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Autore: shangrila    06/11/2005    14 recensioni
E se per una volta fosse Akane a fuggire, dato il rapporto gelido instauratosi tra lei e Ranma dopo il mancato matrimonio???
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E POI……

E POI…….

 

Akane guardò i lembi del suo bell’abito nuziale ormai logoro,fece scorrere lo sguardo sull’intero dojo….Distrutto!!!....distrutto dalla furia dei loro pretendenti in quello che doveva essere il giorno più bello della sua vita.

Il giorno in cui avrebbe dovuto finalmente diventare la sign.ra Saotome,ma quello stupido non aveva intenzione di sposarla,ambiva esclusivamente all’acqua miracolosa che gli avrebbe donato la virilità perduta; calde lacrime cominciarono a solcarle il volto e quando quel vecchio pervertito di Happosai fece per saltarle addosso……

AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Si risvegliò urlando.

Ancora quel sogno!Nonostante fosse passato quasi un mese dal mancato matrimonio Akane continuava a ripetere lo stesso incubo.

Era ancora presto,ma ormai nulla avrebbe più potuto farla riposare,così decise di alzarsi.

Un ennesimo giorno di scuola le si prospettava davanti così cominciò a prepararsi lanciandosi solo uno sguardo sfuggente allo specchio.

Scese le scale e come ogni mattina da qualche tempo Lui era lì!!!! Strano, ancora le faceva effetto vederlo al suo solito posto come se nulla fosse accaduto. Fece un breve sospiro ed entrò nella sala da pranzo. Kasumi come sempre era stata previdente e le aveva preparato il pranzo,le lanciò un’occhiata piena d’affetto e lei glielo porse.

"Grazie Kasumi,ci vediamo stasera", "Buona giornata Akane!"

"Aspettami,se aspetti due minuti andiamo a scuola insieme." "Beh,ecco non mi va di stare in punizione oggi e se ti aspetto sicuramente faremo tardi,ci vediamo a scuola."

E così uscì.

Cavoli era quasi un mese che si comportava così con lui,ormai non andavano più insieme a scuola,non si allenavano più tra loro,erano quasi come due estranei,ma Ranma sapeva che non poteva biasimarla dopotutto e così con l’ultimo toast tra le labbra si apprestò a seguirla.

"Akane!",qualcuno la stava chiamando "Ciao Yuka,buongiorno"

"E Ranma?" "Come?beh,sta arrivando stava finendo la colazione quando sono uscita.", "Insomma Akane non mi dirai che ce l’hai ancora con lui?Vedrai che tutto si aggiusterà e tra qualche mese sento che potremo finalmente celebrare il vostro matrimonio." "Non credo proprio Yuka, e poi non ho intenzione di sposarmi e sicuramente non con lui comunque",questa frase era stata detta col sorriso e con una tranquillità tale che l’amica ne rimase spiazzata, tutti ormai avevano notato questo cambiamento in lei,emanava una calma invidiabile tanto che persino Kuno aveva smesso di importunarla non ritrovando in lei nessun segno della passionalità che tanto la caratterizzava.

Qualcun altro aveva assistito alla scena e rimase ferito da tali parole…. "Ranma!"

Era stato scoperto, "Hey Hiroschi" "Hai sentito la novità?La prof. Hinako ha fatto incetta di dolci ieri e oggi non verrà,abbiamo qualche ora libera,ti va di fare una partita a calcio?"…

Era già da un po’ che aveva smesso di ascoltare e i suoi occhi si erano (ri)spostati sull’oggetto delle sue riflessioni, era sempre bellissima,solo più malinconica e la colpa era sua…..

"Ma mi ascolti Ranma?!?!Terra chiama Ranma,rispondi" "Eh,cosa?!" "La partita",

"Certo,la partita….d’ accordo!"

E così, si diressero al campo.

"Hey Akane guarda i ragazzi stanno facendo una partita andiamo a vederli?" "Ok"!

