Allora, mi butto a pesce con la mia prima FF Su House... l'ho già postata altrove ed è piaciuta abbastanza... vediamo un po cosa mi dite voi :)

Lisa Cuddy era abbracciata alla sua piccola Rachel. La bambina dormiva beatamente ma la donna era scossa dai singhiozzi. Non aveva dormito, troppo sconvolta dalla verità che aveva scoperto quella notte.

12 ore prima

Lisa era arrivata a casa prima dal solito e aveva deciso di preparare una cena speciale per Lucas, così, dopo aver mandato via la tata e aver messo Rachel a letto aveva iniziato a cucinare.

Alle nove e mezzo aveva sentito il rumore delle chiavi inserite nella serratura, Lucas era tornato.

“Lisa, sei a casa?” domanda stupito l'investigatore.

“Sì, oggi sono riuscita a liberarmi prima e ti ho fatto una sorpresa.” dice sorridendo la donna. Solo allora Lucas nota la tavola apparecchiata per due con tanto di candela.

“Non posso rimanere. Devo fare un appostamento, stavo per chiamarti.”

“Ah... Okay.” risponde delusa la donna. Lucas non si lascia ingannare dalla sua falsa tranquillità e le chiede se c'è qualcosa che non va.

“No, è solo che ci tenevo, è tanto che non stiamo un po' soli...” nota Lisa.

“Da quella volta in cui avevo fatto la scommessa con House.” dice sorridendo Lucas. Lisa sussulta leggermente ma fortunatamente il ragazzo non se ne accorge. “Sarà per un altra volta.”

“Ma io ci tenevo, avevo preparato tutto. Potevi avvisarmi prima...” lo rimprovera. Il sorriso di Lucas scompare sostituito da un espressione che Lisa non riesce a distinguere.

“Mi dispiace, ma solitamente non sei mai a casa prima delle nove, non pensavo che proprio oggi tu tornassi prima.” le ribatte con una sfumatura di rabbia nella voce.

“Cosa vorresti dire?” chiede la donna notando la velata accusa.

“Che di solito tu non ci sei mai a casa. Sembra che tu mi voglia evitare, rientri giusto in tempo per stare con me un paio di ore ma poi io me ne devo andare per fare degli appostamenti e la mattina, quando rientro, non ci sei mai...”

“Io ho un lavoro impegnativo Lucas!” esclama la Cuddy irritata.

“Anch'io! Ma a tua differenza io cerco di essere a casa il prima possibile, tu a volte sembri non voler tornare... credo che non torneresti mai da me se non ci fosse Rachel... non ti importa veramente di me Lisa, tu vuoi solo la sicurezza che ti da il nostro rapporto.” dice sorridendo tristemente.

“Non è vero, a me importa di te!”

“Ne sei sicura?” Lisa rimane in silenzio. “Credo che dovremo prenderci del tempo... domani passerò a prendere la mia roba.” Lucas si rimette il cappotto e esce dalla casa.

Non tornerà più.

Lisa rimane folgorata dal pensiero ma non una lacrima esce dai suoi occhi.

Perché non piango? Cosa mi succede? Dovrei essere distrutta, Lucas se ne è andato... Perché? Perché non mi importa?

Lisa rimane immobile per un lasso di tempo indefinito aspettando che le lacrime arrivino a smentire l'accusa di Lucas ma ciò non accade.

Lui ha ragione... io non lo amo...

In quel momento arriva Rachel, la piccola si sta strofinando gli occhi, ha pianto.

“Che succede tesoro?” dice dolcemente Lisa.

“Ho fatto un brutto sogno mamma...” risponde Rachel tirando su con il nasino. Lisa la prende in braccio.

“Che ne dici di dormire con la mamma? Ti va?” domanda facendole un sorriso. La piccola batte le manine felice e così le due donne si avviano verso la loro camera.

8:00 am

Finalmente le lacrime sono arrivate, ma il motivo non è quello giusto. Lisa si odia perché ha capito di non amare Lucas e non riesce a perdonarsi il dolore che ha inflitto ad entrambi non chiudendo subito questa relazione impossibile.

Il campanello del suo appartamento suona.

Deve essere la baby-sitter... accidenti, è tardi!

