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Autore: MadHatter27    19/10/2010    2 recensioni
.. Sento il sonno svanire e piano piano il torpore abbandonare il mio corpo che completamente inerme è abbandonato in un letto con lenzuola bianche. La consapevolezza di essere nuda mi colpì come uno schiaffo e mi portai meccanicamente la mano sinistra di fronte alla bocca. Qualcosa di metallico mi ha sfiorato le labbra. Tremante allontano la mano osservandola alienata. E quando vedo l'anellino d'oro intorno all'anulare sinistro, mi sento svenire.. Oh mio Dio sono sposata!
DAL 2 CAPITOLO..
Vedevo tutto offuscato e le orecchie mi fischiavano. Ero arrivata al sesto martini all'incirca e di certo non era stata una cosa positiva. Eravamo rimaste le uniche al pub e da quello che potevo vedere Sage si era addormentata sul tavolo. Io continuavo a vedere soffuso come se d'improvviso stessero spegnendo tutte le luci e io non potessi far altro che rimanere al buio. Un movimento alla mia sinistra mi segnalò che qualcuno si era appena messo accanto a me. Non capivo bene chi fosse sentivo solo che anche lui aveva bevuto. Lo percepivo. La distanza era così ridotta che potevo sentire il suo alito su di me. Sapeva di whiskey. Constatai in me che io in realtà non avevo mai potuto assaggiare quel tipo di alcolico. Anche se mi avevano detto che era abbastanza buono. Ti sapeva far perdere la testa. Aprii di più gli occhi quel tanto che mi bastava per poter distinguere i suoi tratti somatici..ed il colore grigio tempestoso dei suoi occhi. Mi sentii attirare dalla vita verso di lui. La mente del tutto offuscata. Mi ritrovai immischiata in un bacio selvaggio, provando emozioni così contrastanti da sentirmi come una bambina inesperta alle prime armi. Chi aveva baciato prima chi non lo sapevo. Forse era stato lui o forse ero stata io. Non ero più certa di niente. Solo di una cosa ero del tutto convinta.
Avevo sbagliato a privarmi del sapore del whiskey per così tanto tempo.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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...Confusione. Troppa a dirla tutta, eppure la consistenza del letto sotto di me dovrebbe rassicurarmi eppure nel dormiveglia mi sento ancora di più agitata. Odori estranei a quelli a cui sono abituata penetrano nel mio naso. Profumi esotici, speziati.. Magari è solo un sogno.. Eppure, c'è qualcosa , una sensazione che mi dice di stare attenta, di non fidarmi. E questo decisamente è un brutto segno.. Sento il sonno svanire e piano piano il torpore abbandonare il mio corpo che completamente inerme è abbandonato in un letto con lenzuola bianche. La consapevolezza di essere nuda mi colpì come uno schiaffo e mi portai meccanicamente la mano sinistra di fronte alla bocca. Qualcosa di metallico mi ha sfiorato le labbra. Tremante allontano la mano osservandola alienata. E quando vedo l'anellino d'oro intorno all'anulare sinistro, mi sento svenire.. Oh mio Dio sono sposata!

 

Due settimane prima..

 

Heartfield, città di 1000 abitanti circa dove appena metti piede fuori di casa puoi essere sicuro al cento per cento che incontrerai circa metà degli abitanti intenti nelle loro attività abitudinali e monotone. Certo sono sempre stata affezionata a questa cittadina, come biasimarmi, era pur sempre il luogo dove ero nata, cresciuta vissuta ma soprattutto il luogo dove la mia vita davvero iperattiva aveva da sempre avuto luogo.

Non cambierei nulla della mia vita. Avevo dei genitori ancora innamorati l'uno dell'altra nonostante fossero passati quasi 30 anni dal giorno del loro matrimonio, e circa 25 dalla mia nascita. Una famiglia scombussolata, con zie che combattevano per far si che fossi una specie di Barbie, e zii che lottavano affinché fossi una piccola guerriera. E per enorme orgoglio di mia madre, io avevo ritenuto che una via di mezzo mi avrebbe permesso di far felici tutti specialmente me. E così si forgiava il mio carattere durante una crescita così precoce che non ha nemmeno dato il tempo ai miei genitori di godersi l'infanzia della loro bambina, perché avevano dovuto quasi immediatamente rendersi conto che la loro bambina era ormai adolescente. Così come dicono loro, visto e considerato che in realtà sono sempre cresciuta ad una normale velocità. Ma si sa per i genitori ogni figlio cresce troppo in fretta alla norma.

