Cronache di Andael
Andael: Lo Stregone Bianco e
l’Apprendista Scemo
Piccola intro:
Lo so, sembrano passati anni
dall’ultima volta che ci siamo degnati di abbassare gli occhi sulle avventure
della Compagnia, e invece non è successo niente. Beh, a parte che
Cominciamo!
CAPITOLO PRIMO
MA PERCHE’ LUI?
(27 febbraio 3019, Emyn Muil)
- PATATE!-
gridò Frodo, svegliandosi di soprassalto.
- Padron
Frodo, che succede?- gli chiese Sam, sollecito
Il
Portatore sgranò gli occhi, mentre il suo sguardo si perdeva nel vuoto
-
Patate…- ansimò, sconvolto – patate verdi, tuberi arancioni, piccole carotine
bluastre è… è… O Dio, l’Unica Nera Oscura Patata… è un carnevale di ortaggi!-
- Padron
Frodo, state bene?-
Vanamir,
che stava disegnando qualcosa con un gessetto sulla parete rocciosa, si voltò
verso i due Hobbit, e scosse la testa : - Ma sì, che sta’ bene. E’ solo un po’
fumato, ecco.-
- E
fumato di cosa, signor Vanamir?- domandò Sam, esterrefatto
- Beh,
avete presente le foglie che avvolgono il pan di via? Beh… ah, lasciate
perdere.-
Vanamir
sbuffò. Aveva la peggior emicrania dal dopo-cataclisma (e per “cataclisma”
s’intende quell’Oscura Giornata ormai remota nella sua memoria in cui Denethor
l’aveva costretto a presenziare alla sfilata dei veterani, e lui aveva dovuto
astenersi dal bere per ben dodici ore consecutive!) e non ricordava di aver
bevuto qualcosa di tanto potente…
Insomma,
aveva solo tracannato una fiaschetta di grappa dei Nani!
- … o
erano due, le fiaschette?- si chiese Vanamir, a voce alta
- Erano
tre!- esclamò Sam, alzando gli occhi al cielo
- Tre?-
si sorprese il giovane (no, non posso chiamarlo Uomo… lo so che è la sua razza
ma… Vanamir “Uomo”? Questo implica il concetto di “Maturità”! Non posso farcela
ndAutrice) – ma ero convinto fossero solo due! Quella mentre salivamo e quella
mentre piantavamo l’accampamento e quella mentre controllavo che si dormisse
bene dentro alla tendina!-
-
Sarebbero tre!- precisò Sam
-
Sarebbero due.- replicò Vanamir, serafico.
Poi
s’infilò una mano in tasca, estrasse un pacchetto di foglie dall’aria vagamente
allucinogena e prese serenamente a masticarne una, crollando poi nel mondo dei
sogni.
- …
Pa-ta-te… tuberi danzanti… piccole carotine che preparano la cena per tutti…-
delirava intanto il povero Frodo, inseguendo invisibili tracce nell’aria.
Sam si
prese la testa fra le mani, sospirando.
Era
illogico.
I Valar
forse desideravano ardentemente che l’Anello cadesse nelle mani di Sauron?
Nutrivano tutto questo risentimento verso
Guardando
Frodo strisciare ballonzolando attorno al sacco a pelo, tipo un bruchino
ubriaco, prese un lungo respiro profondo. Beh, se non altro per un po’ non
avrebbe pensato alla terribile responsabilità di essere il Portatore
dell’Anello…
- E poi
c’era questo tipo strano che non voleva saperne di lasciarmi in pace…-
bofonchiava intanto Vanamir, piombato nel proverbiale sonno profondo.
Rassegnandosi
all’inevitabile, Sam si sedette fra i due compagni, trovò un modo per far star
fermo Frodo, poi si appoggiò alla parete rocciosa e provò ad addormentarsi.
In quelle
condizioni non avrebbero comunque potuto proseguire, tanto valeva riposarsi un
po’!
(il giorno dopo, in un punto
imprecisato sugli Emyn Muil)
- Cavolo,
Frodo, qualcosa mi dice che ci siamo persi.- dedusse Vanamir, dopo aver
camminato a zonzo per quattro ore e mezza ed essere tornati precisamente al
punto di partenza. Era la terza volta che tornavano al punto di partenza, in
effetti. C’era davvero qualcosa che non andava. Certo, avrebbero potuto usare
la mappa! … se non fosse che Sam, in una crisi di stupidità (è una cosa
contagiosa, io ne sono sicura… brr) l’aveva usata per soffiarsi il naso, e
adesso le uniche parole comprensibili erano “Medio Harad” e “Forlindon”, ovvero
due posti perfettamente inutili di cui pochi conoscevano l’esistenza.
Per la
quarta volta, i tre compagni si trovavano davanti allo stesso bivio.
-
Prendiamo a sinistra.- propose Sam
- No.
Prima abbiamo preso a sinistra. Adesso andiamo a destra.- lo corresse Frodo
- Davvero
prima abbiamo preso a sinistra?-
- Credo
di sì.-
- No! Due
volte fa abbiamo preso a sinistra! Quindi era il sentiero giusto! Ritentiamo
per di qua e poi cambiamo strada al bivio quello con la roccia col muschio.-
- Sam, ci
sono SOLO rocce col muschio, da queste parti.-
Frodo
sospirò, indicando Vanamir che, sbadigliando, si era accomodato su, ovviamente,
una roccia col muschio. Il giovane, sentendosi chiamato in causa, non poté
trattenere un saluto cretino, di quelli con la mano aperta che fanno i bambini
di cinque anni.