Lisa si scioglie dolcemente dall'abbraccio della figlia e va ad aprire la porta, ma davanti a se trova una perfetta sconosciuta.

“Salve signora, mi chiamo Pia, sono la sorella di Stefania, sono venuta a dirle che oggi mia sorella è malata, non potrà venire ad aiutarla con la piccola.”

“Non importa, per oggi la porterò a lavoro con me... Grazie.” la donna si allontana e Lisa chiude la porta.

Accidenti, proprio oggi doveva ammalarsi? Sono in ritardo!

“Tesoro, svegliati...” sussurra dolcemente Lisa a Rachel. La piccola apre gli occhi e fa uno sbadiglio enorme. “Che ne dici di venire a lavoro con mamma oggi?” la piccola sembra svegliarsi all'improvviso e mettendosi in piedi sul letto inizia a saltellare.

“Zio Jimmy! Andiamo a trovare lo zio?” domanda eccitata facendo sorridere Lisa.

“Certo, adiamo dallo zio.. ora vieni, ci faremo belle insieme.” la donna prende in braccio Rachel e insieme si preparano per la giornata lavorativa

10:00 am Princeton Plainsboro Teaching Hospital

Lisa e Rachel entrano nell'ospedale con un'ora di ritardo. La piccola vede Wilson avvicinarsi e sfuggendo dalla presa della madre si getta addosso all'oncologo.

“Zio Jimmy!” urla. Wilson la prende in braccio e le da un bacio sulla guancia paffutella.

“Ciao Rachel. Lisa, come mai l'hai portata?” domanda Wilson giocando con la piccola.

“La tata è malata...” risponde sorridendo la donna.

“E Lucas? Non poteva tenerla?”

“No.” risponde cupa la donna. Wilson posa a terra Rachel accorgendosi dell'umore tetro della Cuddy.

“Che ne dici di un lecca lecca Rachel?” la bambina batte le mani entusiasta. “Ale!” dice chiamando un infermiera. “Porta la piccola a prendere un lecca lecca, poi riportala qui.” Rachel segue la donna un po' titubante ma la promessa del lecca lecca la rassicura.

“Lo voglio alla fragola.” la sentono dire da lontano.

“E' sempre più sveglia, ogni giorno che passa... proprio come te Lisa, e tu proprio come lei non sai nascondere i tuoi sentimenti. Sei nervosa, cosa è successo con Lucas?” domanda Wilson arrivando dritto al punto.

La Cuddy sospira ma decide di volerne parlare con James.

“Se ne è andato. Ieri sera abbiamo avuto una specie di litigio, lui ha detto che non lo amo abbastanza e poi se ne è andato dicendo che avevamo bisogno di tempo.” ammette.

“E sei infelice perché lui ti ha lasciato?”

“No sono in felice perché ha ragione. Non lo amavo, mi ero solo illusa.” risponde facendo un timido sorriso. “Comunque lasciamo perdere...” dice Lisa riprendendosi.

In quel momento Alex riporta Rachel che ha un lecca lecca in bocca e un altro paio in tasca.

“Ciao signora.” la saluta sorridendo furba. Rachel si avvicina a Wilson e gli tira il camice. L'uomo si abbassa al suo livello.

“Vuoi uno? La signora non si è accorta che ne ho presi altri.”

Lisa la sente.

“Rachel, non si fa!” la bambina si gira e con gli occhioni lucide le chiede scusa. “E va bene, per stavolta non fa niente. Piuttosto, tu volevi dirmi qualcosa?” domanda a Wilson che sta guardando con un sorriso come Rachel riesca ad ingannare facilmente la Cuddy

Se non fosse impossibile direi che è figlia di House...

“Ah, ero venuta a dirti che House sta per uccidere una paziente. Ti conviene correre.” le dice sorridendo.

“Okay, puoi tenermi Rachel?” domanda.

“No... ho un incontro con un paziente. Mi dispiace...”

“Rachel, vieni.” dice Lisa riprendendo in braccio la figlia che ha tutta la bocca rossa per il lecca lecca e avviandosi verso l'ascensore.

“Ciao Zio!” urla la piccola a Wilson mentre le porte dell'ascensore si chiudono portandole al reparto diagnostica.