C’è anche lui,agile come al solito…se penso a tutto quello che abbiamo passato in questi anni e in che modo tutto si sia concluso…..ma perché non c’hanno mai lasciato in pace?se solo ci avessero fatto vivere la nostra vita in modo normale,magari sarebbe stato tutto più semplice; non ricordo un solo momento che si possa definire intimo tra noi senza che qualcuno irrompesse urlando o con una videocamera ad interromperlo,se solo.....adesso noi…..ma a che serve?Niente sarà più come prima e poi -Sveglia, Akane!- ma perché continui ad illuderti così?Anche senza gli altri le cose non sarebbero andate da nessuna parte,lui non ti ama è così difficile da accettare????

"Akane…", Yuka la guardava preoccupata; non si era accorta che nel frattempo piccole stille lucenti avevano cominciato a rotolare giù,non sapendo come rispondere alla muta domanda dell’amica con un sorriso lasciò il campetto d’erba dove si erano accampate.

Ranma aveva seguito tutta la scena,ma non poteva immaginare quale fosse il motivo di quelle lacrime solitarie e aveva un desiderio folle di farle smettere,voleva correre da lei e consolarla ma come….

"Attentoooooooooooooo"….il pallone aveva centrato in pieno il poverino che era troppo assorto nelle proprie riflessioni non s’era accorto di nulla.

Più tardi in infermeria….

"Però che botta, deve essere stata davvero un bolide per aver steso Saotome", "O magari il nostro casanova era troppo occupato a guardare le grazie della sua bella,per accorgersi del pericolo…"

"Dici?eppure ha sempre negato alcun interesse verso la piccola Akane, ha persino rifiutato di sposarla"…

Sì certo infierite pure e questi sarebbero gli amici…..ma dopotutto la colpa è mia anche di questo,nessuno può sapere di quanto io sia stato male per quella storia,avevo la felicità ad un soffio da me…..e me la sono lasciata sfuggire così,a causa del mio stupidissimo orgoglio….finalmente se ne vanno non ce la facevo più a fingere di dormire

Neanche a dirlo qualcun altro fece capolino nella sua stanza,richiuse in fretta gli occhi poco prima che fosse scoperto.

Avrebbe riconosciuto quella presenza tra mille,ma cosa ci faceva lì?!

Il grande Ranma Saotome steso da una pallonata,chi l’avrebbe mai detto…cosa t’ha distratto?possibile che quei tre di prima avessero ragione?è per me che sei finito qui????Ma quando imparerò,eccomi ancora qui che fantastico…..

Ma perché è qui?e perché non parla….cosa darei per sapere che sta facendo in questo momento,accidenti devo sbirciare forse non se ne accorge e poi potrei sempre fingere di essermi svegliato e……

"Perché?....perchè è così difficile per noi parlare,tanto che trovo il coraggio di farlo solo ora che sei svenuto….cosa c’è successo Ranma?Come siamo arrivati a questo punto?"

 

Erano solo bisbigli ma lui lì udì ugualmente

"E’ colpa dei nostri genitori e delle loro assurde aspettative?Di Shampoo,Ukio,Ryoga,Kuno…..è colpa delle loro intromissioni?siamo noi che abbiamo ritenuto di dover andare avanti per il bene della palestra,quando tra noi non c’era null’altro di ciò che ci veniva imposto?"
Ma cosa….

"C’hai mai tenuto a me Ranma?Sono mai stata qualcosa di più della promessa tra i nostri padri?o della semplice amica che come te sopportava scelte non sue?Vorrei avere finalmente una risposta a tutto questo,vorrei finalmente avere una certezza nella nostra storia,sono stanca di dover decifrare quel poco che ti lasci sfuggire nei casi limite,solo in quei casi infatti hai mai dato prova di tenere un pò a me….ma io devo sapere e dato che così non posso continuare, ho deciso!!!!"

Cosa?!,così mi spaventi…

Le lacrime ridiscesero copiose in quel momento,ma un ultimo sforzo e sarebbe finalmente riuscita a lasciarsi quel dolore alle spalle…..

