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Autore: Simphony    29/09/2010    4 recensioni
[Partecipante al The One Hundred Prompt Project] Merlin non si capacita del comportamento del suo padrone. E' stanco. Troppo stanco. E l'idea di cancellargli la memoria, si fa sempre più concreta...
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
- Questa storia fa parte della serie 'Raccolta "Errori"'
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Piccola Shot facente parte della serie “Errori”. Questa e le altre fic di questa serie partecipante al The One Hundred Prompt Project” rimandabile al banner posto qua sotto.

The One Hundred Prompt Project



Spero vi piaccia

Simphony


*°*


Raccolta n.° 3 – Errori 02


Prompt 83 Errore


(P.O.V. Esterno)


Merlin alza dalla bacinella i vestiti di Arthur. Sospira pesantemente.


Il Principino non sarebbe stato felice quando sarebbe entrato. Distratto dai propri pensieri e da ciò che è successo pochi giorni prima con Arthur, Merlin ha messo a lavare tutti i panni sporchi di fango e sudore del padrone.


Rovinandoli inesorabilmente.
Cosa gli avrebbe fatto indossare per il banchetto diplomatico della sera, ancora non lo sapeva.


La porta si apre, cigolando come sempre. Lo stregone getta i panni sotto l'acqua e si volta con aria colpevole verso il nuovo arrivato.


Arthur rimane sulla soglia, guardandolo con cipiglio severo.


« Cosa hai combinato? » domanda.


« Nulla. » si affretta a rispondere l'altro « Perché dovrei aver fatto qualcosa? Insomma, è appena entrato, non c'era e quindi... »


« Merlin! » lo sovrasta l'altro sospirando « Arrivo adesso da una riunione con mio padre, il popolo non mangia, stasera ho quel maledetto banchetto e come se non bastasse per domani è prevista una decapitazione. » lo guarda negli occhi « Non ho voglia di perdere tempo con i tuoi giochetti. »


« Ok. Immagino che siate stanco. » batte le mani « Un bagno caldo? » propone.


« Merlin. » ringhia il Principe « Che cosa è successo? » domanda chiudendosi la porta alle spalle e dirigendosi dietro il guardaroba per spogliarsi.


« Nulla di così importante. Troverò un modo per sistemare tutto. Voi non dovete preoccuparvi di nulla. »


« Si, certo... » borbotta un po' seccato « Spero solo che tutto sia pronto per il banchetto di questa sera. Ho assoluto bisogno dei vestiti che ti ho dato questa mattina. »


Merlin inghiotte e tentenna un po'.


« Certamente che sono pronti. Devono solo asciugarsi. »


Il Principe esce, solo con le mutande addosso. Merlin cerca di trattenere il fiato e finisce di preparare il bagno al padrone.


« Merlin, cosa hai da guardare? » sbotta l'altro « E' pronto o no questo bagno? »


« Non vi aspettavo per quest'ora Sire, dato che avete salto i vostri allenamenti. Sapete, ero impegnato, non ho quattro braccia. » replica seccato a sua volta « Sire, la vostra giornata è stata impegnativa, senza dubbio, ma io è anche tutto il giorno che faccio su e già fra la vostra stanza, la vostra sartoria, la vostra armeria e perfino la vostra panetteria preferita. E questo pavimento non si lava da solo, così come non si lavano da soli nemmeno i vostri panni. »


Mentre si lamenta, Merlin continua a versare nella bacinella più grande, l'acqua riscaldata davanti al camino scoppiettante.


« Non dovresti lamentarti. » commenta assottigliando gli occhi « E' pronto il mio bagno? » chiede poi « Non puoi sistemare la cosa con la magia? Immagino come hai sempre fatto. »


Merlin lo guarda a bocca spalancata. Poi scuote la testa e versa nella bacinella di legno l'ultimo secchio d'acqua tiepida.


« Vado a sistemarvi i vestiti per questa sera. » mormora piano. Prende il tutto e lascia la stanza, sbattendosi la porta alle spalle.


*°*


Chiuso nella sua stanza, con i panni a mollo e il libro degli incantesimi sulle gambe, Merlin cerca disperatamente una soluzione a ciò che ha fatto.


I vestiti da cerimonia del Principe sono irrimediabilmente rovinati e nessun incantesimo sembra adattarsi al suo caso.


Gaius entra nella stanza dell'aiutante e lo guarda.


« Dovresti dirlo ad Arthur. » commenta « Intendo dei vestiti. »


« Si, così mi farà sbranare dai suoi cani. » commenta acido « Pensavo che dopo quello che è successo fra di noi, le cose sarebbero migliorate. Invece mi sembra che sia ancora più prepotente e arrogante del solito. » Merlin lo guarda « Sai che mi ha detto oggi? Che tutto quello che ho fatto in questi anni, è stato grazie alla magia. Come se il suo letto si rifacesse da solo e il pavimento si lucidasse con il pensiero. » sbotta sfogliando il libro con fare nervoso.


