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Autore: _Pan_    03/10/2010    4 recensioni
Un'altra Yuka/Izumi, scusate, ma dopo quei capitoli del manga, non ho più potuto smetterla XD. Yukki e Yuka si stanno dirigendo verso qualcosa di misterioso e nascosto, ma lei non sa di cosa si tratti e la curiosità la sta divorando. Riuscirà a placarla?
«Dove mi porti?»
«È una sorpresa.»
«Mi piacerà?» non riesce a trattenersi dal fare l'ennesima domanda. Vuole avere una vaga idea di cosa la sopresa riguardi, prima ancora di vederla coi propri occhi. Izumi le sorride, enigmatico.
«Forse.» concede, allora, senza abbandonare la propria espressione.

Parole: 1234
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Yuka Azumi
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'Pensieri e Parole'
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Stand in the Rain

She never slows down.
She doesn't know why but she knows
that when she's all alone,
feels like its all coming down
She won't turn around
The shadows are long and she fears
if she cries that first tear,
the tears will not stop raining down

[Superchick - Stand in the rain]


«Ehi!» Yuka si sente afferrare per un braccio, improvvisamente e sobbalza per la sorpresa. Che diamine di scherzi sono? «Su, vieni! Devo farti vedere una cosa!» non ha idea di come sia finita nel cortile della scuola, sotto quell'albero, persa nei propri pensieri, o del perché il suo adorato sensei la stia trascinando verso il bosco del terrificante Mr. Bear. Si lascia guidare docilmente, dopo la prima protesta, perché sa che se è con Izumi-sensei non le capiterà mai niente di male. Sorride a quel pensiero.
«Dove mi porti?» vuole sapere, però. È davvero curiosa. Da quando lui è riuscito ad accettare i suoi sentimenti, hanno passato molto tempo insieme e Yuka non potrebbe essere più felice di così. Non avrebbe mai immaginato che quel sentimento che ha provato fin dall'adolescenza, sarebbe diventato quel che è ora.
«È una sorpresa.» risponde lui, con tono ovvio. Non potrebbe mai dirglielo, rovinerebbe tutto. Le fa cenno con la testa verso la direzione che stanno per prendere. E lei sorride, decidendo di stare a quello strano gioco che ha escogitato solo per lei.
«Mi piacerà?» non riesce a trattenersi dal fare l'ennesima domanda. Vuole avere una vaga idea di cosa la sopresa riguardi, prima ancora di vederla coi propri occhi. Izumi le sorride, enigmatico.
«Forse.» concede, allora, senza abbandonare la propria espressione. Yuka è senza parole: sensei non è mai stato così misterioso con lei. La cosa non la preoccupa in negativo, ma non fa altro che alimentare la curiosità. «Non ci vorrà molto per arrivarci, rilassati.»
«Arrivarci?» domanda, allora, stupita. Quindi, la sta portando in un posto speciale? È il luogo la sopresa o è qualcosa che si trova lì? Cerca di concentrarsi sulla piacevole sensazione che la sua mano stretta in quella di Izumi-sensei le provoca. Non si sono mai tenuti per mano a lungo, fino a quel momento, almeno. E anche questa è una cosa che Yuka trova bellissima. Decide di smettere di fare domande e godersi il leggero silenzio che è calato tra loro, mentre il cinguettio degli uccelli fa da sottofondo a quell'atmosfera, non appena mettono piede nel bosco adiacente alla sezione elementare. Le aumenta il battito cardiaco, pensando che forse Izumi-sensei vuole dirle qualcosa di importante in un posto che considera particolare. Non vede l'ora di arrivarci, e non vede l'ora di poter sentire di nuovo la sua voce, ma non vuole che a lui sembri che ha fretta. Sarebbe successo tutto semplicemente al momento giusto, come nelle favole migliori.
«Tra un po', prometti di chiudere gli occhi.» le viene un brivido a quelle parole. Il momento sta per arrivare. Lei annuisce, e lui le rivolge il più dolce dei sorrisi. Qualcuno le ha detto che è troppo grande per lei, a cominciare da Naru, ma a lei non importa, e non solo perché Izumi-sensei non dimostra gli anni che, effettivamente, ha. Semplicemente, non può fare a meno di girarsi a guardarlo quando passa, di pensare a lui, anche mentre fa i compiti di matematica, o quando mette a posto la stanza la mattina, oppure mentre all'ora di pranzo fissa un piatto di disgustosa zuppa verdognola, il giovedì a mensa. Perché, in quel momento, poteva essere nell'ufficio del Preside delle Elementari a pianificare chissà quale atrocità se non ci fosse stato lui, lì. E Yuka capisce che tutta la sua vita, in un certo modo, si è costruita grazie a lui. «Adesso.» annunciò, sorridendo come un bambino. Yuka obbedisce, chiudendo gli occhi, e sente poi una carezza sulla guancia: non può evitare di sorridere. Sente le dita del professore che scorrono sul suo braccio per tornare ad afferrarle la mano. Riprendono a camminare e lei rischia di inciampare più volte, ma alla fine si fermano. Yuka aspetta di avere il consenso per aprire gli occhi, mordendosi un labbro per via dell'eccitazione. Ma è solo silenzio ciò che la circonda: l'unica sensazione è la mano del professore stretta nella sua.
