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Autore: Mimichan    08/11/2005    14 recensioni
ATTENZIONE! Questa fanfiction è stata la prima che ho scritto ed è affetta da inesperienza e sprazzi di bimbominkite -
Un nuovo personaggio arriva a
sconvolgere tutto, Tamao è scomparsa, Ren Tao sta architettando una trappola
per Yoh. La vicenda inizia subito dopo lo scontro tra Yoh e Ren per accedere
alla seconda fase del torneo, ma al contrario di quanto succede, i due non
diventano per niente amici e il risultato finale ancora non è deciso.
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ren Tao
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Yoh stava tornando a casa. Era sfinito, ma quel che più lo amareggiava era l’esito dello scontro: aveva pareggiato. E come se non bastasse l’aveva fatto per miracolo; durante lo scontro con Ren, per un istante, si era visto escluso dalle fasi finali dello Shaman fight. Ma la prospettiva dell’esclusione era ancora una ferita aperta perché ancora non si era deciso chi ammettere.

Ma ora era meglio non pensarci, ance se Anna gliel’avrebbe ricordato sicuramente. A due passi dal cancello di casa si sentì addosso un vento gelido come se un’ anima inquieta avesse attraversato il suo corpo. Si fece forza e varcò la soglia.

YOH –Sono tornato!-

MANTA –Yoh! Come stai?

YOH –Bene, grazie- sapeva di non dire la verità ma non aveva voglia di parlarne –Sai dov’è Anna?-

MANTA –Sì! Ha detto che avrebbe fatto un po’ di spesa. Io adesso ti saluto perché ho un impegno. Sei stato fortunato a pareggiare contro un avversario così temibile! Ciao Yoh, a domani!-

YOH –Ciao Manta!-

Manta uscì sbattendo la porta. “Sei stato fortunato”. Yoh non poteva fare a peno di pensare alle parole dell’amico. In realtà Ren avrebbe meritato di vincere. Lui aveva solo avuto fortuna.

Si diresse verso il bagno per lavare via i segni del combattimento, ma, passando davanti alla cucina, una cosa attirò la sua attenzione: la lista della spesa. Anna aveva mentito. Era comprensibile, chissà in quale stato d’animo si trovava. Preferì non pensarci e, una volta in bagno, si immerse nell’acqua calda. Riflettendoci, si accorse che neanche Tamao e Horo Horo erano in casa. Yoh rise immaginando Pilica che tirava per le orecchie il fratello maggiore. Ma quel pensiero lo fece ritornare ad Anna e si incupì. “Se solo avessi preso il combattimento più seriamente non sarebbe finita così. Nonostante la mia permanenza nella grotta dello Yomi, i miei allenamenti, Ren è diventato più forte di me”. A questo punto accennò un sorriso.

YOH –Forse dovrei cominciare anch’io a bere tre bottiglie di latte al giorno (come fa Ren per chi non lo ricordasse!!!!! ndm)- Tornò serio –Forse i miei motivi per vincere lo Shaman fight non sono abbastanza seri- Sprofondò in acqua ma il richiamo di Anna lo fece sobbalzare.

ANNA –Yoh! Sono tornata! Ci sei?-

Anna era tornata. Yoh non era pronto ad affrontarla ma sapeva che prima o poi avrebbe dovuto farlo.

YOH –Sì, arrivo- Uscì di corsa dalla vasca, si asciugò velocemente e indossò i primi abiti che gli vennero alla mano. Corse come un lampo da Anna; era seduta in cucina, lo sguardo fisso nel vuoto, sembrava molto concentrata.(è un po’ strano che uno imbambolato sia anche concentrato ma non mi è venuto in mente altro!!! Ndm)

ANNA –Siediti, dobbiamo parlare- la sua voce era fredda.

YOH –Dimmi pure Anna- cercò di mantenere un tono distaccato ma sentiva che la rabbia stava salendo, che non sarebbe riuscito a trattenersi se Anna avesse accennato al combattimento.

