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Autore: LipsOfBlackPearls    10/10/2010    0 recensioni
La storia di tante donne, la storia di Madeline.Una bambina la cui vita è stata rovinata per una cosa chiamata razzismo.
"Sorrise, Madeline, guardandosi allo specchio.Aveva i capelli bianchi e la fronte increspata da alcune rughe, che suo marito aveva la faccia tosta di definire "adorabili".
Bugiardo, pensava lei ridendo di nuovo e guardando le loro foto, sul comodino. Ce n'era una in particolare, che rievocava brutti ricordi.
Non che la foto fosse triste, anzi, era molto allegra. Ma la ritraeva insieme ad una persona di cui avrebbe dovuto e voluto ricordare di più.
Suo padre."
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ok. Questa è una delle prime storie che ho scritto quindi chiedo perdono se ci sono una marea di orrori di forma. Ma non ho voluto correggerli a posta :) Grazie a tutti quelli che commenteranno oppure metteranno questa storia nelle ricordate/seguite/preferite . Un Bacio Enorme!

Cronache di una vita quasi perfetta

Sono passati settant'anni....
Era incredibile solo pensarlo.Un tempo così lungo , come poteva apparire tanto breve?
Il cuore di Madeline era pieno. In ogni parte del suo cuore avrebbe sempre ricordato una persona che amava. L'importante non era ricordare il loro nome o la loro famiglia, ma i bei momenti passati insieme. Con le amiche più care, che talvolta rincontrava, anche solo per bere un té e ricordare i bei momenti vissuti insieme in gioventù.
Ormai era una settantaseienne ma Madeline sarebbe rimasta sempre una bambina, perchè quella luce nei suoi occhi, di allegria perpetua, non sarebbe mai sparita.
Sorrise, Madeline, guardandosi allo specchio.Aveva i capelli bianchi e la fronte increspata da alcune rughe, che suo marito aveva la faccia tosta di definire "adorabili".
Bugiardo, pensava lei ridendo di nuovo e guardando le loro foto, sul comodino. Ce n'era una in particolare, che rievocava brutti ricordi. 
Non che la foto fosse triste, anzi, era molto allegra. Ma la ritraeva insieme ad una persona di cui avrebbe dovuto e voluto ricordare di più.
Suo padre.
Nonostante Madeline non fosse la più giovane delle fanciulle , si ritrovava spesso a pensarlo , e a rimpiangerlo. Aveva un bellissimo rapporto con suo padre, lui riusciva a pensare fuori dagli schemi, la faceva ridere e la trattava come se fosse quasi una sua pari. Lui trattava tutti in questo modo. Ma in un mondo come era quello una persona tanto buona che pensava che la vita andasse vissta attimo per attimo e che si fidava di tutti, non avrebbe avuto vita lunga.
Per anni Madeline si diede la colpa della sua morte. 
L'aveva perso nel 1941. Settant'anni or sono. Quelli erano brutti tempi per una bambina innocente di sei anni, che tendeva a fidarsi della vita e delle persone. Una bimba che aveva preso ,molto di più di quanto dovesse, da suo padre.
Quell'anno Madeline conobbe una ragazza di quattordici anni, molto simpatica e spigliata , e le divenne amica.Il suo nome era Cosette*. S'inventava sempre giochi nuovi e non sembrava affatto preoccupata da quella guerra. 
Stà sicura che vinceremo diceva sempre, con una strana luce negli occhi. Quella sporca razza sarà eliminata.
Certe volte Cosette parlava di cose che una Madeline bambina non capiva ancora. Comunque le due bambine quando potevano si vedevano o altrimenti si sentivano sempre via lettere e missive, piene di battute e allegria.
Un giorno in una lettera Cosette parlava di religione e razze...Madeline si sarebbe sempre ricordata quella lettera. Le chiese di quale religione fosse.
Quella mattina la bimba chiese a suo padre , Jhon, di quale religione fosse la sua famiglia. Egli gli rispose con un tono fiero che loro erano orgogliosi di essere ebrei.
Madeline trascrisse le parole del padre su un foglio e lo spedì a Cosette. Stranamente non ricevette risposta e ci rimase molto male. Il padre la consolò dicendo che sicuramente la sua amichetta aveva avuto un contrattempo, e in parte era vero.
Il giorno dopo Madeline non rivide mai più suo padre e si ritrovò sola, in una casa abbandonata.
Madeline pianse, come mai aveva fatto, maledicendosi di essere stata così stupida. Per un tempo indeterminato e che tutt'ora si costringeva a dimenticare fu un'orfana. Ricordava che il suo papà le leggeva spesso "Oliver Twist" che era anche lui un orfano, così visse per un pò come lui, fin quando una famiglia benestante non l'accolse in casa sua e la crebbe, facendola diventare una donna. All'età di vent'anni conobbe colui che sarebbe diventato suo marito.
Michael era un cugino di terzo grado dei suoi genitori e aveva cinque anni in più di lei ma la attraeva come una calamita. I suoi modi di fare sempre gentili e particolari, le ricordavano molto suo padre. Dopo 4 anni di fidanzamento si sposarono. Fu una cerimonia sfarzosa e ricca di doni. Michael era un medico molto stimato nella società, ed aiutava sia ricchi che poveri.
Non aveva pregiudizi e non era un tipo particolarmente ossessivo. La amava. Ebbero una figlia, Sarah.Capelli rossi della madre, e occhi verdi del padre. Era considerata "una vera bambolina". Sarah voleva sempre essere al centro dell'attenzione dei suoi genitori, aveva un vero e proprio dono nel canto che coltivò col passare degli anni.
Nonostante tanti piccoli impegni che a volte li teneva separati Michael e Madeline non smisero di amarsi. E non furono mai stanchi l'uno dell'altra.
Dopo una vita tanto movimentata sono qui.
A volte si stupiva un pò a pensarlo. Anche perchè la prima ad avere ancora una totale fiducia nella vita era lei. Magari si era lasciata contagiare un pò dal suo maritino, che a volte si dimostava essere un tipo pessimista. Ma Madeline ormai aveva imparato a ridere di questo e non le importava di altro.
A Madeline piaceva ridere, e non avrebbe mai smesso.
Certe volte si ritrovava a guardare le stelle e a pensare "il mio papà è una stellina ora."
Madeline non aveva mai avuto madre, o se l'aveva avuta, se ne era dimenticata.
-Papà...perchè tutte le altre bimbe hanno una mamma e io no?
-Ecco Madeline, tu sei speciale, la tua mamma è una stellina , e brilla forte, tanto quant'era forte e bella la sua risata..e ti guarda da lassù per proteggerti, sai?
Anche se ora era una stellina, il suo papà sarebbe rimasto per sempre nel suo cuore. Anche ora.
                                                                                                                   Fine
 
*Cosette, il nome della Figlia di Fantine nei Miserabili . Penso che si scriva Coset ma io scrivo Cosette perchè è Coset mi è antipatico. Vabè...un bacio a tutti, ciao!
  
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