Adesso sono una venticinquenne con una vita super impegnata a causa del lavoro che richiede sempre tante energie, single e che vive la sua vita in una bellissima villetta immersa nel verde idealizzata da me e costruita dall'agenzia edile di mio padre, grande architetto, come io sogno di essere un giorno forse. Una vita da favola, si potrebbe pensare. C'è gente che pagherebbe per una vita come la mia, facendo ovviamente qualche taglio come ad esempio il fatto che passo la maggior parte del mio tempo a cercare di arrivare alla vetta almeno per quanto riguarda l'ambito lavorativo . Però mi piacerebbe tanto andare da queste persone e dirle che non è tutto oro quello che luccica e che non sempre ci si ritrova con la pappa pronta.

Persa nelle mie riflessioni sulla mia vita ,che molto probabilmente non importerà a nessuno, mi accorgo di essere arrivata finalmente a casa dei miei nonni dove oggi si festeggerà, il loro 58 esimo anniversario di matrimonio. Entro tutta sorridente incurante dell'aspetto trafelato e professionale che devo avere e mi dirigo nel salone dove sono tutti riuniti, mentre mio padre suona dando il sottofondo alla loro conversazione in memoria dei vecchi tempi..

  • Buonaseraa..- dico cantilenante annunciando il mio ingresso che senz'altro avevano già percepito dal rumore che avevo fatto appena arrivata, visto e considerato che avevo preso in pieno il porta-ombrelli di mia nonna all'ingresso. Vedo i loro sguardi illuminarsi al mio ingresso e velocemente mi butto sopra i miei giovanissimi nonni baciandoli..

  • - Augoroni, nonni..-

 

Vedo mia madre sorridere mentre aspetta che io mi diriga da lei per salutarla come di consueto..Faccio il giro di tutti loro scoccandoli baci sulla guancia, e facendo promesse di combattimenti alla play station nel pomeriggio e di saloni di bellezza nella sera.. Queste cose non sarebbero mai cambiate nemmeno fra 100 anni..

Appena mi sedetti la mamma mi prese la mano fra le sue in un gesto affettuoso e rassegnato.. - Non è che la mia ragazza in carriera, avrebbe un po' di tempo da trascorrere con la sua povera madre stasera? Ovviamente tra le tante cose che hai da fare visto che ti hanno già presa d'assalto..-

-Poveri illusi, non capiscono che oggi la mia bambina sarà con suo padre..-

 

la voce pacata di mio padre interruppe la nostra discussione e io scoppiai a ridere trillante. A volte dicevano che avevo la stessa risata di mia madre , forse tra le tante cose che mi aveva tramandato c'era anche questa..

 

-Dovrei farmi pagare, ogni volta che vengo mi sento quasi una star del cinema..-

 

Mia madre si girò ignorando le mie parole e alzando gli occhi al cielo, di fronte quelle risposte che le davo non sapeva proprio come comportarsi..Così preferì rivolgersi direttamente a mio padre

 

-Tesoro per favore, Casey oggi starà con me..Abbiamo proprio bisogno di una bella serata madre figlia..-

 

il suo tono si era leggermente incupito verso la fine, era vero era da tanto che non passavo una di quelle estenuanti giornate in famiglia. Troppo indaffarata, troppo stanca, troppo tutto. Abbracciai affettuosamente mia madre, e capii che quella sera le avrei dovuto comunicare la grande notizia. Anche se dubitavo fortemente che l'avrebbe presa bene. La possibilità di un mio trasferimento l'aveva sempre terrorizzata, e purtroppo quella sera sarei stata costretta a dirglielo. La mia richiesta di trasferimento in una delle migliori aziende di Design a Los Angeles era stata approvata, ed io a dirla tutta scoppiavo di gioia.

Anche se d'altra parte, abbandonare così su due piedi la mia casa, la mia famiglia il mio mondo mi terrorizzava. Una volta lì sarei stata da sola, e avrei dovuto contare esclusivamente su di me e sulle mie capacità.

Ma in fin dei conti mi sentivo pronta, avevo lavorato duramente per raggiungere quei risultati e non avrei rinunciato per un po' di malinconia. Sicuramente avrei sentito la loro mancanza ma non è che non li avrei più rivisti per il resto della mia vita. Sarei tornata sempre per poter dare fastidio mi sembrava logico.. Fotografai quell'istante nella mia mente, i miei genitori che battibeccavano felici, i miei zii, i miei nipotini. Ogni cosa mi sarebbe mancata di loro. Ma un nuovo capitolo della mia vita si stava aprendo e così Casey Johns avrebbe dovuto prendere le redini del suo futuro ed iniziare a fare delle scelte.

