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Autore: ary_gg    15/10/2010    2 recensioni
Dal prologo: "Sempre simpatico, amore". Mi guardò con quel suo ghigno adorabile e mi posò un lieve bacio sulle labbra. "Ce la caveremo Blair, vedrai non sarà così terribile."
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blair Waldorf, Chuck Bass
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAP 4   CERTE NOTTI
                                                                                "Certe notti ti senti padrone
                                                                       di un posto che tanto di giorno non c'è"
"Dai papà! Ti prego!"
"No"
"Ma dai ti pregooo"
"Non fare gli occhi dolci non mi incanti signorina, conosco quello sguardo, sei uguale a tua madre."
"E allora?" Blair irruppe nella stanza sorridendo al marito per la sua osservazione.
"Non preoccuparti Blair non ho niente da ridire, è solo che non mi faccio prendere in giro da tua figlia, con te almeno era volontario il cedimento alle richieste."
"Posso sapere almeno di cosa state discutendo?"
"Mamma ti prego! Convincilo! Non posso non andarci!"
"Andare dove?"
"Io e le ragazze..."
"Oh ti prego Lay, "io e le ragazze"? Ho avuto diciassette anni prima di te, come minimo si presenteranno lì un bel pò di ragazzi, compreso tuo fratello e Alan, il che, mi tiene sempre più saldo sulla mia posizione, resterai a casa."
Lauren alzò gli occhi al cielo, mentre Blair continuava ad avere un'espressione accigliata, non capendo ancora bene le dinamiche della questione.
"Posso sapere cosa avete organizzato per cortesia?" Chuck la fulminò con lo sguardo. "Bass, non guardarmi così, vorrei almeno essere informata di quale grande evento si tratta. Lauren parla."
"Claire ci ha invitate a passare il week-end nella sua casa in campagna."
"Invitate?"
"Si, il solito gruppo, e Denise ovviamente, puoi chiamare la zia se vuoi."
"Oh si, sono sicura che Serena è al corrente della stessa storia, ma dubito che Dan sarà molto d'accordo."
"Già, ma sicuramente zia Serena lo convincerà."
"Se è un messaggio per fare in modo che io convinca tuo padre, non ci contare, nemmeno io mi faccio incantare, e poi, dobbiamo ancora parlare dell'Ivy League, o meglio della NON Ivy League."
Lauren impallidì. "Cosa?"
"Pensavi che la preside non mi avrebbe chiamata? Perchè non ti sei presentata? Non ti sei occupata dell'associazione per la beneficienza, li hai lasciati senza discorso finale, perchè non hai almeno incaricato qualcun'altro?"
"Parli sul serio Blair?"
Blair si rese conto di aver fatto un passo falso, sapeva quanto Lauren teneva al fatto che suo padre fosse fiero di lei, almeno sotto il punto di vista scolastico, e si era ripromessa, proprio per questo, di parlare con Lauren in privato, ma in quel momento le era sfuggito tutto, e vide Lauren spaesata e senza parole guardando verso il padre.
"Cos'è questa storia?"
"Oh perfetto, non sono la figlia perfetta, scordatevi la principessina perfezione! Io me ne vado!"
"Signorina torna subito qui!"
"Scordatelo"
"Lay non parlare così a tua madre!"
"Non mi interessa! Io faccio ciò che mi pare, mia madre non si dovrebbe comportare così, dovrebbe aiutarmi, non so che farmene di una madre così!"
Matt arrivò in quel momento con Alan, trovandosi davanti una ragazzina che non riconosceva, sua madre con una maschera di rigidità e distacco, e suo padre ancora incredulo.
Chuck afferrò Lauren per un polso. "Lauren Eleonor Bass, scordati qualsiasi tipo di uscita da questa casa per i prossimi mesi, potrai andare solo a scuola. Se ti becco in ritardo anche di soli trenta secondi, vedrai cosa significa non avere dei genitori. Va di sopra, ora!"
"Meglio se sparisco, ci sentiamo più tardi." Alan si precipitò in ascensore, mentre Matt cercava di capire la situazione.
"Ma che succede?"
"Non sfidare la mia pazienza anche tu oggi, ti conviene dileguarti in camera tua finchè sei in tempo."
"Chuck..."
"Non importa mamma, è tutto ok." Matt guardò di rimando il padre e si diresse su per le scale per raggiungere la sua stanza.
 
