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Autore: soarez    05/10/2010    8 recensioni
Una lettera d'amore
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Patrick Jane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Pensieri di una bambola'
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Ci credete? Sono qui con Patrick!!

 

 

 

 

È finito, Lisbon. Te ne rendi conto? Finito.

Tutto questo dolore, questa sofferenza, questa paura.

Tutto finito.

L’ho preso. L’avete preso.

L’abbiamo preso. Tutti noi. Insieme.

Red John è finito.

Ce l’abbiamo fatta.

Non puoi immaginare come mi sono sentito quando l’abbiamo finalmente catturato.

Non puoi immaginarlo perché non lo sapevo neppure io.

Ero felice? Esaltato? Trionfante? Vendicativo? Ero finito?

Ero finito.

Non c’era più quello che mi dava la forza di continuare, quello per cui strisciavo avanti ogni giorno.

Tutto finito.

Sono andato a trovare mia moglie e mia figlia, sai?

Che ne pensi, Lisbon? Dici che saranno contente?

Saranno contente del fatto che non ho portato fino in fondo la mia vendetta?

Non ho ucciso Red John.

Non me lo avete permesso.

Ero pronto a farlo, ma non me lo avete permesso.

Dovrei ringraziare Cho, che ne dici?

Se non mi avesse puntato l’arma alla testa intimandomi di gettare la pistola, probabilmente avrei sparato.

In quel momento l’ho odiato.

In quel momento ho odiato tutti voi.

In quel momento odiavo John, voi, me stesso e il mondo intero.

Lui aveva ucciso le mie donne, perché io non potevo uccidere lui?

Ho continuato ad odiavi  per molte settimane.

Vi ho abbandonati. Dovevo farlo, mi dispiace.

Avevo bisogno di tempo per capire cosa fare della mia vita.

Non avevo più uno scopo, non avevo più nulla.

Ed è nel nulla più totale che ho capito che ero finito senza di voi.

Prima ero accecato, non vedevo come eravate diventati il mio mondo, la mia famiglia.

La mia nuova bellissima famiglia.

E sono tornato da voi, strisciando.

Non mi avete giudicato, non mi avete chiesto spiegazioni.

Mi avete accolto. Di nuovo.

Dannazione, sono un uomo, non dovrei piangere, ma mi avete commosso.

Mi avete ripreso tra voi, avete rispettato i miei tempi, i miei spazi, nonostante tutti i guai che vi ho sempre causato.

Non posso fare altro che ringraziarvi.

Non so fare altro che ringraziarvi.

Non ho altro da fare.

Ma siamo di nuovo qui, giusto?

Siamo di nuovo tutti insieme.

Siamo una famiglia.

Adesso Wayne e la piccola Grace hanno ripreso a frequentarsi.

E non fanno neppure lo sforzo di nasconderlo.

Cho…beh, Kim è sempre Kim, probabilmente il mio migliore amico.

Sempre fedele, sempre freddo, non ti abbandonerà mai.

Cascasse il mondo. Tu sei il suo capo, e così rimarrai fino alla sua morte.

Ho sempre sospettato che fosse un tipo romantico. Una visione un po’ distorta di romanticismo, ma dettagli.

E tu, Lisbon. Ti avevo lasciato piccola e forte, e ti ritrovo piccola e ancora più forte.

Sei la tigre che ho sempre ammirato, di cui mi fidavo e continuo a fidarmi.

Mi divertivo a farti impazzire. Mi divertivo da matti.

Ma questi due mesi di mia assenza ti hanno fatto davvero bene.

Sei rilassata. Immagino abbiate smaltito un po’ di scartoffie burocratiche, vero?

Beh, ammetti che questi due mesi sono stati rigeneranti per tutti.

Ho avuto modo di pensare. Pensare molto seriamente.

Alle mie priorità, adesso che è tutto finito.

Ho capito una cosa importante.

I miei due angeli non vorrebbero che continuassi a flagellarmi per quello che è successo.

Penso che preferirebbero che io sia felice. Non pensi anche tu, Lisbon?

E io ora sono felice.

Sono davvero felice, qui, con voi, la mia famiglia.

Non prometto che non farò altre cazzate. Continuerò sempre e comunque a cacciarvi nei guai, e mi divertirò a farlo.

Ma non farò mai, mai nulla che possa allontanarvi da me.

La mia famiglia.

 

 

 

 

 

 

Okay, okay, siete deluse che non sia una lettera d’amore a Teresa.

Però è una lettera d’amore. Una lettera d’amore alla squadra.

Okay, particolare: mentre la scrivevo stavo pensando alla scena finale dove John e Jane si troveranno faccia a faccia.

Mi sono detta: “possibile che Jane non abbia il coraggio di sparare? Ma così sarebbe un clichè enorme.

Okay, vediamo di trovare un’altra opzione. Uhm, lo uccide Lisbon?

No no, già pensato. Okay, John non muore. Ma come impedisco a Patrick di ucciderlo?”

E in quel momento, mentre parlavo da sola in treno, con il ragazzo del sedile davanti che mi guardava come se avessi avuto le orecchie a punta e il sangue verde, mi è apparso Kim di fianco.

Mi ha guardato e ha detto: “io gli sparerei”

*.* “Kim, ma sei un genio!!!”

Ed è per questo motivo che Kim ha fermato Patrick.

Bene, questa cosa è nata in 30 minuti in treno.

Io vi consiglierei di leggerla ascoltando la canzone Play the game dei Queen.

Non tanto perché centri qualcosa, solo che mentre la scrivevo la stavo ascoltando.

Vabbè, fate come volete.

 

Ringrazio quelle che hanno recensito Walter or not Walter? This is the question.

 

POLVERE FOR PRESIDENT, LA SENSITIVA RESTI DOV’E’, CHOvsJANE FOREVER, W CHISBON, NICK WIN, LIN DOCET, LUNGA VITA ALLA STIRPE MICE!

Soarez

   
 
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