 

-Capirà .Tua madre ha sempre voluto il tuo bene e sarà orgogliosa e fiera di te.- sobbalzai sentendo la voce di mio padre accanto a me, risvegliandomi dai miei pensieri. Odiavo quando mi si presentava alle spalle in quel modo. Cosa credeva, di far parte di un banale film horror?. Dopo lo spavento però, in me si fece largo la consapevolezza che lui sapeva del mio trasferimento e soprattutto che mi aveva dato consigli su come affrontare l'argomento con mamma.

 

-Avevo dimenticato come le tue doti da magnate dell'architettura riuscissero ad arrivare, così lontano rispetto a noi poveri apprendisti..-

Fece una breve risata passandosi la mano nei capelli brizzolati. Mio padre era sempre stato un uomo carismatico, per questo non mi sorprendevo più quando sapeva con così largo anticipo le notizie riguardanti la mia vita, specialmente la parte lavorativa.

-Anche io sono stato un povero apprendista che ti credi. Tutto quello che ho costruito di certo non mi è caduto nelle mani dal cielo. Ho fatto il postino, il fattorino , il barman tutto per pagarmi gli studi all'università e riuscire a crearmi un futuro prospero. E di garantirlo ai miei figli..- fece uno sbuffo e li seppi che si riferiva senz'altro a mio fratello Logan, che in quel momento probabilmente si trovava alle falde del Kilimangiaro, o in qualche Foresta Pluviale. Io lo adoravo, ma mio padre non ha mai gradito il fatto che avesse scelto la vita del viaggiatore, archeologo in effetti, in quanto non lo riteneva un posto fisso e sicuro.

-..anche se qualcuno non apprezza. Ma a prescindere da questo, sappi solo che questa è l'età in cui ti può essere concesso sbagliare, raramente, ma ti è concesso. Ma è anche il momento di assumersi le proprie responsabilità, specialmente delle scelte che si è fatti. Sei una ragazza piena di talento, scimmietta sappi sfruttarlo davvero. E non permettere mai a nessuno di arrogarsi il diritto di proclamarsi migliore di te..-

E così finì uno dei discorsi di mio padre, lasciandomi per un secondo ferma immobile in quella posizione, fino a quando non decisi di buttarmi su di lui abbracciandolo proprio come una bambina.

-Ti voglio bene papà..- dissi sulla sua spalla.. Lui mi abbracciò per poi riprendere la sua solita aria da perenne bambino furbo..

-Andiamo scimmia è il momento della torta..-

-Papà, chiamarmi scimmia vuol dire proprio che tu sei un gorilla, perciò attento agli epiteti..- dissi ridendo prima di rientrare in casa. E finire una serata che non avrei mai dimenticato.

 

******

Boom..Bo-om..Boom..

 

Se sentivo un'altra volta battere contro quella povera porta mi sarei alzata e avrei picchiato a sangue inferocita, quell'idiota che continuava a dare un encomiabile fastidio. Pensavo di aver raggiunto la pace dei sensi andando a vivere da sola, invece no. Non era cambiato assolutamente niente. Mi alzai dal letto, facendo qualche carezza a Lilly, che una volta finito di abbaiare e avermi fatto le feste, si coricò al mio posto sul letto. Persino il cane, approfittava di me. Trascinando i piedi come uno dei cadaveri uscito dal video di Michael Jackson, Thriller ma decisamente con meno grazie e meno agilità, aprii la porta trovandomi davanti un paio di Ray-Ban, su una faccia che in quel momento mi era del tutto ignota. Dietro questa faccia ce ne era un'altra anche questa coperta di un paio di occhiali da sole.. Forse erano ladri visto che avevano degli occhiali decisamente troppo grandi per il loro volto. Mi appoggiai allo stipite della porta, socchiudendo gli occhi, sul punto di addormentarmi anche la sopra nonostante la scomodità.

 

-Se siete dei ladri, sparite perché potrei liberare il mio cane feroce..Se siete dei miei amici..stessa cosa..-

 

feci per chiudere la porta ma questa venne prontamente mantenuta aperta. Se erano così rompipalle dovevano essere per forza i miei amici..

