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Autore: Appleeatyou    07/10/2010    7 recensioni
-“ Come?”-
-“ Ho chiesto: cos’è un contraccettivo orale?”-
Light rimase a bocca aperta, ma la sua mente lavorò febbrilmente per cavare un ragno dal buco perfino in quella situazione, possibilmente rivendendo il ragno ed subaffittando il buco.
[3L: LLightLove.... in chiave comica.]
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: L, Light/Raito
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Niente ivi narrato è accaduto realmente. Nulla mi appartiene tranne la vicenda in sé e per sé, e ovviamente la userò come fonte di sostentamento per le mie piante grasse.
Attenzione: chi ama Light ed Eru in atti romantici e/o pucciosi si astenga dal leggere.
Non ho letto tutte le storie del sito, ma mi auguro di non aver scritto niente di troppo trito.
AttensciòN: Comicità latente.
Buooona lettura <3



-" Ryuuzaki, capisco che a venticinque anni un ragazzo senta la necessità di lasciar fuoriuscire certi istinti sopiti nel proprio corpo da tanto tempo...
... ma per favore, potresti smetterla di incitare quei due cani che si stanno accoppiando? Almeno lascia la bandierina e la vuvuzelas!

 

 

 

 

Why Light ricorse a Rem to kill Ryuuzaki





 

Light aveva da poco riacquistato la memoria, e stava tentando di scoprire il vero nome di Ryuuzaki senza dover necessariamente ricorrere allo Shinigami Rem. Quello sarebbe stato il piano B.

Il piano A era semplice: fare dire al caro vecchio e morto-il–più-presto-possibile Ryuuzaki il suo vero nome. Banale e difficile da realizzare, ma non impossibile.

In fondo l’aveva già liberato dalle manette, no? Dal “probabilmente Light non è Kira” al “sicuramente Light non è Kira, quindi sveliamogli in tutta tranquillità il mio maledetto nome” il passo era breve.

-“ Light-kun?”-

-” Cosa?”-

-“ Ho una domanda, ma non so se mi risponderai.”-

-” Dimmi.”- borbottò, immerso nei suoi pensieri e particolarmente impegnato a non dar segno di fare altro che sorvegliare i monitor dove capeggiava la figura di Misa.

-“ Cos’è un contraccettivo orale?”-

Light non rispose per qualche secondo, non avendo compreso la domanda. Quando finalmente gli giunse la corrente al cervello, i suoi neuroni ne rimasero folgorati.

-“ Come?”-

-“ Ho chiesto: cos’è un contraccettivo orale?”-

Light rimase a bocca aperta, ma la sua mente lavorò febbrilmente per cavare un ragno dal buco perfino in quella situazione, possibilmente rivendendo il ragno ed subaffittando il buco.

Ci arrivò dopo qualche secondo, trattenendosi a stento dal ridere sguaiatamente per il suo ingegno

smisurato[ per il mago è dono grato!

Sembro Codetta Corvonero, e che cazzo].

-“ Te lo mostro.”- esclamò con un sorriso che lo faceva apparire lievemente folle, accendendo gli altoparlanti nella camera di Misa.

-“ Misa?”-

-“ Dimmi Light, tesoro?”- trillò la ragazza, tentando di assumere una posa plastica e sensuale nonostante fosse spalmata sulla poltrona come una marmellata depressa e in bigodini.

Che peraltro erano inutili, dato che i capelli di Misa non si arricciavano neanche a minacciarli con carta stagnola e ferro rovente.

-“ Ormai siamo giunti ad un certo punto della nostra conoscenza reciproca, un punto dove ormai sarebbe luogo cominciare a vivere come una vera coppia…”- cominciò Light.

Ryuuzaki lo osservava attentamente, il capo reclinato fin quasi a toccare la spalla destra e gli occhi scuri enormi e… ehm, tondi e… ehm, vitali quanto quelli di un gufo impagliato non davano segno di seguire il suo ragionamento.

Lo scoprirai, Ryuuzaki, pensò Light.

