avvengono una volta ogni dieci anni. xD
Se siete riusciti ad arrivare anche solo al primo punto meritate un applauso. xD
Spero in ogni caso che vi sia piaciuta; fatemi sapere la vostra opinione <3 Lu.