 
"Ma che diavolo è successo Lay?"
Lauren sbuffò alzando gli occhi dal suo libro, e mettendosi a sedere sul suo grande letto.
"Non sono affari tuoi, sparisci!"
"Sis, ti ho dato ben tre ore per sbollire, ora potresti spiegarmi?"
"No, scusa devo prepararmi." Lauren si alzò e si diresse verso il vestito che aveva già scelto e che era appeso fuori dal suo armadio.
"Prepararti per dove Lauren, non sfidare papà. Sai che quando usa il nome completo per rimproverarci, significa che è davvero grave." Matt si sedette sul letto, mentre Lauren lo ignorava sperando che se ne andasse.
"Lauren sto aspettando."
"Matt, io uscirò stasera, non posso andare da Claire, perfetto, io esco, sono stanca, mi sento incatenata, papà non può controllarmi per sempre!"
"Lauren, che ti succede? Ma che ti prende? Tu non sei così, che fine ha fatto la vera te."
"Matt, mi sono stancata ok? Non sono la ragazza perfezione, non mi interessa più esserlo. Devo vestire perfettamente, devo avere una condotta impeccabile, devo essere la prima del mio corso, devo portare rispetto, devo aspettare il grande amore della mia vita. No, sono stanca, non voglio vivere in un mondo di cristallo, tanto prima o poi si rompe, quindi, meglio farlo prima."
"Lay, gli passerà, non fare idiozie, vuoi essere un pò più libera? Bene, non hai che da chiedere, ti sei guadagnata la fiducia di mamma e papà in diciassette anni, non te lo negherebbero mai, non perdere così la loro fiducia, solo per uno stupido litigio."
"Matt, non me ne faccio niente della loro fiducia ok!"
Lauren prese la borsa e si precipitò per le scale raggiungendo l'ascensore.
"Lauren, non te ne andare, papà lo scoprirà in mezzo secondo."
"Non aspetto altro." Detto ciò si introdusse nell'ascensore. Dopo poco, Chuck arrivò nel grande salone.
"Ti prego, dimmi che non era tua sorella, dimmi che non è uscita nonostante le avessi palesemente detto di non farlo!"
"Se vuoi te lo dico, ma non sarebbe la verità."
Chuck assunse un'espressione irritata sul volto e si spostò in cucina raggiungendo Blair. Intanto Matt, prese il cellulare scorrendo la rubrica.
"Pronto?"
"Finalmente! Ti chiamo da un quarto d'ora."
"So-sono in ritardo? Che ore sono?"
"Archibald? Che succede?"
"Nulla, nulla, tu piuttosto perchè mi chiami a quest'ora, non dovevamo vederci tra un'ora."
"Ho bisogno di una mano, devo trovare Lauren prima che faccia qualche cavolata, ma non riesco a contattare Denise, ha il telefono staccato."
"E' successo qualcosa di grave?"
"Non ne sono certo, ma devo trovare Lauren, tra dieci minuti sono da te."
"Non sono a casa, ci troviamo davanti al Rox tra un quarto d'ora, sicuramente sarà andata in qualche locale."
"Non me la racconti giusta Archibald..." Matt non fece nemmeno in tempo a finire la frase che Alan gli chiuse il telefono.

"Che succede?!"
"Denise, hai sentito Matt, non so, so solo che siamo alla ricerca di Lauren, hai il telefono ancora spento?"
"Si, lo accendo...oh no...Lauren mi ha lasciato un sacco di messaggi in segreteria."
"Bene, tu ascoltali, io vado al Rox da Matt e ci raggiungi dicendo che hai appena sentito i messaggi di Lauren."
"Alan, non esiste, vengo con te." Denise si infilò la giacca mentre ascoltava il quarto messaggio di Lauren.
"Avanti Deny, non..."
"Al, non è una cavolata, andiamo, i messaggi non sono dei migliori."