-“ Davvero, tesoro?”- trillò Misa risollevandosi dal suo stadio di marmellata ed ergendosi a quello di confettura. Con i pezzetti di frutta dentro, per giunta. Esatto, proprio quelli che non vogliono sapersene di restare spalmati sopra la fetta biscottata e si innalzano orgogliosi del motto non mi piego e neanche mi spezzo. Sono troppo molle e caramellato.

-“ Esattamente. Dato ciò, io credo che sarebbe il caso, ormai, di affinare il nostro rapporto raggiungendo il punto cruciale della vita di coppia, quello in cui…”-

-“ Oh, Light! Vuoi finalmente, dopo settantatré capitoli di autoerotismo, venire a letto con me?”-

Light rimase leggermente sorpreso sulla parte dell’autoerotismo, ma non perse la sua baldanza –“ NO.”- quasi strillò nel microfono, poi si accorse del suo grido molto poco virile e si corresse. –“ No. Volevo solo dirti di tenerti pronta, ti sto per mandare un carico di mie camicie da lavare. Con bicarbonato e ammorbidente, cara, come fa la mamm… ehm, come fanno.... le… le… aburgabum “- bofonchiò e chiuse la comunicazione, non sapendo cosa avesse detto o cosa Misa avesse capito [niente, a giudicare dall’espressione che era ritratta nel monitor] e non essendo intenzionato a scoprirlo. A quel punto si voltò verso Ryuuzaki, con un sorriso da bravo ragazzo che tenta di insegnare che il cielo sta su e la terra giù ad un bambino volenteroso ma ottuso.

-“ Chiaro, Ryuuzaki?”-

Il detective reclinò ancora un po’ il capo, facendo nascere in Light il sospetto che ogni piano sarebbe stato inutile, dato che quel cogl… bambumba[?] si sarebbe spezzato il collo da solo.

Così non fu. Evidentemente l’epistrofeo e l’atlante avevano deciso, in comune accordo con il midollo spinale, di restare attaccati ancora qualche altro giorno.

Peccato.

-“ Ammorbidente?”-

-“ Uh?”-

-“ Un contraccettivo orale è il segreto per far lavare le camicie alla tua ragazza ed ottenerle bianche e inamidate…?”-

Light per un attimo fu intenzionato ad appendersi al soffitto e strillare a pieni polmoni come uno… uno… ehm… sì, uno strillone orfano, poi si rese conto che l’orfano era l’altro [ e lui lo strillone mentale rimbambito, per giunta, ma questo Ryuuzaki non doveva saperlo.] e si ridiede contegno.

-“ No, Ryuuzaki. La parte di prima.”-

-“ Ah. Vuoi dire la parte dove rimbambisci la tua ragazza di parole –che non capisce- per costringerla a…?”-

-“ No. La parte dopo.”-

-“ Ah. La parte in cui crei uno spietato ed impari confronto tra la totale incapacità di Misa verso le faccende domestiche con la dimestichezza di tua madre riguardo le tecniche di lavaggio delle camicie?”-

Ma che cazzo sta dicendo?, chiese l’emisfero destro del cervello di Light all’emisfero sinistro, ma nessuno dei due seppe trovare un filo logico. L’unica cosa che aveva capito era che Ryuuzaki non aveva capito e che era ossessionato dalle camicie. Che per giunta non indossava.

-“ Le camicie non c’entrano.”- mormorò a scanso di equivoci.

-“ Ah.”- fu la risposta di Ryuuzaki.

-“ La contraccezione orale è quella parte in cui qualcuno ti chiede di andare a letto con lui e tu gli rispondi no.”- spiegò Light, senza passargli per la mente che sarebbe stato più semplice passare alla teoria senza mettere in mezzo la pratica. Come tanto tempo fa non gli passò per la mente il fatto che, se si fosse limitato ad ignorare prima l’appello di Ryuuzaki in televisione e poi Ryuuzaki stesso, avrebbe potuto evitare dodici volumi di manga basati su pippe mentali.

La miglior tattica è l’indifferenza. Spiegateglielo, per l’amor del cielo.

Ryuuzaki parve riflettere un attimo, servendosi ampiamente di dolcetti.

Light lo fissò.

Ryuuzaki morse un tartufo.

Light continuò a fissarlo.

Ryuuzaki masticò il tartufo.

