Regina
Tutto tace.
Il cielo adamantino di tenebra
Sorregge la volta celeste.
Solo poche tacite stelle rifulgono
con bagliore di perla e d’avorio.
La luna nera scruta,
dal suo trono di regina del cielo,
il suo pubblico.
Negandosi alla vista.
Inarrivabile.
Si bea della sua essenza.
Metafora stessa del sogno proibito dell’infima creatura.
Sinonimo di un pegno d’amore antico di secoli.
Danza nel suo cielo.
Seguendo una melodia
che è appannaggio solo suo.
Il suo occhio ceruleo e severo di donna,
matrigna e superba,
ci trafigge come dardo di brina.
E anche adesso tempestata nel suo mantello d’opale,
con la pelle lattea celata,
continua imperterrita la sua danza di polvere di stelle.
E al termine della melodia,
si ritira superba dietro il sipario dalle dita rosate.
Attendendo paziente il suo palco di tenebra
per tornare, di nuovo, ad essere Regina.
Questa poesia la avevo già postata, ma, visto che sono una frana col computer, per sbaglio l'ho cancellata.. -.-
Comunque spero che vi piaccia!! lasciate un commento se vi va!
grazie!!
Ss904