“Siete diventati improvvisamente sordi?” domanda House guardando i suoi sottoposti. “Mi sembrava di avervi detto di far venire un arresto cardiaco alla paziente per provare la diagnosi.”

“Stiamo aspettando la Cuddy. Wilson è andata a chiamarla, forse lei riuscirà a farti ragionare.” gli dice Chase prima di tornare ai suoi cruciverba.

In quel momento la Cuddy entra.

“Dovrei riuscire a fare cosa?” domanda. House si gira.

“Cuddy, hai portato il mostriciattolo?” domanda guardando Rachel. La donna lo ignora.

“Cosa vuole fare?”

“Vuole uccidere una paziente per dimostrare una diagnosi solo per non fare un test che durerebbe un paio di ore.” spiffera Foreman guadagnandosi un'occhiataccia da House.

“Bene, fate il test.” disse la Cuddy rivolgendosi ai quattro medici. “Invece tu cerca di non uccidere nessuno House!” esclama la donna.

“Non uccidere!” ripete Rachel facendo sorridere sua madre.

“Tale madre tale figlia. Anche lei vorrà comandarmi a bacchetta quando sarà più grande? E dire che non avete nemmeno geni in comune.” sbotta il diagnosta facendo la linguaccia alla piccola.

“Sei un bambino House!” esclama la donna. In quel momento entrò un infermiera.

“Dottoressa Cuddy, una futura finanziatrice la sta cercando. Vuole fare un giro dell'ospedale...”

“Accidenti, come faccio con Rachel?”

“Posso rimanere con lui?” domanda la bambina.

“A quanto pare il mio fascino funziona anche sulla piccola Cuddy.” la sbeffeggia House. La donna in questione rotea gli occhi.

“Perché tesoro?”

“Perché fa le facce buffe...” dice ridacchiando.

“Non ho intenzione di tenere il mostriciattolo con me.” ribatte House pronto.

“Infatti non te lo chiedo House... te lo ordino. Tienimi Rachel, torno il prima possibile. Mi raccomando fai attenzione è impressionabile!” dice la donna passandola figlioletta nelle braccia di House.

“Non è che mi vomiterà di nuovo addosso?” domanda spaventato.

“Non credo. Amore, ti lascio con lo Zio Greg, mi raccomando fai la brava.” la piccola annuisce e la Cuddy segue l'infermiera.

House aspetta che la Cuddy si sia allontanata poi posa Rachel sulla poltrona.

“Ora tu starai qui buona buona finché la tua mammina non torna.”

House si siede alla scrivania e inizia a controllare la sua corrispondenza.

“House!” urla la piccola attirando la sua attenzione. L'uomo sospira e la guarda. La piccola naturalmente si è spostata e l'ha raggiunto alla scrivania senza che lui la vedesse.

“Vuoi uno?” domanda mostrando uno dei lecca lecca rubati. House non se lo fa ripetere e lo prende.

“Fragola, mi piace.” dice sorridendo.

“Anche a me.” gli risponde Rachel furba.

Tredici e Foreman entrano nello studio.

“Come mai siete qui? Non avevate un esame da fare?” domanda ironico il diagnosta.

“A quanto pare non serve più. La paziente ha avuto un Ictus. Dobbiamo riniziare tutto da capo.”

“Taub e Chase?” domanda sospirando House.

“Sono a stabilizzare la paziente, ci raggiungeranno subito per la differenziale.” risponde Tredici avvicinandosi a Rachel. “E tu cosa ci fai qui?” le domanda piegandosi sulle ginocchia.

“Mamma lavora e io sto con House!” dice felice la piccola.

“Che ci volete fare, il mio fascino colpisce a tutte le età...”

Dopo un paio di minuti Chase e Taub arrivano e i cinque iniziano a lavorare al caso mentre Rachel si diverte a scappare dal suo nuovo zio che cerca di rubarle l'ultimo lecca lecca.

“Mi sta sfuggendo qualcosa...” dice House tra se e se.

“Tu guarisci le bue?” domanda Rachel. Il diagnosta guarda la piccola peste che ha messo radici nel suo studio da ormai un ora.

“Silenzio, devo pensare..”

House prende la sua pallina rossa e inizia a farla rimbalzare.

Cosa mi sfugge?

Mano. Pavimento. Muro.