Light si ostinò a fissarlo.

Ryuuzaki finì il tartufo.

Light perse i bulbi oculari che rotolarono allegramente per la stanza, ma ancora non si diede per vinto e continuò a fissarlo. Dal pavimento. Raccapricciante.

Misa si accarezzò le basette.

Matsuda vinse il premio Nobel  per la fisica [capito quanto tempo è passato?].

Ryuuzaki spazzò via la muffa da un dolce alle mandorle, poi si decise a parlare.

-“ Ah.“-

-“ Ah cosa?”-

-“ Il messaggio era andato leggermente perso nella moltitudine di parole che hai usato.”-

-“ Capisco.”- disse Light, non avendo in realtà capito. Aveva capito solo che Ryuuzaki aveva capito.

Bene.

-“ Quindi,”- riprese allora il detective, esattamente come Light si era aspettato –“ Se io dicessi “Light, vuoi venire a letto con me?”, la contraccezione orale sarebbe il tuo…”-

-“ Sì.”-

Ryuuzaki si bloccò a metà di un morso.

-“ … rifiuto.”- finì, credendo di aver capito fischi per fiaschi e pincopanco per pancopinco  –“ Non è così, Light. Tu dovresti dire no, altrimenti la contracce…”-

-“ Ryuuzaki, Ryuuzaki, Ryuuzaki.”- mormorò allora Light con voce bassa e sensuale.

Il detective spostò lo sguardo verso di lui –“ Mi hai chiamato?”-

Light alzò gli occhi al cielo, mentre metaforicamente si sputava sui palmi e si preparava ad un impresa ardua come sedurre Ryuuzaki.

O mio Dio. Vuole sedurre Ryuuzaki!

Sedurre. Ryuuzaki.

Non ce la faccio a scrivere.

Scrivi, scrivi, cara. Il peggio deve ancora arrivare. Vuoi una mela?

… Grazie, Ryuk. Tu sì che mi risollevi il morale. E no, non voglio una mela.

Tanto non te l’avrei data comunque.

Grazie, Ryuk. Manderò una foto del tuo bellissimo boa piumato al WWF per ringraziarti come si deve. C’è la possibilità che ti indichino come unico responsabile dell’estinzione del Dodo. O magari ti ficcheranno in qualche museo come fase intermedia nell’evoluzione dal porco all’uomo.

Ah, attento al naso, Ryuk. Fossi in te non lo sbandiererei ai quattro ven… cough.

Dicevamo: Light voleva s-sedurre Ryuuzaki.

Ugh.

-“ Noi siamo due uomini, Ryuuzaki… non abbiamo bisogno di alcuna contraccezione…”- sussurrò suadente.

Ryuuzaki lo fissò con un dito sulle labbra, assumendo in viso l’espressione della rana al cospetto di un insetto. Per un attimo la sua mente fu attraversata dalla possibilità di usare quella fottuta posizione da girino per saltare oltre Light e darsi alla fuga, come se ai piedi avesse gli Stivali delle Sette Leghe. Poi si rese conto che non portava neanche le calze, e che soprattutto Light voleva… fare… con lui.

Light. Con lui. Quello.

Le percentuali salirono al novantanove percento quando Light tentò di sederglisi in braccio, finendo invece a cavalluccio sulle sue ginocchia. Con il bacino a contatto del naso di Ryuuga.

Penetrazione nasale?

Bingo!, trillò la mente di Light. Beh, quasi bingo. Se solo fosse riuscito a centrare la bocca…

-“ Allora, Ryuuzaki…”-

Il detective stava fissando il davanti di Light con occhi sbarrati. No, non era meravigliato di fronte a cotanta bellezza.

I suoi occhi erano sempre spalancati, no? Stiamo parlando di Ryuuzaki. R-y-u-u-z-a-k-i. E poi si stava chiedendo dove Light volesse andare a parare, dato che in quella posizione poteva al massimo dare una capocciata al suo caz… ehm… pen… ehm… membro. Ecco, membro.

