IMPORTANTE:
I personaggi di queste storie non mi appartengono, ma appartengono a Shungiku Nakamura e chi per essa. Da
queste storie non ci ricavo niente.
Questa drabble
è stata scritta per la bingo_italia, con il prompt arcobaleno.
You’re my
rainbow.
Akihiko sorrise a se
stesso, osservando l’espressione serena del volto di Misaki.
Il ragazzo stava dormendo vicino a lui,
sfinito dopo aver passato la notte a fare l’amore insieme, a fondere le loro
anime in un tutt’uno.
Quella reticenza che il giovane ostentava
sempre nei suoi confronti non era altro che una sorta di difesa personale e
l’uomo aveva ormai ben compreso quel fatto. L’amore che Misaki
provava per nei suoi confronti gli era ben visibile, ed una delle prove di quei
sentimenti erano proprio le sue deboli reazioni che accrescevano sempre più. Le
barriere che aveva innalzato contro di lui erano ormai cadute da tempo.
Osservarlo, immerso nel più completo
silenzio, era diventata per Akihiko un’abitudine,
dopo quelle notti passate in stretto contatto.
Ed ogni volta il bisogno di saperlo
felice lo assaliva.
Mosse una mano portandola al viso del
ragazzo. Carezzò lievemente una sua guancia, per poi scostare una ciocca di
capelli che era caduta sui suoi occhi.
Sorrise.
Il calore che provava al solo vederlo
così tranquillo immerso nel sonno, lo faceva stare bene.
Se qualcuno un giorno gli avesse chiesto
di scegliere un colore per descrivere Misaki, Akihiko si sarebbe sicuramente trovato in difficoltà.
Quel ragazzino tutto pepe racchiudeva in
sé così tante sfaccettature, che figurarlo con un unico colore gli sarebbe risultato
impossibile.
Sul quel volto che tanto amava aveva visto frustrazione,
irritazione, tristezza. L’aveva visto piangere per i più svariati motivi e al
tempo stesso lo aveva visto furente dalla rabbia.
Avrebbe potuto attribuire a quei
sentimenti delle colorazioni fredde.
Ma allo stesso modo l’aveva visto
eccitato, in preda all’euforia, felice e sereno. Più di una volta aveva scorto
in quei dolci occhi verdi il barlume d’amore che provava per lui, quell’amore
che gli rivelava sempre titubante, quasi per paura di poter esternarlo troppo
chiaramente.
Ed in quei momenti Misaki
si illuminava; quei sentimenti lo rendevano raggiante proprio come lo erano i
colori caldi.
Un unico colore non sarebbe stato
sufficiente a rappresentarlo.
Akihiko posò le sue
labbra su una guancia del ragazzo.
Un arcobaleno di colori, ecco cos’era
effettivamente Misaki per lui.
Aveva il potere di farlo sorridere, di
fargli provare una gelosia che andava oltre i confini del possibile e di
ispirarlo per scrivere i suoi libri.
Era diventato indispensabile per lui e
non avrebbe più potuto vivere senza saperlo vicino a sé.
Era stato il primo che aveva pianto per
lui. Il primo che – nonostante tutto – assecondava continuamente ogni suo più
piccolo capriccio, anche se sbuffando all’inverosimile e ribattendo ad ogni affermazione.
Era il primo che lo aveva fatto
follemente innamorare. I sentimenti che aveva provato per Takahiro
erano stati differenti. Adesso erano molto più profondi, molti più vividi e
veri.
Si volse e vide Misaki
muoversi lentamente, aprire gli occhi e finalmente svegliarsi.
Si sporse verso di lui baciando quelle labbra
soffici che tanto amava.
L’altro si ritrasse, coprendosi la bocca
con una mano, visibilmente imbarazzato.
Un sorriso si fece largo sul viso di Akihiko.
Una nuova giornata era iniziata.
Note:
Corta
corta, mi è stata ispirata dalla prima puntata della
seconda serie, non so se si possa chiamare Missing
Moment o meno.
E’
la prima volta che scrivo di Misaki e Akihiko… Spero di non aver fatto troppo casino.
Ringrazio
sentitamente pillo,XShadeShinra (che nick difficile!! ^.^) ed Ichi per
aver commentato la mia precedente storia sul fandom.
Temevo
che avesse fatto schifo a tutti e non sapevo a chi chiedere consiglio.
Grazie
davvero!! ♥