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Autore: Yunie93    17/10/2010    0 recensioni
"Lucia non riusciva davvero a capire cosa non andasse in lei: insomma, era una ragazza qualsiasi, senza particolari problemi esistenziali, con una bella famiglia e una scuola particolarmente odiosa...tutto perfettamente normale. E allora, perchè diavolo non gli si era accesa una qualche spia luminosa nel cervello e aveva accettato quell’assurda proposta?" [Cap. 6]
[Storia scritta per CrazyHogwarts]
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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In the match of love, no rules
-Tempo-






11.00



Lucia sospirò posizionando la sua valigia in mezzo all’enorme stanza da letto che si era accaparrata: la villa di Mike era davvero graziosa, e tanto spaziosa da permettere ad ognuno di loro di dormire in una stanza separata.
Guardò l’orologio, e immaginò che in quel momento Andy era di sicuro sveglio per prepararsi alla gara che sarebbe iniziata qualche ora dopo.
Le grida dei suoi amici provenienti da fuori la distolsero dai suoi pensieri: si avvicinò alla grande finestra che dava luce all’intera stanza e guardò fuori, scorgendo Mike intento ad affogare una povera Maria, mentre Teresa rideva di gusto sulla spiaggia.
Scorgendola, le fece un’enorme sorriso e un cenno con la mano per invitarla a seguirli: sorridendo di rimando, Lucia si ritrasse dalla finestra per indossare il costume.
Aveva davvero bisogno di distrarsi.