ANNA –Oggi…-

YOH –Sì, lo so. Vuoi dirmi che ti ho deluso vero? Vuoi dirmi che da adesso non smetterò di allenarmi fino a quando non sputerò sangue vero? Se credi di farmi una ramanzina ti sbagli!-

ANNA –Yoh…-

YOH –Non interrompermi! Sono stanco di essere trattato come il tuo cagnolino da combattimento! Quindi tieniti i tuoi commenti e stai zitta!- La rabbia che Yoh aveva dentro si stava riversando tutta su Anna che fino a quel momento non aveva dato segni di arrabbiarsi. Yoh ansimava, con troppa furia aveva tirato fuori quelle parole, era sfinito, e confuso. Anna si alzò e si diresse verso le scale. Si girò un attimo verso Yoh prima di salire.

ANNA –Volevo solo dirti che oggi ho avuto paura di perderti. Buona notte, non ho fame- Salì le scale e andò in camera sua.

YOH –Ah! Sono uno stupido!- batté i pugni sul tavolo con quanta forza gli era rimasta in corpo –Perché le ho parlato così? Non avrei dovuto. Io non sono arrabbiato con lei, ma con me-

Si lasciò cadere su una sedia, l’unica (in Giappone sono sempre seduti per terra giusto? Però a me serviva una sedia!!! Ndm) Appoggiò i gomiti sulle ginocchia e mise la faccia tra le mani. Varie lacrime gli rigarono il volto, lacrime di rabbia, di tristezza, di amarezza.

HORO –Ehilà gente, c’è nessuno?-

Tale fu lo spavento per Yoh di sentire la voce di Horo Horo all’improvviso che con la spinta per alzarsi si ribaltò insieme alla sedia,

HORO –Ehi Yoh, ti alleni per il circo?-

YOH –Horo Horo! Ti sembra questo il modo di entrare??? Per punizione preparerai la cena!-

HORO –Così mi ricordi Anna. A proposito, non c’è?

YOH –No, abbiamo appena litigato. Non scenderà per la cena-

HORO –Capisco. Non sa cosa si perde! Ti preparerò una cenetta coi fiocchi!

Horo Horo non perse tempo e si precipitò in cucina. Yoh preferì andare a sedersi all’aperto piuttosto che vedere cosa combinava Horo Horo. Si sedette a gambe incrociate cercando di rilassarsi ma gli risultò impossibile perché dalla cucina provenivano le grida dell’amico che stava urlando una canzone di cui probabilmente non conosceva le parole. Ma in fondo lui poteva fare quello che voleva, dato che era un partecipante allo Shaman fight a tutti gli effetti e non aveva preoccupazioni!

HORO –Yoh! È pronta la cena!- urlò a Yoh nelle orecchie.

YOH –AAAAAAHHHHHH!!! Cosa ti salta in mente??? Sei impazzito?-

HORO –Veramente sono solo stufo! È la quinta volta che ti chiamo ma tu non senti!-

YOH –Scusa. È che sto pensando a una cosa-

Horo Horo sembrò capire lo stato d’animo dell’amico. Si sedette accanto a lui e alzò lo sguardo verso il cielo stellato.

YOH –Vai a mangiare o la cena si raffredderà-

HORO –È già fredda…-

YOH –Chissà cos’hai combinato in cucina-

I due si guardarono e non riuscirono a trattenere una fragorosa risata.

YOH –Grazie Horo Horo, mi hai fatto tornare il buon umore-

HORO –È la mia specialità! Sono bravo in questo quanto nel cucinare!-

YOH “Ma se la sua cucina è pessima!? Non sa neanche cuocere il riso!!! Poveretto, chissà che gran cuoco si crede…”

–Yoh Asakura! È questo il modo di pensare ai tuoi amici?-

Di chi era quella voce? Al suo suono sia Yoh che Horo Horo si erano guardati con gli occhi sbarrati in modo interrogativo. Chi aveva parlato?

YOH “Chi ha letto nei miei pensieri?” pensò (è inutile dire che lo pensa perché ci sono già le virgolette ma che importa! Ndm)

–Io Yoh Asahura. Sono quassù-

Ora la voce era più vicina. Yoh alzò gli occhi sempre più terrificato. Come mai qualcuno riusciva a leggergli nei pensieri? Una figura era seduta sullo steccato, un’ombra di cui non si poteva capire l’identità a causa del buio e del cappuccio che nascondeva il volto.

YOH –Chi sei?- urlò impaurito mentre Horo Horo scappava in casa a nascondersi.

–Ma come Yoh Asakura, ti sei dimenticato di me? Sono Kazumi- fece una pausa –la sorella di Anna-

  
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