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Autore: elfin emrys    11/10/2010    6 recensioni
-Papà!
Merlin abbassò la testa alla voce della piccola.
-Si, bambina mia?
-Ci raccontate di quando vi siete sposati?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Merlino, Nuovo personaggio, Principe Artù
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'Erede'
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>>Ricordo, Arthur<<

 

NOTE INIZIALI:

Non ho proprio resistito!! Mi scuso in anticipo per eventuali errori. E hanno una secondogenita, in una prossima storia vi spiegherò perchè!

 

-Papà!

Merlin abbassò la testa alla voce della piccola.

-Si, bambina mia?

-Ci raccontate di quando vi siete sposati?

Emrys stava sulle ginocchia di Arthur.

-Si, papi, ti prego!

Il Re guardò il marito.

-Vabbè, dai.

I due piccoli si accoccolarono sui cuscini del letto a baldacchino dei genitori.

-Narri te, Arthur?

-Racconto io, amore mio.

I due si diedero un piccolo dolce bacio sulle labbra. Al tocco di queste, i due bambini risposero con un o sbuffo disgustato sincronizzato.

-Allora...

 

Era il 6 luglio la data fissata per il matrimonio. La Chiesa che avevamo scelto era poco lontano da Eldor, vicino a un bosco poco lontano da lì. Io stavo nella mia camera a prepararmi. Avevo una tunica bianca che mi arrivava a metà delle cosce che risaltava la mia innaturale, quanto regale, eleganza. I pantaloni, anch'essi bianchi, non erano molto aderenti. Gli stivali neri mi arrivavano al ginocchio. Dal fianco pendeva Exaclibur, la spada per le cerimonie che serve a rappresentare il potere. Sul mio capo c'era la corona. Mi specchiai per assicurarmi di essere in ordine. Tutto a posto. Beh, ma io sono sempre in ordine, no? Poggiai l'orecchio contro il muro. Vostro padre, nella stanza accanto, camminava avanti e indietro nervoso. Improvvisamente sentii bussare alla porta.

-Avanti.

Un uomo entrò nella stanza, annunciandomi che le nozze stavano per iniziare. Io e Merlin dovevamo entrare insieme. Vostro padre era bellissimo. La casacca bianca, legata in vita da una cintura di seta, evidenziava la sua figura esile. I pantaloni erano aderenti. Gli stivali erano color marrone scuro ed erano un po' consumati: aveva rifiutato quelli che volevo dargli io.

-Stai calmo, Merlin. Sembri una ragazzina.

Vostro padre sorrise alle mie parole, mentre ci avvicinavamo alle porte delle Chiesa. Le guance di Merlin erano accese quanto le orecchie. Il giorno dopo a Camelot ci sarebbe stata l'incoronazione come mio sposo e come co-Re, ovviamente. La corona sarebbe quella da Regina, ma cambiata appositamente per lui.

-Ci siamo.

Lui mi guardò sorridendo. Io posai le mie splendide labbra sulle sue, in un bacio rassicurante. Quando mi staccai, vidi nei suoi occhi accendersi una luce di allegria. Sentimmo il suono dell'organo provenire dall'interno della Chiesa. La musica l'avevo scelta io e, modestamente, ho avuto molto gusto. Lentamente le porte si aprirono. All'interno tutto il popolo di Camelot ci attendeva! Camminammo al ritmo della musica fino all'altare. Strinsi la mano di Merlin, che stavo tenendo.

-Cari fratelli, siamo qui riuniti oggi per unire questi due uomini nel sacro vincolo del matrimonio...

Direi di saltare la procedura: la conosciamo tutti. Il prete non era molto contento di celebrare la nostra unione, tuttavia il sacerdote druido che avevamo invitato come supporto sorrideva contento.

-[...]Ora puoi baciare lo sposo.

Ovviamente io presi vostro padre per i fianchi (e lo presi anche alla sprovvista dalla sua reazione) e lo baciai fra gli applausi del popolo. Quando uscimmo, Killgharrah stava là ad attenderci per riportarci a Camelot in groppa.

 

I due bimbi li guardavano con gli occhi pieni di emozione. Arthur si stava massaggiando la testa per gli scappellotti che si era preso ogni volta che si era lodato. Merlin sorrideva ai loro figli.

-E' ora di andare a nanna.

-NO! Papà...

I due Re presero i bambini e uscirono dalla stanza per portarli ognuno nella propria camera non molto lontano dalla loro.

-Sì, invece. E' tardi. Siete stati svegli più del solito e domani vi attende un'estenuante giornata!

-Uff!

Merlin entrò nella camera della bimba e la posò sul letto dandole un bacio sulla fronte.

-Buonanotte...

Poi andò da Arthur che stava nella stanza di Emrys.

-Buonanotte anche a te...

Merlin si avvicinò e lo accarezzò dolcemente sul capo, mentre il bimbo sorrideva.

-Buonanotte papà. Buonanotte padre.

I due genitori uscirono sorridendo. Entrando nella loro stanza, Merlin baciò il biondo.

-Regale eleganza? Splendide labbra? Gusto?!? E poi tu sapresti fare tutto?

-Beh... sì...

-Tutto ma proprio tutto?

-Beh, non ricordo cosa abbiamo fatto la notte del matrimonio. Rinfrescami la memoria...

Arthur spinse il marito sul letto e cominciò a spogliarsi.

-Ricordo, Arthur. Ricordo fin troppo bene...

   
 
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