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Autore: beat    23/10/2010    2 recensioni
Aveva sempre, sempre voluto una famiglia.
Una di quelle grandi, chiassose, amorevoli famiglie in cui lui si figurava immancabilmente come il fratello maggiore, con un nugolo di fratellini e sorelline al suo seguito.

[Seconda classificata parimerito al "Contest Amore Fraterno" indetto da Rota]
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kamina, Simon
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: i personaggi non mi appartengono e questa storia non è stata scritta a scopo di lucro.

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-Autore: beat
-Titolo: Fratelli
-Fandom: Tengen Toppa Gurren Lagann
-Personaggi: Kamina, Simon
-Genere: Fluff. Tremendamente fluff.
-Rating: Verde
-Avvertimenti: One-shot (501 parole), Missing Moment
-Riassunto: Aveva sempre, sempre voluto una famiglia. Una di quelle grandi, chiassose, amorevoli famiglie in cui lui si figurava immancabilmente come il fratello maggiore, con un nugolo di fratellini e sorelline al suo seguito.
-Commento: Kamina e Simon. E credo che basti questo, no?
Storia semplice semplice, come si può evincere anche dalla banalità abissale del titolo.
Di serio aggiungo che la fic è incentrata sul punto di vista di Kamina. Questo perché Simon è così spontaneo che gli si legge in faccia quello che prova per Kamina, e non c'è bisogno di spiegare nulla. Su questo punto credo che sia davvero sufficiente l'accenno che ho messo nella parte finale della storia.
Spero vi piaccia! <3


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Fratelli
 

La notte all'esterno, oltre la maledetta cupola di pietra, era piacevolmente fresca. Il vento soffiava giocoso, in tutte le direzioni. In alto, nel cielo blu cobalto, le nuvole si rincorrevano, giocando a nascondino con le stelle brillanti.
Stravaccato sulla sabbia, Kamina se ne stava con il naso per aria, gli occhi luminosi quasi spalancati nell'ammirare quei piccoli puntini luminosi che trapuntavano il cielo. L'eccitazione era troppa e non riusciva proprio a dormire.
Finalmente era senza opprimenti soffitti sulla testa.
Libero, all'aperto, fuori. Senza più dover vagare in cunicoli bui, umidi e sporchi. Senza più dover litigare ogni due giorni con il vecchio. Senza più tutti quei ragazzi che lo chiamavano “fratello Kamina” solo perché troppo spaventati dalla sua testardaggine nel voler essere chiamato così.

Aveva sempre, sempre voluto una famiglia. Una di quelle grandi, chiassose, amorevoli famiglie in cui lui si figurava immancabilmente come il fratello maggiore, con un nugolo di fratellini e sorelline al suo seguito. Ma sua madre era morta prima di potergli dare un qualunque fratello, e suo padre era stato troppo impegnato a voler raggiungere la superficie per fermarsi un attimo anche solo per pensare di risposarsi.
Aveva dovuto andarseli a cercare lui stesso, i suoi fratelli. Ma in tutti quegli anni aveva trovato solo gente che era con lui quando c'era da fare casino, salvo poi miracolosamente eclissarsi quando i casini lo cacciavano nei guai.



La notte all'aperto era fresca in una maniera talmente piacevole che Kamina quasi scoppiò a ridere quando si accorse che invece Simon, addormentato al suo fianco, si era raggomitolato su se stesso, tremando come una foglia.
Il piccolo Simon non avrebbe nemmeno voluto mettersi a dormire – temeva di svegliarsi il mattino dopo dentro uno dei suoi soliti cunicoli e rendersi conto con cocente delusione che era stato tutto un sogno – ma la giornata sconvolgente lo aveva stravolto, e si era dunque addormentato quasi senza accorgersene mentre, come Kamina, se ne stava con il naso per aria, con gli occhi spalancati a guardare l'infinito cielo blu sopra le loro teste.
Kamina sghignazzò piano, per non svegliare Simon. Si spostò più vicino a lui, girandosi sul fianco per poter coprire Simon con il suo mantello.
Il ragazzino non diede segno di essersi svegliato, ma si mosse istintivamente verso la fonte di calore. Si accoccolò contro il petto di Kamina, e finalmente smise di tremare.
E Kamina non poté che sorridere di nuovo.
Abbracciò Simon, accarezzandogli i capelli pieni di polvere.

Aveva sempre, sempre voluto una famiglia. Una di quelle grandi, chiassose, amorevoli famiglie in cui lui si figurava immancabilmente come il fratello maggiore, con un nugolo di fratellini e sorelline al suo seguito. E per quanto fosse il più delle volte ipocrita, finché aveva vissuto al villaggio gli era parso di avere una famiglia del genere. Gli era sinceramente dispiaciuto dover lasciare tutti quanti.
Ma ora, sotto il cielo stellato, all'aria aperta, mentre cercava di non fare morire di freddo l'unica persona che l'avesse mai chiamato “fratello” credendoci davvero… beh, in quel momento a Kamina sembrò di avere la migliore delle famiglie possibili.





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Angolo dell'Autrice:

Questa fic si è classificata seconda parimerito al Contest Amore fraterno
indetto da Rota! ♥
Non l'avrei mai detto, era una storia talmente semplice che non me l'aspettavo! ♥♥
Ma quanto sono carini quei due insieme? ♥♥♥


Fatemi sapere i vostri commenti, pareri o critiche.

Grazie a chi vorrà recensire e a quanti leggeranno e basta!

Beat


   
 
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