"Archibald, ti avevo chiesto di sbrigarti...Denise?"
"Si, sono riuscito a contattarla." Matt guardò Alan senza credere ad una sola parola di quello che Alan gli aveva detto. "Si, certo, ora come ora ho altro a cui pensare..."
"Matt ho appena finito di ascoltare i messaggi di Lauren, ma che gli è preso? Non ho ben capito cosa sia successo..."
"Lite in famiglia, e Lauren non litiga con mio padre, non gli urla contro, non lo farebbe mai, c'è qualcosa che non va, mi ha fatto un discorso strano, e da quello che ho capito ha voglia di fare qualcosa."
"Credo che abbia voglia di dare spettacolo stasera Matt, questo ho capito dai messaggi, e per questo credo dovremmo cominciare a girare qualche locale..."
"Bene cominciamo da qui allora..." Alan, Denise e Matt, si diressero verso l'entrata del Rox.
 
Lauren entrò nell'ennesimo locale, dirigendosi verso l'ennesimo bar. "Martini! Anzi no penso che potrei passare alla Tequila!"
Lauren cominciò ad agitarsi in giro per il locale, avvicinandosi soprattutto ai ragazzi, sperando di trovarne qualcuno che non temesse ripercussioni da parte di suo fratello.
"Ehi brunetta non ti pare di aver bevuto un pò troppo?"
"No non credo."
"Bene allora posso offrirti qualcos'altro." Lauren lo guardò bene: carino, disinvolto e soprattutto sembrava non conoscere nè lei, nè Matt.
"Perchè no..." Lauren bevve un bel quantitativo di alcool nell'ora successiva, alcool che le veniva continuamente offerto da quel ragazzo, lo stesso ragazzo che piano piano, cominciava ad avvicinarsi e a farsi più sfrontato, e Lauren cominciò a pentirsi di avergli dato una certa idea di sè, cominciò infatti ad essere inquieta e a voler andarsene.
"Bene...bè non mi ricordo esattamente il tuo nome in questo momento, ma credo che sia ora di andare via..."
Il ragazzo le si parò davanti. "Di già?"
Lauren lo guardò un pò spaventata. "Si, decisamente, ora se non ti spiace, preferirei ti spostassi." Il ragazzo le bloccò nuovamente il passaggio.
"Non hai sentito la signora. Spostati e lasciala passare."
Il ragazzo si voltò verso il giovane che lo guardava duramente. Lauren si sporse e vide Christopher di fronte a lei.
"Oh no..."
Christopher spostò lo sguardo verso Lauren e le sorrise appena.
"Lauren? Andiamo?"
Lauren si precipitò a passo sostenuto fuori dal locale, passando davanti a Christopher senza neppure degnarlo di uno sguardo, inducendo il ragazzo a corrergli dietro.
"Lauren aspetta!"
"Non ho bisogno di te" Lauren non finì nemmeno di parlare, che si trovò a barcollare sui suoi tacchi alti a causa dell'ingente quantità di alcool ingerita. Si senti sostenere però da due braccia molto più forti di quel che avrebbe mai potuto immaginare.
"Lasciami!"
"Avanti Lauren, fatti accompagnare a casa"
"Non ho nessuna intenzione di tornare a casa!"
"Lauren! Avanti è l'una e mezza della notte, dove vuoi andare ancora? Sei abbastanza sbronza!"
"Non sono affari tuoi Christopher Anderson."
Il ragazzo rimase stupito.
"Oh vedo che hai scoperto come mi chiamo."
"Già...veramente ho anche conosciuto la tua sorellastra, la tua matrigna e tuo padre."
"Perfetto vorrà dire che quando ti innamorerai di me, risparmieremo i convenevoli con la mia famiglia."
Lauren lo guardò in modo truce.
"Illuso, non mi innamorerei mai di te!"
"Vedremo...quando poi lo farai, non dirmi di non averti avvertito..."
"Avvertito di cosa?" Lauren sentì il tacco cedere e se Christopher non l'avesse afferrata in tempo si sarebbe ritrovata a contatto con il freddo asfalto della strada. Forse però sarebbe stato meglio l'asfalto che il contatto così ravvicinato con quel ragazzo, di cui non sapeva assolutamente nulla, che la irritava, ma da cui era inspiegabilmente attratta, cosa che non avrebbe mai ammesso nemmeno sotto tortura.
"Di non innamorarti di me..." Le parole uscirono dalla bocca di Christopher in un soffio che la fece rabbrividire, senza contare, la distanza ormai nulla tra i due. Lauren lo guardò negli occhi, troppo vicini ai suoi, ma non riuscì a ribattere dicendo niente di quello che avrebbe voluto.
"Io...non...non mi sento molto bene."
La ragazza si scostò bruscamente da quella presa trovandosi a vomitare anche l'anima nel bel mezzo della strada.
 