"Vado via Ranma,parto….stavolta sono io che ti lascio ho bisogno di stare lontana per un po’….forse ….forse io c’ho creduto sai???!!!Ho creduto che potesse funzionare, che ciò che ci univa non era solo amicizia e mi sono lasciata trasportare dagli eventi….ho sempre detto,a volte urlandolo persino,che mai ti avrei sposato…eppure ero lì!avevo l’abito e il velo ero pronta a sposarti,a legare la mia vita alla tua….ma tu evidentemente dicevi sul serio ogni volta che negavi un qualche coinvolgimento da parte tua e fino ad oggi ,forse, non ero pronta ad accettarlo.

Ora invece lo sono!E quindi vado via,devo ritrovare la forza di essere quella di un tempo poiché ero cambiata per te,mi ero aperta al mondo e di nuovo ne sono uscita sconfitta. E poi se io andrò via non sarai costretto a mantenere la parola data a mio padre,sarai libero…libero di andare dove vuoi,libero di stare con chi vuoi,…lontano da questo maschiaccio goffo…."

Non potè più proseguire oltre,l’aver usato alcuni dei termini coi quali lui era solito canzonarla era stato troppo anche per lei,si lasciò sfuggire un singhiozzo più forte degli altri mentre si dirigeva verso la porta. Se c’era un momento giusto per agire e fermarla era proprio questo,ma Ranma pur volendo,non riuscì a costringersi a farlo e lei uscì in fretta dalla stanza.

Ci vollero alcuni minuti per far sì che Ranma si rendesse conto del vero significato delle parole di Akane….. lo stava lasciando,definitivamente, era uscita dalla sua vita;l’aveva persa per sempre….immediatamente un vuoto incolmabile sopraggiunse a questa illuminazione e per la prima volta pianse,pianse di un dolore che mai aveva provato,neanche quando aveva realizzato che non sarebbe mai più tornato normale,almeno aveva lei in quel momento,ma ora era SOLO!!!!

 

Tutto era perduto,niente aveva più senso poiché lei era andata via,non si sarebbe mai più rispecchiato in quei due laghi marroni ,non avrebbe mai più contemplato quel sorriso di cui solo lui poteva beneficiare,poiché ne era l’artefice;non avrebbe mai più respirato il suo profumo o ascoltato la sua voce…o forse no?!?!

Lei tra le tante cose aveva implicitamente detto di tenerci a lui,forse poteva ancora riconquistarla,doveva farlo!!!

Al diavolo l’orgoglio! Ranma saltò in piedi e si diresse a grandi falcate verso l’esterno,non sapeva dove si fosse cacciata,né dove era diretta,ma una cosa era chiara ormai….l’avrebbe trovata e finalmente avrebbe posto la parola fine su tutta quella ambiguità e le avrebbe detto ciò che da troppo tempo tentava di negare anche a se stesso…..L’AMAVA.

Akane era riuscita a raccogliere le sue cose in fretta e a lasciare il dojo senza essere vista,così quando Ranma vi giunse e chiese sue notizie nessuno potè dargliene.

La delusione che lessero sul suo volto li fece incuriosire e preoccupare e a loro volta chiesero cosa stesse succedendo. Ranma non sapeva cosa rispondere se non che Akane probabilmente era partita,ma tenne per sé il motivo.

La scena che seguì possiamo ben immaginarla tutti, tra pianti e schiamazzi,ognuno disse la sua e l’unico punto di accordo comune era che Ranma dovesse partire immediatamente per riportarla indietro.

Pochi furono i preparativi per la partenza,dopotutto Ranma contava di ritrovarla in fretta e di convincerla a tornare a casa con lui.

Non sapeva dove andare,da che parte dirigersi,dopotutto era il suo fidanzato ad essere un esperto di fughe,a lei riuscivano di rado e quando vi riusciva non duravano più di qualche ora,ma questa volta sarebbe stato diverso. Zaino in spalla si diresse alla stazione di Nerima,magari una volta giunta lì avrebbe trovato una destinazione che le sarebbe stata propizia.