11.30



“Ce l’hai fatta finalmente!”
Lucia si sedette accanto a Teresa sull’asciugamano, mentre Maria e Mike giocavano a pallavolo a riva davanti a loro.
“Teresa, ti posso chiedere una cosa?” ne approfittò la ragazza, prendendo il silenzio dell’altra come un permesso per continuare.
“Ho notato che a volte sembra quasi come se mi odiassi...non mi parli, mi lanci occhiatacce, come mai?”
Teresa sorrise e rispose continuando a guardare il mare: “Io non ti ho mai odiato Lucia, anzi, ti considero una vera amica: ma l’amore...ti fa fare di tutto. Non te ne sei accorta? Ero semplicemente gelosa: ho sempre avuto una cotta per Mike, e vedevo che invece a lui piacevi te.”
Sorridendo ancora di più allo sguardo stralunato di Lucia, Teresa si alzò improvvisamente e riprese: “Penso però che questo te lo debba spiegare meglio lui”.
Mentre guardava l’amica tuffarsi, Lucia non si accorse che Mike le si era avvicinato e ora le stava accanto.
“Tu non vorresti essere qui” disse, palesando la sua presenza.
“Cosa?” chiese la ragazza girandosi sorpresa a guardarlo “Ma no, che dici: sono contenta di essere qui con voi”.
“Non lo metto in dubbio, ma probabilmente c’è un posto in cui in questo momento vorresti essere.”
Le balenò alla mente subito il campo di tennis e Andy che si allenava, ma scuotendo la testa e cacciando via quel pensiero si rivolse di nuovo a Mike: “Teresa mi ha appena parlato di una sorta di triangolo tra me, te e lei.”
“Già”.
“Che vuol dire già?”.
Mike si girò verso di lei sorridendo sempre di più: “Vuol dire che è vero. Prima mi piacevi Lucia, e molto. Però poi tu hai incontrato Andy...e vedevo come lo guardavi, come lui guardava te. Per un periodo, lo ammetto, mi sono sentito usato: ancora una volta una persona a cui volevo bene tramite me aveva conosciuto lui, e si stava allontanando. Ma, per fortuna, ho incontrato Teresa. Le ho confessato subito tutto, e lei mi ha fatto notare che in ogni caso tu c’eri sempre.”
Lucia riflettè su quelle parole: le era sembrato anche a lei che per un certo periodo Mike fosse più distante, sempre triste, e ora finalmente capiva il perchè delle parole che le aveva rivolto Teresa quel giorno in hotel.
“In ogni caso” continuò Mike rompendo il filo dei suoi pensieri “Mi sono innamorato di lei. Me ne sono accorto il giorno in cui mi hai parlato di quel che ti aveva fatto Andy. Già avevo notato che la gelosia che provavo pensando a voi due che uscivate insieme era più simile a quella che prova un padre con una figlia che un ragazzo innamorato. Quando poi mi hai detto quel che è accaduto tra te e lui, ero veramente arrabbiato e triste per te, ma sempre per lo stesso motivo: allora ho capito che la cotta mi era passata, o magari non c’era mai veramente stata. La verità è che tu sei stata una delle poche persone a volermi bene per come sono, quindi probabilmente mi sono fatto lasciare prendere un po’ troppo dall’entusiasmo” terminò ridacchiando.
“Le hai confessato tutto?” chiese Lucia girandosi per osservare Teresa.
“Sì, ieri. E ora stiamo felicemente insieme”.
“Davvero? Ma è fantastico!”
Mike le sorrise contento di vedere tutto quell’entusiasmo, ma improvvisamente si fece più cupo “E tu? Sei felice?”
Lucia riflettè, tornando ad osservare il mare: “No”.
L’amico sospirò seguendo il suo sguardo e fissando anche lui la distesa immensa di acqua, per poi riprendere a parlare: “Vai via, Lucia. Vai dove devi stare.”
Sentendo lo sguardo sorpreso della ragazza addosso, continuò: “Sappiamo entrambi che non è qui dove vorresti essere. Io ho reagito così davanti a lui l’altro giorno solo per darti un’opportunità: volevo che tu avessi il tempo di riflettere e capire cosa vuoi, ma ora che lo sai continui a soffocarlo.”
“Mi ha già presa in giro una volta” tentò di discolparsi Lucia.
“Pensaci bene: io non l’ho visto per tutta la settimana nemmeno una volta con Annalisa, e a giudicare dallo sguardo furioso di lei quel che ti ha detto è vero. Soffrirai comunque Lucia, lontana da lui con la consapevolezza di averlo abbandonato o vicina a lui con la paura di essere ingannata. Dato che è così, non è meglio provarci di nuovo? Se lui fosse stato sincero, vivresti sempre nel rimorso. Vai da lui, dagli una seconda opportunità: sai dove trovarlo. Se vuoi, il nostro weekend ce lo faremo un’altra volta.”
Lucia guardò il volto sorridente di Mike, e prese la sua decisione: si alzò, esitando per un attimo, e poi iniziò a correre a perdifiato verso la casa.

13.00



Si tuffò letteralmente dentro il pullman ricolmo di gente, riuscendo per un pelo a non perdere il suo biglietto.
Si lasciò cadere al suo posto con un lungo sospiro, posando la sua borsa sulle proprie gambe: non sapeva davvero che pensare.
Provava una sorta di eccitazione mista a paura: aveva abbandonato i suoi amici, ma il fatto che loro stessi gli avevano proposto di farlo la rincuorava un po’.
Ma quel che davvero la angosciava e ogni tanto le faceva riconsiderare la sua scelta, era la consapevolezza che non sapeva a cosa stava andando incontro.
Avrebbe potuto trovare di tutto al suo arrivo, però...

...stava tornando a casa.



15.50



Ancora una volta correva a perdifiato.
Era riuscita a fare un salto a casa: il tempo di posare la borsa e schivare le domande sorprese dei suoi genitori, e di nuovo era di corsa verso la scuola.
Girando un’altro vicolo, guardò l’orologio che portava al polso: 15.55
L’edificio scolastico si stagliava ormai di fronte a lei, facendosi man mano più grande: sospirò di sollievo vedendolo, ma non diminuì l’andatura.
Arrivata in prossimità dell’entrata, svoltò velocemente a destra, percorrendo tutto il perimetro della scuola, diretta ai campi sportivi.

15.57



Sentiva le chiacchiere eccitate delle centinaia di studenti che erano di sicuro in attesa del grande incontro.

