Fanfic su artisti musicali > Muse
Ricorda la storia  |      
Autore: BJgirl    06/10/2010    3 recensioni
Litigare...quanto può essere brutto? E quanto può farti capire cosa è una persona per te?
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dominic Howard, Matthew Bellamy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

I personaggi di questa storia non mi appartengono, non fanno queste cose e non mi pagano.

 

"E fottiti cazzo!"

"Alla fine! Io?!"

"Vaffanculo"

"Non te ne puoi andare così! Matt!"

Una porta sbattuta in faccia. Bella risposta. Più chiara non poteva essere.

E stavolta vaffanculo te lo urlo io.

Stronzo.

"Matt, ci sono rimasto male. Io ho spostato un mucchio di roba per venire qui"

Cosa c'è di tanto sbagliato in questa frase?!

Cazzo,la prossima volta vai a farti fottere. 

E si così vediamo come...

AL DIAVOLO! 

Riesci a farmi odiare me stesso. 

Perché lo so che quando mi chiami e mi cheidi di incontrarci perché ne hai bisogno, 

o quando i tuoi occhi mi supplicano al posto delle tue parole, io non so dirti di no.

E mi odio per questo.

E' come se mi annullassi.

E questo non va bene.

Non perché io non voglia fare tutto e anche il resto, l'impossibile per te. 

Ma semplicemente ho la mia vita. E non può ruotare tutto intorno a te. 

 

 

E sono passati due giorni.

Oggi ci sono le nuvole. Sono anche belle. E' bello quel velo di tristezza che emettono.

E' consolante. E' una sorta di calore.

QUello che mi manca di te.

Mi manca il tuo calore, la tua presenza. 

Mi mancano i tuoi messaggi.

Che diavolo è che..ah. Un nuovo messaggio.

E' il tuo.

"Vediamoci al parco. La panchina che abbiamo marchiato. Alle 4 di oggi. Dobbiamo parlare"

Oh, e come se dobbiamo parlare. 

Sono le 3 e mezza. 

Bene, per una volta, sono contento che hai programmato una cosa all'ultimo minuto.

Mi ci vuole giusto mezz'ora per arrivare al parco. E ovviamente lo sapevi.

 

"Sei comodo?"

"Aha"

"Potresti degnarti anche di farmi un po' di spazio"

"Sono piccolo. Ci entri"

"Ok allora io vado"

"No mi alzo"

"Grazie"

"E' comodo allungarsi su questa panchina"

"Lo so Matt. Ci ho passato pomeriggi interi a fissare il cielo steso su questo ammasso di pietra"

Matt aveva la chiena curva, con un gomito poggiato sul ginocchio e l'altro braccio lungo il corpo. 

Fissava un punto all'orizzonte che molto probabilmente non esisteva.

Io ero appoggiato allo schienale della panchina e lo fissavo. Finalmente si girò

"Dom.."

"Aha"

"Dom ti prego non parlare a monosillabi"

"Mmmh Mmmh"

"Oh ti prego Dom mi viene l'ansia.."

"Basta che ti muovi!"

"Eh...ecco...allora...io...beh..vedi quando abbiamo litigato?"

"E come me lo scordo, vorrei sapere, di grazia"

"Eh..bene..io vol..volevo chiederti scusa..p-per come mi sono comportato e...e DOm ti prego"

"Matt..però non piangere..ora perché stai piangendo?"

Poggia le ginocchia sulla panchina e si gira verso di me e, sebbene di lato, mi abbracia forte e mi fa girare, 

mi affonda il viso nel petto e singhiozzando cerca di continuare

"Io..questi giorni...sono stati..i più brutti della mia vita...terribili...Dom ti prego...non lasciarmi..non essere 

arrabbiato con me...ti prego...ti scongiuro D-Dom.."

E' così tenero. 

Gli prendo il ciso tra le mani e gli faccio alzare lo sguardo.

Quel blu, affondato nel rosso degli occhi causato dalle lacrime, è impossibile da sopportare. 

"Matt..se mi prometti di non essere arrabbiato io..ora sento il bisogno di fare una cosa e..non so come tu possa prenderla

però.."

Si avvicina ancora di più, aggrappato al mio collo, come un bambino.

Ora basta...

Mi avvicino anche io, gli alzo ancora un po' di più il viso e poggio le mie labbra sulle sue.

Matt è un po' incerto, ma dopo pochi secondi risponde.

La sua lingua bagna le mie labbra, così decido di baciarlo davvero.

Metto la sua mano dietro il collo, lo stringo e decido di far entrare in contatto le nostre lingue.

Matt, però, ha avuto la mia stessa idea. 

Restiamo un po' a baciarci e a giocare cojn le nostre labbra.

Poi Matt si stacca e mi guarda con gli occhi ancora lucidi.

"Dom...io"

"Shh Matt...basta non parlare.."

"Ma sono solo 3 parole.."

"Me ne vado?"

"Eh?"

"Le tre parole, sono me-ne-vado?"

"Stupido"

"E allora, quali sono?"

"Io ti amo"

E mi spiazza.

"Le..le hai dette davvero?"

"Beh si..."

Così si allunga di nuovo sulla panchina mettendo la sua testa dulle mie gambe.

"Tu lo sai che fino a due minuti fa eravamo solo amici, migliori amici, Matt?"

"E ora?"

Chiede con un po' di paura nella voce e soprattutto negli occhi.

Sono gli occhi la tua anima, Matt.

"E ora tu,per me, sei quello che mancava nella mia vita"

"Ma io c'ero anche prima! L'haidetto anche tu!"

"Hahah sei proprio un bambino Matt!"

"Mamma, quando mi compri i marshmellow???"

 
 

Hem....il prblema principale di tutta la storia è: non sono sicura che marshmellow si scriva così xDD

E poi, per il comportamento di Matt quando chiede scusa ho preso spunto dalla sottoscritta in una situazione analoga che non voglio rivivere MAI PIU'.

Va beh, ma questo non c'entra xD 

Grazie davvero a tutti quelli che hanno recensito "Nothing comes to mind".

Davvero, mi sono commossa. 

See you soon (spero xD)

XxX

 
 
 
 
 
 
 
 
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Muse / Vai alla pagina dell'autore: BJgirl