 

E ora dove s’era cacciata quella testarda?!Aveva girato la città in lungo e in largo,ma di lei neanche l’ombra non sapeva più dove sbattere la testa……e se avesse lasciato la città?...il pensiero lo fulminò;come aveva fatto a non pensarci prima,voleva partire non era una semplice fuga la sua,riprese la sua corsa disperata alla volta della stazione sperando di essere ancora in tempo

 

Mamma come era grande la stazione e quanti treni,quale avrebbe dovuto prendere?Gliene serviva uno che la portasse lontano,lontano dalla sua famiglia, dai suoi amici, da quella città…..da LUI!!!

Basta doveva partire o non l’avrebbe più fatto non importava per dove doveva farlo prima di cambiare idea,fu in quel momento che lo vide…un enorme convoglio era in partenza con una destinazione a lei nota,vi avevano trascorso una vacanza molti anni prima quando ancora c’era sua madre,le sembrò un segno e poi nessuno ci avrebbe pensato e lui non avrebbe potuto raggiungerla!

E perché dovrebbe venire a cercarmi dopotutto,forse papà lo costringerebbe…..beh,devo sbrigarmi sta partendo.

"Oops,mi scusi vado di fretta", "Ma…."

Nella foga del momento aveva accidentalmente urtato un passeggero non l’aveva proprio visto,né s’era voltata a guardarlo dopo, aveva urlato le sue scuse mentre ancora correva al binario, chissà cosa aveva pensato quel poveretto,ma era riuscita a salire su quel treno.

Ci siamo…Addio Ranma!

Ancora ansante per la corsa Ranma giunse finalmente in stazione,nel preciso istante in cui il treno che portava Akane lontano da lui, stava partendo.

E ora dove la trovo tra tutte queste persone…proverò a chiedere in biglietteria.

"Ranma", "Ryoga?!...cosa ci fai qui?" – "io?tu cosa ci fai,ho…", "scusa non ho tempo da perdere quindi…" "…appena visto Akane prendere un treno in tutta fretta" "…non posso fermarmi con te…..COMEEEEEE,cosa hai detto???" – "Ho detto che ho visto Akane salire su un treno e sembrava avere molta fretta m’ha travolto prima e neanche s’è accorta che ero io,cosa le hai fatto parla!!se l’hai ancora ferita io…"

"Qual era il treno Ryoga svelto dimmelo,non posso perdere tempo litigando con te" "Cos’è successo,finché non me lo dirai non parlerò"

SDONK!!!! @__@

"L’hai voluto tu stupido!Già, ma ora come faccio è svenuto….ma certo!Chiederò dove erano diretti gli ultimi treni partiti"

La signorina della biglietteria ebbe un po’ di difficoltà a capire cosa volesse quella furia umana che continuava a sbraitarle contro,quando finalmente il ragazzo si calmò riuscì a rispondere alla sua domanda e gli disse la destinazione del treno.

Da quanto aveva capito era sulle tracce della sua fidanzata a cui voleva dichiarare il suo amore….beh,questo naturalmente l’aveva aggiunto lei,ma era così romantico se fosse stato reale.

Non poteva certo immaginare di averci preso in pieno.

Il vagone sobbalzava simultaneamente con l’incedere del treno sulle rotaie,Akane cullata da quel dondolio finalmente si rilassò,era stata tesa per tutto quel tempo con la vana speranza che Ranma giungesse da un momento all’altro a cercarla,ma ormai lui era lontano….

Su un altro convoglio in attesa della partenza Ranma non riusciva a trovare pace,sapeva dove era diretta,con un po’ di fortuna sarebbe riuscito a rintracciarla, sì ma poi….cosa avrebbe fatto a quel punto?!Era partito per riportarla indietro e per dichiararle i suoi sentimenti,ma in che modo?Non aveva mai pensato a questo,era maledettamente timido e ora cominciava a dubitare di essere in grado di portare a compimento ciò che aveva progettato,doveva trovare un modo giusto e la forza per farlo,tanto aveva davanti a sé alcune ore di tempo per pensarci. Prese posto e con lo sguardo perso fuori del finestrino cominciò il viaggio che l’avrebbe portato da lei.

 

Akane s’era appisolata e uno sbuffo del treno la fece ridestare,c’era un cartello alla stazione

-BENVENUTI AD ARIMA –

Finalmente era giunta a destinazione,era giunta in quella cittadina dove, in un lontano novembre di anni addietro,era stata in vacanza con la sua famiglia.