15.58



Dopo l’ennesima svolta, riuscì a vedere l’enorme rete che circondava il campo da tennis.

15.59



C’era quasi...riusciva a sentire anche l’arbitro che dava il benvenuto alla finale.

16.00



Si fermò davanti alla porta aperta nella rete che permetteva di entrare nel campo: sentiva le gambe dolergli per lo sforzo eccessivo, la testa e il petto le pulsavano e il fiato le mancava, tuttavia continuò a sondare con lo sguardo i vari addetti che si aggiravano per il campo in cerca di lui.
Quando lo vide, un sorriso spontaneo le nacque sul volto: stava gettando sulla panchina l’asciugamano che fino a pochi secondi fa gli ricopriva le spalle, apprestandosi ad entrare in campo.
Come sentendosi osservato, alzò gli occhi e guardò verso il punto in cui si trovava lei: il sorriso di Lucia si allargò quando vide l’espressione di stupore che si dipinse sul suo viso.
“Vai Andy!” gridò, facendo tramutare quell’espressione in una di gioia: la partita ebbe finalmente inizio.

18.00



“Come sono andato?”
“Mh...non male.”
Le premiazioni erano state fatte, e ormai tutti si dirigevano verso le proprie abitazioni parlottando fittamente della partita appena svoltasi.
“Solo non male? Ho vinto!”
Solo due persone continuavano a passeggiare intorno al campo.
“Mah, è stata anche fortuna.”
“Oh, ma davvero?”
Scoppiarono entrambi in una fragorosa risata, per poi fermarsi l’uno di fronte all’altra.
Andy guardò Lucia negli occhi, sorridendo dolcemente: “Sei tornata.”
“Sì” rispose sicura lei, ricambiando lo sguardo penetrante.
“Grazie.”
“Oh, figurati.”
Entrambi ridacchiarono ancora, finché Andy chiese un po’ preoccupato: “Mi hai perdonato?”
Lucia esitò un po’, per poi rispondere: “Sì, altrimenti non sarei qui. Ma vedi di non vedere mai più Annalisa, altrimenti altro che perdonarti: ti do la racchetta in testa.”
Ridendo di gusto, Andy afferrò Lucia per la mano attirandola a se: “Non accadrà di nuovo, vedrai.”
E suggellò quella promessa con un bacio.






Ed eccoci qui al capitolo finale di questa storia, che tuttavia ancora non è terminata: ormai sapete che amo profondamente gli Epiloghi, quindi manca ancora l'ultimissimo capitolo! :P
Beh, che dire: mi piace moltissimo questo capitolo. L'ispirazione per scriverlo mi è venuta così, un giorno, nemmeno mi ricordo perchè. Se siete degli abituali lettori delle mie storie, ormai avrete capito che adoro fare cose...complicate, anche dal punto di vista estetico: e così, ecco qui lo scandire delle ore. Mette un po' d'ansia, ne sono consapevole, ma mi piace troppo! xD
Qui poi adoro alla follia come mi è uscito Mike: è davvero lui. Allegro, casinista, ma quando serve serio, pronto a dare consigli e incredibilmente fragile, tanto da non essere riuscito prima a confessare i propri sentimenti a Lucia e ancora insicuro nonostante tutto quando le racconta tutta la storia.
Davvero, sono estremamente orgogliosa di questo capitolo, anche se forse la fine è un po' troppo smielata xD (per questo è piena di battutine xD).


gufetta_95: Ciao! Grazie mille per la tua recensione, sono contenta che la storia ti piaccia ^^
Mmmh, sì, mi rendo conto che Andy e Mike non sono proprio definiti fino alla fine, però spero che, almeno per Mike, questo capitolo sia stato illuminante! Per Andy...credo che l'Epilogo sia più adeguato a rappresentarlo.


Grazie a tutti coloro che hanno messo la storia tra le seguite, preferite o che solo hanno letto, al prossimo ultimissimo capitolo! ;)
   
 
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