"Caro diario...da quanto tempo sto scrivendo nelle tue pagine? Cinquant'anni? Sessanta? Oramai non me lo ricordo più. Sono
invecchiata...la mia memoria non funziona più bene come una volta.
Sta mattina non ricordavo più dove ti avevo lasciato l'ultima volta, cercando nei vari cassetti ho trovato per puro caso una
vecchia foto del mio Theodore. Nella foto era insieme ad Alvin e Simon, era ancora giovanissimo...l'età in cui l'ho conosciuto.
L'ho presa in mano e l'ho fissata per un'intera ora, e mentre guardavo il suo volto tenero e sorridente, piangevo...piangevo
come non ho mai pianto da anni. Poi mi sono fatta forza, sono salita in soffitta e ho recuperato una vecchia cornice che poi ho
usato per la foto. Adesso la sto tenendo qui, di fianco a me, e ogni tanto la osservo ancora, costringendo me stessa a contenere
le lacrime.
Eh, mia cara Eleanore...gli anni migliori sono passati, e con loro anche molte delle cose belle della vita. Mi mancano tutti, mi mancano
le mie sorelle, mi mancano Theodore e i Chipmunks, mi manca Dave, mi manca Beatrice.
Non riesco a credere che tutte queste cose un tempo facevano parte della mia vita...mi sembra troppo distanti, troppo lontane...mi
sembrano ricordi di un'altra vita...una vita molto diversa da quella che ho adesso. Una vita fatta di musica e danze, di avventure
e scoperte, di persone speciali.
Alvin e Brittany da ragazzi erano sempre in competizione per il successo, litigavano in continuazione e il più delle volte finivano per odiarsi
a vicenda, ma poi sono cresciuti, sono maturati, si sono sposati, e hanno avuto un figlio. Hanno vissuto una vita felice e serena, ma hanno
scelto di sacrificare i loro sogni di fama e gloria per dedicarsi interamente alla famiglia.
Simon e Jeanette si sono messi insieme durante l'università e si sono sposati dopo la laurea. Hanno avuto due figlie, entrambe incredibilmente
simili a Brittany, e tutti e quattro insieme hanno viaggiato per il mondo.
Io e Theodore ci eravamo sposati per ultimi...aspetta un attimo...non è facile rievocare questi ricordi...un tempo mi davano gioia, ma adesso...ora
che lui non c'è più...ripensarci mi causa molta tristezza...ricordo che eravamo andati a un pic-nic, eravamo soli...lui mi chiese di aprire il cestino
e passargli una bibita, quando lo aprì trovai dentro due biglietti per Parigi, era stato meraviglioso...avevo accennato solo una volta il mio desiderio
di andare a Parigi, ma quell'unica volta è stata sufficiente per Theo.
Arrivati a destinazione, la prima sera abbiamo cenato sulla Tour Eiffel, ed è stato lì che Theo mi ha fatto la proposta.
Dopo la luna di miele siamo tornati ad abitare a casa con Beatrice, lei era molto anziana, e non ci sentivamo di portarla in una casa di riposo.
Ci prendemmo cura di lei fino alla fine, e quando giunse l'inevitabile, sei anni dopo, lei ci lasciò in eredità la casa, quella che poi sarebbe rimasta la nostra per sempre.
Due anni dopo la morte della signorina Miller, nacque William, nostro figlio. Theo non faceva che ripetere che Will aveva preso il meglio da lui e i suoi fratelli.
Non aveva torto...vispo e allegro come Alvin, intelligente come Simon e amante della cucina come i suoi genitori, questo è Will.
Quanti anni sono passati, quanto è cambiata la vita da allora...ho deciso che questa sarà l'ultima volta che scriverò sulle tue pagine, caro diario. Rievocare i
ricordi della vita trascorsa per me è troppo duro da sopportare...la mia vita è cambiata, ho perduto molto, ma ho anche guadagnato qualcosa di nuovo.
Tu sai bene di che parlo, caro diario, adesso mi staranno sicuramente aspettando in cucina...
Addio, mio caro amico...e addio anche a te, Theo..."
Mi alzo dalla sedia con fatica e mi avvio con calma verso la porta, prima di uscire dò un'ultima occhiata alla pagina del diario...dovrei chiuderlo e riporlo in
libreria, ma per il momento può aspettare, nessuno andrà a curiosarci.
Esco dalla stanza, percorro il corridoio e comincio a scendere le scale, quando sento una vocina chiamarmi << Hey nonna! Ci sei? >
<< Si... >> rispondo io << ...un attimo, arrivo! >>.
Scesa dalle scale mi ritrovo assalita da sei piccoli chipmunk scatenati, tre maschietti e tre femminucce, i nipoti dei Chipmunks e delle Chipettes.
C'è Mickey, nipote di Alvin e incredibilmente simile a lui, Timothy, che invece è l'incarnazione perfetta di Simon e Andy, tale e quale al mio Theo.
Poi ci sono Lucy, Martha e Nadia, rispettivamente Brittany, Jeanette e me. Che sono le figlie di William.
I loro genitori li portano sempre da me perchè faccia da loro baby-sitter mentre lavorano, e a me non dispiace affatto, riempiono il mio cuore gonfio di tristezza di una
gioia indescrivibile e mi aiutano a dimenticare il passato.
Tiro fuori dal forno i biscotti che ho appena finito di preparare e li appoggio al tavolo, i sei ragazzini si avventano su di essi e se li litigano avidamente.
Mi metto a ridere quando Lucy strappa dalle mani di Mickey il biscotto appena preso, esattamente come avrebbe fatto mia sorella Brittany al suo Alvin.
<< Nonnina, tu non mangi? >> mi domanda Martha, che con quei suoi occhiali assomiglia come una goccia d'acqua a Jeanette.
<< Si, cara, arrivo subito! >> le rispondo. Guardarli così spensierati e allegri mi fa tornare in mente la mia infanzia. I Chipmunks e le Chipettes!
Chi sa se anche loro hanno delle doti canore segrete? Sono sicura di si! Ma per ora non ho fretta di scoprirlo...hanno solo sette anni, sono ancora molto giovani!
Mi siedo a tavola e comincio a mangiare i biscotti in loro compagnia, sono loro la mia vita adesso.