-“ Non sarebbe bello…”- mormorò allora Light, scendendo dalle ginocchia [scomode, una rotula gli si era ficcata in cu… tra le natiche] di Ryuuzaki e fissandolo dritto negli occhi –“ Se potessi sussurrare il tuo nome mentre…”-

Ryuuzaki si limitò a fissarlo. –“ Lo sai il mio nome.”-

Light si sporse qualche altro centimetro, finendo naso contro naso –“ No, non Ryuuzaki…”-

-“ Chiamami Hideki Ryuu…”-

Light si sporse qualche altro millimetro, finendo fronte contro fronte [ e per poco il naso di Ryuuzaki non gli fece saltare via un occhio dall’orbita] –“ No, neanche Hideki Ryuuga…”-

-“ Chiamami Eru.”-

Light si sporse qualche altro millesimo di millimetro, finendo pupilla contro pupilla [ahia] –“ No, neanche Eru…”-

Ryuuzaki, allora, sospirò.

Sospirò di nuovo.

Sospirò ancora.

Prese una bombola di ossigeno.

Inspirò.

Espirò.

Fischiettò.

E finalmente si decise ad agire: staccò le pupille di Light dalle sue, afferrando deciso le sue natiche.

Light spalancò la bocca, incredulo.

-“ Mi dispiace, Light. Non ti dirò il mio vero nome. E adesso spogliati.”-

-“ C-che co…?”-

-“ Ah, per tua informazione, le probabilità che tu sia Kira sono salite al sessantanove percento.”-

-“ C-che co…?”-

-“ Ah, no, non spogliarti. Piegati, che a spogliarti ci penso io.”-

-“ C-che co..?”-

Il resto è storia.

 

 

Un po’ di tempo dopo, Light riemerse dalla camera da letto, decisamente scompigliato, decisamente scioccato e decisamente…

-“ Light, cosa è successo?”-

-“ Niente, papy. Dovevo solo prendere un cannolo per Ryuuzaki tesoruccio.”-

… e decisamente checca.

Fu allora che un giovane Adone venticinquenne, una immane bellezza di un metro e settantanove d’altezza per cinquanta chili di peso, con affascinanti occhiaie da “uomo senza sonno” [altro che Chistian Bale!]  e costole sporgenti che facevano pietà al più affamato dei cani uscì a sua volta dalla camera da letto, si caricò Light sulle spalle scarne e tornò nella stanza.

Il tutto condito da parole che Soichiro [il povero ignaro che aveva beccato Light alla ricerca del cannolo] implorò di aver frainteso.

-“ Mi basta il tuo di cannolo, Light-chan.”-

Soichiro rabbrividì.

Ryuuzaki aveva appena chiamato suo figlio Lucetta.

Lucetta.

Qualcosa di più elegante come abat-jour era chiedere troppo?

Perché non aveva chiamato suo figlio con un nome banalmente giapponese, tipo Kudo o Seiya o Bartolomeo?

Perché Light stava cerando un cannolo nella stanza dei computer?

Perché Yagami, al contrario, si leggeva I’m a Gay?

Ugh.

 

Forse ho sbagliato. Questa non è la storia del “perché Light ricorse a Rem per uccidere Ryuuzaki”.

Questa è la storia di come Soichiro ebbe il suo secondo attacco cardiaco.

E stavolta non c’entrava né Kira-uno, né Kira-due, né Kira-tre, né Kira-quattro, né x-Kira e neanche quel povero cristo di Mello.

E vabbè.

Così va la vita.

 

End [of delirium]

Note autrice.

 

O mia bella madunnina.

Credo sia meglio, prima di ogni atra cosa, narrarvi da cosa ha preso spunto questa vicenda.

Precisamente da una frase di Woody Allen, per meglio dire una citazione. Suona [tralalà] più o meno così:

 

Contraccettivo orale.

Un giorno ho chiesto ad una ragazza di venire a letto con me, e lei ha detto di no.

 

Banalmente banale, vero?

Spero, più che vi sia piaciuta, che vi abbia fatto sorridere. Quello era l’intento principale di questa storia.

Non ho niente da dire riguardo questa vicenduola, tranne che con essa ho tentato di prendere in giro principalmente me medesima, che vedo di buon occhio la coppia Light/L. Solo che scrivere una one-shot canonica non mi andava affatto, e quindi ho tentato di rendere il tutto leggermente comico.