Lauren lasciò cadere la testa all'indietro sul sedile della limousine, appena senti il cellulare suonare di nuovo.
"Fatelo smettere, sembra un martello che mi massacra la testa!"
"Domani sarà anche peggio Lauren." La ragazza si voltò verso Christopher guardandolo di traverso.
"Ho accettato il passaggio solo perchè avevi giurato di non giudicare Anderson!"
Christopher le sorrise. "Ti conviene rispondere, non credo che si arrenderanno."
Lauren sbuffò e prese il cellulare dalla sua borsa, vide il nome sul display e rispose.
"D?"
"Lauren!!! Ma sei pazza? Dove sei! Sono ore che ti cerchiamo!"
"TI cerchiamo??"
"Passamela! Lauren! Maledizione dove sei!"
"Matt...non strillare...sono quasi sotto casa."
"Ti aspetto lì allora...e prega che papà sia a letto!"
Lauren alzò gli occhi al cielo e buttò il telefono in borsa. Dopo un pò sentì la limousine fermarsi, guardò fuori e si accorse di essere arrivata sotto casa sua. Prima di uscire guardò il ragazzo accanto a lei che guardava fuori dal finestrino.
"Christopher...io..." Il ragazzo si voltò a guardarla e Lauren arrossì violentemente abbassando lo sguardo.
"Volevo solo ringraziarti...non sapevo davvero come togliermelo di torno quel ragazzo...e grazie anche per il passaggio..."
"Prego...oh, comunque, puoi chiamarmi Chris, solo mio padre mi chiama Christopher e non mi piace un granchè..."
Lauren lo guardò di sfuggita, poi aprì la portiera della limo e prima di uscire si rigirò verso il ragazzo. "Buona notte Chris."
"Buona notte Lauren."
 
Denise la vide scendere dalla limousine e fece segno a Matt ed Alan, che si voltarono verso di lei.
"Lauren!"
"Il terzetto al completo..."
"L, non fare la sarcastica, eravamo preoccupati..."
Si, si, immagino, io vado di sopra..."
"Aspetta, sei ubriaca...salgo con te."
"No ti sbagli Matt, ero ubriaca, ora sono solo un pò brilla..."
Matt scosse la testa, accennando un saluto ad Alan e Denise. "Intanto continui a straparlare..."
"Matt ti prego, voglio solo andare a dormire." Le porte dell'ascensore si aprirono e Matt e Lauren si trovarono in una attico ancora illuminato, nonostante fosse notte fonda. Chuck si avvicinò ai figli.
"Matt, puoi andare a dormire, è molto tardi." Matt guardò il padre, poi osservò la sorella che guardava il padre impassibile e si diresse verso le scale.
"Sono le tre, non solo ti dico di non uscire, ma ti presenti a casa a quest'ora." Lauren rimase impassibile senza rispondere.
"Lauren? Non hai niente da dire?"
Lauren continuò a non parlare. Chuck sospirò pesantemente e mentre parlava si diresse verso la sua camera da letto.
"Va a dormire Lauren, ne parliamo domani."
 
