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Autore: JulieDashwood    29/09/2010    4 recensioni
“ Voglio tornare indietro nel tempo, voglio una vita normale, voglio che nessuno si ricordi più dell’esistenza dei Tokio Hotel ”
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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1 Capitolo

 

Il desiderio.

 

Era un’afosa notte di agosto.

Il cielo era nero come la pece e le stelle splendevano come da tanto non facevano.

Bill Kaulitz, il frontman della band più famosa degli ultimi anni, osservava sospirando quei lumi.

Era stanco, molto stanco.

Il mattino aveva dovuto fuggire da una folla di fans urlanti che lo avevano sorpreso mentre usciva dall’hotel, il pomeriggio aveva avuto un’intervista ad una radio: stesse domande, stesse risposte, stesse battute.

 Infine, la sera, si era rinchiuso in camera e così un’altra giornata simile a molte altre era passata.

Ora, con le braccia poggiate sulla ringhiera del balcone, ammirava le stelle; ad un tratto qualcosa attirò la sua attenzione: una stella cadente.

“ Voglio tornare indietro nel tempo, voglio una vita normale, voglio che nessuno si ricordi più dell’esistenza dei Tokio Hotel ” 

disse Bill, poi scoppiò in una risata. “  Quanto sono patetico. Meglio andare a dormire, domani mi attende una giornata impegnativa. ”

Detto questo il ragazzo esile dalla capigliatura stramba si gettò nel suo letto a due piazze, si mise nel centro, abbracciò il cuscino e si addormentò.

 

Il mattino seguente la sveglia suonò insolitamente alle 7:30 del mattino.  

“ Che cavolo…. ” mugugnò Bill cercando di colpire la sveglia con un pugno.

“  Bill! Svegliati! O farai tardi a scuola..! ” disse una voce familiare.

Bill si alzò di scatto.

“  CHI SEI? ” urlò Bill alla porta. “ D-dove sono?!? ” disse dopo essersi accorto che quella non era la porta della sua camera di albergo.

Si alzò in piedi e guardò il piccolo stanzino pieno di poster di Nena, dei Green Day e degli Aerosmith.  “  Questa.. è la mia camera. ”

 

“ Bill, sbrigati.. non vorrai fare tardi il primo giorno di scuola. ” disse un’altra voce familiare.

“ T-Tom sei tu?! ”disse Bill tremando.

“ No, tua nonna. ” disse Tom.

“ Entra ” sussurrò Bill.

La porta si aprì di scatto e un ragazzino con i dreadlocks biondi e una bandana in testa entrò.

Bill quasi svenì. Dopo qualche minuto di silenzio cominciò ad urlare.“ TOM!!!! COSA TI E’ SUCCESSO?!?! PERCHE’ SEI DIVENTATO…PICCOLO! ”

Tom lo guardò sbigottito, poi scoppiò in una fragorosa risata.

“ Bill.. devi aver fatto un brutto sogno.. ” disse Tom tra una risata all’altra, con le lacrime agli occhi.

“ Ascoltami.. ” disse Bill cercando di parlare con un tono di voce che non superasse i 100 Decibel.

“ Io…tu…noi… a quest’ora dovremmo essere pronti per un’intervista.. David ci ammazza.. dove cavolo siamo?! ”

Lo sguardo di Tom passò da divertito a perplesso.

“ Bill, perché noi due dovremmo fare un’intervista? ”

Bill cercò di rispondere senza guardare quel volto troppo piccolo da come l’aveva visto la sera prima.  “ Tom…Tokio Hotel ti dice niente..? ”

“ Cos’è un’agenzia di viaggi? ” disse Tom di nuovo con quel fastidioso tono divertito.

“ E’ una band, diamine! B-A-N-D! ” disse Bill arrabbiato.

“ Una band con un nome così ridicolo non può che fare musica ridicola..” disse Tom. “ Ora sbrigati, o faremo tardi a scuola.. ”

“ TOM! BASTA SCHERZARE! TOKIO HOTEL, SIAMO NOI I TOKIO HOTEL! IO, TU, GUSTAV, GEORG! ” Bill non riuscì più a trattenersi.

“ Bill, mi stai facendo preoccupare. Quanto a Georg e Gustav…non li sentiamo dal giorno del matrimonio di Karin e, cosa più importante.. Noi non suoniamo in nessuna band! Ora è davvero tardi per scuola.. io vado. Ci vediamo lì! ” disse Tom scocciato, e sbatté la porta dietro di se.

Bill girò un attimo per la stanza.

“ Sto sognando.. ” si ripeteva in mente. “ Però è piacevole tornare nella propria stanza…”

Decise di uscire dalla sua camera e godersi quel sogno fino alla fine.

Andò in bagno.

“ Che strano.. fare la pipì mentre si sogna.. ” pensò Bill, poi un pensiero gli balenò in mente. “ Cavolo! Quando mi sveglierò l’avrò fatta nel letto..!! ”

Smise subito di fare la pipì e andò verso lo specchio.

Urlò.

Aveva i capelli corti, con dei ciuffi rossi sparsi qua e là. Ma non era questa la cosa più sconvolgente.

Il suo volto, infatti, dimostrava non più di sedici anni.

Una donna entrò subito in bagno. “ BILL! COSA SUCCEDE? ”

Bill si girò lentamente verso la voce. “ M-mamma..? ”

“ Bill perché hai urlato?! ” disse la madre di Bill.

“ Le dico tutto? ” pensò Bill. “ Tanto è solo uno stupido sogno..”

“ Mamma, sto sognando. ” disse Bill convinto. “ Sto sognando e mi sono spaventato perché ho di nuovo il volto di un sedicenne.. ”

Simone lo guardò sconcertata. “ Bill, questa scusa mi è nuova. Eppure era Tom quello che inventava di tutto e di più per non andare a scuola.. ora sbrigati. Sogni…? Pff, ti do una mazzata in testa e vediamo se sogni.. ”

Bill rimase sbigottito.

Quando Simone uscì dal bagno, diede un pugno al muro.

“ AHIA! ” urlò scuotendo la mano. “ Non sto sognando.. ”  sussurrò al riflesso del ragazzino nello specchio.

 

 

Ehi! Spero vi piaccia questa mia nuova FF! Se avete voglia, recensite, mi fa sempre molto piacere sapere come la pensate. (: Baci! Giù;

 

  
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