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Autore: LaTuM    14/10/2010    2 recensioni
Lei non c’era più. Non nella sua dimensione almeno. Da quella parte, Rose era una delle vittime di Canary Wharf.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Doctor - 10, Rose Tyler, TARDIS
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Imagination from the Other Side

Disclaimer: E’ tutta roba della BBC. Io ci scrivo solo per diletto e senza alcun guadagno.

 

Imagination from the Other Side

 

Viaggiare attraverso il tempo e lo spazio all’ultimo dei Signori del Tempo non sembrava più così poi straordinario. Aveva sempre pensato di essere inarrestabile e con poteri e conoscenze che lo elevavano quasi al livello di un dio. Aveva potuto vivere la storia, modificando o interferendo eventi passati e futuri. La sua linea temporale non era fissa; era lui stesso a crearla divenendo nel bene o nel male un punto fisso nell’intera esistenza di intere costellazioni.

Poteva viaggiare attraverso il tempo e lo spazio ma non attraverso i mondi. Una piccola clausola apparentemente insignificante, ma che per lui faceva davvero la differenza.

Si era sempre considerato un padrone dell’universo capace di tutto. Solo quando Rose finì dall’altra parte, quella in cui tempo prima – anche se definire quanto tempo per lui era impossibile – Mickey aveva scelto di rimanere, si rese conto di quanto limitati fossero i poteri di un Signore del Tempo.

Lei non c’era più. Non nella sua dimensione almeno. Da quella parte, Rose era una delle vittime di Canary Wharf.

Forse però, in quel mondo parallelo aveva avuto una vita migliore anche se sarebbe spettato unicamente agli umani salvarsi da qualunque pericolo potesse minacciarli.  Lui non avrebbe potuto fare più nulla per loro, ma aveva fiducia nelle capacità degli umani. E se Rose fosse andata a lavorare per Torchwood, come pareva tentata di fare, l’altra Terra sarebbe stata in buone mani.

 

Il Dottore alzò lo sguardo verso il soffitto della sua TARDIS. Era rassicurante sapere che lei sarebbe comunque sempre rimasta con lui nonostante l’avesse presa in prestito alla sua gente senza mai restituirla. In fondo, ora era troppo tardi per farlo e quella nave spaziale era l’unica cosa che gli dava ancora un senso di appartenenza alla nobile razza dei Signori del Tempo. Senza di lei la parola casa non avrebbe più avuto senso.

Sospirò e concentrò lo sguardo sulle punte macchiate delle sue scarpe… avrebbe potuto provare col blu e il bordeaux.

Adorava i suoi vestiti, li aveva scelti quel giorno di Natale quando aveva festeggiato insieme alla sua Rose, Jackie e Mickey dopo aver salvato ancora una volta la Terra. In pigiama.

Un cambio d’abito era stato necessario ma ora quel completo lo faceva pensare dolorosamente a Rose.

L’unica cosa che lo rassicurava era che almeno la ragazza non sarebbe stata sola, nonostante nel mondo in cui era rimasta intrappolata, lei non fosse mai esistita, Jackie era morta ai tempi dei Cybermen, quando invece Pete le era sopravvissuto, e Mickey aveva preso il posto di Ricky.

Quello sarebbe stato il mondo perfetto per lei perché, soprattutto, sarebbe stato un mondo senza Dottore.

Di lui avrebbe continuato ad averne il ricordo, ma Rose in fondo era umana e il tempo avrebbe lentamente cancellato il dolore della separazione che la tormentava. O lo avrebbe se non altro placato.

Lui sopravviveva solo perché era un Signore del Tempo e in fondo aveva già perso tutto. I suoi cuori di novecento e più anni si erano già spezzati molte volte e aveva pian piano imparato ad accettare e convivere con il dolore della separazione. Era stato costretto a farlo.

Forse era quello a spingerlo ogni volta oltre il limite, rischiando la vita e aspettando la morta successiva alla sua dodicesima rigenerazione.

 

Nel frattempo, ad accompagnarlo, ci sarebbe comunque stato il nome di Rose.

 

 

Note dell’autrice:

Avrei potuto scrivere di meglio, l’ho tenuta in ballo (ovvero scarabocchiata su un fogliettino svolazzante) per talmente tanto tempo che alla fine la storia ne ha risentito. All’inizio mi sembrava bella ma poi… Comunque ne ho da parte un’altra che devo ancora scrivere, quindi al caso proverò a fare ammenda con quella XD
Ah, il titolo viene dall'omonima canzone dei Blind Guardian ^^

 

Comunque un grande grazie a  KillerQueen86 e Little Fanny per aver recensito Beat the Clock <3

   
 
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