19/10/2010
2 recensioniFandom: TTGL
Personaggi: Simon, Nia; SimonNia
Genere: Fluff, Romantico
Rating: Verde
Avvertimenti: Flash fic, AU, What if…?
Note: Non so se avete mai ascoltato la canzone di “Madagascar”, ma in una strofa ci sta proprio questo verso. E io oggi sono impazzita XD
Questo è un inno alla danza, pura e semplice, è un inno alla bellezza e alla sensualità femminile. Spero vi possa piacere (L)
She likes move it!
Per gioco – forse anche per scherzo – Nia si era ritrovata ridente e parecchio brilla sopra il bancone del bar.
A parte loro non c’era più nessuno, e forse era per questo che il vecchio gestore del locale aveva acconsentito a tutto quello. Prendendo il cd direttamente dalle mani della ragazza aveva caricato lo stereo, aiutandola nel frattempo a reggersi in piedi, scansando bicchieri e centrini in grave pericolo.
Lei aveva riso, guardando per un’ultima volta Simon – anche lui rideva, forse non ancora conscio di quello che sarebbe successo immediatamente dopo.
La musica era iniziata.
I fianchi si mossero a tempo – destra e poi sinistra, sinistra e poi destra – mentre le spalle si alzavano e si abbassavano facendo dondolare così tutto il corpo. Fluttuavano i capelli, seguendo i leggeri cenni della testa, in basso, ritmici e dolci.
Il bacino prese a ruotare quando le parole iniziarono, mentre le braccia cominciarono un movimento circolare – le mani chiuse a pugno. Nia si girò, ruotando sui tacchi alti che indossava, e mentre faceva ciondolare la testa sopra le spalle, allungava di lato le braccia, l’una e l’altra. Azzardò anche un passo di fianco, e vedendo che riusciva a reggersi in piedi senza rischiare di scivolare, ne fece altri, accompagnandoli con movimenti ampi degli arti superiori. Girò su sé stessa, ritrovandosi a dare la schiena al pubblico. Girò di nuovo, per arrivare alla posizione iniziale. Fece il giro ancora una volta, nella direzione opposta.
Il bacino cominciò a disegnare cerchi immaginari in aria, fasciato morbidamente dai vestiti lunghi e dal colore pallido, mentre i lunghi capelli ondeggiavano con più decisione, sospesi nel vuoto.
Sorrideva, mentre piegava le braccia e le portava in alto, accompagnando gli ultimi versi di quella breve canzone. Un piede indietro, l’altro piede in avanti, un movimento ondulatorio delle spalle.
La canzone finì quando ancora il suo corpo non accennava a muoversi.
Simon la interruppe, abbracciando con entusiasmo le sue gambe, così da catalizzare ogni attenzione direttamente sulla sua persona.
-Sei bravissima!-
Tutto, tutto di lei gli piaceva. I fianchi così sottili, le gambe lunghe, le braccia, le spalle, la linea tenera del collo, e il viso – il bellissimo viso…
Lei gli prese il viso tra le mani, avvicinandosi subito a lui per un bacio leggero.
E sì, Simon si convinse che, alla fin fine, un amore simile valesse l’ascolto anche della più stupida e idiota delle canzoni.