Chuck entrò nella sua camera buia e vide la figura di Blair distesa sul letto.
"Blair? Sei sveglia?"
"Si..."
"Stai bene?"
"Cos'è che ho sbagliato Chuck? Mi ero ripromessa di non farmi odiare dai miei figli! Ho passato talmente tanto tempo ad avercela con mia madre, da aver giurato a me stessa che non mi sarei mai e poi mai messa in una situazione del genere! E ora? Mi ritrovo in una situazione peggiore!" Blair scoppiò a piangere e Chuck la strinse a sè.
"Blair, tua figlia non ti odia, è solo una ribellione adolescenziale, vedrai che si sistemerà tutto..."
"Avevi detto che ce la saremmo cavata ricordi? Che non sarebbe stato così terribile...e se invece non ci riuscissimo?"
"Blair, ti prego. Ritorna in te, tira fuori le unghie, non lasciarti abbattere, io sono qui con te, lo sarò sempre, te l'ho giurato su quell'altare, quando sono nati i ragazzi, ma ti prego, dobbiamo farlo insieme ok?"
 





spazio autrice
Olaaaaaaaaaaaaaaaaaaa prima devo dire una cosa importante!!!!!!!!! Allora probabilmente non lo avrete notato, ma se qualcuno lo avesse notato, ho fatto un casotto con i nomi il capitolo scorso. Il papà di Chris lo chiamo prima Alec e poi Serge, scusate, il nome è Serge...prima era Alec poi ho cambiato idea, ma mi deve essere sfuggito di cambiarlo all'inizio :) Bene, ora Lauren è in crisi totale...da qui cominciano a delinearsi un pò di differenze, ma anche somiglianze con Blair...voglio sottolineare che la crisi di Lauren, potrebbe non essere finita qui, potrebbe anche protrarsi ancora un pò...o forse no! Chi lo sa!!! questo cap è dedicato molto, anzi esclusivamente a lei, ma non preoccupatevi, approfondirò anche gli altri personaggi, non ho intenzione di dimenticare nessuno ;) Poi vorrei anche avvertire, che purtroppo la storia potrebbe anche andare a rilento, ma purtroppo vado ad ispirazione e soprattutto sono impegnata ahimè...ho appena finito gli esami dell'uni, ma da lunedì iniziano le lezioni, perciò...ma cercherò di non farvi aspettare molto, soprattutto per quelle persone che hanno espresso piacere nel leggere la storia...grazie...comunque mi piacerebbe sapere che ve ne pare :) alla prossima xo xo A.<3
PS il titolo della canzone è certe notti di liga...e penso si spieghi da sola...arrendetevi sono una sua fan per cui non vi stupite se i titoli spesso deriveranno da sue canzoni
 
giulina:      certo che mi fa piacere scherzi?? Almeno così mi sento un pò meglio...so che non sto scrivendo a vuoto ma che invece a qualcuno piace ciò che scrivo! :) bene vedi Chris in veste di salvatore stasera, ma insomma tutto può essere il contrario di tutto e i miei personaggi vengono fuori ogni giorno con dei lati nuovi...li conosco con voi insomma...dimmi cosa te ne pare di questo capitolo! A presto!
 
Gnam_Gnam:     ahahhahaah sei simpatica! Grazie per i complimenti e non pensavo che a qlcn potesse piacere tanto una mia ff! *.* grazie :) fammi sapere cosa pensi di questo capitolo e come ti sembrano i personaggi :) a presto!
 
sasyherm:      ovviamente è bella come la mamma e matt bello cm il papà...anzi nella mia testa anche di più perchè con due genitori così i figli non possono che essere bellissimi ahahah grazie per la tua recensione ci tenevo tanto visto che ADORO i tuoi tributi :) fammi sapere che ne pensi! a presto!
   
 
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