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Autore: Inucchan    06/11/2005    11 recensioni
Ho voluto comporre questa brevissima one shot, che si concentra unicamente sui pensieri d’Inuyasha, solo per il semplice fatto che ho voluto guardare con gli occhi di Inuyasha…qualcosa più grande di lui…che lo sta sopraffacendo…e inevitabilmente…i suoi ultimi pensieri…vengono rivolti ad un’unica persona…
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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One shot

Il mio rimpianto

 

 

 

“Secondo te…ciò che si riflette su questo specchio d’acqua, è solo la mia immagine riflessa, eppure, sai che ti dico? Io ci vedo dentro mille cose…”

E il vento intanto m’accarezza i capelli lieve, con quel suono malinconico che solo pochi sanno percepire, l’odore sanguigno che sputa la terra, le fiamme rosse che s’illuminano intorno…

“Vedo la mia anima, vitrea d’emozioni che viene cullata dolcemente da quei cerchi concentrici che produce l’acqua, che puoi vedere solo se qualcosa vi tocca silenziosa la superficie.

Ecco, paragono quei cerchi ad ogni lato di me stesso, al mio essere multiforme e complicato”.

E il silenzio s’impossessa lento delle membra, d’ogni singola fibra di questo corpo, peso, diventa peso da sopportare, incatenato alla terra, che pare bruciare sotto i piedi nudi

“E quel qualcosa, che sfiora il pelo dell’acqua, è il tuo temperamento che così rapidamente trasforma quella banale e spianata tavola, su cui s’increspano mille e mille cerchi, che sono le mie emozioni, i miei cambiamenti.

Ogni qualvolta mi stai accanto, quei cerchi aumentano di numero e di grandezza, e questa mia anima che prima credevo vuota di tutto, piano piano si riempie di qualcosa che non sapevo di poter possedere”.

E la pelle brucia, ardente, come tizzoni accesi sul fuoco, e lentamente, inesorabile l’ascesa comincia…come una marcia verso l’ignoto…

“Ora oltre la rabbia e la malinconia, conosco la felicità, l’allegria, la timidezza, la gelosia…e persino la compassione…che mai, mai avrei creduto di poter possedere dentro.

Da quando quei tuoi occhi, hanno sfiorato questo mio corpo, mi sono sentito vivo, come rinato da una sorta di torpore che pareva eterno.

Quel giorno, è stato per me il più bello e il più brutto della mia vita”.

E sento spegnersi le labbra, chiudo gli occhi, abbandono i sensi, che oramai come portati via da una musica malinconica se ne vanno…

“Ti chiederai come questo possa essere possibile, eppure lo è. E’ stato il giorno più bello, perché da quando sei al mio fianco so di non essere solo, so di avere uno scopo per cui continuare a combattere, per mille e mille battaglie ancora.

Il più bello perché sei stata la prima, che ha saputo cogliere i miei lati negativi e trasformarli in positivi, che sapeva guardarmi dentro e che, con uno sguardo solamente riusciva a capire ogni mio singolo pensiero.

Perché non mi hai mai chiesto “Perché sei un mezzo demone”, perché questo fatto non ti ha mai spaventata, hai continuato a restarmi accanto in ogni istante, in ogni circostanza.

Hai sopportato il mio essere scontroso, hai accettato di condividere la tua strada con Kikyou, che ha cercato d’ucciderti, hai accettato persino la mia scelta di rimanerle accanto”.

Scompare tutto…come la fiamma della candela…la mente pervasa di mille urla, non sento nulla più oramai…

Attorno a me cala il silenzio, pioggia di cupidigia sulla mia anima, si chiude sopra di me la terra, ansante…è buio…

“Hai sacrificato il tuo tempo per restarmi accanto, seppur io, avessi preso questa decisione.Non hai smesso di restarmi accanto un solo istante, nemmeno uno”.

Il tuo viso sembra allontanarsi…mi pare di rincorrerlo con la mente, la mia mano non raggiunge la tua…la tua voce grida il mio nome lontana, spezzata da soffocate urla di pianti e gemiti d’attorno…

“Ora…ti svelerò la ragione per cui ritengo che il giorno del nostro incontro sia stato anche il più brutto, perché da quel giorno piano piano, verso di te ho cominciato a provare qualcosa di grande…troppo grande…che ora dovrò abbandonare, a cui dovrò dire addio…”.

L’ultima sensazione mi pervade, sento le gote fresche, come la rugiada al mattino che bagna la terra dandole ristoro,

pioggia…sangue…no…lacrime…

“Ma non è di certo perché ora vado all’inferno che sto piangendo Kagome…l’unico rimpianto che ho…è quello di averti lasciata sola…d’averti abbandonata…senza dirti che infondo all’animo, anche se non ho mai avuto il coraggio di dirtelo…

Ti ho sempre amata…”.

 

 

 

  
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