Mi buttai sul letto ignorandoli e spostando Lilly che ci mancava poco che mi ringhiasse contro, peggio per lei, non avrebbe fatto una bella fine.

Mentre cercavo di ripiombare nel mio ideale mondo dei sogni, sentii due corpi morti, fra poco, buttarsi sul mio letto.

 

-Cay, non puoi passare tutta la giornata a dormire. Ci sono le ultime cose da fare, le ultime cose da comprare. Le valigie da preparare..-

 

Mi misi il cuscino sulle orecchie ignorando Paige e la sua voce irritante che continuava ad elencarmi le miliardi di cose che avevo ancora da fare, visto che quella notte mi sarei dovuta trovare sull'aereo per LA. Anche se secondo me ero decisamente a buon punto, avevo convinto mia madre a non farne una questione di Stato , cosa ci sarebbe stato di così difficile e irrimandabile.

Immediatamente Erick, iniziò a darle manforte. Se la sua ragazza non fosse stata accanto a me a tenerlo d'occhio ero sicura che a quell'orario così indecente avrebbe spostato Lilly e si sarebbe messo anche lui a dormire accanto a me.

 

-Casey, Paige ha ragione. Sei la persona più disorganizzata che abbia mai conosciuto. Devi affrontare un trasloco. Non puoi permetterti di dormire..-

 

Mugugnai qualcosa del tipo “ Sage..aiuterà, me..ufficio” e sperai che loro capissero al volo. Sage era l'altra apprendista con cui mi sarei dovuta trasferire a Los Angeles, e di certo mi avrebbe aiutato con il trasloco. Quindi potevo farmi benissimo altre 3 ore di sonno più che meritato visto che non ce la facevo più. Alla mia vita iper disorganizzata ci avrei pensato più tardi.

-Sage, ha detto che oggi non potrà aiutarti perché le è scoppiato un tubo in cucina e sta limitando i danni prima di lasciare l'appartamento al proprietario. Quindi ti do circa mezz'ora per renderti presentabile. Dopodiché , se non sarai pronta, dirò a Sage, di portare a Los Angeles la tua salma..-

Sentii la porta sbattere e sbuffai. Perché la mia migliore amica doveva essere sempre così brutale, poteva benissimo affrontare le cose con un po' più di diplomazia che diamine.

Feci violenza sul mio corpo per alzarmi dal letto e iniziai a prepararmi. Mezz'ora dopo ero già fuori, in mezzo alla strada con un bel bicchiere di Caffè in mano mentre Paige, facendo le veci di mia madre, camminava elencando tutte le cose che mi sarei dovuta portare li. Come se davvero avessi bisogno di 4 pacchi di Pringles. Con solo metà della roba che aveva segnato da portare sull'aereo come minimo da Heartfield a LA, avrei preso 300 Kg, senza esagerare, con l'altra metà della lista invece avrebbero fatto evacuare l'aereo per troppo peso, o mi avrebbero semplicemente buttata in mare.

 

-Stai comprando troppa roba, Paige.. Non sarà poi così lungo il tragitto, smettila di ingozzarmi..-

-Vorrà dire che il resto delle cose te le porterai nella tua nuova casa con Sage. Almeno sarò sicura che non morirete di fame..- Sorrisi lievemente. Era sempre stata così. Buona, sempre pronta ad aiutare gli altri, disponibile con tutti. E in quel momento nonostante stesse facendo finta che l'idea del mio viaggio non la preoccupava. Nonostante fingesse di essere tranquilla, sapevo che era ansiosa e che se avesse potuto si sarebbe imbarcata con me solo per assicurarsi che stessi bene. Sarebbe stata una mamma davvero fantastica. Le accarezzai la pancia ancora piatta da sopra la maglia.

-Sarai un'ottima madre, anche se il papà lo deve ancora sapere..- dissi ammiccando verso Erick che ignaro di ciò che cresceva nel pancione della sua fidanzata osservava attento tutte le chitarre esposte due vetrine più avanti.

 

-Ah ah, il povero papà ancora non ne è al corrente, ma lo saprà..Presto lo saprà..-

 

vidi Paige portarsi quasi involontariamente la mano sulla pancia accarezzandola dolcemente. Mi fece davvero una infinita tenerezza. Soprattutto per il modo trasognato in cui guardava Erick. Avevo sempre saputo che sarebbero stati una bella coppia, era proprio per questo che mi ero messa a fare da Cupido tra loro due.