Perché non sta migliorando?

Mano. Pavimento. Muro.

Accidenti! Devo concentrarmi!

Mano. Pavimento. Muro.

La pallina non ritorna nella sua mano e House abbassa lo sguardo per trovare il motivo.

Rachel gli sta sorridendo furba tenendo la sua adorata pallina in mano.

“Ridammela.” dice allungando la mano.

“No!” risponde ridendo Rachel e allontanandosi preventivamente da House.

“Vieni qui mostriciattolo!” House inizia a inseguirla per tutto l'ufficio finché, dopo cinque lunghissimi minuti riesce ad acchiapparla ma Rachel non vuole saperne di mollare la presa sulla palla. “E' così? Vediamo se ti arrendi...” House inizia a farle il solletico e Rachel molla la presa per tentare di proteggersi. “Ho vinto.” dice trionfante il diagnosta recuperando la palla. Gli occhi di Rachel iniziano a riempirsi di lacrime. “Con me non attacca. Non sono la tua mamma.” Rachel sorride furbetta.

“E io dico a mamma che sei stato cattivo.” ribatte la bambina.

“E va bene, tieni.” dice House lasciandogli la palla e ammettendo la sconfitta.

Ho perso contro una bambina di nemmeno tre anni! Mi sto proprio rammollendo.

House prova a rimettere la piccola a terra ma lei si aggrappa stretta.

“In braccio!” protesta.

“Questo no!” Rachel però non molla. Alla fine House la riprende.

“Grazie House... belli...” dice la piccola indicando gli occhi del dottore.

House rimane stupito dal complimento della bambina e un sorriso gli compare sulle labbra.

“Infondo nemmeno tu sei brutta.” le dice quasi con dolcezza. Rachel ricambia il sorriso e poi gli da un bacetto sulla guancia. House torna nel suo ufficio e si siede sulla poltrona tenendo la piccola in braccio.

Lisa ha finalmente finito il “giro turistico” con la futura finanziatrice e sta andando a recuperare la sua bambina.

Povera piccola, spero solo che House non l'abbia trattata male o impressionata... pensa dirigendosi verso lo studio del diagnosta. Lisa apre la porta del suo ufficio e lo trova che accarezza dolcemente la testa di Rachel, addormentata tra le sue braccia.

Non ci credo.

“House?” sussurra la donna per non svegliare la bambina. L'uomo si accorge solo allora della presenza di Lisa e, alzandosi in piedi imbarazzato, smette di accarezzare Rachel.

“Finalmente sei tornata. Avevo paura che avrei dovuto tenerla in braccio tutto il giorno per non svegliarla.” dice House passando la piccola alla madre.

“Non l'avrai mica drogata?”

“No, non lo farei mai.”

“Grazie.”

“Direi di niente, ma per questo favore tu sei in debito... diciamo niente clinica per tutta la settimana e tu che ti vesti con abiti che non costringano le mie due amichette a stare troppo coperte?” chiede malizioso. Cuddy sorride semplicemente. Rachel si muove leggermente e Lisa nota la che ha qualcosa in mano.

“Cosa? Perché Rachel ha la tua pallina rossa in mano? Non la fai mai toccare a nessuno!” sussurra sorpresa la donna.

“Non voleva restituirmela,mi ha ricattato dicendomi che avrebbe detto che sono stato cattivo. E' molto furba.” si lamenta House. Cuddy fa per riprendere l'oggetto ma lui la ferma.

“Non vorrai svegliare il piccolo raggio di sole?” domanda istintivo. Poi accorgendosi della gaffe cerca di rimediare. “Non ne ho voglia di sentirla piangere. Tienila tu, me la ridarai quando si sveglierà.”

Cuddy annuisce e esce dallo studio.

Forse, quella bambina non è poi così male...

Lisa si dirige nel suo studio. Una volta entrata posa la piccola sul divanetto e la copre dolcemente.

“House ha ragione, tu mi assomigli molto, anche tu sei rimasta ammaliata vero piccola mia?” domanda in un sussurro Lisa prima di darle un dolce bacio. In quel momento House passa davanti al suo studio e le sorride vedendola. Lei ricambia.

“Forse questo potrebbe essere un nuovo inizio.”

The End?