A 55min da Osaka poco più a nord di Kobe, Arima conservava le tipiche terme giapponesi,

Se non ricordava male proprio in novembre vi si celebrava una cerimonia del tè molto importante.

Mancavano pochi giorni al 2novembre giorno della cerimonia,era stata fortunata,sapeva che era una destinazione propizia. Si incamminò verso le sorgenti termali e prese possesso di una camera.

ARIMA: finalmente,tra poco la rivedrò. Non avrei mai pensato di dirlo,ma per fortuna c’era Ryoga ,altrimenti non avrei ma i potuto rintracciarla, chissà cosa l’ha spinta a venire fin qui…

"Mi scusi signore cerco un posto dove poter dormire", "certo ragazzo dirigiti al tempio di Onsenji,lì vicino ci sono delle terme a 2min. di cammino potrai facilmente trovare una stanza", "La ringrazio"e riprese il cammino,inconsapevole di starsi dirigendo allo stesso stabilimento dove s’era diretta Akane poco prima. Quando il destino ci mette il naso…..

 

 

Finalmente riposata Akane decise di fare un giro per le terme,indossò uno dei kimoni che aveva trovato in camera e si diresse alle fonti.

Eccole là proprio come le ricordava: C’erano il gKinsenh con le sue acque di colore ruggine,il gGinsenh trasparente e il gTansansenh ricca di carbonio.

"Si dice che facciano bene a tutte le malattie." Un ragazzo era lì che l’osservava con lo stesso interesse col quale lei contemplava quelle acque e le aveva rivolto la parola,seppur indirettamente.

"Sì,mi sembra di ricordare questa leggenda,ma chissà se è davvero possibile",

"Certo qualsiasi sia il motivo che t’ha spinto qui,queste acque fanno miracoli", "non credo che la mia malattia si possa curare con un po’ d’acqua" e assunse un aria molto triste.

"Già la malattia d’amore non credo rientri tra le loro potenzialità curative", "Come?! Perché pensi che sia questa la mia malattia?" "Perché il tuo viso parla per te,ma vedrai che qualcosa potranno fare comunque se vorrai provarle".

"Ora devo tornare in camera per la cena,grazie di tutto"e Akane fece per allontanarsi, "Aspetta,dimmi almeno il tuo nome" – "Akane" "io sono Hideyoshi, a presto Akane" e sparì come era venuto,in silenzio. Che strano ragazzo,così misterioso Anche Akane si diresse nella sua stanza.

Ranma era troppo stanco per poter anche solo cenare quindi si preparò il futon e crollò in un sonno profondo costellato dal volto di lei, sarebbe andato a cercarla l’indomani e in un modo o nell’altro l’avrebbe convinta a tornare con lui a Nerima, a casa sua….alla LORO casa.

Era da poco passata la mezzanotte e Akane non riusciva a prendere sonno,così decise di provare a fare un bagno,magari quelle terme miracolose l’avrebbero rilassata e ridonato almeno in parte un po’ di pace.

Nonostante l’enorme stanchezza qualcosa ridestò Ranma, cosa fosse stato non avrebbe saputo dirlo,ma sentiva come un impulso di dover fare una nuotata nelle terme,era assurdo pochi minuti prima dormiva e ora si dirigeva alle sorgenti. Non si interrogò più di tanto sulla motivazione,dopotutto un bagno nell’acqua calda lo faceva volentieri.

In un angolo buio del corridoio che collegava la camera di Ranma con le fonti il volto di Hideyoshi sorrideva enigmatico.

Erano davvero un toccasana quelle acque, Akane si sentiva in parte rinata e stranamente felice,avvertiva come un senso di aspettativa e eccitazione che non le era ben chiaro,forse era dovuto alla nuova esperienza.

Poco più in là nella stessa fonte il gGinsenh,Ranma stava immergendosi pensando a colei che poche bracciate distante faceva incurante il bagno. Nessuno dei due era apparentemente conscio della presenza dell’altro; si stavano rilassando assaporando ogni sensazione procurata dall’acqua che scorreva sulla nuda pelle non desiderando niente di più che l’altro fosse stato in loro compagnia non sapendo quanto pericolosi possano essere a volte certi desideri.