«Posso aprirli?» domanda, allora, impaziente. Lo avverte mentre si mette davanti a lei e la sua presenza riesce a tranquillizzarla. Sente che le prende il viso tra le mani, e inconsciamente si protende verso di lui, a occhi ancora chiusi. Avverte chiaramente le sue labbra sulla fronte, che poi si spostano verso le sue, timidamente, come se quel contatto avesse dovuto far rumore. Yuka stringe la mano sulla manica della camicia di Izumi e lo sente sorridere. Si separano lentamente, ma Yuka sta bene attenta a non aprire gli occhi, tentando di calmarsi e riprendere a respirare normalmente.
«Yuka,» la chiama lui, con un'altra carezza. Prima che possa allontanarla, gli afferra la mano, e la stringe. «puoi aprirli, ora, e goderti lo spettacolo.»
E lei lo fa, ma rimane spiazzata per un momento, con la mano tesa nel vuoto. Si tira su, con un lamento e si guarda intorno smarrita, con le palpebre pesanti, prima di realizzare dove si trova davvero. Sorride stancamente, fissando la porta della stanza di Kaoru-sempai. L'ha gentilmente ospitata a casa sua, pensa, accarezzandosi il pancione. Mikan.
Il sogno che ha fatto, non ha mai potuto realizzarlo, perché Izumi non è mai tornato dalla sezione elementare, quel giorno che le sembra molto lontano, ma che non dista neanche un anno. Aveva detto che aveva qualcosa da mostrarle, nel bosco, ma Yuka non ha mai saputo cosa sia. Ora non ha più importanza, purtroppo. Non ora che lui... è morto. Le si mozza il respiro e trattiene un sighiozzo: semmai dovesse permettersi a una sola lacrima di scendere, sa che non finirebbe più di piangere, e non può permettersi di farlo. Le debolezze non sono mai state permesse nel suo mondo, e ora meno che mai. Farebbe stare male anche Kaoru-senpai se le mostrasse ciò che sente veramente. E lei non vuole, per nessuna ragione. Comunque non può recarle altri problemi, sa perfettamente che prima o poi dovrà andarsene, in fondo anche lei aspetta un bambino, non vuole mettere a rischio anche la sua famiglia. Chissà se in altre occasioni i loro figli avrebbero potuto essere amici... magari, in una vita normale. Sospira, pesantemente, accarezzandosi di nuovo il grembo, mentre la luce dell'alba irradia la stanza e le colpisce gli occhi, impedendole di vedere per un secondo. Un rumore la distoglie dal guardare il sole che sorge.
«Sei sveglia?» le domanda la sua cara amica, con uno sbadiglio. Yuka annuisce, spostando lo sguardo da lei di nuovo sull'orizzonte, con un sorriso amaro che le increspa le labbra. Non ha un'idea precisa di cosa abbia voluto dirle Izumi con quel sogno. Rimane incantata a fissare le sporadiche gocce di pioggia che cadono dal cielo, si posano su alcune foglie e poi finiscono sull'asfalto e sulle macchine. Sembra che il cielo voglia esprimere la disperazione che lei ha deciso di confinare in un angolino, ben nascosta alla vista di chiunque. Si sente sfiorare una spalla e si volta di nuovo. Kaoru sembra preoccupata, così si sforza di regalarle un sorriso genuino. «Di' un po', hai fame?»
Chissà che non fosse quello che voleva mostrarle Izumi: la bellezza del mondo. «Un po'.» ammette.

*****

Rieccomi con la mia Yuka/Izumi, ma non temete fan della Mikan/Natsume ne ho scritte due tutte per voi ;). Forse ne pubblicherò una a fine mese. E' solo che il capitolo 137 mi ha ispirata in questo senso e sto cominciando a vedere con un altro occhio le Narumi/Yuka. Niente di personale.
Comunque, come al solito, vi invito a farmi sapere che ne pensate ;) Grazie mille in anticipo.

E ora le risposte alle recensioni di "I Wanna Know You":

marzy93: grazie ^^ con questa spero di averti acconentata :)
feddy_chan555: eh sì, io questa coppia la adoravo già prima di leggere gli ultimi capitoli. Comunque grazie per i complimenti ^^
Aka GirL: grazie ^^ spero che ti sia piaciuta anche questa.

Buonanotte, gente, io mi impaglio :D
  
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