- Beh,
Padron Frodo, temo che ci siamo persi.-
Il
Portatore crollò seduto per terra, esasperato
- Mi
arrendo! Non arriveremo mai a Mordor, non azzeccheremo mai il sentiero giusto e
probabilmente sarà meglio perché se dovessimo riuscire a raggiungere Mordor,
probabilmente saremmo capaci di buttare l’Anello nel monte sbagliato! Cribbio!!-
- Ma
ragazzi, dov’è l’entusiasmo?!- proruppe Vanamir, balzando alle spalle degli
Hobbit – dov’è tutta la vostra consueta ilarità?-
- Ci
scambi per Merry e Pipino.-
- Ah.- il
giovane si sedette di nuovo, ammansito -… è vero. Allora moriremo tutti.-
ancora qualche secondo di penetrante silenzio… - Cosa c’è per pranzo?-
Per un
istante, Frodo parve sul punto di impazzire e di tirare una roccia col muschio
in testa a Vanamir, ma alla fine il suo animo gentile (sto lodando Frodo. Brr…
ndA) ebbe la meglio, e l’Hobbit si mise a ridere.
- Abbiamo
un sacco di Pan di Via.- li informò Sam – Ha un buon sapore.-
- E vada
per il Pan di Via, allora.- annuì Frodo, recuperando un po’ di buonumore.
Vanamir fece
un balzo, rischiando di ammazzarsi contro una delle solite rocce col muschio, e
stese il suo mantello in mezzo allo spiazzo polveroso. Infine si sedette e,
guardando ammirato la propria opera, declamò:- PIC NIC!-
(Caras Galadhon)
- Amore,
hai scritto al piccolo per dire che siamo ancora vivi e in salute?-
-
Immagino che “il piccolo” sia mio fratello Faramir.-
Konstantin
scrollò le spalle, sollevando un sopracciglio
- E chi
altri potrebbe essere mai?- chiese, come se fosse ovvio
- Un
giorno noi due dovremo fare un discorsetto sui soprannomi.-
La
ragazza sorrise, intrecciandosi i capelli ancora bagnati
-
Ringrazia che non ne ho ancora trovato uno adatto a te. Comunque, non
divaghiamo. Hai scritto a casa per dire che siamo vivi e vegeti?-
- Sì,
certamente.- rispose Boromir, ironico
- Ah,
ottimo.- sorrise la sua ragazza, compiaciuta.
Dopo
crollò il classico silenzio.
- Non
prendermi in giro!- esclamò Konstantin, dopo un po’
-
Complimenti per il tempo di reazione.-la schernì Boromir
(Contemporaneamente, a Minas
Tirith)
Denethor
sgranò gli occhi, fissando il vuoto
-
Dev’essere morto.- declamò
- Magari
semplicemente non è riuscito a scrivere a casa.- ipotizzò Faramir
- Taci,
figlio degenere, e dimostrati rispettoso quando si parla della morte di tuo
fratello!-
- Ma
magari ha solo dimenticato di…- il giovane sospirò, guardando Denethor. Aveva
quell’espressione, che sembrava dire “non cambierò idea comunque, tanto vale
che muori nel tentativo”. -… sì, padre, dev’essere morto, non ci sono altre
spiegazioni.-
-
Faramir, questa è tutta colpa tua!-
- Sì,
padre.-
- Dovevi
morire tu, al posto di tuo fratello.-
- Sì,
padre.-
- E
dovevi fuggire tu, invece di mia moglie.-
- Sì,
padre.-
- E
dovevi scomparire tu, invece che quel mezzo maniaco di tuo cugin…- Denethor parve
riflettere per qualche secondo (???) -… no, beh, forse era meglio che scomparivate entrambi.-
Faramir
sospirò ancora, rassegnato
-
Certamente, padre.-
- Bene,
ora congedati, esci a capo chino da questa stanza e va’ a deprimerti sul campo
di battaglia, facendo il tuo dovere e morendo per il bene della città!-
- …
ovviamente padre.-
Mentre si
dirigeva verso la porta, cercando di sembrare il più contrito e depresso
possibile, Faramir si chiese come fosse possibile essere folli e sconnessi
quanto suo padre. Beh, che poteva farci? Nulla. Alla peggio, la volta prossima
avrebbe potuto fuggire nel cuore della notte assieme all’amica Konstantin.
FINE
CAPITOLO PRIMO
Che dire?
Siamo di
nuovo qui, alla fine.
Per
questo capitolo, Andael dividerà un po’ la parte del protagonista, perché le
vicende da narrare sono davvero tante, ambientante un po’ dappertutto sulla
Terra di Mezzo.
Alla
fine, ho deciso di basarmi per lo più sul film, e di non ignorare completamente
Frodo & Sam e Merry & Pipino. Anche gli Hobbit servono a qualcosa, m’insegna
la vita (??)
Beh…
buona lettura.
CHAR--