Un leggero venticello autunnale si alzò portando a Ranma nell’aria l’odore del suo maschiaccio,ma lui liquidò la cosa come semplice suggestione dovuta alla consapevolezza che lei fosse lì fuori da qualche parte e stesse respirando la stessa aria.

Un vento contrario fece lo stesso con Akane, la quale aprì gli occhi si guardò attorno e si maledì per essere tanto stupida da sentire la sua presenza ovunque,era lontano parecchie miglia doveva accettarlo ciò nonostante non poté evitare di lasciarsi sfuggire quel sospiro che tanto le pesava sul cuore per il nome che portava.

"Ranma…."

Ok un odore poteva anche confonderlo,ma questa era la sua voce e il nome era il suo chi altri avrebbe potuto pronunciarlo in quel luogo.

Cautamente fece il giro di una delle rocce cercando di rimanere nascosto quanto più gli fosse possibile,e lì a pochi passi da lui,col cuore che pompava a mille, la vide.

Era stupenda con i capelli gocciolanti che le si appiccicavano al volto,goccioline d’acqua le risplendevano sul corpo parzialmente coperto dal liquido,ma perfettamente intuibile a causa della sua trasparenza. Ranma deglutì a fatica,avrebbe voluto restare in contemplazione di quella visione ma qualcosa lo spingeva ad intervenire.

Lei aveva gli occhi chiusi e non si rese conto di essere spiata,né si accorse che lui si stava muovendo nella sua direzione.

Cercava di nuotare e di muoversi quanto più silenziosamente possibile,e in poco tempo riuscì a mettersi di fronte alla ragazza senza che lei si accorgesse di nulla.

Akane sentì che qualcosa era cambiato nell’aria,aveva come la sensazione che scariche elettriche pervadessero lo spazio attorno a sé.

Aprì piano gli occhi e credette di affogare,due mari blu come la notte la guardavano con un intensità non paragonabile a niente che avesse mai avvertito ebbe paura anche solo a respirare,cosa ci faceva LUI lì e perché la guardava a quel modo.

Non curante delle loro nudità Ranma cominciò a parlarle:

"Ciao,stavolta non ti permetterò di scappare,quindi stammi a sentire. Non so quante volte abbiamo litigato e quante abbiamo in seguito fatto pace. So che non vuoi più vedermi e hai ragione,ma ti prego ascoltami: Perdonami, ti chiedo scusa di tutto ciò che non sono stato in questi anni, ,delle prese in giro e delle continue indecisioni. Del mio carattere così orgoglioso e così timido. Delle tante fidanzate e del non essere mai riuscito a essere chiaro con nessuna di loro,delle rivendicazioni che non ho fatto e della gelosia che ho sempre negato. Dei… dei baci che mai sono riuscito a darti e di tutto ciò che avrei dovuto dirti e non ho mai detto. Non ho voluto sposarti,non perché non lo desiderassi,ma perché credevo lo facessi solo per permettermi di tornare normale e non potevo far si che ti rovinassi la vita con qualcuno che non amavi solo per quello,anche se io in quel caso avrei ottenuto le due cose che più voglio al mondo, la normalità e….Te! Perché è questo quello che ho sempre voluto Akane,solo te e il tuo amore perché io ….. io ….. io TI AMO e sono stato uno stupido a rischiare di perderti così tante volte solo perché non riuscivo a dire queste cinque lettere,ma ora ci riesco …TI AMO TI AMO TI AMO vedi?! E ora l’unica cosa che vorrei è che tornassi con me a Nerima….come mia fidanzata, l’ unica mia fidanzata"

Seguì un silenzio irreale a questo sfogo,Ranma ancora non si capacitava di come quel discorso fosse venuto fuori da solo,era bastato vederla per far sì che quel fiume di sentimenti per lei straripasse e ora aveva paura di essere arrivato tardi poiché lei non dava nessun segno se non profonda incredulità,lo guardava con gli occhi smarriti e sembrava si chiedesse solo che diavolo ci facesse lui lì. In quel momento lei fece per parlare ma non ci riuscì;ci riprovò ma solo un suono riuscì a scaturire dalle sue labbra…

"Mi avevi già convinta al ciao…."(*)

Ora era Ranma ad essere incredulo,voleva forse dire che lo perdonava? Che accettava di ritornare con lui? Che l’amava? Tutte queste domande le dovette pensare velocemente

Non ebbe infatti tanto tempo per interrogarsi sul significato di quella risposta perché Akane eliminò la già poca distanza che li separava e sigillò quella dichiarazione con un bacio….il loro primo bacio.