Bah, devo dire però che mentre scrivevo la storia si sviluppata da sé: infatti nella versione che io avevo pensato Light rimaneva scioccato da… ehm… Ryuuzaki e implorava Rem di ucciderlo il più velocemente possibile.

Invece mi è saltata alla mente quest’altra prospettiva e ho preferito l’ultima. Si vede nel finale xD Non ha caso ho scritto:  Forse ho sbagliato. Questa non è la storia del “perché Light ricorse a Rem per uccidere Ryuuzaki”.

Questa è la storia di come Soichiro ebbe il suo secondo attacco cardiaco.

Il titolo è volutamente a metà tra italiano e inglese :D Diamo inizio ad una nuova moda, nevvero? I titoli a metà! Basta con questo inglese [talvolta IPER errato] /rare puntatine nel giapponese[sbagliato]/qualche sprazzo di tedesco e francese.

In ogni caso, spero di avervi fatto passare un piacevole quarto d’ora.

 

 

 E.

 

 

 

Nel testo sono sparsi vari richiami presi da libri/film/battute.. Eccoli elencati in ordine di comparsa.

 

-[…] cavare un ragno dal buco […] rivendendo il ragno ed subaffittando il buco-> Presa da “Le cicale 2006”, è una battuta detta da Diego Parasole [numero 1135] e riferita al Berlusca. La versione orignale è: B[Beyond Birthday?]. è un tale genio della finanza da essere l’unico in grado di cavare un ragno dal buco, rivendere il ragno e subaffittare il buco.

- L’ingegno smisurato per il mago è dono grato -> E’ la frase scritta sul diadema di Rebecca Ravenclaw, tratto da Harry Potter e i Doni della Morte.

- Che il cielo sta su e la terra giù -> modo di dire che io non avevo mai sentito, ma che ho letto per la prima volta in un racconto di Stephen King. Non chiedetemi quale, non ricordo, ma credo fosse una storia autoconclusiva. Ma non ne sono certa, badate bene. Indi, questa espressione è un modo di dire che ho fatto mio :3

- Bambumba -> il Grande Babumba. Nananana <3

- Come tanto tempo fa non gli passò per la mente il fatto che, se si fosse limitato ad ignorare prima l’appello di Ryuuzaki in televisione e poi Ryuuzaki stesso, avrebbe potuto evitare dodici volumi di manga basati su pippe mentali- -> Una domanda che attanaglia MOLTI fun [io]: ma se Light si fosse limitato ad ignorare Eru, non sarebbe stato tutto più facile? Ci sarebbero stati dodici volumi dotati di balloon dimensione vignetta? Cosa c’è dopo la morte? Dove siamo ora? Dove andiamo? Chi siamo? Esiste Babbo Natale?

- Stivali delle Sette Leghe -> tratto da Il Gatto con gli Stivali [ ma va?]. Sono particolari calzature, prima di proprietà di un orco e che il Gatto sgraffigna, che permettono di ricoprire ampie distanze in pochi secondi… guh.

- E adesso spogliati -> no, non è tratta da niente. Mi ricorda vagamente una canzone che faceva “E adesso spogliati, come sai fare tu” di Riccardo Cocciante [tratto da Bella senz’anima] ma non ho pensato a questa canzone mentre scrivevo.

-“ Uomo senza sonno [Altro che Christian Bale] -> pellicola del 2004 [titolo originale El Maquinista] incentrata su di un uomo che perde il sonno, finendo per avere una faccia simile a quella di Ryuuzaki. L’attore protagonista è Christian Bale [quello che fa Batman, ciuccioni!]. Ecco spiegato il mistero.

- Perché Yagami, al contrario, si leggeva I’m a Gay? -> leggete Yagami al contrario secondo lo schema  2 1 3 e poi ditemi se non ho ragione.

-  […]Kira-uno, né Kira-due, né Kira-tre, né Kira-quattro, né x-Kira e neanche quel povero cristo di Mello -> Rispettivamente, per chi avesse le idee non chiarissime: Light, Misa, Higuchi, Mikami, di

nuovo Mikami e… beh, Mello.

  
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