Serie TV > Merlin
Segui la storia  |       
Autore: IsabellaVivianne    12/10/2010    7 recensioni
Arthur boccheggiò per alcuni istanti, rosso in viso [...] Il viso di lei era la perfezione e gli occhi brillavano, blu come la notte.
A Merlin il respiro si mozzò in gola. perchè era bella, bella, dannatamente bella!
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Merlino, Nuovo personaggio, Principe Artù
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Prologo


I suoi occhi: splendide pietre di assoluto valore.
Le sue labbra: perfette per essere colte.
I suoi capelli: inebrianti per il loro sublime profumo.
Lei: bella, bella oltre ogni immaginazione.
Lei: dolce e passionale.
Lei: che sarebbe stata solamente di uno.
E Merlin e Arthur questo lo sapevano bene. 


CAPITOLO I



Il cielo era grigio, completamente.
Merlin seguiva il sentiero accidentato con le prede del principe che gli battevano freneticamente contro la schiena scatenando in lui ribrezzo e pentimento. Strinse la labbra pronto a scatenare un nuova serie di brontolamenti ma Arthur lo zittì con un gesto secco della mano.
Un cervo si abbeverava alla fonte.
Sua maestà si acquattò dietro un cespuglio e si fece passare la balestra, mirando al povero animale. E Merlin chiuse gli occhi quando sentì partire il sibilo della freccia.
Detestava la caccia. In primo luogo perché – ovviamente – si trovava costretto a svegliarsi prima dell’alba, viaggiare per miglia e miglia e portare sulle sue spalle enormi quantità di armamentari. In secondo luogo –e ben molto più importante del primo – non riusciva a nascondere la pietà che provava per tutte quelle uccisioni, poiché era ben raro che Arthur mancasse il bersaglio.
Cosa che infatti non avvenne: Merlin sentì chiaramente lo stramazzare del corpo a terra.
Arthur si alzò lentamente con un sorriso entusiasta sul viso e si scrollò i capelli dorati dalla fronte. Un’occhiata al suo servitore completamente rigido e con gli occhi serrati gli provocò una risatina che mascherò con un colpo di tosse. Merlin era così… buffo.

<< Sai… la prossima volta porterò Morgana a caccia con me, almeno lei riesce a tenere gli occhi aperti.>> disse, accompagnando le parole con una poderosa pacca sulle gracili spalle del servitore.

<< Sì, certo sire.>> brontolò lui con sottile ironia mentre si sedeva a terra.

Arthur aggrottò le sopracciglia e si avvicinò alla carcassa dell’animale.
Merlin si concentrò su i suoi stivali sporchi di fango mentre il principe estraeva la freccia.

***

Il cadavere del cervo era ben sistemato sul nobile destriero del principe e, con sommo piacere, Merlin non era costretto a vederlo.
Lui e Arthur procedevano di buon passo, accompagnati dai suoni della natura sempre più insistenti.
Tra di loro il silenzio era graditissimo: il giovane mago era ben contento di poter risparmiare fiato per poter mantenere quell’andatura così sfiancante.
Ma Arthur non voleva risparmiarlo e continuava a dargli della femminuccia priva di coraggio.
Ma si era visto? Pensava Merlin, gonfiando le guance per l’indignazione e battendo i piedi sul terreno con isteria.

Un rumore di spade.
Urla.
Un aiuto gridato, portato dal vento.

***

Era una radura.
Arthur impugnava saldamente la sua fedele spada e Merlin dietro di lui ne teneva goffamente una uguale.
Lo scontro pareva iniziato da poco: due uomini tentavano di respingere un’imboscata e purtroppo non sembravano riuscirci; gli avversari incalzavano velocemente, attaccando da più lati e sfondando le già misere difese dei due.
Arthur si buttò immediatamente in mezzo, senza pensarci, e Merlin lo fissò preoccupato.
Forza faccia della medaglia, si disse sollevando l’arma, prepara qualche formula magica.
Le spade si incrociarono più volte e Merlin riuscì anche a tenersi piuttosto alla larga, non per paura ma per la convinzione di essere più utile come mago che come guerriero.
Gli affondi, sempre più mortali, si susseguivano come una sequenza caotica e potente.
Le parate, sempre meno numerose, portavano sia sollievo che micidiale timore.
E i caduti… i caduti Merlin li contava con il respiro mozzato, gli occhi comunque sempre concentrati sulla furia del giovane Pendragon che ora si batteva insieme ad un giovane dai capelli castani e la corporatura così simile alla sua.
Poi la vide.
Era rannicchiata dietro la corteccia di un albero, quasi invisibile.
Capì immediatamente perché Arthur e i due uomini stavano difendendo quella zona, perché c’era lei.
Nascondendosi dietro i cespugli Merlin pregò di riuscire a raggiungerla, poiché un bandito, esattamente come lui, l’aveva notata.
Ma la sua corsa affanata lo fece inciampare in una radice e stramazzare al suolo.
Si rialzò con foga, annaspando ferocemente. Era comunque troppo lontano.
Magia. Gli occhi del mago si tinsero di dorato e una misteriosa lancia si conficcò nella schiena dell’uomo, bloccandolo a pochi passi dalla ragazza.
Merlin sorrise, esultante.
La battaglia intorno a lui si stava spegnendo e ormai le sorti erano già segnate.
Con quattro dei cinque banditi a terra e uno ridotto alla fuga, avevano vinto.
Con perdite.
Il ragazzo dai capelli castani si inginocchiò accanto al corpo dell’altro uomo, steso a terra, cinereo e privo di vita. La mano sul costato sporco di sangue.
La ragazza uscì dal suo nascondiglio, accostandosi all’altro e nascondendo con le piccole mani il viso stravolto di lacrime.

<<Padre!>> gridò.












Primo capitolo piuttosto cortino. Si tratta della prima Fan Fiction che scrivo e spero che, come dire, vi interessi.
Non sono di molte parole, anche perchè - lo ammetto - sono piuttosto spaesata.


Sophie*

  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Merlin / Vai alla pagina dell'autore: IsabellaVivianne