Tutto intorno cominciarono a piovere petali di ciliegio staccatisi dai rami in quella notte d’autunno e un volto tra le fronde sorrise per poi sparire.

Poco dopo i due si staccarono a fatica,con i volti ancora arrossati e si guardarono negli occhi

dove lessero tutto l’amore contraccambiato.

"Anch’ io ti amo Ranma…ti amo ti amo ti am…."quel suono così piacevole per le orecchie di Ranma morì pian piano sulle sue labbra mentre altri baci si susseguirono al precedente,ma questo fu un bacio più consapevole che fece esplodere tutto il desiderio reciproco.

Lui appoggiò i palmi alla roccia alla quale Akane era appoggiata circondandola e le si avvicinò,lei si strinse di più a lui e intrecciò le gambe attorno al suo busto,solo allora parvero ricordarsi delle loro nudità,ma esitarono solo per un attimo.

Continuarono a baciarsi e pian piano Ranma fuse i loro corpi e cominciò la loro danza. Non avevano mai provato cosa significasse amarsi e sebbene un po’ intimoriti assaporarono quelle sensazioni con curiosità e ben presto assecondarono al meglio i loro desideri.

Si muovevano all’unisono in un turbine di piacere troppo a lungo represso. Akane sentiva tutto il suo essere scosso dal piacere che le partiva dal basso ventre e sorrise a quelle sensazioni.

Ranma non poteva credere che ci fosse qualcosa in grado di dargli quel misto di euforia e eccitazione che fino a quel momento solo le arti marziali gli avevano dato,ma questo era di gran lunga superiore.

Furono sorpresi entrambi dall’arrivo del piacere ultimo e un attimo dopo si sentirono appagati e svuotati allo stesso modo,ma ebbri dell’amore dell’altro.

Si guardarono di nuovo e fu come guardarsi per la prima volta si sorrisero,non più a disagio per quella nudità che ora era conosciuta ad entrambi,altri baci si depositarono sulle loro labbra e un alito di vento gli ricordò che l’autunno avanzava veloce. Un po’ indolenziti e infreddoliti si rivestirono e per mano si diressero vero lo stabilimento. Nessun suono turbava quel momento meraviglioso se non quello di due cuori fusi in uno….

Cosa sia successo nella stanza di Akane quella notte non c’è dato sapere,ma ognuno lo indovinerà facilmente. Il giorno dopo tutto fu pronto per la partenza.

La città era in fermento per l’allestimento della cerimonia del tè e del suo fondatore,lo stesso che aveva fondato le terme e in ricordo del quale quella ricorrenza veniva tanto celebrata,il nobile

Hideyoshi generale dell’esercito dell’epoca Sengoku.

 

FINE

(*) La frase di akane è presa dal film jerry maguire con tom cruise e renèe zellweger

Arima esiste davvero e ciò che è riportato è quanto ho appreso in internet.

Allora?come vi sembra?! Questa Fanfiction è nata per caso, ero in ufficio e in 2mezze giornate ha preso vita. Spero possa avervi appassionato come è piaciuto a me scriverla. E’ la seconda che pubblico la prima "scambio di ruoli" si trova su manganet.it per chi fosse curioso di leggerla.

Chi volesse commentare mi farebbe piacere e spero che possa aiutarmi a migliorare il mio modo di scrivere…un po’ troppo di getto diciamo.

Un enorme bacio alla mia virtual mom : Breed ti voglio un mondo di bene anche se ci sentiamo sempre meno spesso.

Alla prossima shangrila

  
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