Si ferma un secondo su una pagina. La fissa attentamente, scuote la testa. Sospira e vi mette un segnalibro. Poi torna ad immergersi nella sua ricerca di un incantesimo che gli assicuri di avere ancora la testa sulle spalle il mattino successivo.


Il vecchio maestro sospira, sedendosi al suo fianco.


« Dovresti conoscere Arthur meglio di me. Non credi che la sua sia solo una maschera? Ora si sta rendendo conto che la magia non è solo malvagia. E non sa come reagire nei tuoi confronti. »


« Lo so Gaius. Lo so. Anche io sto cercando di abituarmi. Eppure questa non è sempre la scusa. Lui non è l'unico che si deve adattare. E solo perché lui è il Principe ed io il suo servo non vuol dire che valgo meno di lui. » sfoglia il libro « Ah, meno male che almeno la magia non mi delude. Ho trovato come sistemare i vestiti di Arthur. »


« Quante volte ti ho detto di non usare il termine servo? »


Merlin sussulta a quella voce dura e forte. Si gira verso la porta, verso Arthur sulla soglia, a braccia incrociate, severo come sempre quando commette un errore.


« Arthur, sono troppo impegnato con i suoi vestiti per pensare a come definisco me stesso. » chiude il libro e lo appoggia sul letto. Riprende la bacinella e si alza in piedi.


« Con permesso, Principe. » sussurra al suo passaggio, chiudendosi la porta alle spalle.


Arthur pianta un pugno alla porto, furioso.


« Non capisce! » esclama verso Gaius « Vedi? Non vuole capire. Non – vuole – capire. » sillaba serrando le mani a pugno.


« Sire, questa è una nuova situazione per entrambi. Avete bisogno di tempo per adattarvi, non crede? »


Il Principe lo guarda, ma decide che è meglio non commentare. E' decisamente fuori di sé per il comportamento di Merlin. Incrocia le braccia al petto e si appoggia con la schiena allo stipite della porta.


« Non vorrei che Merlin pensi che sia stato tutto un errore. » conclude Gaius prendendo il libro « Specialmente dopo il vostro commento di questa mattina. »


« Errore? » esclama subito girandosi verso di lui, ignorando l'ultima frase « Di che parli Gaius? » domanda accigliato il cavaliere.


« Parlo della decisione di lasciarvi o meno i ricordi. Quelli che riguardano la sua magia. » Gaius scuote la testa e apre il libro, dove Merlin aveva lasciato il segno, diede una veloce lettura, e lo richiuse senza commentare « Arthur, voi contate per Merlin più di quanto pensiate. Credetemi quando vi dico che sarebbe capace di fare qualunque cosa pur di rimanervi accanto. »


Si. Si che lo sa Arthur quanto quell'idiota può essere testardo quando vuole. Si morde un labbro, nervoso, mentre fa saettare su e giù lo sguardo lungo la stanzetta del suo aiutante.


« Sire, per anni Merlin ha pensato di essere un mostro a causa della sua magia. Ricordatevi sempre di questo quando affrontate questo discorso con lui. »


Arthur annuisce. E senza aggiungere altro, lascia la stanza.


*°*


Merlin sta osservando i vestiti del Principe stesi sul letto. Tornati finalmente del loro colore originario, erano quasi asciutti. Se li avesse appoggiati vicino al camino, entro la serata tutto sarebbe pronto.


Mentre sistema, Merlin pensa all'incantesimo letto di sfuggita sul libro degli incantesimi.


Cancellare i ricordi.


Una intestazione quasi sciatta. Eppure gli sembra una soluzione così adatta al suo problema.


Aveva pensato che dopo quella giornata, quell'incontro pieno di passione, quella certa fragilità mista a fiducia che Arthur aveva riversato in quell'abbraccio, almeno un poco della diffidenza di Arthur nei confronti della magia, sarebbe caduta.


Eppure si è sbagliato. Ha commesso un errore. Avrebbe dovuto cancellargli la memoria prima di arrivare a quel punto. Arthur non è pronto per la magia. Non è pronto a farla entrare nella sua vita.

Merlin ci ha sperato fino in fondo. Ma dopo una settimana di frecciatine ha raggiunto un livello di esasperazione tale che era arrivato veramente al limite.


Deve farlo. E' l'unica cosa possibile.


Mentre sistema l'armatura del Principe, lasciata in un piccolo angolo la mattina, Merlin si sente veramente senza forze.


Fisicamente e psicologicamente.


Tornare a mentire, tornare nell'ombra, tornare nel suo buco fatto di menzogne, non gli piace. Eppure è l'unica cosa possibile.