E dopo tanta, tanta fatica finalmente ero riuscita a far entrare nella mente di quei due testoni che erano fatti l'uno per l'altro. Come minimo avrebbero dovuto farmi una stata d'oro massiccio nel loro giardino una volta sposati.

Io al matrimonio, in realtà ,non ci avevo mai pensato come all'amore del resto. Ero sempre stata troppo,troppo occupata a lavorare per il mio futuro, per la mia vita e per il mio lavoro. E non c'era mai stato tempo per altro, solo storie adolescenziali fuggevoli con una durata massima di 9 mesi quando avevo 18 anni. Per il resto niente di che. Ero sempre stata diversa dalle altre ragazze che sono sempre alla costante ricerca del principe azzurro e all'affannosa ricerca di un amore.

Niente, io ero completamente diversa.

 

-Visto che oggi mi seno generosa, ti concedo di monopolizzarmi ancora per un po'..- ridendo la presi sotto braccio continuando a camminare lei scoppiò a ridere e dopo avermi dato una mezza finta testata. La mia piccina, stava davvero crescendo, e sperai di tornare abbastanza presto da poterla rivedere.. come mamma.

 

*********

 

Sage aveva un'aria stressata, e ansiosa. D'altronde la conoscevo abbastanza bene da poter capire che non amava molto i viaggi a lunga durata, visto che soffriva di mal di stomaco anche su una cyclette. Continuava a sbattere il trolley da una parte all'altra sul terriccio che portava all'interno dell'aeroporto, seguita da sua madre, suo padre e Paige ed Erick, che abbracciava la sua fidanzata che faceva di tutto pur di trattenere le lacrime. Evidentemente gli ormoni stavano facendo molto più effetto di quello che si immaginava. Forse l'unico che si dimostrava davvero eccitato per questo nuovo viaggio per me era mio padre che non aveva mai abbandonato il mio sguardo, guardandomi orgogliosamente.

Avrei pensato sempre a loro durante i miei primi giorni di lavoro, e soprattutto avrei pensato alla fiducia che hanno sempre riposto in me e nelle mie capacità.

Arrivati al punto di imbarco mi girai verso gli altri. Era arrivato il momento più brutto. L'attimo degli addii che anche se tutti facevamo finta di niente era ciò che temevamo di più. Interruppi il momento di silenzio che era calato bruscamente.

 

-Bene, non fate quella faccia dovreste essere contenti che starò fuori dai piedi per un bel po'..- dissi cercando di sdrammatizzare la situazione. Sentii un singhiozzo in contemporanea e mi girai verso mia madre e Paige sotto braccio in disparte. Mi avvicinai a loro abbracciandole cercando di rassicurarle.

 

Mi staccia da loro dandole un bacio sulla guancia a ciascuna. Abbracciai per alcuni minuti mio padre, mi sarebbero mancati i suoi sorrisi, così come mi sarebbero mancati gli abbracci di mia madre, l'affetto di Paige, la pazienza di Erick. Ognuno di loro mi sarebbe mancato, ma i minuti passavano in maniera inevitabile, e il mio tempo ad Heartfield era ufficialmente scaduto. Con quella partenza lasciavo dietro di me la Casey un po' bambina e coccolona per dare il benvenuta alla nuova me, pronta ad assumersi le responsabilità delle sue scelte e pronta a rischiare di tutto per raggiungere i miei obbiettivi.

Li su quell'aereo però non ero sola, un'altra amica mi seguiva in quell'avventura anche se non era decisamente in forma come mi sentivo io.

Eppure sollevandomi nei cieli notturni illuminati dalle mille stelle di Heartfield capii che non vedevo l'ora che iniziasse questa nuova parte della mia vita.

Los Angeles era ad un passo da me.

 Angolo della Scrittrice =)

Ed eccomi qui ad iniziare una nuova storia ispirata ad una immaginaria vita matrimoniale..Oh meglio da un matrimonio che arriva del tutto inavvertitamente.. Questo è solo il primo capitolo e quindi è solo un introduzione alla storia vera e propria..Spero davvero che vi piaccia così come è piaciuto a me scriverla.. Le recensioni per me sono una cosa fondamentale, ogni volta che leggo una qualsiasi recensione, che sia positiva o negativa non importa, mi viene il batticuore e conoscere il vostro pensiero mi rincuora notevolemente e mi sprona a migliorarmi =) Perciò vi prego di recensire

UN BACIONE KOKKOLINA

  
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