Arthur...


semplicemente non è pronto.


*°*


Arthur ha osservato Merlin per tutta la durata del banchetto. Mentre gli serve continuamente da bere, il Principe cerca con tutte le forze di aggrapparsi ai suoi ricordi. Ripercorre continuamente ogni gesto o parola che ha compiuto quella sera, quando ha detto a Merlin che sapeva.


Tutto gli sembra al suo posto. Merlin non ha ancora fatto nulla. Non ha agito. Non ha ancora gli occhi dorati, solo per quei pochi secondi in cui la magia fluisce nelle vene.


Non può finire così. Non lo permette.


*°*


Merlin sospira. Finito il banchetto si sente esausto. E trascinare sulle spalle un Arthur completamente ubriaco non è davvero facile.


Lo fa ricadere sul materasso con un tonfo sordo. E' in questi momenti che Merlin odia essere il servitore di Arthur.

Non solo deve spogliarlo – come in questo momento – ma deve anche sistemarlo – come in questo momento – è deve anche sopportare l'odore di vomito per chissà quante ore – ovviamente, come in questo momento.


I conati del Principe sono davvero poco principeschi in quel momento. E a Merlin gli sembra più imbecille del solito.

Che senso ha bere talmente vino fino a non avere più il controllo di sé stessi?


« Stupido asino reale. » borbotta seccato.


Gli tira indietro le ciocche di capelli biondi più lunghi, che rischiano di sporcarsi. Sospira di nuovo.

Il pensiero di cancellargli la memoria è perenne nella sua testa. E' ancora quasi convinto che non si possa fare altro.


Eppure è anche consapevole che tutto si potrebbe sistemare, solo parlando. Certo, affrontare un discorso senza che Arthur mettesse bocca per dire arrogantemente la sua sarebbe stato come dire che raggiungere la luna a piena era fattibile.

Ma si sa, l'amore fa questo e altro.


Deve almeno provarci. Se non ci fosse riuscito, allora voleva dire che per loro non c'era alcuna via di uscita da quel tunnel.


L'importante adesso è che Arthur smette di vomitare per almeno dieci minuti e si addormenti.


Il giorno gli avrebbe portato qualche intruglio di Gaius e avrebbe, forse, potuto affrontare un discorso serio.


Dopotutto tutti fanno gli errori.


Arthur, per quanto fosse maturato negli ultimi anni e per quanto fosse il diretto erede al trono, era umano anche lui.


E anche lui poteva sbagliare.


Fine




Chibimayu = Per prima cosa, grazie per aver recensito la mia fic. Sono molto contenta del fatto che ti sia piaciuta e che ti abbia potuto trasmettere qualcosa. Ero veramente preoccupata di non combinare nulla! ç_ç. Grazie per avermi fatto notare gli errori. Li ho corretti subito. Non avendo la beta ogni tanto mi sfugge qualche cosa, nonostante l'abbia letta mille volte.
Spero di trovare un tuo commentino anche a questa. Granzie ancora! :)

GiulyB = Sono felice della tua recensione. Allora non sono visionaria. Altre mie amiche mi ha linciato per aver descritto questo "tipo" di Arthur. Come detto nell'introduzione, non lo vedo come una macchinetta, ma come essere dotato di emozioni. E, mi dispiace, ma principe o non principe prova anche lui delle emozioni. Credo che si fidi veramente tanto di Merlin. E sapere che gli ha mentito per lui , secondo me, è peggio dell'avere la magia. Almeno è come la edo io.
Anche io concordo sulle dichiarazioni smielate. °-° Le odio. Ma vedo che tu sei riuscita a capire bene quello che volevo trasmettere. Questo mi rende felice! :) Grazie anche a te di avermi fatto notare gli errori, sono andata subito a correggerli. Senza beta, è dura! X°D
Spero di trovare un altro tuo commento anche in questa fic! Grazie ancora!

Elyxyz = Mi piace la tua recensione e mi piace ancora di più sapere che secondo te li ho tenuti anche abbastanza IC. Speriamo che ti piaccia anche questa! L'argomento, credo, è sempre un pò tosto. Speriamo bene. E speriamo anche che, come dici te, la BBC non renda Arthur un cerebroleso quando scoprirà del TF la verà natura del suo servo. Incrociamo le dita.
Come dicevo alle ragazze prima, sono senza beta. Quindi, per quanto l'abbia letta, sono rimasti degli errori, ma adesso è corretta. Vediamo se in questa mi è sfuggito (sicuramente) qualcosa.
Spero di leggere un altro tuo parare!!! Grazie ancora!

Desme = Un commento corto, ma diretto! Mi piace. Ma mi piace ancora di più vedere che ti ha dato qualcosa e che sia riuscita a commuoverti!!!!
Spero di leggere un altro tuo commento! Grazie.
   
 
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